venerdì 31 ottobre 2008

Tutto chiacchiere e distintivo

Il Berlusconi D'America
Che non a caso per la battaglia finale riempie la TV di spot.
E ha firmato per la raccolta fondi tante di quelle cambiali che potrebbe essere peggio di Bush.
Quando poi leggo articoli come questo viene a me, l'ansia.

Comunicazioni di servizio

A me poco importa di questa festa importata ma quest'anno c'è una cosa bella di Halloween: il video di Springsteen.
E' un sacco che non scrivo di musica, il buon Blue Bottazzi lo fa mille volte meglio di me, ma il CD dal vivo nel 1982 dei Clash è fantastico. Non riesco a smettere di ascoltarlo.
Un vecchio reazionario come me come può essere tanto amante di Crosby Stills Nash & Young che han fatto un CD contro Bush vecchio stile militante anni 60?
Reunion dei Jackson Five, tipico esempio di chi sputa su passato e famiglia nei momenti di lustro, poi la vita ti presenta il conto.

Non so a voi ma a me 'sto grigio, sarà anche per il periodo che sto passando, mi mette una tristezza!

una nota finale, che forse influenza questo post.
Intanto che scrivo stupidate sullo stato di Facebook lo faccio via Twitter.

Mister NO


Chi ha avuto contatti con in giapponesi sa che un tratto caratteristico della loro cultura è che non sanno dire di no.

In Italia abbiamo chi ha la sindrome opposta.

giovedì 30 ottobre 2008

Iniziamo

Bologna, scontri tra polizia e studenti Ferita una giornalista del «Corriere» - Corriere della Sera: "Tensione a Bologna nel corteo degli studenti anti-Gelmini, che percorso il centro si è diretto verso la sede di Confindustria"

Ottimo, ci manca solo che si torni ad assaltare le sedi delle Associazioni Industriali per mettere di buonumore chi fa il mio mestiere e incentivarlo ad investire.

Goals

Non sono un maniaco delle visite e dei ranking (qualità non quantità) ma prima per controllare il layout ho dato un'occhiata al blog e ho visto il contatore a 249.999.

Un bel traguardo, mai mi avrebbe sfiorato l'idea di arrivarci quando iniziai.

Lo so che c'è chi li fa in un paio di giorni ma io non sono e non voglio essere un insetto.

Grazie a chi mi segue, a chi lo fa commentando, a chi non commenta e soprattutto a chi commenta perché non è d'accordo con me.

Il fatturato non è tutto

Negli ultimi anni c'era abbastanza la fila qui davanti di banche che venivano a proporci crescite per "linee esterne" con acquisizioni.
Devo dire che qualche volta l'idea mi è balenata in testa, poi ci siamo sempre frenati per problemi di management, (non avrei saputo chi metterci nelle aziende acquisite) e spaventati per i problemi di integrazione culturale (siamo strani) di eventuali altri team.

Comunque una prioritaria quota degli investimenti sarebbe stato fatto in leva.

Oggi non posso fare altro che ringraziare la nostra diffidenza per questo tipo di operazioni.
Leggo ogni giorno di aziende cresciute in quel modo e oberate di debiti che devono liberarsi di "asset".

Senza poi contare il numero di fusioni fallite.

mercoledì 29 ottobre 2008

Social nettuoc

So che non interessa nulla a nessuno, ma visto che adesso è di moda, e io notoriamente seguo un sacco le mode, ho rispolverato l'account Facebook creato tempo fa.
Avevo anche creato un account Twitter mai usato.
Ho messo il link a fianco.

martedì 28 ottobre 2008

Spirale perversa

Poniamo il caso (puramente accademico, intendiamoci) che ci sia una grande banca in difficoltà economica.
Che ha pertanto la necessità di ridurre gli impieghi di capitale prestati alle aziende.

Comincia pertanto a richiedere il rientro dai prestiti a breve alle aziende.

Se ciò accade in un periodo di forte crisi finanziaria diventa difficile, per le aziende, qualora siano fortemente indebitate e con poca elasticità d cassa trovare in tempi brevi un rimpiazzo per i fidi (soprattutto se ingenti).

Quindi l'azienda non ce la fa a rientrare.

Tecnicamente in quel momento per la grossa banca il credito andrebbe pertanto messo tra quelli in sofferenza.

Peccato che l'attività bancaria (e Basilea 1 e 2 servono proprio a quello) è basata su ratios di 1:X dove 1 è il capitale necessario e X il capitale impiegabile (era 8 se ricordo bene con Basilea 1, diventa variabile in base ai rating per Basilea 2).
E peccato che un credito in sofferenza, secondo una gestione prudenziale andrebbe a consumare immediatamente pari importo di capitale (teoricamente accantono la possibile perdita).

Allora io ho 100 di capitale e prestiti prudenzialmente per 700 (1:7).
Richiedo di rientrare a prestiti per 50.
Di questi 30 non rientrano.
Facendo due calcoli io mi trovo con:
Capitale 70
Capitale accantonato per 30
Prestiti per 680

Sono immediatamente fuori dal ratio 1:8 trovandomi quasi 1:10.

Devo tornare nei ratios allora chiedo a 120 (devo tornare a 1:8) di rientrare.

Di questi x non rientrano....

Cosa dite, bel casino succederebbe eh? In pura teoria, naturalmente.

Baroni

Io che ho fatto le superiori negli anni intorno al 77 con le manifestazioni studentesche mi sento a casa, anzi ad oggi pochi scontri armati rispetto i miei ricordi.

Ma per il mestiere che faccio (e qualche esperienza Confindustriale) con l'università sono entrato in contatto diverse volte.

I Magnifici Rettori che ho conosciuto sono dei grandissimi stronzi (mi si perdoni il francesismo). Capisco che già uno che viene appellato Magnifico e si agghinda come da foto possa avere qualche problema di identità, ma l'impressione è che siano alla fine dei personaggi autoreferenziali cui interessa enormemente di più la loro bella poltrona e molto meno dei risultati della loro università.

E tutte le volte che prendono la parola chiedono solo soldi, non spiegano a cosa servono quei soldi (prevalentemente a pagare i loro stipendi) ma continuano a chiedere in nome della cultura ecc ecc.
Per poi aprire mille sedi distaccate che non servono a nulla se non a far contento qualche sindaco (e il calcolo costi/benefici lo fanno?).
L'impressione poi è che (per come il rettore viene nominato) in quel posto vadano più intrallazzatori e leccaculo che persone capaci.

Come sempre generalizzo (lo so) e ci sono ottimi rettori, ma se facciamo la media questa è la mia impressione.

Non a caso l'università italiana è ingessata da concorsi, professori vecchi, poca meritocrazia.

E quei polli degli studenti (come ben dice Pansa sul Riformista di ieri) a difenderli.

Per non parlare poi dei rapporti università / Aziende. Unico interesse: quanti soldi hai da spendere?
Ho avuto scene comiche se non fosse che c'era da piangere.
Noi che volevamo fare ricerca, chiedevamo che competenze avevano da offrirci e loro che ci dicevano: si, ma quanto è il vostro budget?
Un po' come se io entrassi in un negozio e gli chiedo di farmi vedere dei maglioni e loro mi chiedessero prima quanti soldi ho da spendere senza mai farmi vedere i maglioni.

Per non dire della disorganizzazione per contattarli.
Provate a contattare una università per fare ricerca se non conoscete qualcuno.
Tipici uffici pubblici.

Che ci siano delle cose che non funzionano siamo tutti d'accordo.
Ma la prima cosa da riformare sarebbe la testa dei baroni universitari.

domenica 26 ottobre 2008

Live blogging

E' stata una cosa divertente, non so quanto utile, visto che scrivere velocemente col BlackBerry pearl non è agevolissimo, gli errori sono sempre in agguato.

Ho notato che non ero il solo a Bologna e consiglio a tutti i commenti del Doktorfranz che integrano, completano e a volte superano i miei appunti presi al volo.

Divertente comunque, se capita lo rifarò.

Un piccolo aneddoto, intorno alla Signora Presidente a fine convegno c'era la solita corte dei miracoli di gente che la salutava (sottoscritto incluso intendiamoci).
Arriva un tipo per fare la "foto" (e meno male che non le ha chiesto l'autografo :-) ) e il suo amico che doveva fare la foto era imbranato come non so cosa e tremava come una foglia. La Signora si è sottoposta di buon grado alla cosa, attendendo paziente. Non so che foto è venuta (eravamo al buio e il flash non è scattato).

In quel momento mi è venuto in mente certi uffici che ho frequentato pieni di foto del tipo con potenti vari.
E ho realizzato che ai tempi non c'erano telefonini e macchine digitali e non ho quasi foto di una parte importante della mia vita.

sabato 25 ottobre 2008

Live 10

Marcegaglia



La crisi finanziaria non diventi di mercato.
I soldi dati alle banche vengano usati per supportare le aziende.
Tavoli di monitoraggio per ogni area dell'andamento degli affidamenti alle imprese.

Chiediamo al governo decisioni a favore delle necessità di credito delle aziende.
Fondi di garanzia per i Confidi.
Che la pubblica amministrazione paghi le aziende a cui deve dei soldi.
Prepararci ad ulteriore credit crunch

Taglio dei tassi dell'1% da parte della Bce e Euribor si riallinei al tus.

Altri interventi:
Fiscale - riduzione Irap, non possiamo pagare tasse se perdiamo.
Detassazione utili reinvestiti.
Problema deducibilita fiscale interessi passivi

Innovazione - strumenti a favore e strumenti per incentivare il risparmio energetico
Faremo proposta sul discorso inquinamento con le altre confederazioni europee. Sappiamo che è opportunità

Investimenti in infrastrutture e facilità di far partire nuovi investimenti.

Relazioni sindacali - solo aumentando la produttività sarà possibile aumentare i salari.
Il governo si è impegnato a detassare gli straordinari anche per il 2009.
Ci sarà in momento nel quale la CGIL dirà di si a qualcuno e qualcosa?

Live 9

Standing ovation per Brunetta.
Che si è dimostrato spiritoso e comunicativo.
Mi è piaciuto molto.
Concreto

Tocca allla signora Presidente

Live 8

Brunetta

Da gennaio certificati di malattia elettronici immediati con controllo immediato delle statistiche per medico/dipendente.

Il deterrente del controllo farà molto anche nei confronti dei medici

Live From Bologna 7

Beretta torna al suo mestiere dei tempi di Rai1 e intervista Brunetta.

Il tasso di assenteismo si è ridotto con punte del 97%!

Si parla di 150 Milioni di euro risparmiati a settembre perché gli insegnanti c'erano tutti e non han dovuto prendere supplenti.

La PA efficiente serve soprattutto alla povera gente, certo non si ricchi che comprano i servizi privati.
Adesso che sono in ufficio bisogna cominciare a farli lavorare. (Beretta)

Brunetta: le aziende private hanno come controllore il mercato.

La PA non ha padrone, i dirigenti non controllano, i lavoratori si comportano secondo coscienza, non esiste mercato e i beni non hanno prezzo e mercato.

Ho i costi ma non ho i prezzi.
Il valore aggiunto della PA si misura con il costo, aumentano i costi aumenta il valore aggiunto.

Dobbiamo avere 60 milioni di controllori e rompere il connubio tra cattiva politica e cattivo sindacato.

Da gennaio ci sarà un metodo di misurazione della customer satisfaction.
E ogni ufficio dovrà dire quali sono i loro standard.
No opacità, l'opacità produce mazzette.

Ci sarà una specie di class action contro la PA.

Live From Bologna 6

Autostrade

Nel 2012 sperano di chiudere i lavori della Bo Fi iniziati nel 1996.
In compenso il Consiglio dei Ministri ha dovuto intervenire per sbloccare la riqualificazione della Mi Co bloccata da un comune (Uboldo).

Ma possibile che il CdM debba occuparsi degli svincoli? (NdR)

Chiede di operare pensando che le cose servono al paese e non al singolo operatore.

Live From Bologna 5

Incredibile, sentire un vice presidente Ibm che parla di web 2, condivisione, forum e queste cose potrebbe farmi svenire.


Il tipo dell'Enel invece di rispondere alle domande parte con una marchetta sulla sua azienda.
E poi parla del fatto che il mercato è libero.
Strano, la sala non è scoppiata in una grassa risata.
Fa più spot che altro. Poi sui ritardi parla di autorizzazioni degli enti.
Livio Gallo, l'uomo delle scuse.
Non è colpa mia, le cavallette, ecc ecc e non ha neppure gli occhiali neri.

Live From Bologna 3

Secondo una ricerca Ibm solo il 20% delle aziende ha in processo formalizzato di sviluppo prodotti.

Live From Bologna 2

Peccato, Telecom non ha mandato Mr Napoleone, mi sarei divertito.

Autostrade per l'Italia hanno un "segretario generale", sarà un lascito delle partecipazioni statali.

Telecom si lamenta della bassa spesa informatica delle aziende.
Portassero le linee decenti dappertutto..

Da una loro ricerca emerge in legame tra investimenti in informatica e redditività e innovazione delle aziende.
Accessi a larga banda in Italia passeranno da 18 a 30 milioni.

Live From Bologna

Convegno Confindustria, primo mio tentativo di live blogging

All'ingresso una bella sfilata di bandiere rosse e di gente che aspetta Brunetta.
Tutti fannulloni :-)

Il presidente di Simest ha un gessato da mafioso.

Mi dicono che Modiano ieri non ha messo molto di buonumore i presenti.

Secondo Barisoni la faccia diceva più delle parole.

Segue, credo

venerdì 24 ottobre 2008

Imprenditori e truffatori

In un recente commento si parlava di imprenditori che falliscono ma pieni di soldi ecc ecc

Oggi ho ricevuto questa mail, che vi passo senza commenti. Era scritta da un indirizzo aziendale che ometto.

Ho 38 anni e dopo circa 16 anni di duro lavoro, senza comprarmi ne la mercedes ne la barca ma solo un modesto appartamento in periferia oggi sono sull’ orlo del fallimento.

Solo 10 mesi fa avevo un azienda con dieci dipendenti, oggi la metà, più io e mio fratello (i coglioni che hanno investito la loro vita nell’impresa), che non aveva problemi nè con i fornitori nè con le Banche anzi faceva pure utili, prontamente reinvestiti in innovazione e tecnologia (non in mercedes scusate se mi ripeto).

Da marzo 2008 ormai facciamo il 25% di fatturato in meno poiché la crisi economica non dà tregua e i miei clienti,tutte piccole e medie imprese non investono più in comunicazione.

Alcune mattine mi mancano i soldi per le sigarette, e mi auguro che tutto finisca il prima possibile, dopo l’ennesima notte insonne ho un solo rammarico: Se ho condotto egregiamente una piccola impresa per 16 anni forse avevo le capacita pure per fare l’usciere in un ente pubblico.

Voi che ne pensate.

Amici trascurati

Cari amici (perché dopo tutti questi anni molti lettori sono in fondo amici, perlomeno di penna) so che vi sto trascurando.

Ma in parte la situazione aziendale, sulla quale prima o poi scriverò un post, e in parte quella personale che mi ha portato ad avere meno capacità di stare connesso e mi tengono lontano dal blog.

Come chi mi segue sa l'ultimo periodo non è stato (e non è) tra quelli più tranquilli della mia vita.
E quindi dovendo dare le priorità purtroppo il blog è finito parecchio indietro.

Devo dire che in giro c'è un'aria pesate pesante, mai mi sono ricordato di ricevere, per noi che lavoriamo in tutto il mondo, nello stesso periodo segnali così negativi da tutti i nostri partner.
E' un bollettino di guerra.
In Europa poi, dove siamo abituati comunque a non indebitarci oltre misura (all'americana) e un barlume di risparmio cerchiamo di averlo le notizie che si susseguono sono mazzate sui consumi.
Parlate con chi volete. Per quasi tutti c'è stato un rallentamento improvviso e fortissimo.

Allora per chi fa il mio mestiere occorrono nervi saldi e capacità di visione.
Il mondo non si può fermare, ma questa è l'impressione che abbiamo oggi.

L'economia è più "sentiment" che altro e oggi tutti vedono negativo.
E più rallenta più freniamo.


L'ho già detto, è venuto il tempo delle formiche, le cicale non ce la fanno con questi freddi.
E molti si danneranno pensando che avrebbero dovuto migliorare i ratio in vista di Basilea2 e non l'hanno fatto.
Certo, le banche non dovrebbero far mancare la benzina all'economia, ma oggi la benzina manca a loro stesse e mi sa che sono più impegnate a garantire la loro sopravvivenza che quella dei clienti.

Ma anche tra le banche ci sono le cicale, basta cercarle.

Lo so che è un post confuso, ma ho seguito il flusso dei miei pensieri, senza programmarlo, senza un'idea di base come accade di solito.

Confuso, come il proprietario del blog in questo momento ;-)

venerdì 17 ottobre 2008

Più stato meno mercato

Per una volta non sono del tutto d'accordo con Steve, di Fuorimercato su Il gioco dell'Opa.

O meglio, sono d'accordo con lui in linea generale ma credo che il problema sia, al solito, la reciprocità.
Sarei d'accordo a non avere interventi "pesanti" dello stato se questa regola fosse valida per tutti.

Invece il grande rischio è che noi ci troviamo (come spesso è accaduto) ad essere corretti, a lasciar fare al mercato, a vedere cosa succede mentre Francesi e Tedeschi (che hanno regole sull'Opa, sfruttate in passato per fermare le nostre aziende) e che hanno grande consuetudine negli aiuti di stato ne approfittano.

Quindi il rischio è che mentre noi facciamo fare al mercato i tedeschi facciano le barricate, diano gli aiuti di stato e anzi qualcuno ne approfitti per fare acquisti.
Non a caso chi ha cominciato a fare acquisti è la Libia che non definirei esattamente economia di mercato.

Il problema che mi pongo è se una volta dentro lo stato si ritirerà in buon ordine finita la bufera. E qui si che ho grandi dubbi.

martedì 14 ottobre 2008

Preghiera

Caro Tremonti, Gentilissimo Silvio

qui è un casino, le banche per i loro problemi interni non hanno più un'euro. Quindi non fanno altro che ridurre fidi e non darne di nuovi, scaricando spesso sulle imprese i loro problemi.

Ma se vogliamo riscoprire l'economia reale e non di carta occorre che le aziende che producono beni tangibili possano investire.

Noi (se li abbiamo) siamo anche disponibili a ricapitalizzare le aziende con i nostri soldini, ma in un momento come questo sarebbe di grande aiuto poter avere una detassazione degli utili reinvestiti o non distribuiti delle aziende.
Ci aiuterebbe a migliorare la capitalizzazione e ci permetterebbe di tirare il fiato in un momento difficile.
Costerebbe anche poco, non è che nel prossimo periodo se ne faranno molti, di utili, e magari aiuterebbe a far emergere un po' di evasione.

So che lassù siete troppo impegnati per occuparvi dei problemi di chi fa impresa.

Ma io un tentativo lo faccio.

Memoria corta

A proposito di memoria corta dei mercati.

Tutti massacrano Alessandro Profumo, nella migliore tradizione italiana del "dagli a chi ha successo".
Pochi ricordano che l'uomo della spinta forte (in quanto capo della sezione corporate) sui derivati alle aziende è il signore qui riprodotto, tale Pietro Modiano, oggi in un'altra banca.

venerdì 10 ottobre 2008

Slowhand

Il business va bene (anche se è meglio non urlare troppo), la vita un po' meno. Altri pensieri e poco tempo da dedicare al blogging.

la volpe e l'uva

Bologna, Cofferati non si ricandida "per motivi di famiglia"- Corriere della Sera.
Lo capisco, ultimamente mi sono reso conto che è meglio guardarsi dagli amici che da i nemici. E a Bologna lui ha tanti compagni amici.
Meglio lasciare che farsi lasciare.

venerdì 3 ottobre 2008

Brutti segnali

Ci sono aziende che fanno pubblicità sul Sole 24 Ore per comperare aziende.
Anche in difficoltà.

Quanti passeranno la mano?
Quanti venderanno a stranieri?
Quanto perderemo della nostra infrastruttura industriale?

giovedì 2 ottobre 2008

Funzioni statali

Leggo sui giornali che Sace ha fatto utili per centinaia di milioni.
Lungi da me, visto il mestiere che faccio, non volere che una società faccia degli utili.

Ma contemporaneamente mi chiedo se è corretto, in ottica di competitività del paese, che Sace faccia gli utili per darli come dividendi al tesoro.
Oppure, visto il mestiere che fa, quanto business avrebbe potuto aiutare a sviluppare con quei 200 milioni favorendo la copertura assicurativa di piccole e medie imprese che vogliono e possono esportare ma hanno difficoltà con i pagamenti.
Un conto è presentarsi da un cliente chiedendo lettere di credito, pagamenti garantiti ecc, un conto è dirgli "ti dò un fido e poi ti faccio 60 gg aperto" ed avere la certezza di essere garantiti da una assicurazione.

Non a caso in moltissimi paesi lo stato aiuta le PMI che esportano proprio attraverso forme agevolate di assicurazione del credito.