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giovedì 8 maggio 2008

Il governo del Presidente

Sentivo la rassegna stampa stamattina e quasi tutti gli oppositori dicono che nel governo mancano "personalità esterne", intese come tecnici, immagino.

Se i tecnici sono come il signore rappresentato in figura, che
- ha fatto da immagine e poi appaltato la gestione a Visco Vincenzo
- non ha certo offerto prestazioni entusiasmanti
forse è meglio che non ci siano personalità esterne.

Tanto per replicare a quelli che diranno "ha risanato l'Italia" sono capace anch'io a risanare aumentando le tasse e barando con i conti (l'IVA sulle auto è stata una porcata galattica) non ci vuole certo un tecnico di fama.
Gli altri tecnici di Prodi chi erano? D'Alema, Mastella, Di Pietro o Pecoraro Scanio?

venerdì 2 maggio 2008

Mito Finlandia

La Finlandia viene portata ad esempio per il discorso trasparenza tasse.
A parte che diventa un business anche quello (visto che si paga) vorrei far notare va nella direzione che dicevo io cioè quella di avere i redditi disponibili ma non liberamente scaricabili tutti da tutti via web.

E se Finlandia deve essere lo sia, leggete l'articolo e:
  1. i redditi sotto la soglia dei "normali" non sono comunicati (e mi toglierebbe i casini con i dipendenti che li confrontano)
  2. non comunicano redditi da attività finanziarie
  3. hanno tolto la patrimoniale che Visco voleva reinserire
Ma come delizia vorrei far notare la frase: non appaiono i redditi derivanti da dividendi o altri redditi da capitale, in quanto esenti da imposte.
Faccio volentieri cambio con in Finlandesi per le tasse che hanno se in cambio ho i loro servizi e l'esenzione di imposta sui dividendi.

E con questo continuo a chidermi che telefilm americani veda Visco.

mercoledì 30 aprile 2008

Visko l'amerikano /2


noiseFromAmeriKa : Visco ha dato fuori di matto, oppure no?: "Questi dati sono consultabili solo in appositi centri dati del Census americano, con standard altissimi di sicurezza. Le pene per la divulgazione di qualsiasi dato relativo alle dichiarazioni dei redditi di individui o imprese (anche il fatto stesso che l'individuo abbia effettuato una dichiarazione dei redditi) sono severe: fino a undici anni in galera, fino a 600,000 dollari di multa"

cosa dite gli diamo la multa o lo mandiamo in galera per 11 anni?

Visko l'amerikano



Questi sono i riferimenti culturali dei nostri amati ministri.

I redditi degli italiani sono sul Web Corriere della Sera: "Vincenzo Visco che ha avuto un ruolo determinante per la sua creazione: «E' un fatto di trasparenza, di democrazia, non vedo problemi: c'è in tutto il mondo, basta vedere qualsiasi telefilm americano"

mercoledì 12 marzo 2008

Il mio nemico preferito

Ieri, credo Pierluigi Battista sul Corriere, si chiedeva perché Veltroni non ha ancora indicato il suo ministro delle Finanze.
Una risposta ce l'ho, perché si chiama V(F)isco.

Ho letto per un caso il Venerdì di Repubblica un brano di un'intervista e ne parlavano coi soliti toni da agiografia, in compenso l'articolo iniziava dicendo che appariva nel suo ufficio in una nuvola di toscano.
I casi sono due: o è un fuorilegge (negli uffici non si può fumare) o si è fatto installare (a nostre spese) un impianto apposito. Conoscendo il tipo propendo per la prima ipotesi.

Vorrei anche spiegare perché mi è così inviso.
Tanto per sgombrare il campo: io e i miei famigliari che dirigono l'azienda siamo parte di quello 0,xx che denuncia oltre i famosi 200.000 Euro /anno (lordi) e la mia azienda paga qualche punto percentuale del fatturato in tasse (con un tax rate 2006 del 65%) quindi prego i soliti commentatori con le fette di mortadella sugli occhi di evitare di darmi dell'evasore.

Visco per formazione e mentalità considera il fisco e lo stato non al servizio del cittadino, ma il cittadino un delinquente che cerca di sfuggire alle regole dello stato. Per chi ha vissuto nel mito dell'URSS per anni non è così raro.
Credo che la sua verifica ideale sia quella dove i finanzieri (anomalia italiana un corpo fiscale militarizzato) arrivano a mitra spianato e il controllato esce in manette diretto al carcere (avendo purtroppo abolito lavori forzati e pene corporali).
Il tutto perché le tasse sono un sistema per punire i ricchi (che hanno sicuramente commesso malefatte per diventarlo) e perché purtroppo questa storia della proprietà privata ha preso piede enormemente.

Va poi considerato che uno dei principali tic della sinistra è, data la loro notoria superiorità morale, quella di pensare che lo stato sia più titolato a spendere e distribuire i soldi che non il mercato o i privati. Ecco che allora la situazione è un'economia di stato che a tutti vede e provvede. Dove tutti sono uguali e qualcuno è più uguale.

Con queste premesse è comprensibile che i risultati legislativi, pesantemente influenzati anche dalla incapacità dei nostri attuali parlamentari (di ogni schieramento) di scrivere leggi in modo almeno decente, sono purtroppo sviluppati in ottica più persecutoria e di polizia che di efficienza.

Diventando poi il tipico cane che si morde la coda.
Essendo le tasse elevate vale la pena di evadere o usare tutti i trucchi per farlo.
Essendo le regole oltremodo complicate e punitive ognuno di noi vive con la spada di Damocle della regoletta che potrebbe farci condannare, quindi siamo già sicuramente condannabili se troviamo il pignolo non vale la pena di dannarsi.
Le regole cambiano talmente velocemente ed in modo confuso che, anche volendo, essere a posto al 100% è impossibile.
La regola della rilassatezza morale non vale solo per gli imprenditori (anzi...) e ancora oggi trovi il fiscalista che ti fa capire che in quella zona i controlli sono facilmente orientabili con cifre non proibitive.
Allora il fisco diventa il solito trucco per punire chi finisce nella rete mentre fuori nel mare moltissimi sguazzano in libertà fregandosene delle regole. La regoletta per farti la multa la trovano sempre. Non a caso da noi i controlli devono finire con una multa. Non è previsto il contribuente in regola.
Uno stato incapace di fornire servizi decenti ai suoi cittadini, e una pubblica amministrazione che non è tutta così, ma spesso è vista come ricettacolo di nullafacenti non invoglia certo a finanziarla.
L'illegalità è diffusa, dal negoziante che vede l'extracomunitario davanti al suo negozio (che certo non paga tasse), al lavoro nero (spesso praticato anche da funzionari della pubblica amministrazione), alla piccola criminalità tipo furti, scippi o rapine molto sentita dai cittadini, alla corruzione nella pubblica amministrazione e nella politica, a una classe politica ormai sbracata e autoreferenziale.

Insomma, in nessuno stato del mondo si pagano volentieri le tasse, si vedano le ultime polemiche in Germania, e i tedeschi sono spesso additati come popolo esemplare. E l'evasione c'è ovunque.

Ma per spingere i cittadini a pagare le tasse in modo decente e non fornirgli ampie giustificazioni morali per non farlo occorrerebbe un diverso atteggiamento che non spianare i mitra.

sabato 26 gennaio 2008

Effetti collaterali

Il tic del (fu)vice-ministro Visco in ambito fiscale producono a volte effetti collaterali non voluti (o forse si, boh?).

Prendiamo l'abbassamento delle aliquote Ires, una misura importante e a lungo attesa (invano con Berlusconi). Tale abbassamento è avvenuto, come si dice nel giro "a gettito invariato" il che vuol dire che qualcuno pagherà di più, qualcuno di meno.
Io per fortuna faccio parte della seconda categoria. Ciò non toglie che la mia attenzione per la situazione globale mi faccia considerare sbagliato il concetto di fondo.

Come forse ricordate chi paga di più è chi ha oneri finanziari che eccedono il 30% del margine operativo. Il capitalizzare le imprese è una mania di Visco (si ricordi la complicatissima e quasi ininfluente Dit).

Peccato che una misura di questo genere colpirà principalmente due categorie:
- le aziende decotte, alle quali darà il colpo di grazia. Con gli ultimi anni di forte crisi chi non ha avuto la forza, capacità o coraggio di rinnovarsi è entrato nella spirale del debito. E questo fa parte delle cose, dispiace per chi chiuderà, per i suoi collaboratori, ma è inevitabile. E' solo un accelerante della fine ineluttabile.

- le nuove aziendeo quelle in sviluppo. E qui la cosa è molto più grave. Una nuova azienda che cresce è indebitata strutturalmente per finanziare indebitamento e circolante. E quindi ha oneri elevati e magari margini risicati per guadagnare mercato. Queste aziende saranno stritolate dall'allargamento della base imponibile.
E per assurdo non gli converrà investire.

L'effetto collaterale è che chi è ricco e può finanziare l'azienda paga meno tasse, i giovanotti con ottime idee, tanto bravi e credibili da riuscire a farsi finanziare da una banca molte di più.
Bel modo di tutelare i deboli.

giovedì 3 gennaio 2008

Buon anno

Scende ancora il fabbisogno statale Padoa-Schioppa: «Risanamento possibile (Corriere della Sera)

Che il fabbisogno statale sia sceso è certamente una buona notizia.
Che il tutto sia avvenuto a spese di chi le tasse le paga e attraverso il fiscal drag su benzina e inflazione è altrettanto innegabile. Tra l'altro la finanziaria secondo alcuni prevede già tale incidenza anche per il 2008.
E buona parte dell'incremento è stato già speso.

Prima delle elezioni in parecchi abbiamo detto che arrivava il governo delle tasse. Era una facile previsione.
Nei fatti sono aumentate le tasse a livelli record (avevo visto una tabella che non trovo più sull'andamento). In fondo fa tenerezza il fatto che Berlusconi abbia perso le elezioni per aver diminuito troppo poco le tasse e il risultato sia un aumento di alcuni punti percentuali sul PIL della pressione fiscale.

Adesso si scopre che esiste un problema salari.
Alla buonora, come dissi tempo fa deriva dal tic mentale di chi è oggi al governo: maggiori tasse perché lo stato è più bravo a spendere del privato e può "redistribuire" (spesso agli amici secondo me).
Ma questo non può che colpire le masse. E' più facile prendere qualcosa in più sulla benzina, 100 euro di maggiori tasse a milioni di persone che spremere i veri ricchi che, come dimostrano le notizie su Rossi & co, quasi sempre ottimizzano il carico fiscale perché di fronte a certe cifre vale sempre la pena organizzarsi.
Nel mio piccolo un conoscente che lavora nella finanza dopo essere stato per anni fra i maggiori contribuenti della zona visto che intanto lavora all'estero ormai in Italia non ha più nulla, forse un appartamento a Milano. E certo non paga intorno al 50% come me.

La verità sui bassi salari resta la solita. Il delta fra il costo di un collaboratore e il suo salario netto è spaventoso. Se non ci fosse il discorso sostituto d'imposta e la gente vedesse il costo per l'azienda e il suo salario netto capirebbe che è vero che le aziende lo pagano poco, come netto, ma che lui costa un sacco di soldi (al lordo).

Si sono fatte molte promesse sul tema. Quasi tutte pannicelli caldi che da una parte danno due spiccioli dall'altra l'aumento di prezzi e tariffe (ricordare sempre con le imposte tipo IVA collegate) vanificano il vantaggio.

Resto del parere che un governo come questo, con gente come Visco che ha dimostrato ancora, nei fatti, di meritare la fama che ha, non possa per questioni culturali e ideologiche procedere al vero risanamento che dovrebbe prevedere riduzione e miglioramento dell'efficienza ed efficacia della spesa dello Stato per poi permettere la riduzione della pressione fiscale.

Buon 2008...

lunedì 29 ottobre 2007

Io non c'ero

Per la serie io non c'ero, e se c'ero dormivo.
Dice tale Visco Vincenzo in un suo intervento sul Sole 24 Ore "calcoli specifici [..] quello della Thin capitalization così complicato ed oneroso da risultare quasi inapplicabile".

Uno dice, eppure, eppure mi pareva... e allora fa una ricerca su google su chi ha fatto la Thin Capitalization e ottiene che viene attribuita a Visco 1996.
Sarà un omonimo.

E con questo quando uno legge la frase "prevedono solo il rinvio della deducibilità all'anno successivo" si sente veramente preso per i fondelli.

venerdì 31 agosto 2007

Speravano nel colpo

Briatore ha più volte parlato male di questo governo e del suo (vice?)ministro delle Finanze.

Mr Dracula non è assolutamente vendicativo e gli ha mandato un bel controllo al Billionaire.

Scornato. Tutto a posto!

In compenso si sono portati via le ricevute (ma possono?) intestate ai clienti e andranno quindi verosimilmente a controllare loro.

Briatore ha dimostrato una ottima maturità: si parla quando si è a posto, non sempre valida in Italia (vedi ultima questione delle case) e visto il giro di affari (8 milioni in un mese) ha pienamente ragione quando diceva a Soru che lui è una risorsa per la Sardegna e farebbero bene a tenerne conto.

Ma mi sarebbe piaciuto vedere la delusione dipingersi sul volto di Viscula quando gli hanno detto che è tutto a posto. Sicuramente puntavano a trovare i famosi 3 scontrini non emessi per farlo chiudere.
E per l'ennesima volta dimostrano che non hanno capito nulla, in un posto così per forza, come in un supermercato, devi fare tutti gli scontrini se no come lo gestisci?
PS io in quel posto lì non ci ho mai messo piede, so a malapena più o meno dov'è.

sabato 18 agosto 2007

Per forza non ci credeva

Ricordate le dichiarazioni di Visco sul fatto che è non è credibile che solo lo 0,8% degli Italiani dichiari più di 100.000 Euro di reddito?
Per forza gli sembrava incredibile.
Nei posti che frequenta lui quei soldi li guadagna un "collaboratore tecnico".
NdR Che con lo stipendio che gli danno mica potevano chiamarlo "operaio".

venerdì 27 luglio 2007

E si lamentano

Con la scusa del "buco" lasciato da Berlusconi (che si è visto non esistere) la finanziaria è stata dura.

Come si evince dai giornali prevedeva 443 miliardi di gettito.
Adesso siamo già passati a 454.
Ben 11 miliardi in più. 220 Euro a testa di media per 50 milioni di persone. Quasi 900 per la famiglia di 4.
Indovinate chi li ha pagati?

E poi si lamentano che questo è da tutti considerato il governo delle tasse?
Ma se non sanno neppure fare i conti e sottostimano i loro pasticciati interventi!

D'altra parte Visco a questo punto ha ampiamente dimostrato di essere non solo Dracula ma anche un incompetente.

mercoledì 25 luglio 2007

Operazione simpatia

Sta partendo l'operazione simpatia a caccia di consenso.
Ma se il messaggio è credibile in base a chi lo dice Visco che parla di minori tasse e minori spese sembra più una presa in giro.

mercoledì 4 luglio 2007

Studi di settore

Mi è capitato di vedere gli studi di settore per una società immobiliare (vera, non tarocca).

Partendo dal presupposto che le immobiliari hanno già il controllo come società di comodo, pertanto devono fatturare una certa cifra percentuale (neppure bassissima) rispetto alle immobilizzazioni, a questo controllo si aggiungono gli studi di settore.

Uno si aspetterebbe di vedere l'elenco degli immobili, col valore di libro, la collocazione, il tipo e i ricavi. Per cattiveria io ci avrei messo se erano locati a persone socie o parenti.
A quel punto se tutti mettessero dentro i dati uscirebbero subito le incongruenze tipo appartamento centrale a Milano affittato a 200 Euro al mese? (tenendo conto che tanto gli enti che li affittano così agli amici degli amici non fanno gli studi di settore).

Nulla di tutto questo. Generiche quantità di immobili per tipo, con i mq e ricavi.
Come dire affittare un appartamento a Gorgonzola vale come affittarlo in via della Spiga a Milano.
Un negozio in via Montenapoleone vale come un negozio a Baggio (restando a Milano).
Nessuna differenziazione per affitti ad aziende o privati, se non generica. Capite che c'è una bella differenza: difficilmente un'azienda, che scarica la spesa, affitta in nero. Ben diversamente va con in alcuni casi con i privati.

Non esiste il modo di mettere per che periodo un immobile è stato affittato. Potrei avere un immobile in località di villeggiatura che affitto per 3 mesi o 4 e non per tutto l'anno. O avere immobili terminati nell'anno e affittati dopo 6 mesi ecc.

Altra cosa ridicola è che il fatturato che salta fuori secondo lo studio di settore è circa il doppio di quello reale (mi hanno detto che più o meno è per tutte così tra il 70 e il 100%) a quel punto con affitti del 10% e oltre rispetto al valore. Sarebbe un business incredibile!

Giocandoci un po' lavora al contrario, se aumenti gli immobili affittati a importi rilevanti per mq (ci sono alcuni scaglioni) lui ti aumenta la cifra della congruità.
Quindi per assurdo se avessi un appartamento sempre in Via della Spiga e dichiaro che lo affitto a meno di 50 Euro al Mq potrei essere congruo e se dico che lo affitto a più di 250 Euro al Mq diventare non congruo. Ennesima dimostrazione che se paghi le tasse e dichiari il giusto lo stato ti punisce.

Alla fine inserendo i dati giusti e poi pasticciando anche per gioco abbiamo avuto la sensazione che l'unico obiettivo del programma è quello di renderti non congruo.

Ricordo che questa schifezza, grazie a Visco, diventa già valido per emettere accertamento, e tocca poi al suddito dimostrare che non è vero.
Quindi molti, mi dicono, se hanno qualche scheletrino nell'armadio o anche solo per evitare la rottura di scatole della commissione tributaria, del controllo, di quelli che ti piombano in casa e ti perquisiscono come un delinquente se si tratta di qualche migliaio di euro pagano.

Furto a mano armata.
Tralascio le parolacce che Visco si è preso dal titolare dell'azienda in oggetto.

venerdì 8 giugno 2007

Col passo del gambero

Una canzone di Springsteen dice " One step up and two steps back" un passo su e due indietro.

Anche questo governo viaggia così.

Le mitiche liberalizzazioni stanno distruggendole piano piano in parlamento nel silenzio generale, (il PRA rimane, niente massimo scoperto ma paghi i fidi (1)) ecc ecc

E, udite udite, i politici si sono accorti che la politica fiscale di Visco fa arrabbiare il Nord, lo scrivono loro (almeno quelli col tic "evasore" forse si convinceranno), non per questioni di evasione ma per la incertezza e le vessazioni degli studi di settore. Fino a firmare una letterina contro Mr Arroganza che han dovuto far diventare a numero chiuso perché non raccogliesse le firme per farlo diventare referendum nazionale!

Vediamo come vanno i sottosegretari di lotta e di governo nel week end di Bush.
Ma ormai è dura trovare in giro qualcuno che difende Prodi. L'unica risposta è "perché Berlusconi era meglio?" che è come dire "questo è una cosa puzzolente, quello puzzava un po' di più".

1-Concettualmente non sono contrario, il fido è un servizio che la banca ti mette a disposizione, lo vuoi lo paghi (all'estero a volte si fa così). Pulirebbe la situazione di certe aziende iperaffidate che non utilizzano.

giovedì 7 giugno 2007

Visco - principalmente immagine

Devo dire che Vincenzo Visco nel tempo è riuscito a costruirsi nel popolino ignorante e invidiosetto una bella immagine di cacciatore degli evasori.

Nulla di più falso.

Visco è semplicemente un arrogante professore universitario comunista, che vede il mondo attraverso la sua mente deformata e non ha la benché minima idea di cosa voglia dire gestire un'azienda. D'altra parte è un professionista della politica.

Uno che ha creato una tassa come l'IRAP, che colpisce il lavoro e pagano anche le aziende in perdita se mi permettete non colpisce gli evasori, colpisce tutti.

Scordatevi che si stiano dando da fare per far pagare le tasse a chi non le paga, quello costa fatica.
La verità è che si stanno adoperando per far pagare più tasse a chi le tasse già le paga.
Non a caso le circolari agli uffici vanno in quel senso.
Pensateci un'attimo, per far cassa è più facile andare da uno che paga tante tasse (quindi ha un business che gli rende e disponibilità) e cominciare a contestargli spese varie per fargli pagare ancora più tasse o andare da un evasore totale che risulta nullatenente e cercare di fargli tirar fuori qualcosa?
Per far cassa è più facile portare via 100 euro (attraverso piccole tasse qua e là) a milioni di lavoratori o trovare gli evasori e fargli scucire qualcosa?
A meno che (come purtroppo alcuni frequentatori anonimi di questo blog dei quali farei volentieri a meno) non abbiate anche voi le fette di mortadella sugli occhi la risposta nasce spontanea.

Unito a questo l'avversione del "popolo delle partite IVA" per Draculisco nasce dal suo essere completamente slegato dalla realtà, per lui le tasse restano, come il salario un tempo "una variabile indipendente", ovvero per il solo fatto che hai un'attività le devi pagare.
Non solo, per il fatto di avere un'attività sono fatti tuoi se oltretutto le norme fiscali sono così cervellotiche e complesse che diventano impossibili. Anzi, in fase di verifica il lavoro (ricordate quasi sempre formale e non sostanziale) sarà più facile.
La Pubblica Amministrazione lavora sul timbro mancante non sul contenuto del documento.
Il top poi è quando accusano gli imprenditori di non fare investimenti o pianificazione e poi gli cambiano le regole nel corso dell'anno, magari 4 volte.

Credo che ciascuno di voi abbia un amico, un parente, un conoscente che ha un'attività.
Chiedetegli cosa pensa degli studi di settore (così mal fatti che anche loro ammettono che andranno cambiati, ma intanto tutti stanno facendo le denunce dei redditi con quelli) che favoriscono chi ha acquisti e lavoratori in nero e non investe rispetto a chi pianifica e cerca di fare un'azienda con investimenti e dipendenti.

Credetemi, Visco non è il terrore degli evasori, anzi in una situazione del genere aumentano a dismisura le aree di evasione e le occasioni. Se gli studi di settore tengono conto di acquisti consulenze investimenti non credete che per non sforare per molti la scelta (a volte per sopravvivenza, a volte per effettiva evasione) sia quella di comperare da chi il lavoro lo fa in nero?
E quelli che chiudono l'attività regolare e continuano in evasione totale?

Visco è semplicemente l'uomo delle tasse.
Per tutti.
Se avete guardato la vostra busta paga recentemente avreste dovuto accorgervene.
Il cuneo fiscale è stato "riassorbito" e abbondantemente compensato dall'aumento delle
comunali.

E vedrete appena parte la riforma del catasto... fatevi una SIIQ

martedì 5 giugno 2007

Risposta a Pesi e misure

Mi segnalano questo pezzo del giornale del Governo: Quando Tremonti epurò il vertice della Gdf Dossier Visco sulle sostituzioni della Cdl - economia - Repubblica.it.
C'è una frase che mi fa pensare, tra le altre: "Né, soprattutto si comprende, perché, una volta avvicendato, Mariella finisca nel magazzino delle scope del Comando. Per lui non ci sono incarichi di prestigio.".
E' un fatto riportato da molti (esempio Panebianco, che a me piace sempre molto) che se uno ha fatto un pasticcio non lo promuovi, come si propone a Speciale, alla Corte dei Conti (e qui invece parlano di uno messo in naftalina).

Quando poi leggo "Gerardo D'Ambrosio, allora procuratore della Repubblica di Milano, oggi senatore dei Ds, ha un ricordo sfumato di quegli avvicendamenti. Sicuramente non prese carta e penna per redigere lettere allarmate"

La procura di Milano, indagante su Fininvest non alza il sopracciglio?
O forse, date le prebende da senatore (che ne dimostra la precedente assoluta imparzialità politica) i ricordi diventano sfumati?

Capisco che l'articolo è unicamente tendente a giustificarsi con un bel "anche loro hanno fatto così", qui si cerca di rianimare il cadavere.

domenica 3 giugno 2007

Pesi e misure

Se va avanti così Prodi (anche per chi ha votato a sinistra) riuscirà nel quasi impossibile compito di far rimpiangere Berlusconi e di farlo sembrare un fine statista (?!).

Il Cavaliere è incline al lamento ma questa volta ha ragione: vi immaginate anche solo lontanamente cosa sarebbe successo se una vicenda come quella della Guardia di Finanza fosse successa sotto il Governo Berlusconi?

mercoledì 23 maggio 2007

Gli intoccabili


Caso Visco, «nessuna ipotesi di reato» - Corriere della Sera

Pochi giorni fa parlavo della "obbligatorietà dell'azione penale" che vale per alcuni e non per tutti.

E' vero, la questione è vecchia e saltano fuori ad orologeria, ma nei commenti qualcuno si lamentava di come spesso gli ispettori evitino accuratamente di mettere il naso dove non devono. E chi sarebbe disponibile a scommettere anche 1 (uno solo) euro sulla buonafede di Visco? Sul fatto che i trasferimenti fatti in tutta fretta non siano legati alle indagini in corso (non è la prima e non sarà l'ultima volta).

Nel famoso film gli intoccabili erano i buoni, che senza farsi spaventare andavano avanti a fare il loro lavoro.

Nell'Italia del 2007 gli intoccabili sono divenuti i politici, che fanno, disfano, infrangono la legge se necessario se la fanno su misura o la fanno su misura per il nemico.

Gentaglia della peggior specie. Non c'è da stupirsi se ormai la fiducia verso di loro è ai minimi.

E il dibattito è nato parallelamente alla pubblicazione del mio post per Formiche, lungi da me pensare che sia una conseguenza. Ho scoperto l'acqua calda di una situazione insostenibile.

Peccato che nel film si vinceva con l'evasione fiscale, qui è impossibile.

Ho trovato un post interessante sull'immagine che i nostri rappresentanti sanno dare.

venerdì 18 maggio 2007

Punti di vista

ANSA.it - Economia - Visco, pressione fiscale non e' alta

Calcolato che l'ideale ci Visco è quello segnalato da Steve, certo che non è alta!
Cazzo (scusate il francesismo ma quando ci vuole...), il mio tax rate quest'anno è 67%!
Non è alta?

mercoledì 4 aprile 2007

Tasse sulle imprese

Giordano dice che le imprese hanno la pancia piena.
Visco nell'intervista di oggi sul Corriere (sento da qui lo stridore delle sue unghie contro i vetri sui quali sta cercando di arrampicarsi) dice "le famiglie devono avere la precedenza sulle imprese, che hanno già avuto la loro parte".

Forse vivo in un paese diverso, o forse qui ai confini dell'impero abbiamo regole fiscali diverse.
Qualcuno sa quello di cui stanno parlando?

Per il momento io so che
  • pago qualche decina di migliaia di euro di tasse in più per le auto aziendali (una per il Presidente, un paio di macchine extra lusso da 10.000 euro senza radio ed aria condizionata chiaramente intestate alla società non per fare le commissioni ma per fare la bella vita, qualche dipendente con l'auto dei quali un paio di dirigenti)
  • pago parecchie tasse in più avendo scorporato i terreni e non potendoci fare l'ammortamento (quanto poi sia "commerciale" il terreno pro-quota in millesimi di un condominio me lo dovrebbero spiegare, ma così ragiona Draculisco)
  • paghiamo di più per le tasse locali
Ma forse parlavano della creatura mitologica chiamata cuneo fiscale.
Quella non si è vista, e i nostri politici troppo spesso confondono i loro annunci con le cose reali e tangibili.
Le ultime notizie lo davano per giacente in comunità europea in attesa di OK.

E ricordatevi cosa è successo con la parte di cuneo destinata ai dipendenti, finita nel tritatutto delle rimodulazioni aliquote e lì sparita.