Privacy in azienda a rischio dipendenti senza più tutele - cronaca - Repubblica.it
Can che abbaia non morde.
Repubblica abbaia sempre molto, spara titoloni in prima pagina. Ormai siamo allo spettacolo puro. Sostanza poca.
Chi vive in azienda sa bene che la privacy è la solita legge all'italiana, tanta carta e poca sostanza.
Si fanno tutte le procedure del mondo poi la maggior parte dei colleghi per un motivo o per l'altro sanno le reciproche password, quando non sono in un post-it nel primo cassetto. E se mettete come da protocollo le password che scadono i vostri dell'IT passeranno il loro tempo a ripristinare password dimenticate.
Per non dire del fatto che devo chiedere l'autorizzazione ai dipendenti per fargli la busta paga, ai fornitori per pagarli e ai clienti per fargli le fatture.
Tonnellate di fax e carta che nessuno controllerà mai.
Malattia? Ma se il 90% dei certificati ti arriva portato a mano dal collega neppure in busta chiusa!
Quando non te lo lascia la moglie/marito/parente in portineria.
Sindacati? Davvero non sapete quale dei vostri colleghi è iscritto e a quale sindacato?
Fra video, tessere fedeltà, carta di credito (che Visco vorrebbe come unico metodo di pagamento) sanno sempre dove sei, cosa compri ecc.
Per quattro soldi ti vendono profili, mailing list & co.
In compenso è un ottimo metodo per i fannulloni.
Partendo dal presupposto che gli dai il PC per lavorare e in azienda è pagato per lavorare non per fare i fatti suoi...
Non puoi controllare se navigano in internet dove vanno
non puoi controllare le email
non puoi tracciare cosa hanno fatto con i computer
non puoi tenere traccia delle telefonate
non puoi verificare troppo approfonditamente con tecniche tipo impronte se uno passa il badge all'altro
In compenso sei responsabile se gli stessi strumenti (internet, telefono ecc) li usa per commettere reati.
Tanto poi alla fine il tutto serve solo a rendere utilizzabili le liste delle primarie PD, fidatevi ;-)
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lunedì 24 settembre 2007
giovedì 15 marzo 2007
Sempre colpa degli imprenditori
Ipotesi A
Dalla rete aziendale vengono svolte attività illegali, che so associazione sovversiva, pedopornografia, hackeraggio di siti ecc.
Arriva la polizia, non so indicare chi sia stato e vengo condannato io in quanto responsabile della rete.
Ipotesi B
Metto dei filtri e dei controlli che tracciano le attività della mia rete verso internet.
Arriva il garante della privacy, mi dice che non posso controllare i dipendenti e mi condanna.
Ipotesi A/1
Il mio responsabile commerciale improvvisamente si ammala, gli ordini si accumulano nella sua email.
Non li posso leggere perché in mezzo potrebbe esserci il messaggio della chiesa xy che gli dice che la riunione di venerdì è spostata a giovedì (e quindi saprei che lui è un adepto) e il garante della privacy su arrabbia.
Ipotesi A/2
Dal un telefono al mio interno partono telefonate di insulti.
La polizia arriva e mi condanna se non so indicare chi è stato
Ipotesi A/3
Metto un sistema di controllo del traffico telefonico.
Il garante della privacy arriva e mi dice che io non posso controllare e mi condanna.
Ma siamo proprio sicuri che nel 2007 la cosa più conveniente per le aziende debba essere chiudere la rete interna a internet e avere un indirizzo di posta elettronica unica con un sistema di smistamento in ricezione e spedizione e un centralino per chiamate entranti e uscenti?
Tralasciando il fatto che, se mi si permette, dovrei poter controllare cosa fa una persona con materiale mio, mentre la sto pagando (e per il telefono a mie ulteriori spese).
Dalla rete aziendale vengono svolte attività illegali, che so associazione sovversiva, pedopornografia, hackeraggio di siti ecc.
Arriva la polizia, non so indicare chi sia stato e vengo condannato io in quanto responsabile della rete.
Ipotesi B
Metto dei filtri e dei controlli che tracciano le attività della mia rete verso internet.
Arriva il garante della privacy, mi dice che non posso controllare i dipendenti e mi condanna.
Ipotesi A/1
Il mio responsabile commerciale improvvisamente si ammala, gli ordini si accumulano nella sua email.
Non li posso leggere perché in mezzo potrebbe esserci il messaggio della chiesa xy che gli dice che la riunione di venerdì è spostata a giovedì (e quindi saprei che lui è un adepto) e il garante della privacy su arrabbia.
Ipotesi A/2
Dal un telefono al mio interno partono telefonate di insulti.
La polizia arriva e mi condanna se non so indicare chi è stato
Ipotesi A/3
Metto un sistema di controllo del traffico telefonico.
Il garante della privacy arriva e mi dice che io non posso controllare e mi condanna.
Ma siamo proprio sicuri che nel 2007 la cosa più conveniente per le aziende debba essere chiudere la rete interna a internet e avere un indirizzo di posta elettronica unica con un sistema di smistamento in ricezione e spedizione e un centralino per chiamate entranti e uscenti?
Tralasciando il fatto che, se mi si permette, dovrei poter controllare cosa fa una persona con materiale mio, mentre la sto pagando (e per il telefono a mie ulteriori spese).
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