venerdì 28 novembre 2008

Il bello e il brutto


Istat: ad ottobre i prezzi alla produzione industriale in flessione dell'1,5% - Corriere della Sera: "Istat: ad ottobre i prezzi alla produzione industriale in flessione dell'1,5%
Il calo, rispetto allo scorso mese di settembre, è il più ampio dal 1980, vale a dire da quando esiste l'indice"
Sono diminuiti anche i prezzi dei prodotti non petroliferi. =,7% e l'aumento su base annuale è stato del 3%. Molto limitato.

Il bello e il brutto del mercato.
La mancanza di ordini e, in parte, la diminuzione delle materie prime vengono ribaltati immediatamente sui prezzi alla produzione.

Purtroppo a volte non arrivano ai consumatori ma quella è un'altra storia.

giovedì 27 novembre 2008

Il valore dei soldi

Nei commenti che ho letto sulla "social card" moltissimi vertevano sul "checcefai co' 40 euri".

Vero. non ci si fa molto.

Ho però l'impressione che (e se leggo i commenti di studenti che magari vivono con mammà mi viene un dubbio) si sia perso un po' il senso del valore dei soldi.

Vero che con 40 Euro si fa poco, ma dipende quanto uno guadagna, se guadagna 10.000 euro al mese gli servono per ricaricare la chiave della macchinetta del caffè in ufficio.
Ma per chi ha una pensione da 800 Euro o guadagna 1000 euro al mese sono pur sempre il 4/5% del proprio reddito.
Per chi conta l'euro non è "nulla". E' nulla per chi guadagna tanto o chi ha qualcun altro che guadagna (ie bamboccioni).

Siamo tutti d'accordo che ci vorrebbe ben altro.
Ma il problema è sempre il solito, certo che ci vorrebbe ben altro... ma chi paga?

Excusation non petita

Mia moglie sostiene che mi scopre quando racconto le bugie perché divento più chiacchierone (e ci vuole poco) del solito e tendo a giustificare e spiegare molto quello che ho fatto.

Vale anche per le lettere ai giornali?

Per la cronaca il seguito del titolo è accusatio manifesta.

Invariato

Dopo gli affidamenti invariati (dò 1.200.000.000 Euro a Zalesky e li tolgo a un po' di piccole e medie industrie) le banche ne hanno una nuova.

Parlando con dei bancari ho scoperto il loro programma per il prossimo futuro.

Non potendo più guadagnare con i derivati, gestioni (?) attive, fondi e porcate simili devono tornare a guadagnare con l'intermediazione del denaro.

Quindi prospettano tassi invariati.

La BCE porterà il costo del denaro al 2% ma noi lo pagheremo uguale perché aumenteranno gli spread (il sovrapprezzo di tasso applicato dalla banca).
Questo nonostante la montagna di soldi pubblici che le banche si preparano ad assorbire.

Business as usual. Indovinate chi paga sempre alla fine? Due volte in questo caso.

mercoledì 26 novembre 2008

Succhiasangue

Visto che il 30 Novembre è Domenica, bontà loro, Lunedì 1 dicembre andranno versati gli acconti delle tasse.

In un momento come quello attuale, dove tutto si è fermato e gli indici di liquidità delle aziende peggiorano giornalmente molti avranno difficoltà a trovare i soldi per versare le tasse (e poi per pagare le tredicesime).

Ricordo a chi non è addentro alle cose amministrative che il nome "acconto" è riduttivo visto che l'"acconto" prevede di versare (tra Giugno e novembre) praticamente il 100% dell'imposta pagata nell'anno precedente.

E' vero che è possibile pagare meno ma bisogna stare molto molto attenti perché se si sbaglia le sanzioni sono molto elevate, quindi salvo casi particolari ogni consulente suggerisce di versare secondo le imposte precedenti.

Quindi tra tre giorni verseremo il 100% delle tasse pagate nel 2007.

Compresi coloro che fanno, ad esempio, panettoni e che non solo i soldi delle tasse non li hanno ancora guadagnati, ma addirittura fatturati (e ammesso che lo facciano con la congiuntura attuale).
E ci sono moltissimi settori per i quali dicembre è un mese chiave per il business.

I rimborsi se si versa in più, se non si riesce a compensare, arriveranno con comodo nell'arco di uno o due lustri.

lunedì 24 novembre 2008

Pensate male


Pur essendo un pianificatore indefesso e uno che esamina gli scenari spesso scelgo "di pancia" e a sensazioni.

E devo dire che ultimamente la squallidità di certa gente mi rende felice delle scelte che faccio. Confermate dalla loro miseria.

Se c'è una cosa che odio nel business sono i piccoli di testa e portafoglio. Gente che per 10 euro vende mammà, e che non si accorge che per quattro spiccioli perde un business ben più importante.

Meglio così, se tutti fossero più furbi sarebbe più dura.

Quando poi chi si dimostra piccino piccino è uno che si spaccia per agenzia di comunicazione, vuol dire che ho fatto bene, perché di comunicazione (e soprattutto ascolto) capiscono pochino.

Web 2.0

Noi viviamo in Internet, con le nostre reti sociali, i blog, e tutta l'attrezzatura di conversazione del web 2.0.

Non per tutti, credo, è così.

L'importante è tenere-pulito-il-cortile-.

E come tocco di marketing due fiorellini.

sabato 22 novembre 2008

Momento terribile

Io ed Epifani siamo d'accordo.

Avevo detto tempo fa che sia pure essendo contrario ad aiuti di stato a settori vari (in particolare auto=FIAT), se lo fanno gli altri non dobbiamo fare le anime candide.

Leggo sul Corriere di oggi che lo dice anche Epifani. Comincio a pensare sia sbagliato!

giovedì 20 novembre 2008

Dolore


Ci sono momenti nei quali il dolore ti spezza il cuore e l'anima.
E non sai se resisterai o ti lascerai travolgere.

Sonno, oblio, sonno per fuggire dalla vita e dal dolore.
Anche se di solito dormi poco. Ma fuggire non è mai la soluzione.

Psicologia

Chiediamo ad un cliente straniero se possiamo procedere con la spedizione dell'ordine che stavamo preparando.

Attiva questa risposta:
no
All activity has stopped
I am sure it is 50% psychological

Sarà meglio che cominci a prendermi qualche libro come quello di fianco.
E ci sono aree dove tutto si è improvvisamente fermato.
Cose assurde.

Poi quel 50% non presagisce nulla di buono, ma a quello eravamo preparati.

martedì 18 novembre 2008

Diffidare

Chi scrive è un ottimista, e si fida delle persone (fino a prova contraria), faccio parte con la mia azienda di quella ormai rarissima schiera di persone per le quali vale più una stretta di mano che un contratto.

Ma non è più così, la vita mi sta insegnando che è meglio diffidare, muoversi con l'avvocato, coprirsi le spalle. Che il mondo è pieno di merde (mi si perdoni il francesismo) la cui viscida stretta di mano conta meno di niente.

Eppure io continuo a rifiutare l'idea che ci si debba comportare così.
Che il mondo sia ormai pieno di approfittatori e gente senza parola e dignità.

Quando poi queste cose arrivano da persone alle quali hai dato la massima fiducia aziendale e personale la delusione è cocente.

sabato 15 novembre 2008

Tengo famiglia

Per la famosissima serie Tengo famiglia segnaliamo Mr Villari.

Detto "poi mi dimetto".

Va detto che riciclare Leoluca Orlando alla vigilanza RAI aveva un certo effetto urticante!

Parlare del PD ormai è come sparare sulla croce rossa, e leggere certe interviste come quella odierna di Matteo Colaninno fa tenerezza.
Voglio vederlo quando poi la CGIL gli blocca la Piaggio quanto gli è simpatica.
Ah, già ma lui ormai è l'ombra di un ministro.

Sicurezza

Una cosa mi sfugge.

Lo "sciopero bianco" che viene fatto applicando rigorosamente le procedure di controllo.

Cosa vuole dire, che normalmente i controlli non li fanno?

So bene che non è così, ma il messaggio, se mi si permette, non è positivo neppure per i piloti.

E da ieri Alitalia ha due nemici in più (miei collaboratori che cercavano di rientrare dall'estero).

venerdì 14 novembre 2008

Il pollo di Trilussa

Le nostre grandi banche si affannano a dire che il "monte prestiti" delle aziende è invariato e quindi non c'è riduzione dei crediti alle aziende.

Vero.

Ma la verità è che per salvare i grandi costruttori di castelli di carte (come Mr Zaleski qui rappresentato) stanno ampliando loro i fidi.
E quello che danno a loro lo tolgono ad altri (appunto, invariato).

Mi chiedo, con i 7.000.000.0000 di Euro (settemiliardidieuro) concessi a questo signore, dati ad artigiani e PMI per investimenti quanti posti di lavoro si sarebbero creati?

E ancora una volta vale il vecchio detto: se devi 10.000 euro alla banca il problema è tuo, se le devi 7.000.000.000 il problema è della banca!

giovedì 13 novembre 2008

IVA sugli incassi

Anche tra i miei lettori c'era qualcuno che chiedeva di versare l'IVA dopo l'incasso.
Personalmente non sono d'accordo per le complicazioni contabili che porterebbe.

Ma Vi segnalo che se ne parla sul Sole24 ore di oggi, a pag 2.
Lo stanno studiando ma con una serie di paletti tali (max 50.000 euro di ricavi... ecc) che sarà la solita cosa tipo "annuncio inapplicabile".
Finita la fila di se vi sarete già rotti le scatole.

domenica 9 novembre 2008

Cosa diranno

Visto che il Presidente Obama dice "saranno necessari sostegni al settore auto, che rappresenta "l'ossatura" del settore manifatturiero" cosa diranno coloro che ne hanno fatto un mito e che spesso sono gli stessi che sostengono "basta favori alla Fiat"?
Da unire a "un taglio delle tasse per la classe media" che in Italia varrebbe per quadri, commercianti ecc e certo non "lavoratori" come nella migliore tradizione di certi nostri politici.

Il mondo cambia.
I nostri politici no.

giovedì 6 novembre 2008

Salvatemi le chiappe

Per la serie.. salvatemi le chiappe!
Notizia uno
Ending our agreement with Yahoo!
Notizia due
BBC NEWS | Technology | Yahoo tells Microsoft: 'Buy us'

Quelli della new economy sono very old.

Culture

Chi opera sui mercati internazionali sa bene quanto contino le differenze culturali.

Sarebbe velleitario voler condurre una trattativa con un tedesco e nello stesso modo con un arabo o un sudamericano o un cinese.
Le differenze culturali contano ed influenzano moltissimo anche l'economia.

Ecco che allora la crisi in atto si ripercuoterà in modo ben diverso sulle diverse aree.

Prendendo le due più grandi macro aree di consumo Stati Uniti ed Europa, vedremo secondo me una grande differenza nei tempi e nei modi di uscita.

Gli Stati Uniti vivono sul debito e di debiti, con fortissima mobilità sociale e territoriale. Perdere un lavoro significa ripartire, cercare nuove opportunità, magari trasferirsi. Il futuro è un'opportunità e il segnale di un nero alla Presidenza, come dicono tutti i commentatori, è forte: tutti ce la possono fare (anche scherzandoci sopra).

In Europa viviamo in una società ingessata, poco flessibile.
Alle prime avvisaglie economiche, non essendo tradizionalmente abituati al debito ma al risparmio, sapendo che perdere il lavoro è un dramma, tiriamo i remi in barca e riduciamo i consumi.
La flessibilità del lavoro per le aziende è bassa.

Tutte cose positive e grandi conquiste, ma in un momento come queste economicamente pericolose.
Se tutti riduciamo le spese, la contrazione economica innesca una spirale che ci porta a ridurre ulteriormente. Non sono per lo "spendete" Berlusconiano, ma occorre trovare un giusto equilibrio.
Allo stesso modo la rigidità nel mondo del lavoro rende meno flessibili e adattabili alla situazione le aziende che rischiano di non riuscire a reagire nel modo giusto.
Noi poi viviamo in un paese dove, per quanto possa sembrare assurdo, è più facile chiudere completamente uno stabilimento che licenziare due o tre persone.

Insomma la mia grande paura è che gli USA passeranno brutti momenti ma ripartiranno pieni di entusiasmo, noi staremo qui a menarcela sul cosa fare e sul di chi è la colpa mentre gli altri ci passano davanti.

mercoledì 5 novembre 2008

Un nuovo leader


Si può pensarla come si vuole, essere contro gli Amerikani (e mettersi le Nike) o adorarli, pensare che sono il male del mondo o la guida.
Ma nessuno può verosimilmente pensare al mondo come è oggi senza il più grande mercato unico di consumo. Sarebbe velleitario.

Oggi il mondo ha un nuovo leader.
Moltissimi in lui hanno proiettato grandissime speranze.
Personalmente ho qualche dubbio, troppi soldi, troppi movimenti intorno a lui, pur senza essere un complottista come chi ha scritto a Buddy.

Con questo mi auguro che si apra una nuova stagione. I grandi, enormi, dubbi mi vengono quando penso alla capacità di noi europei di saper partecipare e collaborare alla leadership mondiale.
Chiusi come siamo nella nostra torre dorata, incapaci di capire che il mondo è cambiato, che occorrono nuove prospettive e idee.

Ognuno di noi, nel suo piccolo, può e deve fare qualcosa per cambiare. Ma occorre un cambio di mentalità da parte di molti.
E le ultime vicende italiane non fanno ben sperare.

PS: mi piacerebbe essere stato al posto della figlia di Obama, ma non perché è il presidente ;-)

sabato 1 novembre 2008

Buone notizie

Il 12 Dicembre i metalmeccanici faranno sciopero.

Considerata l'ondata di cassa integrazione e crisi che è in arrivo se fanno anche due o tre giorni non credo ci sarà molta gente che si straccia le vesti.