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sabato 1 novembre 2008

Buone notizie

Il 12 Dicembre i metalmeccanici faranno sciopero.

Considerata l'ondata di cassa integrazione e crisi che è in arrivo se fanno anche due o tre giorni non credo ci sarà molta gente che si straccia le vesti.

venerdì 31 ottobre 2008

Mister NO


Chi ha avuto contatti con in giapponesi sa che un tratto caratteristico della loro cultura è che non sanno dire di no.

In Italia abbiamo chi ha la sindrome opposta.

venerdì 19 settembre 2008

Falchi e fisica

il VELINO Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale: "“nonostante le pressioni dei falchi di Federmeccanica”"

Fiom si lamenta che il documento Confindustria è stato scritto sotto dettatura dei falchi di Federmeccanica.

Non sono molto esperto di fisica ma da quanto so in meccanica (o federmeccanica che dir si voglia :-) ) Legge III Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

Quindi non va dimenticato che un certo radicalismo nelle posizioni di Federmeccanica è dovuto al fatto di trovarsi davanti quei simpatici giovanotti (che vivono in un universo parallelo pieno di bandiere rosse e di salari variabile indipendente) della Fiom.

martedì 26 agosto 2008

Fannulloni

In un paese normale polemiche come quelle estive sui fannulloni non dovrebbero esistere.
Leggo oggi sui giornali di oggi che Alessandro Riello dice che gli approfittatori (li chiamerei così, personalmente) esistono anche nelle aziende private. Ed è assolutamente vero.
Come è vero che in una situazione buona vengono emarginati dagli stessi colleghi.

La verità è che questa situazione nella quale, non dimentichiamo, al solito perdono gli onesti che lavorano anche per gli scansafatiche o i destinatari dei servizi (e quindi per la PA tutti) è figlia di un sindacalismo a senso unico che ancora oggi caratterizza alcune componenti.
Il tic per il quale il datore ha sempre torto e il povero lavoratore ragione è difficile da superare.
Sono il primo che capisce benissimo che vi è sproporzione di potere tra i due, ma in questo momento per compensare questa differenza si ingessa il sistema.

Non ha senso, per gli stessi altri lavoratori, che si difenda sempre e comunque le persone a prescindere. Tutti abbiamo letto di casi magari limite ma veri di persone reintegrate nonostante avessero fatto cose inaccettabili.

Questo è uno dei fattori, a mio parere, che hanno fatto perdere credibilità al sindacato.
E si sa che l'esempio vale più di mille discorsi. E difendere certe situazioni è inaccettabile anche per i lavoratori seri (che sanne sempre benissimo chi sono gli approfittatori).
Come l'evasore trova nel "fanno tutti così" la sua giustificazione, lo stesso vale per il lavoratore approfittatore, col rischio di far dire ad altri "ma sono io il più scemo?".

Allora mi riallaccio al post precedente.
Vero è che in una industria privata il poco produttivo penalizza prima di tutto l'imprenditore, ma se è vero che siamo tutti sulla stessa barca alla fine chi non rema danneggia tutti.

E badate bene che non sono un maniaco del cronometro e capisco benissimo che le persone hanno capacità e produttività diverse e che non si possono avere solo persone velocissime e precise, e che tutti hanno il diritto di lavorare. E cerco anche di applicarlo, per intenderci.

Ma semplicemente mi aspetto che le persone facciano in modo decente il loro lavoro, visto che poco o tanto che sia uno stipendio lo si paga.
Se poi c'è chi lo fa molto bene o dimostrando grande impegno è con la meritocrazia che andrebbe premiato.

giovedì 5 giugno 2008

O tempora o mores

Certo che mai fino ad alcuni anni fa avrei immaginato un candidato alla segreteria della CIGL che come foto sul Corsera (oggi in economia) si fa ritrarre al timone di una barca.
Una volta erano sul palco attorniati da bandiere rosse con falce e martello.

mercoledì 7 maggio 2008

Buone notizie


A volte essere presi a sberle fa bene, non solo ai bambini.

Sì dei sindacati alla riforma dei contratti Corriere della Sera il documento non l'ho ancora letto ma già il fatto che si siano messi d'accordo è un'ottima notizia.

E il fatto che dico che contino anche le sberle nasce da questa frase avere un sindacato più democratico, più vicino alle persone che lavorano.
Chi ha letto le ultime analisi del voto capisce cosa intendo.

giovedì 17 aprile 2008

Il Padrino


Una proposta che non si può rifiutare.

Cremaschi e il boom della Lega operaia: «Marxisti di destra. E Tremonti non sbaglia» Corriere della Sera: "Gli operai hanno votato Lega, ma se Berlusconi e Confindustria non aumenteranno loro i salari, il conflitto scoppierà"

Baciamo le mani, Cremaschi.

martedì 15 gennaio 2008

Fantapolitica

Mi sono inventato una storiella.

C'era una volta il più grande sindacato punto di riferimento e importante componente di un partito che si era appena trasformato.
C'era una componente di questo sindacato, rappresentativa di quello che è da sempre il simbolo del lavoratore. Questa componente era il punto di riferimento dell'alleato/antagonista di lotta e di governo del partito trasformato.
Il grande sindacato, nel direttivo convocato per i prossimi giorni, prevedeva di dare una bella lezione (espulsione? Commissariamento?) ai dirigenti della componente estremista.
In questo importante momento cadeva anche il momento di chiusura del contratto che interessava la componente estremista.

Qui la grande idea. Proprio nel momento di firma del contratto, manovra a tenaglia. Da un lato gli estremisti che dicono il solito no. Allo stesso tempo intervengono pesantemente i ministri di lotta e di governo promettendo interventi.
A questo punto gli altri sindacati mica possono fare come l'altra volta e firmare da soli, di fronte all'intervento del governo conviene aspettare. Tanto poi con il governo si porta sempre a casa qualcosa in più.

Così da un lato si tiene alta la tensione, magari ci si dimentica della spazzatura che c'è in giro, si ricompatta la gioiosa macchina contro i padroni e, soprattutto, si evita lo scontro nel direttivo e le relative conseguenze.
Permettendo agli estremisti, del sindacato e del governo, di tenere comodamente i piedi come sempre un po' dentro e un po' fuori.
Tanto qualche esagitato che perde ore a gratis di lavoro e blocca un'autostrada si trova sempre.
Poi magari il governo, se proprio deve dare qualcosa a tutte le parti, farà magari una bella rottamazione.

Mamma mia storia da incubo!
Per fortuna siamo in Italia, un paese serio. Dove queste cose non succedono.

lunedì 14 gennaio 2008

Gallina che canta

L'offerta delle imprese: 120 euro al mese I Sindacati la respingono: «Non ci siamo» Corriere della Sera: "Le divisioni del fronte padronale e i continui rilanci - commenta Giorgio Airaudo, segretario provinciale della Fiom - stanno immobilizzando il negoziato dei metalmeccanici."

Ma secondo voi, di fronte ad una richiesta di 117, con un'offerta di 120 (come avevo detto usando il metodo già usato l'ultima volta di un rinvio in avanti della scadenza) è il fonte padronale che è diviso o è il sindacato?

Vorrei ricordare che già una volta il contratto fu firmato senza FIOM.

Se poi ci si mettono anche i politici a supportare le lotte dei Cipputi è evidente che il sindacato ha tutte le spinte del mondo a chiedere sempre di più e a non chiudere.
Avrei qualcosa da ridire poi sulla "spontaneità" degli scioperi che non a caso nascono dove le RSU sono dominate da FIOM.

Lotte politiche ed interne.

venerdì 11 gennaio 2008

Prove di forza

Sappiano coloro che resteranno bloccati in eventuali blocchi di traffico. effettuati oggi dai metalmeccanici nel corso dello sciopero, che è tutto inutile.

Il contratto è già lì pronto da firmare. Si è rinviato strumentalmente su delle stupidate per fare lo sciopero oggi. I soldi ci sono, come l'altra volta probabilmente si rinvia in avanti e basta.

I blocchi di traffico sono finalizzati ad una prova di forza interna al sindacato della Fiom nei confronti della CIGL.

E intanto una serie di persone perderà ore nei blocchi del traffico...

martedì 25 settembre 2007

Buon senso e articolo 18

Ma perché in Italia il buon senso ha così poco credito?

Fosse per me firmerei dopo tre secondi l'ipotesi della protezione dal licenziamento "a scalare".
Basata sull'anzianità di servizio.

Blanda all'inizio e poi come l'attuale per chi diventa "a rischio" raggiungendo magari una certa età e contemporaneamente anzianità di servizio.


Certo, alcune aziende potrebbero approfittarsene, le stesse che oggi usano le pieghe della legge con contratti a termine rinnovati, smessi e ripresi o cose del genere.
Ma quelli si gettano la zappa sui piedi da soli, non hanno ancora capito che l'azienda la fanno le persone e non è tenendole sulla corda che risolvi il problema.
Non a caso sono spesso aziende che vanno male (se piccole) o grandi aziende dove i manager cercano di tenere bassi i famigerati "costi fissi".
Nel secondo caso con la possibilità di licenziamento più facile i costi diventerebbero "semi variabili" e incoraggerebbero anche le grandi aziende ad assumere.


Ma i sindacati sono troppo occupati in lotte politiche interne per occuparsi del bene dei lavoratori.

sabato 22 settembre 2007

Segnali dall'industria

Dopo il caso Sicilia (sbattere fuori chi paga il pizzo) adesso viene commissariata l'associazione di Reggio Calabria per brutte storie di conti neri & litigi continui.

Direi che se non altro in casa nostra si cerca di tenere un po' di pulizia.
Notare che secondo l'articolo il conto serviva anche per i sindacati.
Da tempo si narra nelle segrete stanze che a livello locale a volte la chiusura di certe vertenze viene "agevolata".

venerdì 17 agosto 2007

Noi, cinquanta anni fa

Il problema dei giochi Mattel riporta in evidenza la Cina. Da un lato sottoscrivo quanto detto da Steve, anzi il problema è che là di regole non ce ne sono proprio e qui ormai regolamentiamo anche quante volte si può andare in bagno (i bagni nelle fabbriche cinesi non esistono proprio).

Qualche sera fa in una delle mie rare presenze davanti alla TV ho visto un pezzo di un documentario strano, patitola per la storia del socialismo, arriva alla masturbazione (messaggi subliminali?) torna alla storia industriale.

E ho visto i film delle barche cariche di emigranti, dell'esodo dalla campagna alle città per fornire mano d'opera alle grandi aziende (non a caso Torino è sempre stata la seconda città del Sud come popolazione dopo Napoli).
E l'ambiente che trovavano in fabbrica, i diritti, gli orari ecc ecc credo fossero non molto dissimili da quello che trovano oggi in Cina gli agricoltori attirati nelle città per lavorare in fabbrica.

Insomma, come sempre accade la storia non è che un ripetersi delle cose già successe.
Noi 50 anni fa, i cinesi oggi, l'Africa dopodomani (forse)

Peccato che questa volta siamo noi quelli che vengono colpiti dalla concorrenza cinese, che ne subiamo le conseguenze.

Da un lato vorrei che anche loro dovessero rispettare le regole che noi abbiamo, così è facile farci concorrenza, in un paese dove se fai attività sindacale si arriva alla pena di morte certamente è più facile fare impresa sfruttando la mano d'opera (e qui avrei molto da dire sull'atteggiamento dei nostri sempre presenti sindacati).
Dall'altro però voler imbrigliare nelle 100.000 assurde regolette che noi ci ritroviamo per colpa di una politica e una burocrazia autoalimentante sarebbe allo stesso modo concorrenza sleale verso chi, in fondo, in molti casi nella piramide di Maslow è ancora alla base: mangiare tutti i giorni.

Questa credo sia oggi la grande sfida della globalizzazione.
Il buon senso direbbe di fare "un po' per uno", qualche regola in più per loro, qualcuna in meno per noi. Ma dubito la nostra burocrazia possa rinunciare a quello che gli permette di sopravvivere.
Tornerò sul tema parlando di multinazionali.

venerdì 22 giugno 2007

Sindacato

Le parole di Montezemolo hanno suscitato polemiche.

Eppure un sindacato forte, moderno, autorevole servirebbe alle imprese come ai lavoratori.
Invece anche se ci si alza e si grida allo scandalo come già hanno denunciato molti (spesso persone provenienti proprio da quell'ambiente) come Ichino, Cazzola e altri il sindacato negli ultimi anni si è arroccato su posizioni massimaliste.
Questo da un lato ha allontanato coloro che credono nel merito e si sono accorti che l'appiattimento non va a loro favore, dall'altro lo ha reso difensore di coloro che cercano di "fare i furbi".

L'appiattimento conviene certamente a chi si barcamena in azienda e non a chi ha capacità e possibilità di crescita.

Il vedere le cose attraverso la lente deformata dell'ideologia e con "tic" del tipo il padrone ha torto il dipendente ragione non aiuta certo.

Eppure un sindacato che aiuti le aziende ad instaurare un rapporto più moderno con i collaboratori sarebbe una benedizione.
Un sindacato che si metta a lottare per formazione, modernizzazione del rapporto, responsabilizzazione, applicazione del merito sarebbe a favore dei collaboratori, certo non delle aziende (che ne avrebbero sul medio termine un ritorno in efficacia ed efficienza ma molti non lo capiscono).

Occorre capire che solo attraverso un aggiornamento continuo una persona ha la garanzia di mantenere una appetibilità nel mondo del lavoro, che la moltiplicazione delle opportunità aiuta a diminuire l'occupazione. Che l'applicazione del merito combatte la sotto-occupazione.

Invece se si guardano i numeri e i comportamenti (purtroppo) non si può che arrivare alla conclusione che pur estremizzando ha ragione Montezemolo, oggi difendono soprattutto pensionati, pubblico impiego e scansafatiche. I volenterosi non hanno bisogno di difendersi.

Vorrei chiarire che è giusto che i sindacati combattano le aziende disoneste. Ricordate sempre che il disonesto (col personale come l'evasore) fa concorrenza sleale alle aziende serie e oneste.

mercoledì 6 giugno 2007

Bilanci

Ho letto sul Corriere Economia di lunedì scorso che un sindacato (non ricordo esattamente quale e non vorrei far figure) ha i conti in profondo rosso e sta procedendo a un certo numero di tagli.

Come sempre è molto semplice dire agli imprenditori che devono far questo e quello e non investono ecc.
E loro? Com'é che nonostante gli aiuti di questi anni (tipo 730) non riescono a tenere in piedi il business?
E come mai perdono? Non sarà per le laute prebende e la vita da signori che magari fanno i responsabili del sindacato?
Tanto per dire che quando uno come me, che rischia i suoi soldi dice che fa fatica a tenere in piedi la baracca lo accusano di voler guadagnare di più e di non darsi da fare abbastanza.

Muovessero un po' il sederino santo e si dessero da fare pure loro per far quadrare i conti.

venerdì 25 maggio 2007

Speranze e realtà

ANSA.it - Economia - Metalmeccanici, si' a intesa: "La piattaforma e' stata votata dall'assemblea dei 500 (quadri e dei delegati Fiom, Fim e Uilm) con soli due astenuti e uno contrario e sara' sottoposta a referendum nei luoghi di lavoro"

Piccolo problema... un conto è la richiesta, un conto poi la contrattazione, e ad oggi la cifra è un po' fuori budget per Federmeccanica.

martedì 16 gennaio 2007

Efficienza sindacale

Ma qualcuno mi spiega la ragione per la quale sono io che ricevo la richiesta e devo mandare a loro l'elenco dei loro iscritti?
Mi spiego: ricevo un fax dal sindacato che mi chiede di comunicare gli iscritti al loro sindacato. E la cosa ridicola è ce lo devo fare.
Ma non li sanno i loro iscritti?

domenica 14 gennaio 2007

Lottate contro il precariato

Boicottate i padroni che usano il precariato per sfruttare i lavoratori che hanno studiato!
Mi segnalano..
CENTRO SERVIZI CAAF CGIL: "Si richiede: diploma di ragioneriaSi offre: inquadramento a tempo determinato (applicazione contratto commercio)."
Anche qui, nelle regioni rosse