giovedì 21 agosto 2014

The end

E' solo in parte una citazione dell'uso dei Doors di Oscar Giannino, credo che il nostro paese sia praticamente finito e senza speranza.

Ma non è di quello che voglio scrivere.
Il mood della giornata è adatto ad un post che mi ripromettevo di scrivere da un po'.

Questo mio alias è finito.

Nasce nel 2005 il 22 settembre, data non casuale a pensarci (ok in anticipo di un giorno), spinto dalla lettura di un blog che seguivo allora: Fuorimercato, e come sfogatoio. Inizialmente senza una precisa linea editoriale (ammesso che io ne abbia avuta mai una) poi un po' si era specializzato sulle tematiche dell'impresa e lavoro, che mi sono più congeniali.

Sono passati quasi 9 anni e moltissime cose sono cambiate.
La mia vita è completamente cambiata.
La mia azienda, grazie alle scelte fatte negli anni 90 dalla mia famiglia, ha continuato a crescere ed ha passato la crisi di questi anni indenne, anzi direi rafforzata.


Devo moltissimo a questo blog, davvero.
Alcuni miei carissimi amici di oggi li devo a questo, altri sono più che amici e diventati soci.
Ho conosciuto persone interessanti, avuto mille occasioni di confronti, imparato molto.
La gestione e l'esperienza fatta sul blog, su Friendfeed, entrando tra i primi su Facebook e Twitter sono preziose anche sul lavoro.

Ho avuto moltissime soddisfazioni, apprezzamenti da molte persone e anche qualche insulto e minaccia, ma quelli si dimenticano.

Sono in fondo stato il primo a finire in prima pagina sui maggiori quotidiani con twitter che allora nessuno conosceva e oggi è nella firma di quasi tutti i giornalisti.

Non so se l'ho mai detto, ma fu grazie a Dario Di Vico che pompai un po' sulle assise.
Era uno dei primi giornalisti su twitter e mi seguiva da tempo, mi mandò un messaggio diretto dicendomi di fare l'insider, e io lo feci.

Non ne ho mai parlato ma dopo tutti questi anni posso farlo, nel tempo ho avuto molte offerte di scrivere sui siti di quotidiani (nazionali, molto, molto importanti), settimanali, TV, radio, qualche intervento l'ho fatto su riviste varie che accettavano restassi anonimo.

L'unica offerta che mi pesò "rifiutare" perché penso mi sarei divertito fu quella di un testa a testa con Susanna Camusso in un notissimo e seguitissimo talk show.
Per anni se uno scriveva "imprenditore" su google questo blog era al primo posto (il sogno di ogni consulente SEO).

Ma ho sempre preferito mantenere l'anonimato per sentirmi libero di scrivere, anche di persone che conosco, senza remore mentali.

Ma come si sarà capito nel tempo molti mi hanno conosciuto e a molti mi sono "svelato" (per lungo tempo anche la moglie e figlie erano all'oscuro di questa identità).
Moltissimi altri li ho incrociati (in alcuni casi come nel caso di Dario di Vico con divertentissime coincidenze che purtroppo non posso svelare) e con alcuni sono diventato abbastanza amico con entrambe le mie identità (si perché ormai io sono io col mio nome sui SN, anche se con meno follower :-) ) senza che sappiano.

La delusione per questo paese, o il fatto che intanto parlavo parlavo ma le cose erano sempre peggio mi hanno tolto un po' di voglia di scrivere, il tutto unito al mio cambio di vita.

Moltissime delle cose che ho scritto sono ancora attuali.
Ad oggi ad esempio Confindustria manca di una strategia sui SN e di un sito decente (li ha la Presidenza del Consiglio, la CIGL, non so se mi spiego).
Oppure i problemi in cui si barcamenano le PMI sono, se possibile, peggiorati.
E se quando iniziai a giochicchiare con i CV (mi sono sempre ripromesso di ricominciare e non l'ho mai fatto, se non via mail in privato con alcuni) il CV aveva l'obiettivo di migliorare il posto di lavoro perché "tirava" oggi, tristemente, il CV per molti, troppi, serve per cercare un lavoro perché lo si è perso.

Ho un po' di post iniziati e mai finiti, magari li finirò e pubblicherò, così come magari ogni tanto mi verrà la voglia di scrivere.
Ma credo che un ciclo sia finito.

the end