ANSA.it - Economia - Ue importera' 200mila ton zucchero
Faccio fatica a capire:
prima tagliamo la produzione
e poi importiamo a tasso zero?
Capisco se avessimo tagliato i contributi oltre una certa quota di produzione e chi ce la faceva lo produceva a prezzo di mercato, ma abbiamo tagliato proprio la produzione!
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giovedì 8 febbraio 2007
domenica 28 gennaio 2007
Un passo avanti è meglio che stare fermi
Non ho ancora avuto tempo di leggere praticamente nulla sul discorso liberalizzazioni in modo approfondito.
Nella speranza che poi non si diluiscano ulteriormente in parlamento come l'altra volta, la mia prima impressione è moderatamente positiva.
Molte delle cose che sono spacciate come liberalizzazioni (ad esempio il costo di ricarica) sono più dirigismo che avrebbe dovuto essere materia di antitrust.
Se ci sono quattro competitors sul mercato e tutti, guarda caso mettono delle ricariche che hanno lo stesso prezzo/costo di ricarica secondo me è roba da antitrust, non stabilire per legge che non possono. Ma ben venga, anche se naturalmente le compagnie dovranno pur recuperare da qualche parte la commissione pagata a chi vende la ricarica. Quindi mi aspetterei un aumento delle tariffe.
Anche la commissione massimo scoperto è una cosa contrattuale, come le spese di gestione fido. In azienda, ad esempio, noi usando poco o nulla lo scoperto di conto barattiamo un tasso leggermente più alto con l'eliminazione della commissione massimo scoperto.
Resta il fatto che prima o poi, come accade in altri posti, le banche cominceranno a far pagare i fidi, che per loro sono un bene immobilizzato che se non utilizzato non rende.
Ottimo eliminare un pò di restrizioni alla concorrenza sul commercio. Io sarei partito dagli orari e dagli assortimenti, chi è stato a Londra conosce i negozietti gestiti dagli indiani che forniscono i beni di prima necessità (frutta, qualcosa da mangiare, snack, detersivi, saponi, aspirine) aperti 24 ore al giorno. Qui da noi è vietato.
Ma da qualche parte bisogna pur cominciare e allora vanno bene anche parrucchiere, estetiste e benzinai.
Semmai il problema oggi per certe attività tipo parrucchiera è il passaggio da regolare a irregolare per i costi burocratici ma è altro discorso.
Quindi un piccolo passo, meglio di nulla. Speriamo in futuro ci sia il coraggio di incidere su altri fattori più importanti e che si mecca davvero mano alle authority eliminandone un pò e dando loro veri poteri e che diventino veri custodi delle regole. Spero diventino meglio del carrozzone Consob, o meno assurde di quella della privacy per intenderci.
E per piacere Berlusconi, Fini e compagnia del centrodestra, inutile fare le polemiche come sempre, in cinque anni mi dite una (una) cosa che avete fatto per liberalizzare in modo decente questo paese?
Cercate invece di capire che probabilmente avete perso proprio per quello e per le tasse!
Nella speranza che poi non si diluiscano ulteriormente in parlamento come l'altra volta, la mia prima impressione è moderatamente positiva.
Molte delle cose che sono spacciate come liberalizzazioni (ad esempio il costo di ricarica) sono più dirigismo che avrebbe dovuto essere materia di antitrust.
Se ci sono quattro competitors sul mercato e tutti, guarda caso mettono delle ricariche che hanno lo stesso prezzo/costo di ricarica secondo me è roba da antitrust, non stabilire per legge che non possono. Ma ben venga, anche se naturalmente le compagnie dovranno pur recuperare da qualche parte la commissione pagata a chi vende la ricarica. Quindi mi aspetterei un aumento delle tariffe.
Anche la commissione massimo scoperto è una cosa contrattuale, come le spese di gestione fido. In azienda, ad esempio, noi usando poco o nulla lo scoperto di conto barattiamo un tasso leggermente più alto con l'eliminazione della commissione massimo scoperto.
Resta il fatto che prima o poi, come accade in altri posti, le banche cominceranno a far pagare i fidi, che per loro sono un bene immobilizzato che se non utilizzato non rende.
Ottimo eliminare un pò di restrizioni alla concorrenza sul commercio. Io sarei partito dagli orari e dagli assortimenti, chi è stato a Londra conosce i negozietti gestiti dagli indiani che forniscono i beni di prima necessità (frutta, qualcosa da mangiare, snack, detersivi, saponi, aspirine) aperti 24 ore al giorno. Qui da noi è vietato.
Ma da qualche parte bisogna pur cominciare e allora vanno bene anche parrucchiere, estetiste e benzinai.
Semmai il problema oggi per certe attività tipo parrucchiera è il passaggio da regolare a irregolare per i costi burocratici ma è altro discorso.
Quindi un piccolo passo, meglio di nulla. Speriamo in futuro ci sia il coraggio di incidere su altri fattori più importanti e che si mecca davvero mano alle authority eliminandone un pò e dando loro veri poteri e che diventino veri custodi delle regole. Spero diventino meglio del carrozzone Consob, o meno assurde di quella della privacy per intenderci.
E per piacere Berlusconi, Fini e compagnia del centrodestra, inutile fare le polemiche come sempre, in cinque anni mi dite una (una) cosa che avete fatto per liberalizzare in modo decente questo paese?
Cercate invece di capire che probabilmente avete perso proprio per quello e per le tasse!
venerdì 26 gennaio 2007
Week end difficili
Per lottare contro le liberalizzazioni si preparano scioperi dei parrucchieri.
Dovrete uscire con ragazze con i capelli in disordine.
Tempi duri per Platinette e Montezemolo.
Dovrete uscire con ragazze con i capelli in disordine.
Tempi duri per Platinette e Montezemolo.
lunedì 22 gennaio 2007
Liberalizzazioni per chi?
L'unica vera liberalizzazione rimasta, alla fine, è quella dei farmaci da banco.
Dovuta, intendiamoci.
Chi era pronto a aprire le farmacie?
Prossima fermata i distributori di carburante.
Avete mica notato se stanno costruendo delle pensiline e mettendo delle cisterne lì davanti alla Coop per caso?
Poi abbassiamo le tariffe di ricarica e liberalizziamo gli operatori di telefonia mobile virtuali.
E ho una vaga di idea di chi potrebbe entrare tra i primi nel mercato.
Insomma, quelli aiutavano i decoder e poi acquistavano i diritti del calcio.
Questi liberalizzano e poi ti trovi le coop pronte ad approfittarne.
Dovuta, intendiamoci.
Chi era pronto a aprire le farmacie?
Prossima fermata i distributori di carburante.
Avete mica notato se stanno costruendo delle pensiline e mettendo delle cisterne lì davanti alla Coop per caso?
Poi abbassiamo le tariffe di ricarica e liberalizziamo gli operatori di telefonia mobile virtuali.
E ho una vaga di idea di chi potrebbe entrare tra i primi nel mercato.
Insomma, quelli aiutavano i decoder e poi acquistavano i diritti del calcio.
Questi liberalizzano e poi ti trovi le coop pronte ad approfittarne.
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