martedì 31 gennaio 2006

Consumatore perfetto

Ieri sera sono tornato a casa e ho messo i 3 libri comperati nella libreria, insieme agli altri (30/40?) nella zona "da leggere" proprio sopra le riviste "da leggere" e di fianco ai CD "da ascoltare".
Ci ho pensato un'attimo e mi sono detto sei un consumatore perfetto. Compero per possedere, spesso purtroppo senza il tempo di usare le cose. Perfetto, creo mercato e compero per impulso o nella speranza di avere un giorno il tempo per tutto. Un giorno che spero non venga mai.

Industria in Italia

Giovanni commenta il mio post su Monteciuffolo e dice "Non vedo però all'orizzonte niente di nuovo se non veri apprezzamenti di un'italia che crolla ( solo cibo e calcio per es.). Qualcuno all'orizzonte? macchè solo critiche e nessun idea per una vera ripresa. Decaduta perchè tentano di restare a galla? a te la scelta!".
Personalmente credo che il vero grande problema siano le grandi aziende, che in Italia non ci sono mai state, che in quasi tutti i paesi sono quelle che trainano le sviluppo tecnologico con la ricerca, ma qui sono d'accordo con quanto riportai in un post detto da De Maio che disse che la ricerca è trainata da salute e militare.
La verità è che l'Italia è piena di medie e piccole aziende capaci e innovative (Technogym, Diesel fra le famose, molte altre di impiantistica scomosciute) solo che non vanno in borsa (e quando ci vanno nessuno se le fila) e spessissimo lavorano molto e fanno poche PR quindi pochi le conoscono.
L'immagine è che tutto crolla perchè questo è un paese immobile e gerontocratico, dove la gente è molto conservatrice (e la sinistra italiana tutto è meno che progressista) e ha paura del futuro.

Anche in una recente riunione di industriali a cui ho partecipato mi sono reso conto che purtroppo il vero problema è che il futuro e la competizione sono visti quasi sempre come una minaccia, mai come una opportunità.

Chiarezza legislativa

Questo articolo la dice lunga sulla situazione in cui siamo obbligati ad operare.
Non sono d'accordo tra di loro ragionieri e dottori commercialisti, sui controlli contabili da fare nelle PMI, il che la dice lunga.
Naturalmente il gioco è sulle PMI, visto che poi quando i controlli vanno fatti veramente a tutela del risparmiatore la nostra storia recente (Parmalat, Lodi ecc) la dice lunga sulla serietà della cosa.
Ma per le PMI controlli più approfonditi presuppongono parcelle più pesanti.

domenica 29 gennaio 2006

Casa dolce casa

Noi seguiamo i trend USA.
I dati sull'immobiliare non sono il massimo.
Se consideriamo che anche sull'Euro pare iniziata una fase di rialzo dei tassi credo sia il momento di tenerne conto (e qualche avvisaglia di rallentamento c'è già).

Quello che penso e quello che posso dire

Oggi io e Steve a quanto pare siamo ambedue al computer (nessuno appassionato di calcio qui) così non finisce di postare e io commento.
Parla del nostro pluripresidente Montezemolo.


Una delle cose imparate nei lunghi anni della frequentazione Confindustriale è che, come in politica, un conto è ciò che si pensa, un conto è quello che si può dire.
Monteciuffolo da non può prendersela più di tanto parlando di: Governo per gli esuberi Fiat e per le richieste Confindustriali, Banche per i soldi che hanno prestato a Fiat (e le azioni per chi ancora le ha), giornali perchè sono i suoi (e si vede), Fiere come presidente Fiera Bologna, moda per gli interessi nel fondo Charme, telecomunicazioni per gli amichetti che condividono con lui la nobiltà (decaduta) del capitalismo italiano, sindacati per i problemi Fiat ecc ecc.
Alla fine più che qualche "fare squadra" e qualche frasetta tipo vogliamo la pace nel mondo, non ci sono più le mezze stagioni, più sviluppo per l'economia Italiana non è che possa esprimere.
E quando parla non pesta mai i piedi, manda segnali trasversali. E a volte ne riceve (vedi vicenda San Paolo).

Perchè pagare?

Spesso si sente parlare di questo o quell'articolo di giornale.
Non è necessario comperare tutti i quotidiani.
Oltre agli articoli pubblicati in rete c'è il sito della rassegna stampa della Camera dei Deputati dove è possibile leggere (e collegare al blog) gli articoli più significativi usciti sui giornali.

BENe Blog Economy network

Uno dei motivi che mi hanno spinto ad avviare un mio personale Blog è stato che leggevo regolarmente quello di Steve, oltre a Dagospia, che definire blog è oggi riduttivo.
Nonostante sia un vecchissimo appassionato di informatica e di internet non avevo mai usato blog, chat e instant messaging. Spesso avevo però idee da esprimere ma per pigrizia non scrivevo.
Con grande piacere ho scoperto che le stupidate che scrivo, ogni tanto, possono interessare qualche persona e in particolare proprio Steve.

Nell'ultimo periodo ci siamo scambiati vari link in post su vari argomenti.

Da Steve viene oggi l'idea di creare un qualcosa che aggreghi vari blog o bloggers che scrivono di economia e finanza.
L'idea mi piace, molto.

Per mentalità, mestiere che faccio e abitudine alle idee faccio seguire le proposte o i piani operativi.

L'idea potrebbe essere quella di creare un blog unico sui temi economici e finanziari dove scrivono persone che oggi hanno blog propri.
La fase iniziale potrebbe essere semplificata, a scelta di ciascuno si potrebbe procedere al doppio post (proprio e network).
C'è da formare un club di "fondatori", dargli un nome, iniziare a lavorare.
Problemi, nuovi ingressi ecc da decidere a maggioranza semplice con emails.
Specializzazione, si scrive di economia e finanza, per le altre cose (io a volte scrivo di musica, libri ad esempio) ognuno si tiene il suo.

Unica mia richiesta: nessuna censura, ognuno è e resta responsabile di ciò che scrive, anche se gli altri non sono d'accordo.

Parlando di Blog, segnalo, per chi non l'avesse mai frequentato, una cosa che mi piace per la qualità che esprime e dove seguo diversi blog: Blogosfere.

Notizie della settimana

Qualcosina che mi ha colpito della settimana.

Palestina: certo, i palestinesi attraverso libere elezioni hanno eletto Hamas, da una parte mi viene da dire che è la dimostrazione che non sempre il popolo ha capacità politico strategiche (anche Hitler credo sia andato al governo eletto, inizialmente) e la seconda ocsa che adesso sono nei guai. Un conto è fare l'opposizione e urlare e strepitare che nulla va bene (vero Verdi e Bertinotti?) un conto è trovarsi a governare e cercare di risolvere i problemi tenendo conto delle varie necessità.
Se vengono a mancare gli aiuti internazionali la situazione si radicalizzerà e Hamas, come ha detto ieri a mio parere giustamente Panebianco, potrebbe essere costretta a alzare i toni dello scontro per far dimenticare il problema. Bella sfida per l'europa che purtroppo credo darà l'ennesima prova di incapacità di darsi una politica comune internazionale.

Bruti Liberati a Milano a coordinare l'inchiesta Unipol. Ottimo, per le Coop sicuramente.

Campagna elettorale. Mi fanno pena.
Me li aspetto che si intrufolano nella casa del Grande Fratello.

Neve - fantastico titolo dell'articolo di Bertolino: Il videocitofono non spazza i marciapiedi.
Quando c'erano portinai e custodi il marciapiede, il passo carraio ecc li pulivano loro. Ecco perchè oggi non lo fa nessuno, ed è un sogno pensare che possa essere fatto dai comuni. Con la neve che è venuta io ho fatto fatica a tenere pulito davanti a casa mia!
E poi che palle, sempre tutti a lamentarsi in compenso a camminare e posteggiare in mezzo alla strada rallentando così il traffico. Solita storia all'italiana "colpa degli altri" ma non si trova nessuno che va a fare lo spalatore (lavoro difficile).

Settimana impegnativa

Poco blogging. Settimana impegnativa, chiusa a spalare neve (tanta).

martedì 24 gennaio 2006

Nuove forme contrattuali

Per chi volesse approfondire l'impatto della legislazione sui contratti di lavoro è uscito il rapporto di Confindustria
L’utilizzo nel 2004 degli strumenti normativi introdotti dalla legge 30/2003 - I risultati di un’indagine una lettura che credo sarà interessante.
Ci ho dato un'occhiata veloce e se ho letto bene il 73% delle assunzioni di giovani a tempo indetrerminato avviene trasformando un precedente contratto a tempo determinato.
E il 60% (maggiore dei canali informali, altrimenti detti "conoscenze") viene selezionato grazie alle agenzie ex-interinale.
Una cosa da tenere ben presente per chi cerca un lavoro.
Spero di avere il tempo di approfondirlo.

lunedì 23 gennaio 2006

Davide Van De Sfroos - Il mio nome è Herbert Fanucci

Per chi non lo sapesse Davide Van de Sfroos è un ottimo musicista che ha fatto dischi molto belli (per chi non ha nulla consiglio il live), purtroppo incompreso per il fatto che canta dialetto. La Lega (che evidentemente non ne aveva ascoltato i testi) aveva anche cercato di appropriarsene.

E' un poeta, e si vede. Un libro pieno di atmosfere, trovate linguistiche (che però qualcuno potrebbe trovare difficili o esagerate).

A me, come i dischi, è piaciuto moltissimo.
Ha molte cose che amo, conosco, fanno parte di me: la musica, che lo pervade e lo contestualizza con i suoni (per chi conosce i musicisti di cui si parla); la vita di provincia, con i tipi da bar, i soprannomi, la noia e l'amore per la propria terra.

Il lago, sempre lì, come nelle sue canzoni, a fare da sfondo e da contraltare ai sentimenti.
La difficoltà di capire fino in fondo la propria essenza, la propria storia, sempre in bilico tra il fuggire e il tornare "al paese" con gli amici di sempre.
Le atmosfere, le sensazioni, i contorsionismi mentali che ciascuno di noi ha dentro di se. Fino alla catartica esplosione a liberarsi dei pesi che ci portiamo dietro.

La musica. Solo uno strano, molto strano può rilassarsi andando ad ascoltare i Tangerine Dream in una discarica. Ma di strani la provincia è piena, e forse la trovo interessante proprio per quello.

Da considerare anche il prezzo, molto onesto.

Il dragone e l'aquila. Cina e Usa. La vera sfida - Maria Weber

Un libro recente, con dati molto recenti, che parla del posizionamento strategico della Cina dal punto di vista economico e geopolitico con particolare attenzione ai rapporti con gli USA.
Nello steso tempo l'ho trovato molto interessante anche per le spiegazioni che dà sui rapporti economici che si stanno creando in Asia.
Sono meno interessato ai problemi militari strategici, ma sono interessanti da conoscere.
Da leggere se volete farvi un'idea della Cina non attraverso la visione distorta che spesso ne offrono i giornali e le riviste.

domenica 22 gennaio 2006

sabato 21 gennaio 2006

Strategia elettorale

A me la strategia elettorale della "chiamata alle armi" non piace per nulla.
Sarà anche efficace nei risultati ma non aiuta a fare del nostro paese un posto migliore.

Finchè a sinistra si andrà a votare per sconfiggere l'odiato Berlusconi e Berlusconi chiamerà al voto per combattere l'armata rossa dei comunisti non faremo molta strada.
Non sarebbe meglio un confronto su questioni attuabili e precise? I programmi sono fatti per essere disattesi ma almeno danno l'idea della direzione che un candidato vuol dare al paese.

Smettela di urlare! Sono stufo di risse.

Gustoso

Sul sito del Sole 24H gustosa conversazione tra Gatti e Coppola.
Devo dire uno che si arrabbia perchè lo accostano ai mafiosi e poi parla in quei toni!

Mi si permetta poi una considerazione. Notoriamente l'immobiliare è un settore ad alta intensità di "nero" con transazioni fuori dai canali ufficiali per ragioni di tasse (lo sa chiunque abbia trattato un immobile). Che uno si voglia far passare per verginella mi fa sorridere.

Chi di spada ferisce ...

Qualcuno ricorderà lo scherzetto fatto dagli azionisti Fiat alle banche con l'operazioncina che fecero quest'estate.
Adesso le banche si sono vendicate e gli hanno dato una bella legnata.
Certo fa ridere che in Fiat non sappiano che la banca con cui hanno incroci azionari gli combini lo scherzetto!.
Pazienza la rossa MPS ma il San Paolo! E dire che pochi giorni fa veniva evidenziata come la banca stabile!
E anche Intesa si disimpegna, ufficialmente per "prestito titoli".
Capitalia dice che non esce. Capitalia, la banca politica. E se non esce come il San Paolo?

venerdì 20 gennaio 2006

Nuovi incentivi per i motorini

Paolo Berlusconi rileva Garelli presto avremo nuovi incentivi per i motorini o facilitazioni per il traffico nelle zone limitate.

Qualcosa non funziona

Non sono un esperto economista, ma se il PIL è praticamente immobile, le tasse sono diminuite come possiamo avere un +3% nelle entrate gennaio-novembre?
Se mi rispondono "lotta all'evasione" comincio a ridere e smetto tra un mese!

giovedì 19 gennaio 2006

Contratto metalmeccanici

Come mi sento?

L'impressione alla fine è che si sia buttato il bambino con l'acqua sporca.

Alla fine perdiamo ulteriore competitività. I prezzi per chi è in settori protetti aumenteranno e chi vive di mercato dovrà recuperare in qualche modo. Se lo fa sui prezzi favorisce cinesi & co.
L'alternativa, guarda un pò, come al solito sarà la riduzione del personale.
Certo i sindacati hanno vinto la battaglia, ma stiamo preparandoci a perdere la guerra e la gioiosa combriccola dei metalmeccanici arriverà al prossimo contratto ulteriormente decimata, ci si può scommettere. Tanto i blocchi stradali funzionano anche se si è poche decine.

Ho sbagliato (di poco)

Metalmeccanici: trovato accordo ho sbagliato di 1 euro circa, si vede che alla fine si è deciso di non fare le barricate per 50 centesimi o giù di lì.
Nel contempo avanza l'accordo Fiat per gli esuberi.

Il contratto è molto oneroso. Molte aziende andranno in difficoltà, e i loro dipendenti rischiano di perdere il lavoro.
Per esempio una azienda con 10 persone si trova circa, non ho sottomano le percentuali di oneri carico azienda
17500 euro di aumento di spese, con incrementi secondo l'inquadramento medio
4300 euro di una tantum (spese del 2005) per l'una tantum
1800 euro se ha i minimi contrattuali (di solito pochi)
sono 23.500 euro, 45 milioni di vecchie lire
per una azienda di 50 siamo oltre i 110.000, facendo 150.000 euro fatturato medio per addetto è il 1,5% di costi, con un margine lordo del 6% (già buono) si magna il 25% del margine!

Per la cronaca per Fiat, applicando gli stessi criteri su 174.016 persone parliamo di 380 milioni di Euro.

In bocca al lupo.

mercoledì 18 gennaio 2006

Telecom

visto che Steve mi cita ma il post Telecom è scomparso dalla pagina principale lo trovate qui.

Metalmeccanici, il contratto è chiuso

Ieri gioco delle parti, con Federmeccanica che incentiva i sindacati alle manifestazioni (ma devia su Assolombarda in orario sbagliato la manifestazione contro la giunta Federmeccanica che si è riunita da un'altra parte ad un'alta ora).

Qualcosa è cambiato, verosimilmente il discorso esuberi Fiat come avevo anticipato che è passata da contro a favore della firma in una notte.
Ma per giustificare tutto occorreva bloccare l'Italia e invocare il senso di responsabilità delle aziende che firmano un contratto tra i 98 e i 99,5 euro (non cento per immagine) e dei sindacati che accettano meno di cento.
E visto il senso di responsabilità il governo interverrà sul discorso esuberi.

Il contratto era già pronto ieri, Calearo si è fatto dare un mandato a chiudere ma chi conta l'aveva già in mano, probabilmente verrà firmato stanotte tardi come vuole la tradizione "dopo lunga trattativa".
I mitici 25 euro diventano una una tantum.

Come sempre, Fiat incassa, gli altri pagano.

Compagni giornalisti

Stamattina Barbara Palombelli moglie di cotanto (ex ex ex varie) marito ha affermato a Uno mattina che si fa fatica a spiegare come il contratto metalmeccanici si blocchi per 5 Euro (e qui o non ha capito o fa la furba) mentre le aziende che erano di tutti noi con le privatizzazioni portano a plusvalenze miliardarie.
Come di fronte al metalmeccanico che deve portare qualcosa in più ai suoi figli (esiste immagine più trita e ritrita?) ci sia gente che ha a disposizione conti con montagne di soldi.

Già mi girano le palle alla grande che mischi le imprese metalmeccaniche che vivono della concorrenza globale a aziende monopoliste che prosperano grazie a una rendita di posizione enorme.
E poi, per piacere, non mischi le carte. Quelli che hanno i conti di cui parla sono i suoi compagni delle cooperative e quando li hanno formati al governo c'erano i suoi compagnucci.

Lady Rutelli, lei viene da una famiglia privilegiata (si ha notizia di lavoro da metalmeccanico?), meglio che si occupi di rubrichette di cuori infranti e lasci perdere l'economia che è roba per gente seria.

martedì 17 gennaio 2006

C'era una volta

C'era una volta una azienda metalmeccanica in una zona molto sindacalizzata, aveva una grossa commessa, dopo la mancata firma del contratto da parte di CGIL cominciò a subire scioperi per un contratto integrativo che erogasse le richieste CGIL; dopo un pò di incontri con il sindacato firmò per non pagare grosse penali sulla commessa. Pochi mesi dopo azienda e sindacati si sedettero di nuovo al tavolo, questa volta per mettere in mobilità metà del personale. Le commesse successive erano state perse per ragioni di costi.

C'era una volta una medio grande azienda (600 persone) nella stessa zona. Stessa storia. Parlai con il presidente in quel periodo chiedendogli informazioni sui problemi sindacali.
La risposta fu "per non avere problemi adesso firmiamo quello che vogliono, intanto abbiamo appena deciso di spostare la produzione all'estero e qui chiuderemo o ridurremo molto".

C'è a Torino una città nella città, simbolo delle lotte metalmeccaniche: Mirafiori. Chiuderà, prima di quanto la maggior parte della gente pensa.

Il mercato globale è un ambiente difficile: è la pianura piena di orchi del Signore degli Anelli. Sfuggi se sei piccolo e non ti vedono; puoi combattere se sei grande o hai un'arma nuova o una strategia innovativa.
Ma il pericolo di soccombere è grande. E non tenerne conto o sottovalutarlo è naturalmente pericolosissimo.

Mercato ha bisogno di regole

Bell'editoriale di Giacomo Vaciago sul Sole di oggi.
In Italia esiste un problema di regole, che nessuno vuole far rispettare e mettere a posto.
Berluska per continuare a farsi gli affaracci suoi, la sinistra perchè intanto non crede nel funzionamento del mercato.
Oggi da noi le regole sono personali, non di mercato o complicate e quindi si possono far girare a piacere. Col risultato che poi vincono i banditi.

Il mercato funziona bene se ci sono poche regole chiare, aggiornate quando serve che vengono fatte rispettare per tutti.


Tra l'altro viene citato nell'articolo il bravissimo Prof. Carlo Maria Cipolla. A chi non l'avesse mai letto consiglio i suoi bei libri.

Senza contratto

Non solo i metalmeccanici sono senza contratto.
Anche il personale dell'ufficio delle entrate.

Ma se scioperano quelli non si lamenta nessuno!

Diversificazione

Per gli amici del marketing... Blitz antidroga, arrestati anche imprenditori.
Un modo per incrementare il volume di affari!
Per la serie, basta non avere una coscienza.

lunedì 16 gennaio 2006

Blocchi stradali

ANSA.it - Metalmeccanici: ancora blocchi.
Non so ma a me sinceramente non sembra il modo migliore per ottenere il contratto o sensibilizzare la pubblica opinione. Ma ormai il blocco stradale è di moda. Alla fine chi ci rimette è qualche povero cristo che perde appuntamenti, soldi ecc.

Tra il dire e il fare

Un conto è dar aria alla bocca e trovare slogan populisti accattivanti, un conto è fondare una banca e farla funzionare in modo serio e economicamente vantaggioso.
Per referenze chiedere ai leghisti.
Che alla fine si sono dovuti affidare a Fazio e Fiorani.

Contratti di lavoro

Per quei due centesimi che conta vorrei commentare e rispondere al bell'articolo di Pietro Ichino sul Corsera di ieri che mi è piaciuto.

1 - è la mentalità generale italiana e il sindacalismo di barricata che ci porta ad avere un contratto che stabilisce ciò che è permesso invece che stabilire cosa è vietato. E quindi diventa difficile con i tempi dei contratti e dei legislatori seguire i cambiamenti che avvengono nel mercato oggi.
2 - In Italia da molto il salario è considerata "variabile indipendente" per seguire la produttività dovrebbe poter anche scendere oltre che salire. Impossibile oggi in Italia. In Germania lo stanno facendo, magari lavorando di più a parità di salario. La retribuzione (quindi il costo) oraria scende.
3 - La legislazione italiana non favorisce la partecipazione ad un progetto. E la mentalità dei collaboratori è più sullo stipendio netto del mese che sulla prospettiva. I sindacati si adeguano agli imprenditori conviene (in prospettiva il patrimonio è il loro).
4 - La realtà è che è vietato parlare di stipendi differenziati ma ci sono di fatto. A Milano pochissimi hanno la retribuzione minima di base (proprio quelli che non sanno fare nulla) in altre aree mi dicono che i sono ancora imprenditori banditi che erogano solo parte di quello che esce in busta. Ma quando si è cercato di parlarne il sindacato si è barricato.
5 - La presenza di tantissime piccole aziende porta a zone grigie nella gestione. E quindi la trasparenza non è per nulla amata. Va detto che si ha anche paura, se l'azienda va bene è difficilissimo trovare sindacalisti capaci che capiscono la complessità delle aziende e spesso ci si ritrova con richieste oggi soddisfabili ma (vedi punto 2) che potrebbero essere insopportabili in futuro.
Esempio personale, diamo un buon premio di produzione, ma quando c'è il periodo di crisi i collaboratori lo aspettano lo stesso. E se non arriva si lamentano. Quindi lo vedono come integrazione dello stipendio, non come partecipazione al buon andamento dell'azienda. E gli è stato più volte spiegato che quello è.

La verità è che abbiamo un sistema di relazioni industriali da prima industrializzazione.
Troppi sindacalisti massimalisti e tantissimi imprenditori che vedendo il sindacato come il fumo negli occhi non hanno nessuna voglia di mettersi ad un tavolo e rifondare il sistema.

Spam trends

Ultimamente noto meno Viagra e una invasione di Rolex finti e di suggerimenti per lo stock market.
Avessi tempo mi piacerebbe approfondire il secondo discorso e capire come si muovono i titoli "segnalati". Mi stupisco che non ci siano interventi della SEC tra l'altro.
I Rolex finti invece, quelli belli meccanici, al contrario di quanto tutti pensano sono rigorosamente made in Italy e non in China!

domenica 15 gennaio 2006

Come si affronta il lavoro

Mi hanno girato un messaggio che parla di atteggiamento mentale e pur nei limiti di queste cose sempre un pò populistiche, visto il motto del blog alcune cose le ho trovate veritiere per la mia esperienza.
Non amo per niente come è presentato sul ricco / povero ma vedetela sul lavoro e il potenziale di crescita.

Le persone ricche credono "Io creo la mia vita". - Le persone povere credono "la vita è qualcosa che capita".
Le persone ricche pensano in grande. - Le persone povere pensano in piccolo.
Le persone ricche sono focalizzate sulle opportunità. - Le persone povere sono focalizzate sugli ostacoli.
Le persone ricche scelgono di essere pagate in base ai risultati. - Le persone povere scelgono di venire pagate in base al tempo.
Le persone ricche sono focalizzate sul loro patrimonio netto. - Le persone povere sono focalizzate sul loro reddito da lavoro.
Le persone ricche agiscono nonostante la paura. - Le persone povere permettono che la paura le fermi.
Le persone ricche continuano ad imparare e crescere. - Le persone povere pensano di sapere già tutto.
Il messaggio era della HRD news di Buongiorno.

Non sempre seduti

Per chi ha figli appassionati di videogiochi e usano la PS2 è utile regalargli eyetoy. Almeno non stanno sempre seduti.
Io l'ho preso incuriosito dal pacchetto Kinetic fatto con la Nike che permette di allenarsi con vari programmi.

I videogames sono un'altra delle mie passioni, da appassionato di elettronica. Per la cronaca amo gli strategici gestionali (non quelli di guerra).

sabato 14 gennaio 2006

Autocommento - fuori dal coro

So benissimo che la legge è nata da esigenze personali e non nell'interesse pubblico.
Ma ho visto personalmente (non su di me per fortuna) PM attaccare e costruire dei casi per avere spazio sui giornali e continuare su quella ipotesi poi rivelatasi non rilevante.
Personecompletamente rovinate, PM impuniti, anzi a cercare altri casi.
Allora ben venga una certa protezione se non si è condannati da subito.

venerdì 13 gennaio 2006

Fuori dal coro

Bell'intervento di JimMomo sulle modifiche "Pecorella" ai processi.
Resto convinto che il mondo sarebbe peggiore senza i radicali, anche se non sempre condivido le loro battaglie.

Selezioni e CV

Per fortuna negli ultimi anni la nostra società ha aumentato in modo considerevole il personale.
Per intenderci nel 2000 eravamo in 30 oggi siamo oltre 50.

Siamo pertanto da anni in selezione continua. Un pò per questo un pò per la situazione generale riceviamo moltissimi curricula.

Vedo cose divertenti e sconfortanti.
sui CV visti oggi ad esempio vorrei porre queste domande:
siamo un'azienda meccanica, cosa pensa che ce ne facciamo di uno laureato in ingegneria del territorio e ambiente?
di geometri è pieno il mondo ma come sopra cosa fanno in una metalmeccanica?
"uso del compiuter" (scritto così non ho sbagliato) usa publisher (che quasi nessuno ha) per mandarmi il CV, non si è accorto che il modello prevedeva la seconda pagina nella quale sono rimasti i capoversi con un tristissimo "riempire qui con il testo"?
Perchè un sacco mi mandano la prima pagina con "il sottoscritto.. compreso di codice fiscale (?)" e poi firmano "in fede" hanno mamma che lavora in comune?
Eclettici ma quelli che a fronte di una inserzione per più posizioni si candidano a due o più? molto diverse naturalmente.

Altre note
il nuovo trend è il cv con foto ma certe ti mandano foto che andrebbero bene per la selezione di cubiste, non di impiegate altre hanno la cartuccia finita e la foto è blu

questo è carino. sequenza (mesi fra parentesi) autista (1) - aiuto cuoco (2) - operaio (3) - muratore (1) - operaio (1) - bracciante (3) - magazziniere (1). Volenteroso ma perchè nessuno se lo tiene?

Telecom Hottalia

Il buon Steve parla di hot Telecom.
Ci ho ragionato un pò su e dico attenti!
Leggendo l'intervista dell'altro giorno di Tronchetti leggo tra le righe un riavvicinamento a Mediobanca. Il momento è difficile e ci vuole chi sa giocare duro per aiutarlo.

Occhio che il metodo storicamente è lo stesso, caduta a picco, messa in difficoltà dell'avversario, acquisto per due centesimi e ripresa del titolo.
Il più bel colpo della mia vita fu quando ad un certo punto qualcuno mi soffiò in un orecchio Compart, e mi disse di stare tranquillo, nonostante i miei dubbi.

Quindi Telecom è sicuramente hot, molto hot, ma se non si ha fiato e coraggio si rischia di scottarsi molto.

Licenziamone un pò

Leggo sul Corriere on line Parlamentari, in arrivo aumento di stipendio.
Finché si fa votare da loro se vogliono o no i benefici! Anche i miei collaboratori sono convinto che se li facessi fare da soli con i soldi di altri si aumenterebbero di parecchio lo stipendio.
Al di là del populismo che queste cose creano io vedo un problema di governance (nelle aziende ci sono appositi comitati per i top, anche se non sempre funzionano) e uno di quantità. Abbiamo troppi deputati e senatori. Preferirei fossero molti meno con stipendi più alti.
Il 90% alla fine fa poco o nulla se non alzare la manina a comando, anzi adesso schiacciare il pulsantino.

Agende presidenziali

Per le cose importanti il tempo si trova anche nelle agende più impegnate.
Per i magistrati di Milano l'agenda era sempre troppo piena.
Per i magistrati di Roma l'appuntamento si organizza in giornata.
La gioia di spettegolare di Fassema!

mercoledì 11 gennaio 2006

Io non c'entro con questi

Questo avrebbe dovuto essere il titolo della sbrodolosa intervista che il Sole24Ore dedica oggi al suo ex presidente Marco Trochetti Provera. Ho dovuto asciugare la pagina dalla saliva.

Lui e il Colaninno si amano molto.
Il bello parla di "sorprese" nei bilanci per le svalutazioni da fare (ma non le collega all'11 settembre che gli ha permesso di chiedere lo sconto).
Il ragioniere parla di un incontro gelido con Tronchetti imbarazzato.
In compenso commenta in barca con De Benedetti, Caracciolo (presidente gruppo Espresso se non sbaglio) e tale Fassino che evidentemente non avendo la barca fa come me, si fa ospitare.

Spirale in salita

L'Ipod vi sembra un prodotto a basso prezzo? Non mi pare.
ANSA.it - Apple: venduti 14 mln di iPod
Ecco, appunto, il problema è trovare il prodotto giusto!

martedì 10 gennaio 2006

La spirale in discesa

La leva più semplice del marketing è da sempre il prezzo.

Notizia del 29 ottobre:
Quando la GM ha provato a sospendere la campagna, lo scorso settembre, ha accusato un calo improvviso del 20,5% nelle vendite, che l'ha immediatamente costretta a ripristinare il regime delle agevolazioni creditizie.
e di ieri
AUTO: GM PROGRAMMA NUOVI TAGLI DEI PREZZI
Il colosso Usa dell'auto General Motors annuncia l'abbassamento dei prezzi per circa l'80% dei suoi prodotti. I tagli riguarderanno le Chevrolet, le Buick, le Gmc e le Pontiac, partiranno dal prossimo 11 gennaio e, secondo gli esperti, saranno in media di 2.500 dollari. (AGI)

Tagliare i prezzi è la cosa più facile del mondo, se mettete una scimmia direttore di marketing sa incrementare le vendite abbassando i prezzi.
Ma quando si abbassano i prezzi diventa difficili, difficilissimo, aumentarli di nuovo. E sono tutti margini che se ne vanno (visto che il mercato dell'auto è già un mercato di volumi).
E alla fine il furbo manager della multinazionale cosa fa? Taglia qualche migliaio di posti per tagliare i costi.

Non solo tessuti


Oggi ho comperato un libro (bellissimo!) che si chiama Art Of The Fillmore Poster Series 1966 1971 che è "published in the United States", poi leggi bene e c'è scritto "Printed in China".
Per chi fosse interessato il libro è splendido, raccoglie i poster disegnati da vari artisti per le locandine dei concerti del Fillmore.
Fantastico per chi come me ama l'arte e la musica di quel tempo.
(Su Amazon ha una copertina diversa ma credo sia lo stesso)

Appunti di viaggio

Se fossi un poliziotto della stradale passerei il tempo a multare quelli che viaggiano in 2a corsia con la prima libera nelle autostrade a tre corsie. Adesso si sono messi anche i camioncini e furgoni a farlo.
Poi passerei a togliere la patente a quelli che scrivono gli SMS mentre guidano.

Le strade sono sempre più pericolose. Troppi anziani che guidano semi-rimbambiti (1) troppi extra-comunitari che hanno preso la patente chissà come e guidano in modo non adatto ai nostri volumi di traffico. Troppe macchine in chiaro stato di manutenzione sommaria (luci, gomme, freni ecc)

1) oggi avevo davati due anziane al semaforo con cagnolino libero in macchina sulla cappelliera. Il cagnolino scatta e dà una bella leccata sulla guancia alla signora seduta davanti. Per fortuna era ferma al semaforo.

domenica 8 gennaio 2006

Metalmeccanici

ANSA.it - Metalmeccanici: lunedi' si riprende.
Due cose si incrociano in questo periodo: contratto metalmeccanici ed esuberi Fiat (di cui si parla relativiamente poco perché riguardano impiegati, reietti dei sindacati).
Da sempre il contratto metlameccanici è fortemente influenzato dall'andamento di Fiat. Giustamente a mio parere visto che fra diretti e indiretti la maggioranza sono nel settore auto.
E spesso ci sono giochi di sponda. Fra esigenze Fiat e contratto.
Vediamo, se si chiude il contratto e si chiude la vicenda esuberi con intervento del governo.

L'aumento con estensione della durata, per la cronaca è il gioco delle tre carte.
Gli aumenti sono sempre ripartiti sul periodo. La durata della parte economica è (mi pare) di 2 anni. Quindi 76 euro di aumento sono magari 40 il primo anno e 36 il secondo.
Se aumentiamo la durata di un anno e aumentiamo di 25 euro ci sto!
Ma al solito nella società della comunicazione: i sindacati possono dire di aver ottenuto i 100 Euro che chiedevano.

Valore aggiunto 2

Dopo il mio primo post vorrei tornare sull'argomento.
Una componente altrettanto importante del prodotto per il valore aggiunto che l'azienda sa creare è quello dei servizi di contorno al prodotto.
Oggi con la velocità richiesta e le nuove techiche gestionali si rischia di farsi superare da chi sa offrire servizi più adatti alle necessità dei clienti.
Un esempio su tutti: la logistica. Tutti oggi vogliono avere poco magazzino ma allo stesso tempo non perdere vendite. E' evidente che in termini generali il magazzino più efficiente è quello tenuto dalla azienda/distributore, permette di abbassare la quantità generale giacente perchè fa da polmone per tutta la catena.
Peccato che questo comporti, per essere veramente efficiente, tempi di consegna velocissimi.
E i clienti ormai se ne approfittano e lo pretendono.
E quindi l'enorme sviluppo della logistica di questi ultimi anni va visto in questo senso.
C'è solo un modo per ottenere buoni risultati in questo settore, spingere alla grande sull'informatica.
Ma tanto quanto si è capaci di soddisfare il cliente tanto ci saranno risultati.

Ma servizi vuol dire anche cose piccole piccole come, ad esempio, come si risponde al telefono, quanto le persone che rispondono sanno dare una risposta veloce e gentile ecc.

Nella distribuzione il mix assortimento/servizio è il fattore determinante.
Non vado più in un negozio dopo due o tre volte che cerco una cosa e non la trovo, non vado più in un negozio dove trovo personale incapace o, peggio, maleducato.

Bret Easton Ellis - Lunar park

Onirico.

Da appassionato di rock e di "america" lessi, ai tempi, 1986, un secolo fa, Meno di Zero, il romanzo che lanciò Ellis. Non mi aveva entusiasmato, la sctittura minimalista non mi era piaciuta.

Ho comperato questa nuova opera perchè avevo letto che era cambiato lo stile. E devo dire che mi è piaciuta.
E' scritto in modo coincolgente

Una autobiografia piena di incubi.
La quarta di copertina parla di rapporto padri e figli, secondo me il tema trainante è che non si capisce bene se l'incubo derivi dalla vita "normale" di provincia: moglie, figli, villona, vicini, scuola privata dei ragazzi che questo tossico si ritrova a vivere. Spesso si ritrova a pensare di mollare tutto e tornare alla vita dissoluta della metropoli.

Leggo che somiglia molto a Stephen King (che non ho mai letto).
Non ha perso l'abitudine di citare molto le marche, forse il maggiore legame con il cecchio stile di scrittura. La camicia non è mai una camicia, è sempre una camicia di ...

venerdì 6 gennaio 2006

Cosa me ne faccio?

Egregi Capitalisti NobiliRCSsimi
vorrei mi fosse spiegato perchè cerco di comperare il Corriere e mi viene data anche la Gazzetta dello Sport. E se voglio solo il Corriere non mi viene scontata la Gazzetta.
La Gazzetta non mi interessa, non l'ho mai comperata e letta (so che sembra strano).

Capisco che serve per aumentare la diffusione ma in un paese serio il panino influirebbe per il 50% sulla diffusione di ognuno.

Per fortuna ho il caminetto e la carta serve sempre.

giovedì 5 gennaio 2006

Senza vergogna

L'affondo di Bonaiuti: "Berlusconi? Mai fatto affari con la politica"
Qualcuno ha delle pastiglie per smettere di ridere?
Anche se ci sarebbe da piangere.
Per l'ennesima volta il Berluska ha perso l'occasione per fare bella figura, tacendo!

Lavoro è felicità

Leggo sul Corriere della Sera - La ricetta per essere felici? Il lavoro.
Per me la cosa era scontata, ma la verità è che troppa gente in giro lo vive come imposizione e neppure prova ad affrontarlo in modo diverso. Salvo poi, naturalmente, lamentarsi.

mercoledì 4 gennaio 2006

Vatti a fidare

Mi raccontano.
Una signora compera una borsa di Gucci dal concessionario locale, negozio very chic con tutti i grandi marchi.
La borsa si rompe e la porta a riparare da Gucci dove le dicono che i falsi non li riparano!
Scontrino, borsa, foto ecc vengono portati alla locale Guardia di Finanza senza passare dal negozio.
Pare la cosa abbia preso una brutta piega per il negoziante, controllato per bene col suo magazzino dagli uomini in grigioverde.

Nel frattempo partono le voci su altri negozi che, si dice, commerciano in falsi, così nel polverone generale non si capisce più di questa storia cosa è vero e cosa è falso e chi è l'indagato.

Come buttano via i soldi

Nella palestra dove vado spesso tengono le TV su Allmusic, così ci sono i video e la musica

Ho visto la banda inferiore piena di sms contenenti stupidaggini a 50 centesimi (le vecchie mille lire!) a botta. Solo per mandarlo via TV! Tra l'altro credo di aver letto che poi si trasforma nel solito servizio in abbonamento.

Non solo, c'è anche un servizio tipo agenzia matrimoniale dove fanno vedere della gente (mi si permetta, secondo me per lo più sfigati da competizione) che poi è possibile contattare sempre via SMS.
Visto il successo ho capito che sono troppo vecchio per questi gnu bisness, mi risulta difficile credere che funzionino e mi parrebbe di rubare i soldi.

Ma se c'è gente che ha dato migliaia di euro a Vanna Marchi..

Tempo di inventari

In questi giorni quasi tutti chiusi per inventario, fisico.
Quello a bilancio è la più facile elusione di chi ha un commercialista incapace, quelli che che hanno il file excel e ti chiedono "quanto vuoi pagare di tasse?", poi inseriscono l'utile e il calcolo cambia l'inventario.

Peccato che il giochetto non funzioni, sposta il problema agli esercizi successivi e se non esce un bel condono diventa difficile da sostenere.
Spessissimo funziona anche per salvare bilanci in perdita.

Ma se non cambia in modo significativo il mix prodotti c'è un trucchetto: giacenza iniziale + acquisti - giacenza finale = acquisti netti. Fatelo sugli ultimi 3 esercizi e poi guardate come cambia la percentuale sul fatturato. Se ondeggia troppo potrebbe esserci qualche pasticcio sulle giacenze.

martedì 3 gennaio 2006

Distribuzione della cultura

Ormai, piaccia o no, la cultura è un business, sia pure con regole leggermente diverse.

Personalmente sono un buon consumatore di musica e libri.
Buona capacità di spesa (per fortuna) e disponibilità a farlo.

Mi chiedevo oggi perchè ormai spesso compero nei centri commerciali, e mi è nata la riflessione sul valore aggiunto.
Una volta comperavo i dischi dal piccolo negoziante. Ambiente amichevole, ritrovo di appassionati, ampia disponibilità delle novità, gestore che conosceva le nuove uscite (anche grazia alle recensioni dei frequenatatori) e i gusti del cliente.
Il negozio non è più così, gestore annoiato, "se lo vuoi te lo ordino" e in casa assortimento tipo centro commerciale, nessuna indicazione su come sono i CD, a volte vaga idea anche del genere, appolaiato alla cassa che quando entri si aspetta che comperi qualcosa, prezzi in alcuni casi del 30% superiori alla GD.

Vado in una catena famosa, trovo buon assortimento (non tutto quello che cerco io, ma abbastanza) posso curiosare, girare, uscire senza prendere nulla, le cose più commerciali le posso ascoltare negli appositi totem, prezzo buono e spesso offerte speciali.

Ecco perchè ho cambiato, il piccolo negozio non mi dà più il "valore aggiunto" e compero lì solo quando me lo crea: con l'assortimento nelle cose particolari.

La stessa cosa vale per le librerie.

Si salvano i librai appassionati, che diventano centro di aggregazione, altrimenti ci sono ormai catene e supermercati che fanno la parte del leone sulle vendite.
Oppure quelli che si creano la nicchia (libri usati, libri antichi ecc) e il loro valore aggiunto.
Per chi è appassionato e dei dintorni di Milano avete mai visto il mercatino di Piazza Diaz? Libidine!

Valore aggiunto

Ciascuno di noi teoricamente è pagato o guadagna in base al valore aggiunto che sa creare.
Questo dovrebbe essere il credo di chi lavora e di chi fa il mio mestiere.

A parità di volumi per aumentare il valore aggiunto un imprenditore può o ridurre i costi o avere un prodotto da vendere a prezzo più alto.
La prima strada è quella che quasi tutti cercano di seguire, più facile.
La seconda strada è più complessa, occorre analizzare il mercato, cercare di capire cosa il mercato paga e come riuscire a venderlo.
La fascia bassa è affollatissima, la fascia alta difficile, solo i bravi (giustamente) ce la fanno.

La prima volta che ho visto i jeans finto sporco della Diesel (con le istruzioni su come lavarli senza perdere l'effetto) mi sono chiesto chi li avrebbe comperati. Mi sbagliavo.

Alla fine c'è sempre chi ce la sta facendo a farsi pagare più soldi per i contenuti che ha saputo dare ai prodotti, nomi famosi come Ferrari, Diesel, Armani, Technogym e molte altre piccole aziende di nicchia.
Non è facile, ma nulla è facile nella vita.
E' ora di finirla di lavorare sul taglio dei costi (c'è sempre chi fa prezzi più bassi) ed è ora di applicarsi sui contenuti. Prezzi più alti, non più bassi, ma con dei contenuti.

Occasione d'oro

Il porto delle nebbie di Milano è il solito colabrodo.
Occasione d'oro per Berlusconi & Co per mandare una bella ispezione e far vedere che difendono Fassino anche se dell'opposizione, con l'occasione magari si fa saltare qualcuno di non gradito.
Adesso alla prossima occasione come potranno i DS usare intercettazioni di deputati CDL?
Il tutto per non ammettere che si, i DS si interessano a quello che succede in Unipol e rappresentano le cooperative.

Per la cronaca per chi ha frequentato il porto delle nebbie anche solo 1 volta (come ho fatto io) non si può stupire che le notizie escano.
Migliaia di persone che vanno e vengono, uffici aperti con nessuno dentro, e poi i tribunali sono complessi, possono essere i magistrati ma molti altri a far uscire le notizie.

Comunque Greco è un magistrato "economico" e ha dimostrato di non guardare in faccia nessuno, al contrario di Colombo il rosso (vidi a casa di un amico capataz di MD le foto del gruppo mentre brindava alla vittoria di Prodi).

Coerenza

Bassolino su Repubblica dice "La nostra gente è sgomenta sinistra e affari restino lontani" detto da uno che sta per saltare per le nomine alle ASL vedi qui e qui

Non solo banche

Nel sistema Fiorani in caso di necessità bastava addebitare qualche euro ai correntisti.

Mi si dice che la tecnica è parecchio utilizzata dalle compagnie telefoniche, dove ormai le tariffe sono un dedalo inestricabile e quindi è facile andarsi a ricavare un centesimo qui, uno là, che moltiplicato per milioni di telefonate e SMS non è un brutto business.
Ma essendo la telefonia dell'ala nobile del capitalismo la cosa non è d'interesse.

Sono un nostalgico

L'ho fatto anch'io ma non mi piace.
Questa storia degli auguri via SMS non mi piace. Spesso sono "circolari" visto che molti telefoni prevedono la possibilità dell'invio multiplo.

Anche le Email non mi fanno impazzire, anche se per ragioni di praticità le uso per i clienti stranieri (a volte ricevo ad Aprile gli auguri spediti da nazioni lontane).

Meglio, molto meglio due righe scritte di pugno a quei pochi ai quali si vogliono fare auguri sentiti.

In azienda riceviamo un sacco di auguri che vengono aperti e messi in una cesta, poi ci si ripromette di guardarli, ma c'è sempre molto da fare e nessuno li guarda e vengono "archiviati". Per fortuna quelli con il destinatario vengono distribuiti al singolo.
Tempo fa ho letto quanti biglietti d'auguri spedisce il presidente degli Stati Uniti: milioni!

Nuovo Governatore

Non ho detto come la penso.
Però un vecchio detto borsistico dice che i mercati votano con i piedi.
E io ho comperato ancora (un pò le avevo) azioni bancarie + Generali e Mediobanca. Al di là dei grafici.

Secondo me fra un pò ne vedremo delle belle. E sono convinto che Fazio, al di là della smentita (se no va a finire che gli tolgono anche stipendio, autista e scorta che continua e continuerà ad avere) le cose su Draghi le pensa e le ha dette davvero.
Certo che per uno che fa quel lavoro è un pò troppo incontinente verbalmente.