Ho il massimo rispetto per la sicurezza sul lavoro e sono un maniaco in azienda di queste cose.
E considero ogni piccolo incidente che avviene nelle aziende una sconfitta di tutti.
Però bisognerebbe, ogni tanto, con il massimo rispetto per chi subisce gli incidenti, cercare anche di vedere di chi sono le responsabilità.
Leggo oggi sul Corriere della Sera di 4 morti sul lavoro.
Molti, troppi.
Poi leggo l'articolo e 3 su 4 sono incidenti dovuti alla persona che è deceduta: incidenti di guida per una caduta con un camion in un precipizio, per essere andato a sbattere con un muletto (e sapeste quante volte si richiamano i mulettisti per velocità non adeguate al contesto) e uno per il solito ribaltamento col trattore, evidentemente vecchio visto che tutti i nuovi hanno la struttura antiribaltamento (ma poi vanno tenute le cinture di sicurezza).
Il quarto caso è qualcosa che nessuna azienda potrà mai evitare, se la procedura di sicurezza prevede che per effettuare manutenzione va staccata la corrente (e così è per ogni macchinario) se chi interviene non lo fa come può l'azienda tutelarlo?
Se poi arriva il collega e fa partire la macchina senza controllare ancora peggio.
Insomma il problema esiste, ed è molto grave, ma occorre che tutti, per primi i lavoratori (e l'azienda attraverso prevenzione e formazione) lavorino con un occhio alla sicurezza.
Perché questa è una battaglia che va combattuta tutti assieme e non con le contrapposizioni.
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