Se dovessi puntare il dito contro
IL DIFETTO di chi fa impresa in Italia lo farei sulla incapacità di aggregarsi.
Ogni popolo porta il peso della storia, che influenza pesantemente il modo di pensare. Questo è il paese dei Comuni, dove tantissimi piccoli signorotti cercavano di fregarsi l'un l'altro.
L'economia stessa è figlia della storia (se non li avete mai letti prendete qualche libro sul tema del Professor Carlo Maria Cipolla) e della mentalità di chi fa l'imprenditore.
E ancora oggi tra comuni vicini ci sono rivalità profonde.
Ecco che allora in questo paese si preferisce essere padroni al 100% del nulla, con corollario magari del retropensiero di essere comunque più furbo del concorrente, di avere il controllo assoluto. Magari col corollario del "fai così perché lo dico io e non rompere le balle che non capisci niente".
Leggevo ieri su Magazine una citazione del Berlusca che avrebbe detto che nessuno ha fatto più di lui, forse solo Bill Gates in USA. Tralascio per carità di patria un commento alla frase.
Ma soffermiamoci un attimo sulla situazione.
Da subito Microsoft fu aperta ad altri soci, i dipendenti venivano pagati in azioni (e sono diventati miliardari), Certo Gates ha sempre tenuto probabilmente la maggioranza, ma non il 100% come il Berlusca fino a prima di entrare in politica.
Ed è così quasi dappertutto, credetemi, in nessun paese al mondo ci sono così poche centrali di acquisto per la piccola distribuzione o centrali di vendita (magari cooperative per riallacciarsi sopra).
Ad esempio quando si va all'estero si va in ordine sparso.
Non si riesce ad organizzare neppure una rete di assistenza e vendita all'estero tra non concorrenti (tra concorrenti è addirittura vietato farselo venire in mente) che porterebbe benefici a tutti.
Dopo due secondi che un consorzio si è formato cominciano le gelosie e ripicche.
Per non parlare delle migliaia di aziende della subfornitura incapaci di sviluppare un prodotto proprio che vengono strozzate da clienti approfittatori e che dovrebbero aggregarsi con altre aziende della filiera per essere in grado di fornire servizi avanzati su sistemi complessi, oltre al piccolo pezzo fatto su disegno.
E intanto, naturalmente ci si lamenta.
I piccoli vengono stritolati dai grandi.
E non si rendono conto che è una scelta loro.
Se poi ci aggiungiamo la spiacevole attitudine a preferire che un lavoro vada ad uno straniero che ad un concorrente diretto Italiano è detto tutto.
PS Ho trovato interessante anche il commento che diceva che è una scelta anche delle associazioni per avere tanti piccoli associati che hanno meno capacità di incidere (e pagano complessivamente di più, mi si consenta ;-) ) che non pochi forti associati.