tag:blogger.com,1999:blog-170115682024-03-08T04:33:53.369+01:00Pensieri in libertà di un imprenditore<b>
Faber est suae quisque fortunae.</b> -
<i>(ognuno è artefice delle proprie fortune)</i><br>
When they said "Sit down" I stood upAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.comBlogger1963125tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-40606359969993101982016-02-11T09:13:00.001+01:002016-02-11T09:13:42.188+01:00Differenze di prospettivaSi parla tanto di OTA, così odiate dagli albergatori.<br />
<br />
Come potete immaginare viaggio abbastanza, sia per lavoro che per diletto, quindi mi capita abbastanza di prenotare alberghi.<br />
Da anni uso uno dei principali operatori web, visto il numero di prenotazioni ho spesso anche accesso a offerte speciali.<br />
<br />
Il processo di prenotazione è integrato e velocissimo, la mail viene letta da gmail che me la mette in agenda, inoltre la giro ad un servizio che mi permette di organizzare i viaggi (e legge le mail programmando voli, alberghi ecc).<br />
<br />
L'altro giorno dovevo andare in una albergo che come azienda usiamo abbastanza e col quale abbiamo contatto diretto.<br />
<br />
Ero fuori per appuntamenti e, mentre ero al telefono per altre cose, chiedo ad una mia collaboratrice, che ha il contatto, di farsi dare il prezzo per la notte che mi serviva e mandarmi una mail.<br />
<br />
Mentre sono in metropolitana a Milano ricevo la mail col prezzo, apro l'app dell'OTA, vedo lo stesso prezzo e con due click prenoto.<br />
<br />
Il giorno dopo arrivo in albergo e neanche a farlo apposta mi fa il check in la persona che segue le prenotazioni.<br />
Diciamo due cose e poi mi dice che si è stupita di vedere arrivare la prenotazione attraverso l'OTA "visto che il prezzo era lo stesso".<br />
Io altrettanto stupito la guardo e le dico "guardi che proprio perché era lo stesso ci ho messo meno a fare la prenotazione con l'OTA" E intanto penso che avrei dovuto rispondere alla mia collaboratrice, che avrebbe dovuto a sua volta ritelefonarvi, conoscendovi le avrete chiesto il numero di carta di credito o la conferma ecc ecc<br />
Lei mi dice "ma sa con l'OTA paghiamo le commissioni"<br />
Non so se ha compreso la mia faccia che diceva "e a me cosa interessa?"<br />
Poi lei si è messa a raccontarmi che hanno un sistema di prenotazione del gruppo (è un gruppo grande) con le offerte ecc ecc.<br />
Le ho fatto presente che uso almeno 5/6 catene diverse e forse fare il giro di tutti ogni volta è macchinoso (password, utente ecc).<br />
<br />
Insomma secondo lei se il prezzo è lo stesso io dovrei passare da loro.<br />
Tralascio la motivazione "le possiamo cancellare la prenotazione" perché chi ha esperienza con le prenotazioni di alberghi sa quanto questo comporta spesso grandi discussioni.<br />
<br />
Invece se il prezzo è lo stesso io uso il servizio che mi offre la migliore "user experience" che nel mio caso è il massimo risparmio di tempo e non finire in un cesso di albergo (le recensioni sono un buon filtro).<br />
Se il viaggio non è "certo" uso alberghi che mi offrono la cancellazione prenotazione.<br />
Vedo in due secondi le opzioni (colazione, tipo stanza) e posso filtrare i servizi (sono in auto e ho bisogno il garage, la palestra, il ristorante) e vedere la posizione sulla mappa, cosa che i siti delle strutture spesso richiedono navigazione e molto spesso non sono esplicite.<br />
<br />
Insomma, cari albergatori, lo so che avete speso qualche soldino per fare un sito, magari con l'ultima news del 2013, quando è stato fatto, quando non, come ho visto recentemente, la pagina con "news di prova".<br />
Lo so che il sito vi piace tanto, ma o il prenotare direttamente mi offre del valore aggiunto oppure vado dove ho il servizio per me migliore.<br />
Nel mio caso il risparmio di tempo è basilare.<br />
<br />
Datemi retta, ringraziate che gli OTA ci sono, che in cinque secondi vi danno visibilità e mi fanno prenotare. Perché non sono così sicuro che vi troverei se non ci fossero.<br />
E come dice il mio amico Gianluca siete sicuri che gestione professionale del sito, della rete, sistema prenotazioni efficiente ecc vi costino meno delle commissioni dell'OTA?<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-41337326936850152472014-10-10T12:20:00.000+02:002014-10-10T12:20:13.534+02:00Risorse sprecateSo che pare strano ma c'è chi assume (noi) e quindi deve ricercare personale.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEHtpw2SSb9ktyFBHjxCaWj3VacU-7uFvBwl7nNM0ZdPCOrQMLfB5pDFMu3maKsAgJJzIcCaaaxfpPc7azmoJMGFc-hk3D89hseuUDNa9GbIZDp6aWnzuWIubM3MEoEUzUDlJf/s1600/skilled.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEHtpw2SSb9ktyFBHjxCaWj3VacU-7uFvBwl7nNM0ZdPCOrQMLfB5pDFMu3maKsAgJJzIcCaaaxfpPc7azmoJMGFc-hk3D89hseuUDNa9GbIZDp6aWnzuWIubM3MEoEUzUDlJf/s1600/skilled.jpg" height="191" width="200" /></a></div>
<br />
Una cosa mi ha colpito molto negativamente in questi giorni.<br />
<br />
Alcuni anni fa (pre 2008) capitava spesso di trovare persone "choosy" come le definì la Fornero.<br />
Che rifiutavano un posto se non aderente alle proprie aspettative.<br />
<br />
Noi stiamo cercando junior con poche necessità di capacità se non alcune base.<br />
I CV che abbiamo ricevuto sono in gran parte di persone con capacità ed esperienza ben superiori al necessario.<br />
Va detto che siamo considerati azienda buona e affidabile quindi probabilmente questo influisce.<br />
<br />
Anche noi, anni fa, avremmo scartato le persone troppo esperte rispetto alla funzione base richiesta.<br />
<br />
Mi trovavo però nei giorni scorsi a considerare che molte di queste persone esperte sono a casa o in mobilità, e la domanda che mi facevo era "è giusto lasciare a casa uno in gamba perché è troppo bravo e assumere uno così e così?"<br />
<br />
Non è cosa di facile soluzione, ed è una domanda molto triste, perché se queste persone davvero sono esperte ed in gamba, per la società generale (non solo per la nostra azienda) è uno spreco enorme che non siano produttive.<br />
Ed è triste che la situazione attuale sia così difficile per chi ha sempre lavorato con impegno.<br />
<br />
Certo, qualche collega potrebbe essere felice, possiamo forse pagare meno persone valide, ma per me è un po' come darsi le martellate nelle balle, perché l'ideale per la società è che una persona possa esprimere il proprio valore e guadagnare di conseguenza.<br />
<br />
Alla fine faremo decidere a loro, spiegando bene la situazione, pronti naturalmente a lasciarli liberi se trovano qualcosa di meglio.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-50661869346758193482014-08-21T22:43:00.001+02:002014-08-21T22:43:29.546+02:00The endE' solo in parte una citazione dell'uso dei Doors di Oscar Giannino, credo che il nostro paese sia praticamente finito e senza speranza.<br />
<br />
Ma non è di quello che voglio scrivere.<br />
Il mood della giornata è adatto ad un post che mi ripromettevo di scrivere da un po'.<br />
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Questo mio alias è finito.<br />
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Nasce nel 2005 il 22 settembre, data non casuale a pensarci (ok in anticipo di un giorno), spinto dalla lettura di un blog che seguivo allora: <a href="http://www.fuorimercato.blogspot.it/" target="_blank">Fuorimercato</a>, e come sfogatoio. Inizialmente senza una precisa linea editoriale (ammesso che io ne abbia avuta mai una) poi un po' si era specializzato sulle tematiche dell'impresa e lavoro, che mi sono più congeniali.<br />
<br />
Sono passati quasi 9 anni e moltissime cose sono cambiate.<br />
La mia vita è completamente cambiata.<br />
La mia azienda, grazie alle scelte fatte negli anni 90 dalla mia famiglia, ha continuato a crescere ed ha passato la crisi di questi anni indenne, anzi direi rafforzata.<br />
<br />
<br />
Devo moltissimo a questo blog, davvero.<br />
Alcuni miei carissimi amici di oggi li devo a questo, altri sono più che amici e diventati soci.<br />
Ho conosciuto persone interessanti, avuto mille occasioni di confronti, imparato molto.<br />
La gestione e l'esperienza fatta sul blog, su Friendfeed, entrando tra i primi su Facebook e Twitter sono preziose anche sul lavoro.<br />
<br />
Ho avuto moltissime soddisfazioni, apprezzamenti da molte persone e anche qualche insulto e minaccia, ma quelli si dimenticano.<br />
<br />
Sono in fondo stato il <a href="http://blog.imprenditore.me/2011/05/assisse-confindustria-star-for-one-day.html" target="_blank">primo a finire in prima pagina</a> sui maggiori quotidiani con twitter che allora nessuno conosceva e oggi è nella firma di quasi tutti i giornalisti.<br />
<br />
Non so se l'ho mai detto, ma fu grazie a <a href="http://dariodivico.tumblr.com/" target="_blank">Dario Di Vico</a> che pompai un po' sulle assise.<br />
Era uno dei primi giornalisti su twitter e mi seguiva da tempo, mi mandò un messaggio diretto dicendomi di fare l'insider, e io lo feci.<br />
<br />
Non ne ho mai parlato ma dopo tutti questi anni posso farlo, nel tempo ho avuto molte offerte di scrivere sui siti di quotidiani (nazionali, molto, molto importanti), settimanali, TV, radio, qualche intervento l'ho fatto su riviste varie che accettavano restassi anonimo.<br />
<br />
L'unica offerta che mi pesò "rifiutare" perché penso mi sarei divertito fu quella di un testa a testa con Susanna Camusso in un notissimo e seguitissimo talk show.<br />
Per anni se uno scriveva "imprenditore" su google questo blog era al primo posto (il sogno di ogni consulente SEO).<br />
<br />
Ma ho sempre preferito mantenere l'anonimato per sentirmi libero di scrivere, anche di persone che conosco, senza remore mentali.<br />
<br />
Ma come si sarà capito nel tempo molti mi hanno conosciuto e a molti mi sono "svelato" (per lungo tempo anche la moglie e figlie erano all'oscuro di questa identità).<br />
Moltissimi altri li ho incrociati (in alcuni casi come nel caso di Dario di Vico con divertentissime coincidenze che purtroppo non posso svelare) e con alcuni sono diventato abbastanza amico con entrambe le mie identità (si perché ormai io sono io col mio nome sui SN, anche se con meno follower :-) ) senza che sappiano.<br />
<br />
La delusione per questo paese, o il fatto che intanto parlavo parlavo ma le cose erano sempre peggio mi hanno tolto un po' di voglia di scrivere, il tutto unito al mio cambio di vita.<br />
<br />
Moltissime delle cose che ho scritto sono ancora attuali.<br />
Ad oggi ad esempio Confindustria manca di una strategia sui SN e di un sito decente (li ha la Presidenza del Consiglio, la CIGL, non so se mi spiego).<br />
Oppure i problemi in cui si barcamenano le PMI sono, se possibile, peggiorati.<br />
E se quando iniziai a <a href="http://blog.imprenditore.me/search/label/Curriculum%20Vitae" target="_blank">giochicchiare con i CV</a> (mi sono sempre ripromesso di ricominciare e non l'ho mai fatto, se non via mail in privato con alcuni) il CV aveva l'obiettivo di migliorare il posto di lavoro perché "tirava" oggi, tristemente, il CV per molti, troppi, serve per cercare un lavoro perché lo si è perso.<br />
<br />
Ho un po' di post iniziati e mai finiti, magari li finirò e pubblicherò, così come magari ogni tanto mi verrà la voglia di scrivere.<br />
Ma credo che un ciclo sia finito.<br />
<br />
the endAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-46584728152884111712014-03-10T12:16:00.000+01:002014-03-10T12:16:04.307+01:00Il tempo passaQuesto blog è nato nel settembre 2005.<br />
Per Internet una vita fa, quasi nove anni.<br />
<br />
Nel tempo si è evoluto, è cambiato, si è fermato.<br />
<br />
Nel tempo io sono evoluto, magari involuto, cambiato.<br />
La mia azienda è cresciuta, come fatturato, del 40%, nonostante lo stop dovuto alla crisi internazionale.<br />
La mia vita si è completamente trasformata. Sono naturalmente più vecchio.<br />
<br />
Attraverso questo blog ho avuto soddisfazioni, tante, e qualche delusione (rarissime), ho conosciuto persone fantastiche, avviato nuovi business.<br />
<br />
Alcune delle persone a cui oggi sono più legato e dalle quali ho imparato moltissimo vengono da rapporti nati da qui.<br />
Alcune delle persone che erano allora "amici" alla prova dei fatti hanno mostrato ben altro.<br />
<br />
Sono <a href="http://blog.imprenditore.me/2011/05/assisse-confindustria-star-for-one-day.html" target="_blank">stato il primo a finire in prima pagina sui quotidiani italiani con Twitter</a> cosa per la quale devo dire grazie a <a href="http://dariodivico.tumblr.com/" target="_blank">Dario Di Vico</a>, uno dei primi giornalisti con una presenza costante su Twitter e che mi spinse al live twitting.<br />
<br />
Questo blog ha avuto momenti molto interessanti, la cosa più divertente e alla quale sono legato è stata quella della <a href="http://blog.imprenditore.me/search/label/Curriculum%20Vitae" target="_blank">analisi dei CV</a> che mi sono ripromesso centinaia di volte di riprendere.<br />
Alcune previsioni purtroppo le ho azzeccate, altre, come sempre capita, no.<br />
<br />
Oggi molte delle ragioni che mi avevano spinto all'anonimato sono cadute, non scrivo quasi più sul blog, twitto principalmente con nome e cognome, cosa <a href="http://blog.imprenditore.me/2012/05/e-ora-di-metterci-la-faccia.html" target="_blank">iniziata tempo fa</a>, anche se io ho molti meno follower di questo io.<br />
<br />
A volte mi vengono ancora idee, ho diversi post in bozza, ma il tempo è sempre tiranno.<br />
<br />
Questo post non ha una ragione vera, se non quello di fare sapere a chi mi seguiva che sto bene, sono sempre rompiballe e combattivo. E per fortuna continuo a fare questo mestiere.<br />
<br />
Poi, boh, non si sa mai.<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-9945123688496838892013-09-06T17:56:00.003+02:002013-09-06T17:56:45.526+02:00Etica di Stato<br />
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Perché il gioco d'azzardo si è le prostitute no?</div>
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Perché sigarette e alcol e non droghe leggere?</div>
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In fondo in alcuni casi la prostituzione è un servizio sociale, aiuta persone che non ne hanno la possibilità ad avere una vita sessuale. E ci sono persone che preferiscono il sesso a pagamento allo sforzo di trovarsi un/una compagno/a.</div>
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Certo, vale se chi lo fa, lo fa per libera scelta e non per sfruttamento e costrizione.</div>
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Quale grande differenza c'è tra una cannetta e ubriacarsi?</div>
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Che rischi per la salute porta una canna e quali una sigaretta?</div>
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Come sempre conta la quantità più che il fatto in se.</div>
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E non parlatemi del rischio del passaggio alle droghe pesanti, faccio parte di una generazione che ha lasciato sul campo dell'eroina una montagna di amici e conoscenti. Non tutti quell che fumavano sono passati all'eroina, anzi...</div>
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A tutti i cocainomani in grisaglia che ci sono in giro io continuo a preferire l'hippy che si fa la canna nei suoi vestiti colorati.</div>
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Invece viviamo in una società e uno stato sempre più invadenti e affamati di soldi (gioco e sigarette sono macchine da soldi) che decidono per noi, che ci considerano bambini da educare, incapaci di decidere.</div>
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Una società che nasconde la polvere sotto il tappeto, facendo finta che prostitute droga non esistano, combattendole in modi a volte di facciata.</div>
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Intanto abbiamo le strade piene di povere ragazze sfruttate e senza adeguate garanzie sanitarie.</div>
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Chiunque voglia comperare un po' di droga non ha certo problemi a trovarla.</div>
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Per me per esempio è enormemente più grave che si permetta il gioco d'azzardo che se fosse le gale la prostituzione.</div>
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Si sono un liberista selvaggio, anche per le scelte di vita.</div>
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Pensare che l'unico obbligo che porrei: "fare la doccia tutti i giorni per evitare certi puzzoni" non verrà mai approvata (anche diverse persone di potere la frequentano poco)</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-31925003640896382902013-08-06T18:15:00.000+02:002013-08-06T18:15:00.185+02:00Politica e debitiDebito <a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/debito/" target="_blank">secondo la Treccani</a>:<br />
<i><span class="PT_TestoSeguente">Obbligo del debitore di adempiere una
determinata prestazione a vantaggio del creditore, consistente di solito
nel dare o restituire qualcosa, soprattutto denaro. Anche la
prestazione stessa, considerata dal punto di vista del soggetto tenuto
ad adempiere. </span></i><br />
<br />
<span class="PT_TestoSeguente">Quindi il buon padre di famiglia quando fa un debito sa che sta prendendo un impegno da onorare, e che qualcuno gliene chiederà conto.</span><br />
<span class="PT_TestoSeguente"><br /></span>
<span class="PT_TestoSeguente">Nella nostra vita quotidiana vediamo con che superficialità invece i politici e la politica trattino il debito.</span><br />
<span class="PT_TestoSeguente">Non a caso hanno costruito un enorme debito pubblico che come dice qualcuno "</span>I got debts that no honest man can pay".<br />
Perché?<br />
<br />
Semplice perché chi fa il politico non è il <i>Debitore</i>, che sarà poi chiamato ad adempiere la prestazione.<br />
Per allora sarà su un'altra poltrona, o se sarà sulla stessa troverà il modo di un ulteriore rinvio verso il successore.<br />
Il concetto di debito come qualcosa da onorare (incluso quello morale delle promesse elettorali) non appartiene ai politici, proprio non fa parte della loro cultura. Anzi un po' di risorse in più fanno sempre comodo ai fini elettorali.<br />
<br />
Peccato che poi con il cerino in mano ci restano i successori.<br />
Che possono sempre <a href="http://www.lastampa.it/2013/08/05/economia/fisco-entrate-in-aumento-del-rimborsi-iva-per-altri-milioni-eZnMsMrzcwlh59eIx9WLsO/pagina.html" target="_blank">aumentare un po' le tasse</a>.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-10340328161610659122013-07-29T21:25:00.000+02:002013-07-29T21:25:07.068+02:00Scene di famigliaLui: Ciao cara, avrei bisogno della tua denuncia dei redditi.<br />
<i>Lei: Perché?</i><br />
Sai per quelle cose della trasparenza, sai adesso sono Presidente del Consiglio<br />
<i>Non me ne importa nulla, sai che io a te la mia denuncia dei redditi non la faccio vedere</i><br />
Ma cara, mi serve, se no non mi fanno fare il PdC<br />
<i>Ecco appunto, meglio che così poi stai più a casa, oltretutto non è che io mi fidi poi così tanto di averti PdC</i><br />
Ma amore, ci tengo tanto lo sai, sono anni che mi preparo.<br />
<i>Sì, voi politici dite tutti così, come non vi conoscessi con tutti quelli che abbiamo in casa.</i><br />
Dai, cara, tirami fuori sta benedetta denuncia dei redditi.<br />
<i>No a voi del governo la denuncia dei redditi non la faccio vedere, che poi mi tassate.</i><br />
Ma amore, mi serve, davvero. Parliamo sempre di trasparenza.<br />
<i>Ma che trasparenza e trasparenza, sei il capo? Trova un modo no? Non sei tu che fai le legg</i>i?<br />
Si, ma<br />
<i>Senti con me non funziona, ti conosco da troppo tempo, fai come al solito, rinvia, dì che il problema è un altro, svicola</i><br />
Ma amore<br />
<i>Su, forza un po' di creatività non rinviare come al solito</i><br />
Ma insomma<br />
<i>Discorso chiuso, non rompere. Piuttosto dimettiti e aiutami un po' a casa.</i><br />
OK, troverò il modo.<br />
<br />
Pronto xxx che faccio?<br />
<br />
Eddai per <a href="http://www.governo.it/trasparenza_valutazione_merito/organizzazione/OrganiIndirizzoPolitico/allegati/Letta/parentiLetta_noconsenso.pdf">così poco</a><br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-57692914505414489092013-06-26T15:16:00.001+02:002013-06-26T15:16:23.543+02:00Bla bla bla blaIl governo vara il bonus per i nuovi contratti.<br />
Parla di <a href="http://www.corriere.it/economia/13_giugno_26/imprese-bonus-assunzioni_8c8d03d0-de3b-11e2-9903-199918134868.shtml">200.000 posti che nasceranno</a>. Anzi, nasceranno nel testo non c'è, mi sa che è il titolista del Corsera che usa frasi ad effetto (lassativo).<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><i><b>bullshit</b></i></span></div>
<br />
lo so che per chi è dirigista nell'anima o creazionista (entrambi ben rappresentati al governo) il lavoro si crea dal nulla.<br />
Il lavoro invece si crea dal lavoro di altre persone: imprenditori, tecnici, venditori.<br />
<br />
Il lavoro si crea mettendo chi fa impresa in grado di crescere, di competere. Non incentivando per qualche mese con quattro spiccioli le assunzioni.<br />
<br />
Invece questo paese sta facendo di tutto per uccidere le sue aziende, il suo tessuto economico e produttivo, al fine di mantenere il livello di spesa (e di sprechi) della pubblica amministrazione.<br />
Poi si lava la coscienza sui giovani, che continueranno giustamente ad andarsene in paesi più accoglienti, con il solito pannicello caldo temporaneo.<br />
<br />
La svolta non si vede, e se all'estero i governi di grande coalizione sono serviti a fare le riforme, qui servono a garantire in modo incrociato i garantiti.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-31335322449237052112013-04-05T07:56:00.001+02:002013-04-05T07:56:35.433+02:00Uno Stato mafiosoLo Stato andrebbe inquisito, da uno dei nostri solerti giudici star, per concorso esterno in associazione mafiosa.<br />
Uno Stato che non paga è uno Stato che favorisce la mafia.<br />
<br />
Chi è in grado di aspettare i pagamenti per anni?<br />
Credete che le aziende serie, capaci, innovative si diano come obiettivo un cliente che paga dopo anni?<br />
<br />
No, le aziende che lavoravano con lo Stato sono fallite o stanno fallendo.<br />
Le aziende serie smettono di partecipare agli appalti (oltretutto a prezzi sempre meno remunerativi).<br />
<br />
Le uniche aziende che possono sopportare questa situazione sono quelle che non hanno certo bisogno delle banche per trovare i soldi.<br />
Quelle che vendono con grandi sovrapprezzi (e almeno un settore mi viene in mente).<br />
Quelle che non hanno problemi ad essere pagate perché una quota di quei soldi deve tornare a qualche funzionario.<br />
<br />
Ormai con lo Stato che ci ritroviamo sono i miei stessi collaboratori a venire a dirmi "ma perché non ce ne andiamo?" disponibili a seguire l'azienda se si sposta all'estero.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-28159901542712376492013-04-03T15:09:00.000+02:002013-04-03T15:09:01.439+02:00Ce lo meritiamo, che ci insultino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv_un9VzdB5x4jWl1SWnIsTnvq7VwpyaX76bhhbFJQvluPhE0z0o3Z2IR3cQAFlRsB-QYfW8_zZgxehPUBf3oaeHDOGxaZn4wmEv44P_gV2Z4U-qiTGLlJCZT_x06nKF8sm5rv/s1600/schiavo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv_un9VzdB5x4jWl1SWnIsTnvq7VwpyaX76bhhbFJQvluPhE0z0o3Z2IR3cQAFlRsB-QYfW8_zZgxehPUBf3oaeHDOGxaZn4wmEv44P_gV2Z4U-qiTGLlJCZT_x06nKF8sm5rv/s1600/schiavo.jpg" /></a></div>
Anche quello del lavoro, si sa, è un mercato.<br />
Con i suoi alti e bassi e con un prezzo che dipende dall'offerta.<br />
<br />
Ma come ogni mercato per funzionare bene ha bisogno di regole adatte e credibili e di operatori corretti ed onesti.<br />
Tralascio il discorso regole, i danni fatti da Fornero stanno esplodendo. Ne riparlerò.<br />
<br />
Oggi me la voglio prendere con i miei "colleghi".<br />
Voglio essere chiaro da subito, la schiavitù è stata abolita da parecchio, e c'è chi ha donato la vita per farlo.<br />
Non è che la crisi profonda che stiamo vivendo che autorizza a reintrodurla.<br />
<br />
Come altro definire offerte vergognose come uno stage full time a 200 euro al mese?<br />
Sappiamo ormai bene tutti che lo stage, da opportunità per uno studente per imparare e vedere il lavoro da dentro, si è trasformato nel modo, per molti, di avere manovalanza a basso costo.<br />
Ho sentito storie incredibili, nella mia vita, da stagisti che si occupavano di seguire i certificatori di qualità ad aziende con interi reparti mandati avanti di stagisti.<br />
Nella comunicazione mi pare diventato una specie di standard. <br />
Non a caso la battuta per chi frequenta twitter e i social network quando uno famoso fa una cazzata è "lo stagista di xy ha fatto una cazzata".<br />
<br />
Mi spiace, sarò vecchio, fuori moda, troppo poco spietato per fare il mestiere che faccio, ma io mi ostino a pensare che le persone siano persone e come tali vadano trattate.<br />
Mi rifiuto di fare lavorare per 10 euro al giorno un neolaureato full time, magari anche con orario allungato.<br />
Mi rifiuto di credere che la promessa "stiamo valutando delle assunzioni" possa essere una scusa per sfruttare le persone.<br />
Mi rifiuto di sfruttare la difficoltà, magari la fame, di una persona per schiavizzarla. <br />
<br />
Siccome sono profondamente convinto che le aziende le facciano le persone che ci lavorano (ognuno per la sua parte e con la sua dignità) non mi stupisce che aziende che trattano le persone di merda facciano poi prodotti e servizi di merda, con una profonda insoddisfazione dei clienti.<br />
<br />
Spero fortemente che chi vede le persone per selezionarle e poi non le degna neppure di una risposta "se non la chiamiamo non se ne fa nulla" si trovi, un giorno, nella stessa situazione.<br />
Magari sono di quelli che poi fanno gli scandalizzati per come uno, a volte, viene trattato negli uffici della pubblica amministrazione.<br />
<br />
Per forza poi, chi fa il mio mestiere, viene considerato uno stronzo sfruttatore.<br />
A me piange il cuore quando la gente ci ringrazia semplicemente perché rispondiamo a chi ci manda un CV, sorpresa, perché non lo fa nessuno.<br />
E nonostante quei tre o quattro che ognuno di noi ha assunto (e che ci sono anche in azienda da noi) ce la mettano tutta per farmi cambiare idea, continuerò a guardare con rispetto e a trattare da persone non da servi, tutti: chi lavora con noi, chi viene da noi a cercare un lavoro, coloro che passano da noi per lavoro.<br />
E a odiare profondamente tutti i miei colleghi che trattano le persone da schiavi.<br />
Se li vedo fallire, possibilmente senza un soldo (purtroppo a quelli veramente stronzi capita poco), ho profondo dispiacere per i loro collaboratori che perdono il posto, ma una sottile gioia per loro, augurandogli di trovarsi davanti a uno che per lavorare gli offre 200 euro al mese, circa un euro all'ora, molto meno di quello che loro davano, ai tempi del benessere, alla loro donna di servizio.<br />
<br />
E se lo ricordino i miei colleghi, che cercano sempre prodotti e servizi a prezzi che se uno ci pensa non possono essere remunerativi. Se pagate poco e male avrete pessimi fornitori, e pessimi prodotti.<br />
E se lo ricordino i clienti, tutti vogliamo risparmiare, ma comperare a certi prezzi è solo connivenza con gli sfruttatori.<br />
<i></i><br />
<i> </i><br />
<br />
<i>PS: questo post appartiene alla serie: anche gli imprenditori hanno figli che cercano lavoro.</i>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-9821088052825904102013-02-05T14:31:00.000+01:002013-02-05T14:31:17.931+01:00Il problema di assumere persone<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgfTVRQgzabQj6wT4Oth0Fc8aaS-3BjE_Ne1ZqVpK8CHKTel9ysYQ3Cluyfysh9WGwp2ptBMNIlxRg7PAV_KNLRbwdLL9ruLjIpUSS2zR8oaibzGRxZpitx_Ywj20YiMmaavQu/s1600/vita-da-operaio-L-_OApvK.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgfTVRQgzabQj6wT4Oth0Fc8aaS-3BjE_Ne1ZqVpK8CHKTel9ysYQ3Cluyfysh9WGwp2ptBMNIlxRg7PAV_KNLRbwdLL9ruLjIpUSS2zR8oaibzGRxZpitx_Ywj20YiMmaavQu/s1600/vita-da-operaio-L-_OApvK.jpeg" height="139" width="320" /></a></div>
Siamo in una profonda crisi, ma ci sono comunque aziende che per fortuna o capacità non vanno male.<br />
Qualcuna addirittura che ha budget in crescita importante.<br />
<br />
Uno si dice: bene, con questa situazione è un piacere creare lavoro.<br />
Poi si mette a (cercare) di farlo.<br />
Per fare qualità servono anche persone in gamba e ben formate (anche per i semplici assemblaggi)<br />
<br />
Come chiunque faccia impresa sa <i>budget </i>è ben diverso da <i>ordini </i>e in questo momento le situazioni sono variabili settimanalmente. Se la necessità che hai è di aumentare di circa il 10% il tuo personale non è una spesa che puoi fare diventare "fissa"a fronte di budget.<br />
Ci piacerebbe tanto assumerli tutti a tempo indeterminato, meno problemi, loro più contenti, ma il mercato non ce lo permette.<br />
<br />
Una volta per la stagionalità e i picchi usavamo le agenzie per il lavoro (internali). Adesso con i margini in continuo calo il costo aggiuntivo delle agenzie, soprattutto se per lungo tempo e diverse persone, è inaccettabile. Va detto che è aggiunto al "sovrapprezzo" contributivo per i contratti a termine.<br />
Abbiamo anche sempre usato i contratti a termine.<br />
<br />
Soluzione 1<br />
Trattandosi di parecchie persone per parecchio tempo (sei mesi / un anno) scartiamo gli interinali per il costo.<br />
<br />
Soluzione 2<br />
Interinale + Contratti a termine<br />
L'ideale sarebbe fare uno due mesi di "prova" poi se va bene assumerlo noi.<br />
Peccato che nel frattempo dovremmo fare una pausa di 60 giorni (perlomeno secondo i nostri consulenti)<br />
<br />
Soluzione 3<br />
Contratto a termine<br />
Dovremmo farli di 3 mesi e poi rinnovarli, ma si può fare solo 1 rinnovo, poi dopo sei mesi 90 giorni (tre mesi) di stop.<br />
Non è che noi formiamo la gente e poi mettiamo un altro qualsiasi per 90 giorni. (il concetto che la politica ha degli operai è che siano carne da cannone, noi no)<br />
<br />
<br />
Soluzione finale: li assumiamo a temine 6 mesi + 6 mesi.<br />
E se poi il lavoro cala? Eh, li metteremo in cassa integrazione fino alla fine del contratto.<br />
Assurdo? Certo.<br />
Ma se le leggi le fa chi in azienda non c'è mai stato o pensa che un posto di lavoro debba essere più stabile di un matrimonio va così.<br />
<br />
Tralascio per carità di patria il fatto che probabilmente 1o 2 assunti saranno irregolari perché superano la quantità di contratti a termine contrattualmente stabilita.<br />
Se viene l'ispettore del lavoro mando lui in reparto a dire alla persona di andarsene immediatamente perché fuori quota.<br />
<br />
Non mi aspetto un monumento perché creo lavoro, ma almeno non continui intralci.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-70580016467178988422012-11-14T13:21:00.001+01:002012-11-14T13:21:20.812+01:00Chi di timbro ferisce...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqwwGjoB9mFr5psvXIgP485aqAyFfydJVXk40IWrhZ6iniEIXUyzlWnXMKLG7UPuSnQJr6dxJ2gL1OxZJEFm_hYaaTavTbj7ZBY6Y6czl7Dpauo7w76zvf4mtkpOnhURwNg4NS/s1600/ovo-timbro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqwwGjoB9mFr5psvXIgP485aqAyFfydJVXk40IWrhZ6iniEIXUyzlWnXMKLG7UPuSnQJr6dxJ2gL1OxZJEFm_hYaaTavTbj7ZBY6Y6czl7Dpauo7w76zvf4mtkpOnhURwNg4NS/s1600/ovo-timbro.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Parlavo con un conoscente che fa il fiscalista per gruppi abbastanza importanti.<br />
<br />
Mi raccontava (con rammarico e dispiacere più che con compiacimento) che nel contenzioso ormai ha rinunciato a difendere le aziende nella sostanza.<br />
<br />
In pratica usa e ribalta, nei confronti di Agenzia e GdF, i loro stessi metodi.<br />
<br />
E' diventato impossibile difendersi nel merito perché ultimamente molte verifiche sono fatte chiedendo alle aziende di dimostrare l'indimostrabile, con contestazioni folli sulla valenza economica delle operazione che possono portare benefici fiscali.<br />
Con contestazioni di forma (manca la firma, il timbro, il visto) e non di sostanza.<br />
<br />
E allora, mi ha detto, li combatto nello stesso modo.<br />
Cavillando su timbri, firme, accessi, procedure ormai talmente complicati e bizantini che gli stessi controllori non sono in grado di eseguire correttamente.<br />
E porta a casa il risultato, molto più che difendendosi nel merito.<br />
<br />
Ecco, questa è l'Italia che chi fa il mio mestiere odia.<br />
<br />
Assurda, burocratica, folle.<br />Dove la forma conta più della sostanza.<br />
E chi vorrebbe fare consulenza si deve piegare a fare l'azzeccagarbugli.<br />
<br />
Ma la bestia è affamata, e richiede sempre più tasse.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-35745012677656151192012-10-18T17:51:00.001+02:002012-10-19T14:13:39.211+02:00Aiutare il lavoro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.corriereuniv.it/cms/wp-content/uploads/2012/10/elsa-fornero.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="192" src="http://www.corriereuniv.it/cms/wp-content/uploads/2012/10/elsa-fornero.jpg" width="320" /></a></div>
Stanno partendo gli incontri per la formazione sulla riforma del lavoro fatta dal Ministro Fornero.<br />
<br />
Scene di disperazione tra i consulenti del lavoro, addetti aziendali, responsabili nelle associazioni.<br />
Formatori neppure in grado di essere certi di come si dovrebbe operare.<br />
<br />
Tralascio volutamente la qualità del testo (me ne dicono un gran male tutti). <br />
<br />
Tre cose raccolte e raccontatemi al volo:<br />
<br />
<i>Firma per il licenziamento</i><br />
Il team, rappresentante azienda, dipendente, relativi avvocati ecc va all'ufficio provinciale del lavoro. <strike>(tra l'altro da paese, facendo un po' di chilometri)</strike> Essendo l'ufficio nel capoluogo provinciale, dopo aver fatto un bel po' di chilometri per raggiungerlo dal paese.<br />
L'addetto si rifiuta di controfirmare citando circolare che esiste ma non si sa bene da dove arriva.<br />
Viene chiesto un documento che attesta che il team era lì per firmare (non so se l'hanno fornito).<br />
Non si sa se il licenziamento è valido e in vigore.<br />
<br />
Mi dicono anche che il modulo non ha il campo data (inutile come ben sapete per un documento che ha il fine di stabilire una data certa).<br />
<br />
<i>Sostituzione per maternità</i><br />
Se voglio usare questa causale per assumere con contratto a termine una persona questa addetto può: - iniziare il giorno dopo che la sostituenda va in maternità,<br />
- deve smettere il giorno che la mamma rientra.<br />
E' chiaro a tutti che in azienda abbiamo dei soldatini assolutamente intercambiabili, nessuna necessità di formazione o di passaggio di informazioni.<br />
Togli uno metti l'altro funziona tutto perfettamente. Come il Lego.<br />
<br />
<i>Contratto a termine</i><br />
C'è una persona X in un ufficio in sostituzione maternità. Rientra la mamma Y. Il contratto scade.<br />
Nel frattempo purtroppo un altra persona Z dello stesso ufficio ha un grave incidente, finisce in coma in ospedale.<br />
Non posso riassumere X che è già formato, introdotto e aggiornato al posto di Z se non faccio passare i 90 giorni. Non conta nulla che le ragioni siano diverse, che sia oggettivamente dimostrabile che sono sostituzioni di persone diverse.<br />
X non può essere riassunto.<br />
<br />
<br />
Ecco questo spiega in che condizioni si lavora in questo paese.<br />
Immaginate di essere direttore del personale e dovere spiegare questi bizantinismi ad uno che è seduto in un ufficio a New York e che con un tratto di penna è abituato a licenziare (pagando il disturbo, ma senza grossi problemi) migliaia di persone.<br />
Probabile che alla prima occasione con un tratto di penna cancelli direttamente la fabbrica.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-3943022176929654572012-08-10T10:42:00.000+02:002012-08-10T11:01:54.951+02:00Generazione auto-perduta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKjvyeBkc6BSUlfkbtVwzqaNkzTfztlr4LQTYIQYvvKBa8IC2OvwqbVrqRgE4h5qCsnxf6PS363tTwih4MACHLBNeZOYEgDnUscn1Xsc3gICgyeJBFc9fLNjmYNkoDhpX7K2C7/s1600/operaio_1-580x580.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKjvyeBkc6BSUlfkbtVwzqaNkzTfztlr4LQTYIQYvvKBa8IC2OvwqbVrqRgE4h5qCsnxf6PS363tTwih4MACHLBNeZOYEgDnUscn1Xsc3gICgyeJBFc9fLNjmYNkoDhpX7K2C7/s320/operaio_1-580x580.jpg" width="320" /></a></div>
Nonostante tutto, pare strano, ci sono aziende che assumo persone.<br />
Magari, come noi, per esigenze prettamente stagionali e per periodi brevi di 4/6 mesi.<br />
Non un lavoro a vita, ma, credo, se uno davvero vuole lavorare, meglio di nulla.<br />
<br />
Parlo di esperienza vissuta direttamente, non per sentito dire.<br />
<br />
La nostra è una azienda dove principalmente si fa assemblaggio in postazioni attrezzate. Ambiente pulito, luminoso, aria condizionata, ordinato. Certo i ritmi richiesti sono sostenuti, non impossibili ma non da battere la fiacca.<br />
Sicurezza (e relative dotazioni) a livello maniacale.<br />
Ambiente non litigioso e dove se vai a prendere il caffè o fai una battuta nessuno ti riprende.<br />
Nel 70% dei casi si lavora seduti, quasi sempre senza particolari carichi (pesi ecc).<br />
Cerchiamo di applicare la meritocrazia in tutto. <br />
<br />
Da sempre per quei tipi di lavoro, molti dei quali non richiedono particolari competenze, per una nostra etica aziendale cerchiamo di inserire giovani alla prima esperienza o con bassa esperienza e competenze nulle (terza media ecc). Questo nella idea di dargli comunque una chance di cominciare e avere qualcosa nel CV. Non usiamo / accettiamo raccomandazioni.<br />
Le assunzioni sono tutte regolari, fatte attraverso le primarie agenzie interinali e non ci sono cose strane, niente straordinari, se non salvo in certi periodi per tutti, nel qual caso regolarmente in busta.<br />
Questo per dire che non saremo i vincitori del "<a href="http://www.greatplacetowork.it/">great place to work</a>" ma (e il turn over inesistente lo dimostra) potremmo candidarci.<br />
Ogni tanto, quelli bravi, se ci sono esigenze di personale, vengono passati a termine per poi essere assunti a tempo indeterminato.<br />
<br />
Primo problema: per trovare una persona mediamente facciamo almeno 7/8 colloqui su persone già filtrate dall'agenzia.<br />
E notare che la nostra "pretesa" è che dimostri un minimo di voglia di lavorare e non sembri dormire in piedi.<br />
Chi mi segue su <a href="https://twitter.com/limprenditore">twitter </a>ricorda magari qualche perla che ho twittato e che arrivava dai colloqui, tipo "sono venuto via dal precedente lavoro perché oh, c'era da lavorare".<br />
<br />
Secondo problema: il tasso di abbandono.<br />
Quest'anno abbiamo aggiunto un record di 45 minuti. Cioè questo alle 8,30 (dopo la mezz'ora di introduzione all'azienda) ha iniziato a lavorare alle 9.15 se ne è andato perché "non stava bene" e non è mai rientrato.<br />
Nella maggior parte dei casi la motivazione è quella sopra "c'è da lavorare", seguita dal "pensavo fosse diverso".<br />
Tralasciando quelli che lavorano con una mano sola, semi-sdraiati sul banco di lavoro o usando l'altra per sostenere la testa (quelli li lasciamo a casa noi). <br />
Io sinceramente non so cosa si aspettino ma credo che "lavorare" abbia un preciso significato, diverso da "ti paghiamo per stare lì seduto".<br />
In qualche caso è venuta la mamma a lamentarsi che il figlio arrivava la sera a casa stanco.<br />
Tralascio per carità di patria l'assenteismo del lunedì mattina per le storte del week end.<br />
Va detto che ci sono anche alcuni casi di persone che quando sanno che entriamo in stagione vanno in agenzia a dire che sono liberi e verrebbero volentieri da noi.<br />
<br />
Ne abbiamo parlato molto, ultimamente, increduli che in una situazione economica come l'attuale, nonostante tutto sia più comodo stare a casa mantenuti dai genitori che lavorare.<br />
<br />
Alla fine la decisione presa è stata "alziamo l'età". Andando a prendere gente un po' più "vecchia" che ha le bollette da pagare, che ha lavorato in altri posti (e quindi magari apprezza di più la nostra azienda) che ha maggiori responsabilità. In qualche caso (siamo gente strana noi stessi) magari un po' strani e che in una azienda tradizionale guarderebbero di traverso.<br />
Le cose sono decisamente migliorate.<br />
<br />
Ma il disagio che provo dentro nel vedere dei ragazzi così distanti da quella che è la vita reale, non quella della TV o dei giochi, è un tarlo che mi porto dentro e mi fa molto male.<br />
<br />
re-edit:<br />
Come sempre a fianco di queste situazioni ci sono molti ragazzi bravi che si impegnano (che se no sembra sempre che ce l'ho con tutti).<br />
E va detto che anche fra i cinquantenni miei coetanei conosco molta gente che ha voglia di far nulla o si "arrangia" nel sottobosco.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-53756928410653347822012-08-09T13:48:00.000+02:002012-08-09T13:48:37.268+02:00Qualità vò perdendo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEQkhTnCtT92ar57scxJmWam7AW-KL1iybNHKV6BQgA4by7-CqvXB8SZQsMLsKip6C8_EVuYORK76XMgW3WsMCa6QiVL4hyN68uU9cLJi3WPqUtNSeviQjGq0jMOO7e8B_042p/s1600/demedici.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEQkhTnCtT92ar57scxJmWam7AW-KL1iybNHKV6BQgA4by7-CqvXB8SZQsMLsKip6C8_EVuYORK76XMgW3WsMCa6QiVL4hyN68uU9cLJi3WPqUtNSeviQjGq0jMOO7e8B_042p/s320/demedici.jpg" width="256" /></a></div>
I cinesi non riescono a fare qualità (elettronica a parte dove i controlli sono automatici) per il semplice motivo che non hanno il <i>concetto </i>di qualità.<br />
Per loro comperare un paio di pantaloni è qualcosa inerente il costo, non la qualità del tessuto, la finitura, il "value for money".<br />
<br />
In Italia abbiamo uno dei nostri punti di forza (non a caso siamo fortissimi nel sistema moda) proprio nella capacità di coniugare il gusto, i materiali, la qualità mantenendo un prezzo equilibrato o riuscendo spesso a ricavare un sovrapprezzo.<br />
<br />
Ma questo è possibile se la qualità permea la società.<br />
<br />
Sono molto preoccupato per il futuro, la crisi sta mettendo a dura prova le famiglie e la tensione economica sta portando anche da noi i mali americani del consumo a tutti i costi rinunciando alla qualità. <br />
E chi conosce il mercato USA sa di cosa parlo. Era Bill Gates, l'uomo più ricco del mondo che diceva di non avere mai speso più di qualche centinaio di dollari per un vestito (e si vedeva)? <br />
Un concetto che porta a privilegiare la quantità alla qualità.<br />
Avere, robaccia da poco, ma possederla. Avete mai visto le auto USA? Costano pochissimo, ma hanno un livello di finitura inaccettabile per l'Europa a parità di segmento.<br />
<br />
Ma proprio così si perde il concetto diffuso di qualità che è basilare (per chi fa il mio mestiere) che i collaboratori abbiano.<br />
La battaglia del "costare poco" l'abbiamo persa, a meno che, e non mi pare il caso, si torni allo schiavismo e riduciamo del 50/70% stipendi che già così sono insufficienti.<br />
Ma se la battaglia deve essere "costa ma è di qualità" è assolutamente necessario che chi lavora sappia cosa vuole dire qualità, nella produzione ma anche nel servizio al cliente, nei flussi di lavoro interni, nell'agire quotidiano.<br />
<br />
In una era di consumismo low cost il mio terrore è che la mentalità che si diffonde sia "si ma intanto costa poco".<br />
Ci sono già i cinesi (e domani i vietnamiti, dopodomani qualcun altro) per quello.<br />
<br />
O sapremo tornare eccellenti artigiani appassionati della qualità nel nostro lavoro, qualunque esso sia, o saremo perdenti.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-15701616182098748242012-08-04T12:40:00.000+02:002012-08-04T12:40:06.247+02:00Di-servizio al cliente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxa1u1kwO0JKBT9m2D8DqoGV_wUjgnTmuTtph4Pq1ANDSyqKfMbxIEJtEP3ekSYKlExFs7_ZqXpDUYItG1baL3_Lqm76ol_4_s5DQ-AzWVTzJUrFm-DVCdstiJZfpQq9_A9Weu/s1600/hotel.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxa1u1kwO0JKBT9m2D8DqoGV_wUjgnTmuTtph4Pq1ANDSyqKfMbxIEJtEP3ekSYKlExFs7_ZqXpDUYItG1baL3_Lqm76ol_4_s5DQ-AzWVTzJUrFm-DVCdstiJZfpQq9_A9Weu/s1600/hotel.jpg" /></a></div>
Lungi da me rubare il mestiere a <a href="http://www.officinaturistica.com/">persone </a>più <a href="http://www.robertamilano.it/">brave </a>di me ma...<br />
<br />
Col mestiere che faccio ho l'agenda che sembra sempre un campo di battaglia, e gli inconvenienti dell'ultimo minuto si sprecano.<br />
Proprio per questo (e per fortuna il lavoro rende abbastanza da sopportare i mancati sconti) prenoto quasi sempre molto tardi, per non dire all'ultimo momento.<br />
Recenti esperienze mi fanno capire come il nostro paese è "indietro".<br />
<br />
Estero<br />
Devo andare in una capitale europea dopo pochissimi giorni, per ottimizzare uno si occupa di voli l'altra persona (io) di hotel col solito sito che uso.<br />
Chattiamo al telefono e intanto facciamo le prenotazioni.<br />
Io nella fretta di prenotare schiaccio la data sbagliata e prenoto.<br />
Me ne accorgo e poi vedo che essendo ormai l'ultimo momento non è cancellabile.<br />
Riprenoto per il giorno dopo.<br />
Per quella sbagliata mi dico "ci provo". Scrivo una mail all'hotel (è praticamente notte) e spiego l'accaduto. contemporaneamente scrivo al servizio clienti del sito.<br />
La mattina trovo una mail dell'hotel che mi dice "signor Imprenditore, si figuri, può capitare, abbiamo cancellato la prenotazione senza addebiti".<br />
Al pomeriggio ricevo la mail dal sito di prenotazione che mi dice che in via eccezionale bla bla l'hotel ha accettato la cancellazione<br />
<br />
<br />
Italia<br />
Devo andare in vacanza faccio le mie ricerche (ormai con google maps non mi faccio più fregare da "vicino al mare) e individuo un paio di strutture che mi piacciono.<br />
Scelgo una delle due.<br />
Vado sul sito nell'area prenotazioni, e contemporaneamente controllo sul solito sito che uso per le prenotazioni.<br />
Scopro che se prenoto dal sito dell'albergo spendo oltre il 10% in più (e so che oltretutto il sito di prenotazioni prende una considerevole percentuale).<br />Compilo il loro form per i preventivi spiegando la cosa, dicendo le date alle quali sono interessato e che se il costo è adeguato vorrei una camera superiore.<br />
Questo diversi giorni fa.<br />
<br />
Voi avete ricevuto risposta? (anche un vaffanculo te e i siti di prenotazione on line andava bene)<br />
Ecco io uguale! Insomma passano i giorni e la risposta non arriva.<br />
Certo nel frattempo le camere si sono riempite e l'albergo non è più prenotabile. Fortunati loro.<br />
<br />
Ma credetemi, visto il lavoro che faccio, l'attenzione al cliente è ben altro e sul lungo periodo è quella che ti salva. E deve essere maniacale e continua. Non è che perché è Agosto e sei pieno te ne puoi disinteressare, anzi, è proprio nei picchi e quando va bene che deve essere maggiore.<br />
<br />
E il primo che mi dice "prossima volta telefona" non ha capito nulla del turismo moderno.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-80326671950587648682012-07-23T17:23:00.003+02:002012-07-23T17:23:59.402+02:00Gente stranaTra blogger, twitter & co un minimo di seguito credo di averlo.<br />
<br />
Anche se ultimamente mi tocca <i>anche </i>lavorare e sto cercando di disintossicarmi da Twitter (che può diventare una specie di droga) seguendo i consigli del <a href="http://blog.imprenditore.me/2012/05/investire-per-risparmiare.html">libro </a>recensito tempo fa.<br />
<br />
Un'altra cosa che sta accadendo, visto che lo <a href="http://blog.imprenditore.me/2012/05/e-ora-di-metterci-la-faccia.html">avevo detto </a>è che sto seriamente pensando se dare una mano a quella nuova cosa di cui si parla e che dovrebbe cercare di portare aria nuova nella politica italiana, è probabilmente una causa persa ma ho sempre adorato e avuto una forte propensione alle cause perse.<br />
<br />
Su questo tema mi sono chiesto a lungo come comportarmi qui proprio in relazione alla prima riga.<br />
<br />
Siccome sono strano questo "spazio" (come twitter & co) resterà neutro e com'è.<br />
Non credo sia giusto che chi mi segue per le cose e le esperienze condivise come imprenditore si trovi a seguire (eventualmente) un politico.<br />
Un po' come la campagna dei gattini su Facebook della Moratti, ma al contrario.<br />
<br />
Pratico da sempre il "non fare agli altri quello che non gradisci" e a me non piacerebbe.<br />
<br />
NB non ho ancora fatto nulla, è solo un'idea che mi sfiora, coerente con quello che avevo scritto, ma come spesso capita condivido con voi i miei pensieri.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-42184908099096301772012-06-26T09:23:00.000+02:002012-06-26T09:23:30.755+02:00Chi sa fare fa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg37Sp0XVBKCAVFDa2gibzk5VT4GrS-FiQBLGBuGFLGRlrEOGnsby4xtCRMxXg6gojr1XPwky374LDOaxHM3J49bUIXCZF5GMNZ48zujYpwJ4Cwe5WdcuAkooCo0tvj9nom71uh/s1600/governo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg37Sp0XVBKCAVFDa2gibzk5VT4GrS-FiQBLGBuGFLGRlrEOGnsby4xtCRMxXg6gojr1XPwky374LDOaxHM3J49bUIXCZF5GMNZ48zujYpwJ4Cwe5WdcuAkooCo0tvj9nom71uh/s320/governo.jpg" width="320" /></a></div>
Si fa un gran parlare, in questi giorni, di un Governo Monti "debole".<br />
Chi mi segue da tempo sa che sono poco schierato e ho elogiato e criticato libero da preconcetti.<br />
<br />
Secondo me il Governo è debole perché ha deluso il paese.<br />
Avevano l'occasione d'oro di fare vedere che esiste una politica "alta", non legata ai piccoli interessi di bottega o ai tatticismi dei partiti.<br />
Avevano l'occasione unica di cavalcare in modo"sano" l'antipartitica (perché siamo antipartitici, credo nessuno sano di mente pensi di fare a meno della politica).<br />
<br />
Invece hanno deluso il paese. Ero stato un facile profeta quando ho visto un Governo rimpinzato della vera casta, gli alti dirigenti pubblici, a pensare che di riforme vere non ne avremmo viste.<br />
<br />
Non sono stati in grado di darci un sogno, una prospettiva, solo tasse.<br />
Il cocktail di professori boriosi e "so tutto io" e alti burocrati non è certo in grado di scardinare i problemi che spesso loro stesso hanno causato. E anche uno come Giarda non ha saputo fare nulla in quello che studia da anni. Le battute sul chi sa fare fa chi non sa fare insegna sono scontate.<br />
<br />
L'episodio di ieri con il non taglio alle mega-pensioni dei mega-burocrati è solo l'ultimo segnale. Non sono contro gli alti stipendi ma quando vedi che in Italia le retribuzioni nella PA ad alto livello sono 2, 3 volte quelle degli USA non è populismo, è constatare la realtà.<br />
<br />
Se avessero fatto le riforme, dimostrato davvero voglia di favorire la crescita, diminuire la burocrazia, limitare il perimetro dello Stato (ladro) avrebbero viaggiato sull'onda, sospinti da noi tutti, e i partiti avrebbero potuto fare poco. Movimento 5 stelle compreso.<br />
Non sarebbero stati così deboli.<br />
<br />
Invece i risultati sono sotto gli occhi di tutti.<br />
L'unico risultato (non è da poco ma è poco) veramente tangibile è che non mandiamo più mr barzelletta (lui stesso barzelletta) ai vertici europei. Ma è veramente poco.<br />
Nel frattempo stanno uccidendo il paese raccontandoci la solita storiella che la colpa è degli evasori e non del loro sempre maggiore appetito da drogati di tasse.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-24620539865382196202012-05-08T09:39:00.000+02:002012-05-08T09:39:39.690+02:00E' ora di metterci la facciaPremetto che non votavo, ma non sono andato a votare, colto da vomito alla vista dei candidati, alle ultime comunali.<br />
<br />
Lascio ai professionisti le analisi del voto (sono di corsa e non ho neppure molto tempo per informarmi) ma volevo fare una considerazione sul vero vincitore delle elezioni: l'astensionismo.<br />
<br />
Pur avendolo praticato credo che in questo momento sia deleterio.<br />
Perché se non partecipo vice chi partecipa (e a mio parere poi non posso lamentarmi).<br />
Perché se non vado vincono i professionisti del voto di scambio.<br />
Perché se non vado insieme a moltissimi moderati vincono gli estremisti.<br />
Perché se voglio alimentare la democrazia la devo praticare.<br />
<br />
Ci diciamo: si ma non c'è un candidato decente votabile.<br />
<br />
Colpa nostra, perché le persone serie (e magari capaci, e non parlo di me) si tengono lontane dalla politica, lasciando spazio a politicanti, faccendieri, trote, autisti, veline, arrampicatori affamati.<br />
<br />
Se vogliamo davvero cambiare questo paese è ora di metterci la faccia.<br />
Sogno un dream team con gente seria, anche politici, che sono stati messi ai margini perché "scomodi".<br />
Sogno un parlamento di 150/200 persone capaci che fanno davvero politica e non gli schiacciabottoni.<br />
Sogno che uno come Oscar Giannino le cose che dice in radio le possa dire in Parlamento.<br />
Sogno persone capaci che si mettono a disposizione del proprio paese per 5/10 anni per poi tornare al loro mestiere e lasciare lo spazio ad altri.<br />
Sogno più giovani, più donne in parlamento.<br />
<br />
Ma le cose non accadono per caso, e non si può sempre aspettare la pappa fatta.<br />
Occorre metterci la faccia, impegnarsi dall'interno. Facilissimo fare il grillo parlante criticone da fuori.<br />
Forza, fuori il carattere (vale anche per me) e se davvero vogliamo un paese migliore impegniamoci per ottenerlo.<br />
<br />
Lo so già che un programma serio poi la gente probabilmente non lo voterebbe, ma almeno poi il famoso #cimeritiamotutto sarebbe la pietra tombale del paese.<br />
<br />
PS no, mi spiace, da quanto leggo (e vedo nella mia zona) il M5S pur nascendo dal basso non è quello che ho in mente, troppa demagogia.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-35209670217178845702012-05-06T09:47:00.003+02:002012-05-06T09:47:41.634+02:00Investire per risparmiare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCQvoBQR_8IlSurnxvtibAmOeWDE2GoxIzzKfabkxfl1vxp1pUpxJvpaXcZtpSkaT8Fz7pEkPHxj5fNChuf1UuLuv2UD0YYkfHkxxxWiZMnFqQEcUVHdOrvW_4M74t-v4LfqcD/s1600/alebeg.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCQvoBQR_8IlSurnxvtibAmOeWDE2GoxIzzKfabkxfl1vxp1pUpxJvpaXcZtpSkaT8Fz7pEkPHxj5fNChuf1UuLuv2UD0YYkfHkxxxWiZMnFqQEcUVHdOrvW_4M74t-v4LfqcD/s320/alebeg.gif" width="195" /></a></div>
Normalmente si investe per risparmiare in fasi successive.<div>
E' un po' che non scrivo di libri, perché leggo meno.</div>
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E perché leggo meno? </div>
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Perché sono sempre attaccato ai social network con i (troppi) device elettronici anche in mobilità.</div>
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Proprio per questo, seguendola e stimandola da tempo, sono stato incuriosito da <a href="http://www.apogeonline.com/libri/9788850331550/scheda">questo libro</a> di <a href="http://www.alessandrafarabegoli.it/">Alessandra Farabegoli</a> già uscito in forma elettronica e in uscita in forma cartacea.</div>
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Nello stile dell'autrice, che non a caso si definisce "distributrice di buonsenso" il libro si legge velocemente, senza troppi ghirigori e ripetizioni all'americana e contiene moltissimi suggerimenti, appunto, di buonsenso e operativi.</div>
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Cose che ognuno di noi probabilmente dovrebbe sapere (si parla di dieta informativa, e da lunedì tutti siamo a dieta vero?) ma che spesso non facciamo.</div>
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In molti punti mi ha costretto a fronteggiare mentalmente la mia pigrizia nell'affrontare certe tematiche che non amo e per le quali ogni scusa è buona.</div>
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E ribadisce fortemente l'ansia da notifica che quasi tutti abbiamo (è suonato un avviso sul cellulare proprio ora, che sarà?)</div>
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Ma oltre alla componente "psicologica" c'è una ampia spiegazione operativa, molto interessante, anche per gli utenti più "avanzati", con la spiegazione di metodologie e software che ci permettono di ottimizzare l'utilizzo della nostra risorsa più scarsa, il tempo.</div>
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Insomma investire un po' di tempo nel leggere il libro permette di ottimizzare e risparmiarne parecchio dopo.</div>
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Se poi siete "nuovi" sui social network e ve ne state appassionando è un must read.</div>
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E io spero di riuscire a mettermi a dieta, con una dieta equilibrata in ambedue i suoi significati.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-29812389356069149862012-04-26T09:36:00.002+02:002012-04-26T09:36:38.835+02:00Pubblico e privatoCosa vuole dire "orientamento al cliente" & efficienza<br />
<br />
le mie figlie fanno 2 università in due città diverse, una pubblica e una privata.<br />
<br />
Una università fa tutto sul sito, magari migliorabile come navigabilità ma con tutto ciò che serve compresi scadenziari, scarico moduli, bollettini ecc. Da quanto so mia figlia viene avvista in tempo reale via mail di tutte le cose importanti.<br />Per il pagamento delle rette scarichi un RID in pdf dal sito, vai in qualsiasi banca (o dal tuo home banking) e paghi.<br />
<br />
L'altra ha un sito con il look and feel fine anni 90, che nella maggior parte dei casi non funziona. Mia figlia è terrorizzata dalla prenotazione esami che quasi sempre non va, ma confortata dal fatto che i professori sapendolo se ti presenti ti accettano all'esame.<br />Per la retta da circa 2000 euro manda a casa, via posta, un comodo bollettino postale.<br />Immaginando che:<br />
<ol>
<li>non avendo un cavolo da fare (ho figlie in età da università, sarò già in pensione, no?) mi offrono il modo di passare una mattinata in posta per pagare il bollettino</li>
<li>visto che non ho la minima idea di come fare per pagare oltre 1000 euro (quindi non posso usare il cash) e verosimilmente in posta non accettano gli assegni o carte di credito non emesse da loro dovrò magari fare la fila per sapere come pagare (assegno circolare?) per poi rifarla per pagare</li>
<li>per facilitarmi le cose posso sempre aprire un convenientissimo conto postale per foraggiare la CDP</li>
</ol>
Immagino di dovervi spiegare quale è pubblica e quale è privata, a questo punto.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-40881324598811346012012-04-17T00:35:00.000+02:002012-04-17T00:35:19.764+02:00Una pazza ideaSi combatte il traffico tenendo fuori dai centri storici le automobili.<br />
Ma una componente importantissima del traffico deriva dalla logistica, sempre più un big business dei nostri tempi.<br />
<br />
Sul tema avrei però una modesta proposta.<br />
Con l'accorciamento delle supply chain e il poco magazzino abbiamo sempre più consegne piccole e frequenti alla rete di vendita.<br />
Spesso gestita da una grande quantità di diversi corrieri. Può quindi capitare che uno stesso negozio riceva o effettui diverse spedizioni lo stesso giorno con corrieri diversi.<br />
<br />
Se fossi sindaco (inimicandomi il mondo):<br />
<ol>
<li>farei una gara per la gestione delle consegne in città che preveda solo veicoli elettrici e un magazzino di consolidamento delle spedizioni in arrivo per la città (e in uscita dal centro) fuori città, vicino ad una autostrada e con ferrovia. Favorendo la composizione di un consorzio tra grandi corrieri e padroncini locali.</li>
<li>tutte le consegne per la città dovrebbero essere obbligatoriamente arrivare lì. La successiva consegna dovrebbe avvenire la mattina entro le 10.30 e pomeriggio entro 16.30 (solo per materiale urgente tipo medicinali/deperibile). La logistica dovrebbe e potrebbe consegnare il materiale dividendo la città a zone.</li>
<li>chiuderei il centro a tutti i mezzi di trasporto merce che arrivano "da fuori"</li>
<li>chiuderei completamente il centro alle auto dalle 8 alle 9.30 per evitare chi va al lavoro (e si, completamente vale anche per i politici) </li>
</ol>
Avremmo così una singola consegna al giorno per ogni negozio con un percorso ottimizzato per zona e fatto con veicoli elettrici.<br />
<br />
Pony, piccoli pacchi messaggeri ecc potrebbero girare solo in bici o motorino. Se devi consegnare roba grossa passa per la logistica.<br />
Risparmieremmo una marea di traffico, centinaia di furgoni in doppia fila e alla fine secondo me anche dei soldi per l'ottimizzazione dei flussi.<br />
<br />
Certo migliaia di padroncini mi odierebbero a morte.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-58300611604257637142012-03-23T06:36:00.001+01:002012-03-23T06:36:49.309+01:00La vittoria di PorroIeri la Giunta di Confindustria ha indicato Giorgio Squinzi come nuovo Presidente.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1kAPrBBqSU86eov4bs4vV9adZe3V1Q7f3imhHpiUfWcBXQUKlTn8M4QfOSHgYjXmmI3Am4ZQnYEgzAfxv8D97qN_UeeDj-r-bKP767YUOGfRXIojbTS1jdz611-_bASssztJ-/s1600/squinzi.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1kAPrBBqSU86eov4bs4vV9adZe3V1Q7f3imhHpiUfWcBXQUKlTn8M4QfOSHgYjXmmI3Am4ZQnYEgzAfxv8D97qN_UeeDj-r-bKP767YUOGfRXIojbTS1jdz611-_bASssztJ-/s320/squinzi.JPG" width="320" /></a></div>
Squinzi è stato eletto con molti meno voti di quanto si attendeva e di quanto la stampa velinava.<br />
<br />
Ci sono due problemi principali:<br />
<ol>
<li>non ha raggiunto (sia pure di un voto) la maggioranza della Giunta</li>
<li>in giunta si vota per testa, non vengono pesati. Sia pure a voto segreto è abbastanza risaputo che Squinzi è passato con molti voti del sud. In assemblea i voti si "pesano" e in caso di scontro duro duro (al quale non credo) ci potrebbero essere delle sorprese. Visto che alcune aree che hanno appoggiato Bombassei sono molto più "pesanti"</li>
</ol>
Certamente nel prossimo periodo si cercherà un accordo, le squadre sono già all'opera.<br />
Poi spero Confindustria saprà rigenerarsi e marciare compatta dietro al Presidente, come è sempre successo.<br />
<br />
Io mi immaginavo una cosa di questo genere, è il grande difetto dell'attuale Presidente quello di non fare squadra e non costruire la successione.<br />
<br />
E visto chi ha fatto la campagna elettorale e si era reso garante dei numeri in Giunta, chi sa un po' di cose Confindustriali capisce che quello nel titolo non è un errore di battitura ma una battuta.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-49789711955661048132012-03-21T10:58:00.004+01:002012-03-21T10:58:46.904+01:00Lavoro e impreseGiustamente il governo interviene su uno dei grandi problemi del nostro paese: il lavoro.<br />
Giustamente lo fa da Governo. Senza sottostare a veti vari incrociati che da sempre sono proprio quelli che bloccano il paese, ivi compresi quelli della mia parte, Confindustria.<br />
<br />
Ci sono però, visti dalla plancia di comando della nave che naviga nella tempesta due problemi fondamentali:<br />
<ol>
<li>la visione dirigistica dello "Stato etico" che vede, provvede e sa cosa è giusto</li>
<li>l'applicazione poi sul campo, nel lavoro di tutti i giorni delle leggi (soprattutto da parte dei giudici)</li>
</ol>
E' innegabile che ci siano abusi da parte dei datori di lavoro, e molto spesso, badate, uno dei principali che hanno creato precariato è lo Stato. <br />
A maggiore ragione in un momento di crisi intervengono la scarsità di posti di lavoro che portano qualcuno ad approfittarsene e la scarsità di lavoro per le aziende che costringe a sfruttare ogni cosa, spesso anche border line per diminuire i costi.<br />
Ci sono settori come facchinaggio, servizi alla persona, pulizie dove, a fronte di una professionalità necessaria nulla, il costo del lavoro è quasi l'unico costo.<br />
Non a caso in questi settori gli abusi di cooperative e contratti atipici sono esplosi.<br />
Spesso a causa dello Stato stesso che fa appalti al massimo ribasso e poi non paga regolarmente, creando situazioni esplosive di persone già sottopagate che neppure ricevono lo stipendio.<br />
Mi chiedo come verranno risolte le questioni delle aziende che lavorano con appalti stracciati per lo Stato e che secondo le nuove regole andrebbero pesantemente bastonate.<br />
<br />
C'è poi tutta una fascia dove invece è necessaria una buona professionalità ma non vi è continuità di lavoro. Mi viene in mente tutto il settore start up web, informatica, ricerca.<br />
In questo caso la partita iva è a volte una scelta del collaboratore stesso, perché in periodi di lavoro scarso può lavorare per altri, spesso perché comunque molti dei lavoratori del settore non amano la rigidità dell'essere dipendenti (orari, subordinazione).<br />
In altri casi è la società stessa che cerca di mantenere flessibilità e abbassare il costo del lavoro il più possibile.<br />
L'idea che arrivi in azienda l'INPS a fare le pulci e decida che i dipendenti sono trasformati a tempo indeterminato (spero in questo caso senza sanzioni retroattive per l'azienda) che lo desiderino o no, badate bene, è una bomba a mano messa nella sede della società. Che in moltissimi casi potrebbe lasciarci le penne.<br />
In informatica va anche considerato che purtroppo le cose cambiano talmente velocemente che una azienda può cambiare e spostarsi tra varie tecnologie e necessità con cambiamenti che richiedono forti cambiamenti nel personale.<br />Un dipendente con posto fisso che non si aggiorna e si "siede", intanto è garantito, in aziende con pochi dipendenti diventa una palla al piede terribile. Un consulente può o cercarsi lavoro in un altro posto dove hanno necessità della sua professionalità o è incentivato ad aggiornarsi.<br />
<br />
Voglio poi vedere il testo per il discorso somministrazione e contratti a termine, ma spero si ricordino che ci sono aziende che fanno prodotti stagionali (Panettoni, uova di Pasqua, gelati, vivai, agricoltura) e che hanno strutturalmente la necessità di prendere persone stagionali.<br />
Penalizzarle o irrigidirle significa minarne la competitività.<br />
<br />
Per quanto riguarda i licenziamenti non so quante volte ho detto, con mille altri, che l'obiettivo delle aziende non è licenziare. Ogni licenziamento è un piccolo fallimento personale, perché non si ha più il lavoro o perché non si è stati in grado di scegliere la persona giusta.<br />
Con quello che costa nella complessità odierna (ho detto che le basse professionalità sono già sfruttate con modi diversi) formare un collaboratore perché lavori bene con tempi e qualità adeguati, le aziende usano il licenziamento come estrema soluzione.<br />
Basta guardare quanto, in questi anni di crisi, le aziende abbiano sfruttato fino all'ultimo la cassa integrazione per tenere il personale. Ad onor del vero ci sono casi di aziende decotte dove la CIS è voluta dal sindacato ma quello è stato eliminato nella riforma.<br />
<br />
Il problema non è mai stato licenziare, i modi e i motivi si trovano.<br />
Il problema (che è irrisolto e assegnato alla riforma della giustizia) sono sempre stati i giudici e i tempi.<br />
L'applicazione delle leggi è sempre stata "proteggere il lavoratore contro l'azienda cattiva".<br />
Gli esempi si sprecano, dai ladri dei bagagli di Malpensa reintegrati all'artigiano che il giudice ha fatto assumere come dipendente a tempo indeterminato in quanto mono committente.<br />
<br />
Quando le aziende fanno i conteggi di costo-opportunità ad oggi avevano come spada di damocle la durata del processo (e il fatto che spesso il dipendente avviava la causa dopo un anno per alzare la posta degli arretrati) e il reintegro.<br />
<br />
Oggi in parte con una sanzione economica minima e massima, mentre il reintegro c'è solo in caso di discriminazione questo è in parte risolto.<br />
Il problema nasce dalle mensilità fissate come minimo e massimo di indennizzo per i licenziamenti.<br />
Quando si fa una trattativa, infatti, queste diventano la base.<br />Sia il lavoratore che il datore di lavoro hanno tutto l'interesse a trovare un accordo preventivo per una uscita morbida e un conto è partire da un massimo di 6 mesi e uno da 15.<br />
Una cosa che non ho capito è se questa indennità sarà proporzionale agli anni lavorati.<br />
<br />
L'atteggiamento dei giudici di cui si parlava è un grande problema per le aziende.<br />
Che sanno già che probabilmente il dipendente (favorito dall'orientamento dei giudici) avvierà la causa di lavoro: se esiste il minimo appiglio per licenziamento discriminatorio, altrimenti per licenziamento ingiusto.<br />
Fare una offerta per una uscita soft comporta usare (nell'ambito delle valutazioni del rischio di causa) come base gli indennizzi di legge.<br />
Che sono costosissimi per le piccole imprese o una start up.<br />
<br />
Insomma tutta la riforma è da leggere bene, ma credo che il primo impatto saranno ulteriori problemi per le assunzioni.<br />
L'esatto opposto dell'obiettivo che ci si era posti.<br />
Con una fortissima ed estrema attenzione oltretutto ai contratti non a tempo indeterminato che saranno anche precari ma almeno sono una occasione.<br />
Temo fortemente che molte delle attività a quel punto verranno subappaltate, magari all'estero se possibile (pensate a tutto lo sviluppo web).Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00336114323961979920noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-17011568.post-75909688124338266892012-02-18T23:02:00.000+01:002012-02-18T23:02:25.445+01:00DonneNonostante il titolo e il periodo di farfalle e l'opinione che si ha degli imprenditori vorrei parlare di donne e lavoro, sollecitato da <a href="http://ariannavisentini.nova100.ilsole24ore.com/">Arianna Visentini</a> su <a href="https://twitter.com/#!/ariannavise">twitter</a> a seguito di un suo <a href="http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002816.html">articolo su La Voce</a>. Pensavate parlassi di gnocca eh? Beh, abbandonate pure mi è venuto una specie di poema.<br />
<br />
Premetto che come sempre sarò poco political correct, come nel mio stile, ma dirò ciò che penso.<br />
<br />
In azienda da noi abbiamo parecchie donne, sia in produzione (anche se dei cambiamenti di produzione le hanno fatte diminuire rispetto al passato) sia in ufficio.<br />
Siamo una azienda che tende ad inserire persone giovani quando può quindi ciò vale anche per le donne.<br />
Tempo fa, per questo, siamo arrivati ad avere 4 donne in maternità (su poco più di 50 dipendenti, non su 500) con tutti i problemi che ciò comporta (un paio nello stesso settore).<br />
<br />
Non ci siamo mai posti grossi problemi di "genere" anche se in certi lavori magari tendiamo ad avere "preferenze" per un genere. Alcuni lavori produttivi abbiamo visto che per necessità fisiche proprio le donne non riescono a farli, in altri preferiamo le donne perché magari più adatte (piccoli assemblaggi).<br />
In ufficio abbiamo un mix e se forse è un po' scontato nelle funzioni è perché le persone che ci sono capitate e abbiamo considerato adatte alla posizione erano "scontate".<br />
Assumiamo le persone se le consideriamo adatte alla posizione, fregandocene abbastanza del contorno, per capirci fra uno bravo e uno meno bravo in mobilità (si risparmierebbe) prendiamo quello (per noi) migliore.<br />
Non abbiamo stagisti, le poche volte che li abbiamo avuti facevano gli stagisti, non gli impiegati, cercando di insegnargli qualcosa. Usiamo abbastanza gli interinali ma per i picchi produttivi o esigenze in ufficio temporanee. Molti entrai come interinali sono assunti a tempo indeterminato.<br />
Fatte le doverose premesse per inquadrare "l'ambiente" un po' di mie esperienze sul tema (senza pretesa che siano significative).<br />
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Problema principe: la <b>maternità</b>.<br />
Per una azienda come la nostra è una gran rottura di palle. Le persone lavorano in grande autonomia usando sistemi informatici ampi e a tratti complessi, seguendo tutto il processo (per dire alle vendite uno segue dall'offerta all'emissione fattura, tutto il ciclo) cosa che necessita di parecchia formazione ed esperienza.<br />
Quindi la mancanza di una persona per maternità la rende non immediatamente e facilmente sostituibile, siamo anche in pochi e spesso certe attività sono seguite da singola persona, c'è un backup ma è un backup non certo in grado di svolgere il tutto al meglio (e ha già le sue cose da fare).<br />
Alcune hanno lavorato come se niente fosse fino all'ultimo e sono rientrate il prima possibile, alcune hanno sfruttato tutto lo sfruttabile. Ci sta, non tutti siamo uguali e alcuni hanno la tendenza a vedere l'azienda come un qualcosa da "sfruttare", tipo "stare a casa è un mio diritto".<br />
Da parte nostra offriamo già normalmente (non in produzione per problemi organizzativi) l'orario flessibile (+ o - 1 ora) e aumentiamo la flessibilità specialmente per i primi periodi facendo scegliere alla neo mamma gli orari in base alle sue necessità.<br />
Non abbiamo telelavoro (mai approfondito, nessuno in verità ce lo ha chiesto) anche se in qualche caso alla "mamma" abbiamo dato un portatile e qualcosa lo faceva da casa saltuariamente. Non so se riusciremmo ad organizzarlo anche per la necessità di linee di connessione adeguate.<br />
Il rientro, con le nostre velocità di cambiamento è indolore per chi sta via poco, molto più complesso se l'assenza è quella "lunga".<br />
Poi, a dirla tutta, moltissimo del post maternità deriva dalla mamma.<br />
Abbiamo casi nei quali è tornata con rinnovato impegno ed è più produttiva di prima.<br />
Abbiamo casi nei quali è chiaro che il maggiore interesse della mamma è fare la mamma e il lavoro è un "di più". Ma lo ripeto, ci sta.<br />
In un un paio di casi, per scelta (in un caso si era nel frattempo trasferito il marito) le neo-mamme hanno rinunciato al lavoro. Ma l'incidenza per noi è bassissima.<br />
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Ultimamente abbiamo notato una molto maggiore influenza di assenze di neo-papà che danno una mano a mamma a tenere il lavoro e se il figlio è malato, da quanto ho capito, fanno metà giornata loro e metà la mamma.<br />
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Non è proprio nella nostra mentalità anche solo immaginare di avere le lettere di dimissioni in bianco o stronzate simili.<br />
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Certo è che per le piccolissime aziende italiane, spesso con una impiegata che fa tutto se questa va in maternità la cosa causa problemi organizzativi.<br />
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Sul medio termine però, una donna con i figli è soddisfatta è tutto sommato, secondo me, forse più equilibrata.<br />
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Va detto che purtroppo ultimamente sono in forte aumento le separazioni e se avviene con i figli piccoli spesso causa problemi abbastanza rilevanti.<br />
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<b>Stipendi</b><br />
Da noi non mi pare ci siano particolari differenze di stipendio, escluse due o tre persone "tecniche" la persona con stipendio più alto è una donna.<br />
E in produzione le donne forse hanno stipendi leggermente più alti dei colleghi.<br />
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<b>Part time</b><br />
Ne abbiamo in produzione, ne abbiamo avuti in ufficio.<br />
In ufficio non lo amo particolarmente, mi causava problemi organizzativi: per le riunioni avevi orari che non si potevano utilizzare, gli esterni che avevano bisogno della persona non avevano le risposte immediatamente come sono abituati. La fluidità del lavoro ne risentiva un po'.<br />
Ma probabilmente dipende molto anche dalla posizione, in altre avrebbe impattato meno (ed effettivamente ha impattato meno il discorso allattamento, simile al part time, per alcune).<br />
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<b>Asilo e servizi</b><br />
Siamo una azienda troppo piccola per potere avviare progetti di asilo interno, ho cercato qualcuno nei dintorni interessato ma i miei colleghi non paiono sentirci molto.<br />
Da quello che vedo moltissimi ancora si affidano alla nonna, qualcuno a nido e asilo ma con qualche problema mitigato solo dall'orario flessibile.<br />
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<b>Donne sul lavoro</b><br />
Chiudo con una cosa che non piacerà a molti.<br />
Le donne sono il peggior nemico delle donne sul lavoro.<br />
Troppo spesso vanno in competizione più contro le colleghe che contro i colleghi.<br />
E troppo spesso sono il maggiore ostacolo alla promozione delle colleghe.<br />
Gli uomini in genere hanno una competizione che è limitata e sfocia poi nel cameratismo, le donne troppo spesso mettono le cose sul piano personale (non professionale) e "se la legano al dito".<br />
La mia esperienza dice che è molto più problematico mantenere un ambiente equilibrato in presenza di molte donne piuttosto che fra gli uomini.<br />
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Alla fine mi è venuto fuori un poema. Con poche proposte oltretutto.<br />
Ma forse la proposta maggiore è rinchiusa nell'ultima parte.<br />
Che le donne, se vogliono sfondare quel tetto di cristallo, devono imparare a non essere competitive contro le altre donne ma cercare di coalizzarsi.<br />
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