Sarà l'estate, negli ultimi giorni ho incontrato almeno tre persone che fanno gli imprenditori e che vogliono chiudere l'attività. In qualche caso per scappare da questo paese e fuggire all'estero.
Alcuni altri mi hanno scritto attraverso questo blog per parlarmi della situazione lavorativa difficile causa studi di settore ecc.
Trovo la cosa oltremodo preoccupante.
Mi pare che il risultato che la mentalità anti imprenditoriale di chi ci sta governando in questo momento, unita ai precedenti, stia cominciando a fiaccare una serie di persone.
L'artigiano che chiude ha un basso impatto, magari era anche solo, ma è una potenziale piccola o media azienda che non avremo.
I giovani che cominciano a credere che in questo paese non sia possibile fare impresa sono una pessima opzione per il nostro futuro.
Gli imprenditori che pensano di chiudere certamente non faranno investimenti nel prossimo periodo (ammesso e non concesso che poi non chiudano davvero).
Queste cose mi colpiscono particolarmente perché non vi nascondo che anche in me sta maturando pericolosamente la voglia di andarsene.
Se fossi un giovane, non avessi famiglia e azienda, quasi sicuramente me ne andrei.
Da imprenditore sto invece seriamente pensando di spostare nei prossimi anni in altri paesi il baricentro dei miei interessi. Essendo un'azienda che opera sul mercato globale abbiamo nazioni dove fatturiamo più che in Italia, e dove probabilmente sarebbe possibile "rifare" l'azienda.
Mi sto seriamente chiedendo che senso ha stare qui.
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domenica 5 agosto 2007
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