A me questo signore qui piace.
Non sono mai stato particolarmente appassionato al gioco molto in voga "dagli alla Fiat".
Anche perché in Italia è già molto praticato.
Negli ultimi giorni è in corso la battaglia su Termini Imerese.
Fiat oramai, piaccia o no è una multinazionale e non sono proprio sicuro, che al di là della (teorica) sede centrale sia ancora da considerare italiana. E come una multinazionale si comporta. Se c'è da razionalizzare va fatto.
E' allora cominciato il fuoco di fila del Ministro Scajola, noto per la sua incapacità di avere una politica industriale, a parte il rilancio del business del nucleare (che ti fa pensare possa essere perché le centrali sono costose da costruire quindi offrono ampi margini di interessamento) o per l'aeroporto di Albenga.
Peccato che il ministro ha un modo che definirei mafioso di mandare messaggi.
Prima dice che ci saranno gli incentivi, poi, in piena bagarre per Termini comincia a dire "valuteremo", pensando di piegare così Fiat al suo volere.
Peccato che il signore col maglioncino, il cui mercato ormai è globale e la produzione idem gli abbia risposto "no problem" e abbia risposto proprio sul punto debole del ministro, chiedendo "una seria politica industriale".
E la cosa non arriva dal maneggione Romiti, arriva da uno che ha rivoltato l'azienda come un calzino rimettendo al centro, finalmente, il prodotto.
Evitare i soliti commento "socializzare le perdite, privatizzare i profitti" ne è piena internet, e cercate di spiegarmi perché una azienda dovrebbe mantenere uno stabilimento inefficiente in una fase di sovracapacità produttiva.
Ed evito qualsiasi commento sullo sciopero come strumento per mantenere aperta una fabbrica (al limite invoglia ad accelerarne la chiusura).
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venerdì 5 febbraio 2010
venerdì 6 marzo 2009
Spossesso

Macchina veramente eccellente.
Nel contempo ragionavo ieri in famiglia delle necessità automobilistiche (anche se ad oggi non prevedo di investire in auto, come detto son più urgenti gli stampi).
La considerazione che si faceva è che per il 60/70% del tempo a me basta una macchina piccola, magari ibrida, la uso da solo per i trasferimenti casa/lavoro o per brevi viaggi di 40/50 km.
Poi saltuariamente mi serve una macchina abbastanza grande per trasportare qualcosa e per il 30/35% mi serve una macchina grande e comoda per viaggiare con la famiglia e/o collaboratori o clienti ecc.
Quindi per me che ho una macchina di fascia medio/alta nel 70% dei casi è inutile.
E l'idea di spendere centomila e passa Euro per una cosa inutile al 70% mi pare una cosa immorale.
Conosco la possibilità dei noleggi a lungo termine, e anche i club che ti permettono di sfruttare le supercar a "punti".
Ma manca secondo me qualcosa di intermedio.
La possibilità di fare un abbonamento che prevede (magari sempre con un sistema a punti) di utilizzare la macchina che ho bisogno quel giorno.
E passare quindi (nel mio caso) dalla citycar al megaberlinone e alla spider d'estate.
Personalmente fossi un concessionario tipo BMW Audi o Mercedes invece di continuare a immatricolare delle chilometri zero ci penserei seriamente.
Certo, non è adatto per i maniaci del "la mia macchina la uso solo io" e toglie la possibilità di lasciare le proprie cose in macchina ma ormai con telefono bluetooth e ipod sali e hai il tuo telefono e la tua musica. E basterebbe un borsino con occhiali, telecomando e le tre cose da portarsi dietro.
E certamente i costi sarebbero leggermente più alti del costo singolo, ma più bassi se comparati con l'eventuale spreco.
E soddisferebbe la libidine di coloro ai quali piacerebbe cambiare spesso macchina ma non vogliono buttare soldi dalla finestra. Categoria della quale faccio parte.
Certo magari non sempre ci sarebbe l'auto che voglio, ma se mi danno una auto di categoria inferiore o superiore a quella necessaria non è che mi rovino.
Inutile dire che potrebbe essere gestito con prenotazioni via internet e rfid per il rilevamento.
Lo so, prevederebbe un ribaltamento sostanziale dell'industria automobilistica e del suo consumismo, ma non continuano tutti a ripetere che sono attenti alle esigenze del cliente?
O succede a patto che le esigenze del cliente siano coerenti con le loro?
Magari è qualcosa che esiste già, nel caso segnalatemelo.
So anche bene che l'idea non è nuova, Rifkin l'ho letto anch'io.
sabato 28 febbraio 2009
Delocalizzazione

Ho sempre sostenuto che la delocalizzazione è anche e soprattutto un metodo per essere più vicini ai mercati.
Questo è un esempio classico.
I tempi di pianificazione, trasporto e vendita sono molto lunghi se il mercato è l'Europa e la fabbrica in Giappone.
E se il mercato va in crisi hai un enorme stock in transito.
Immaginate (è un sogno, solo un sogno) adesso cosa succederebbe se il mercato ripartisse fortissimo con un mix di modelli richiesti diverso.
Esatto, no stock di quello richiesto.
E il costo, sia vivo che finanziario di questi stock sono enormi.
venerdì 28 marzo 2008
Coerenza e target
Ero a cena con un tedesco, un po' più vecchio di me (ma neppure troppo) e si parlava di auto.
In particolare del contestato idrive di BMW (che ormai comunque tutti hanno più o meno copiato) comparato alla fila di bottoni delle Mercedes.
Io da computer-maniaco-geek sostenevo che è più comodo l'idrive che mi permette di fare tutto, lui diceva che se vuole ascoltare la radio sul quarto canale preferisce il pulsantino con scritto 4.
Al di là dello scambio di idee da cena di lavoro (qualche argomento va pur trovato) e delle facce che tralascio di spiegarvi quando, su sua domanda, cercavo di fargli capire come funziona il sistema fiscale italiano, la cosa mi ha fatto pensare.
Come spesso ho scritto sono un maniaco della coerenza dei fatti e delle politiche aziendali.
E mi sono posto dal lato sviluppo prodotti automotive e dei relativi target. Perché è vero che il settore è ampio e si cerca di vendere a tutti, ma negli ultimi anni si è fortemente differenziato il prodotto alla ricerca di nicchie.
E allora l'interfaccia con la quale l'auto si presenta è importante.
Probabilmente BMW avendo un target più giovane e sportivo è coerente fornendo un sistema mouse-like.
Mercedes ha un target più tradizionalista e quindi funziona meglio la tastierona "schiacciare qui" (anche se anche loro ormai sono costretti ai menu).
Allora nello sviluppo prodotti occorre una attenzione ad essere coerenti con le predisposizioni degli utilizzatori.
Incidentalmente nel discorso mi sono sentito molto geek, tipo i miei amici unix-maniaci perché con la semplice (per loro) stringa di 600 caratteri puoi settare quel parametro che in windows o nell'os400 non sai neppure dov'è.
In particolare del contestato idrive di BMW (che ormai comunque tutti hanno più o meno copiato) comparato alla fila di bottoni delle Mercedes.
Io da computer-maniaco-geek sostenevo che è più comodo l'idrive che mi permette di fare tutto, lui diceva che se vuole ascoltare la radio sul quarto canale preferisce il pulsantino con scritto 4.
Al di là dello scambio di idee da cena di lavoro (qualche argomento va pur trovato) e delle facce che tralascio di spiegarvi quando, su sua domanda, cercavo di fargli capire come funziona il sistema fiscale italiano, la cosa mi ha fatto pensare.
Come spesso ho scritto sono un maniaco della coerenza dei fatti e delle politiche aziendali.
E mi sono posto dal lato sviluppo prodotti automotive e dei relativi target. Perché è vero che il settore è ampio e si cerca di vendere a tutti, ma negli ultimi anni si è fortemente differenziato il prodotto alla ricerca di nicchie.
E allora l'interfaccia con la quale l'auto si presenta è importante.
Probabilmente BMW avendo un target più giovane e sportivo è coerente fornendo un sistema mouse-like.
Mercedes ha un target più tradizionalista e quindi funziona meglio la tastierona "schiacciare qui" (anche se anche loro ormai sono costretti ai menu).
Allora nello sviluppo prodotti occorre una attenzione ad essere coerenti con le predisposizioni degli utilizzatori.
Incidentalmente nel discorso mi sono sentito molto geek, tipo i miei amici unix-maniaci perché con la semplice (per loro) stringa di 600 caratteri puoi settare quel parametro che in windows o nell'os400 non sai neppure dov'è.
giovedì 10 gennaio 2008
Ecomenostress
Devo dire che da "ricco" con auto a libera circolazione la mia prima visita milanese post Ecopass è stata fantastica.
Un decimo del traffico (anche fuori dai bastioni) solito e udite, udite parcheggio in strada esattamente davanti al posto dove dovevo andare. Grande risparmio con i tagliandi invece degli esosi parcheggi del centro milanese.
Certo, i possessori di parcheggi in centro non sono felici, mi dicono che in certe zone è partito il parcheggio selvaggio ma a me sembrava la Milano d'Agosto!
Con questo per certe zone continuerò ad usare la metro che è comunque più comoda.
Un decimo del traffico (anche fuori dai bastioni) solito e udite, udite parcheggio in strada esattamente davanti al posto dove dovevo andare. Grande risparmio con i tagliandi invece degli esosi parcheggi del centro milanese.
Certo, i possessori di parcheggi in centro non sono felici, mi dicono che in certe zone è partito il parcheggio selvaggio ma a me sembrava la Milano d'Agosto!
Con questo per certe zone continuerò ad usare la metro che è comunque più comoda.
mercoledì 17 ottobre 2007
Biciclette
Ma secondo il codice della strada si può attraversare in bicicletta sulle strisce pedonali?
E' pericolosissimo, visto che arrivano a velocità ben superiori a quelle dei pedoni e anche volendo (lo faccio sempre) si fa fatica a fermarsi. Spesso te li trovi davanti all'improvviso.
Secondo me non possono.
Lasciamo poi perdere i ciclisti che "tanto è una bici" passano col rosso, vanno in mezzo alla strada, vanno di notte sulle statali senza luci ecc. ecc.
E' pericolosissimo, visto che arrivano a velocità ben superiori a quelle dei pedoni e anche volendo (lo faccio sempre) si fa fatica a fermarsi. Spesso te li trovi davanti all'improvviso.
Secondo me non possono.
Lasciamo poi perdere i ciclisti che "tanto è una bici" passano col rosso, vanno in mezzo alla strada, vanno di notte sulle statali senza luci ecc. ecc.
lunedì 17 settembre 2007
Stranezze
giovedì 9 agosto 2007
Il governo dei ricchi
Il difensore dei poveri (il compagno ministro Bianchi) favorisce i ricchi.
Tagliando le macchine che i diciottenni possono guidare, chi è favorito?
Chi come il sottoscritto senza grossi problemi può prendere per i figli da patentare la 3a o 4a macchina di famiglia o il mio collaboratore che di macchina ne ha una, magari di otto o nove anni perché non ha i soldi per cambiarla, fuori dal limite per i neopatentati?
Tagliando le macchine che i diciottenni possono guidare, chi è favorito?
Chi come il sottoscritto senza grossi problemi può prendere per i figli da patentare la 3a o 4a macchina di famiglia o il mio collaboratore che di macchina ne ha una, magari di otto o nove anni perché non ha i soldi per cambiarla, fuori dal limite per i neopatentati?
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