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martedì 14 luglio 2009

Da dentro o dal colle?

Da sempre una delle decisioni da prendere quando si combatte una battaglia è se farlo da "dentro" il sistema o da fuori.
Questo post nasce dall0 "sciopero dei blogger" odierno ma da mille altre volte in cui ho dovuto prendere questa decisione.

Fin da ragazzi, in compagnia, c'era sempre il tipo che continuava a dire "facciamo qualcosa" e quando gli chiedevi "cosa?" la risposta era "boh, basta che facciamo qualcosa".

Personalmente ho sempre preferito combattere da dentro, il sistema, fosse i Confindustria nelle varie sedi, in politica o in mille altre cose.
Mi è anche capitato, quando per ragioni di opportunità pensavo fosse meglio, di dare le dimissioni. Ma anche da fuori se avevo (ho) qualcosa da dire mando in modo trasparente le mie proposte, altrimenti cerco di non fare il grillo parlante dal colle.

Certo il mondo è pieno di persone che sparano sentenze sul lavoro degli altri ma come Wolly personalmente preferisco chi come Marco Camisani Calzolari e Stefano Quintarelli o altri (citateli nei commenti grazie) cerca di intervenire su chi decide, su chi ha la possibilità di cambiare le cose con proposte concrete rispetto a chi fa lo "sciopero". E' una operazione culturale che porta anche frutti a medio termine.

E' vero che ci sono probabilmente dei problemi di interpretazione della legge, ma è anche vero che va regolamentato, estendendolo al web, il problema delle notizie false.

E non dico che non si può, anzi, deve, criticare.

Ma è sempre molto facile (anche in azienda) criticare il lavoro degli altri. E' innegabile: chi fa prende dei rischi e può sbagliare.
Chi commenta tutto avrà sempre un minimo ragione, qualcosa c'è sempre che va male.
Io però ho un'altra idea della funzione di chi vuol farsi promotore di iniziative:

Il mondo si cambia con proposte concrete sulle quali aggregare il consenso.
E per farlo occorre intervenire costruttivamente là dove si decide.

lunedì 6 luglio 2009

Setacci


Un mio messaggio su Twitter ha portato ad una discussione sul tema immigrazione in FF.
Nei giorni scorsi si è lungamente discusso in FF anche sul tema dei limiti di velocità.

Queste cose mi fanno pensare a quanto oggi sia complessa la società, essendo tutti informati. Lo è sempre stata, ma forse una volta la gente era meno informata.

Governare la complessità con le leggi è cosa improba. Ci sono interessi contrastanti continui.
Ad esempio la voglia di tranquillità degli abitanti di certe zone e la necessità di avere nelle città luoghi di aggregazione. Per contro le zone non frequentate perché non ci sono i locali presentano poi il problema della sicurezza e della gente che dice che non c'è neppure un bar aperto.
I grandi eventi e i problemi che portano, salvo poi lamentarsi che non si fa mai nulla.
Insomma interessi contrastanti anche per le stesse persone: l'appassionato di calcio magari non vuole concerti a San Siro, l'appassionato di concerti che odia il calcio dice "perché loro si io no?".
Vogliamo i parcheggi ma non i box sotto casa.
Vogliamo il verde e dimentichiamo quanto lavoro comporta (con relativi costi) poi la manutenzione, e magari parcheggiamo l'auto nell'aiuola e gettiamo i rifiuti nel giardinetto.

L'esempio dell'immigrazione è uno dei più attuali.
- si le immigrate che fanno le badati no le prostitute
- si gli immigrati ingegneri e che lavorano no i delinquenti

Le leggi, in uno stato serio, sono poche, chiare applicabili e applicate. Esattamente l'opposto che da noi.
Perché devo sentire un politico che dice "regolarizziamo le badanti" e se uno ha una persona che lavora in azienda senza permesso di soggiorno va in galera?
I privati sono più uguali degli imprenditori davanti alla legge? Ambedue fanno lavorare qualcuno in nero.
Un po' come le discussioni dell'altro giorno sui limiti di velocità. O ci sono e si rispettano tutti (compreso il 20 all'ora nei cantieri) se no chi decide quale rispettare e quale no?

Sembra facile, ma non lo è.
Come dicevo la società è sempre più complessa, gli interessi divergenti, a volte anche tecnicamente non è facile trovare meccanismi che offrano garanzie e giustizia.
Chi decide che quell'immigrato è utile per la nostra società e l'altro è un delinquente?

Insomma un bel problema.
Non a caso esplodono gli episodi di intransigenza, stiamo purtroppo tornando ad una specie di far west dove troppo spesso la gente si fa giustizia da se. Sta tornando la legge del più forte.
Che per certi versi, nei limiti, non era poi così negativa. Quando ero ragazzo io se facevi stupidate troppo grosse un qualsiasi adulto che ti scopriva ti dava due ceffoni. E se tornavi a casa a lamentarti ne prendevi altri due da papà.
A scuola, nei bar, in giro era tutta una presa in giro, ogni scusa era buona: grasso, magro, alto, basso, gay, sfigato, conquistatore, povero, ricco, moro, biondo, troppi capelli, senza capelli ecc.
Oggi ci sono genitori che denunciano i professori per un brutto voto. Ad ogni presa in giro si invoca il political correct e la discriminazione.
Cresciamo una generazione di inetti iperprotetti. E troppo spesso, purtroppo, leggiamo di ragazzi che fanno follie davanti alle prime difficoltà.

Invece la soluzione è semplice, lì, a portata di mano. Si chiama educazione civica, si chiama rispetto per gli altri, si chiama tolleranza.
E si chiama poche leggi, semplici, applicate in modo corretto.
E magari un pochino di autoironia, via.

Ma ce lo siamo scordato, la legge serve a far valere i nostri diritti, ad essere "interpretata".
E' uguale per gli altri, per noi stessi abbiamo mille scuse.
Usiamo il setaccio personalizzato per far passare quello che ci interessa.

martedì 16 ottobre 2007

Mal di testa

Esce un decreto legge, la legge non ammette ignoranza.

Allora cerchi di leggerlo.

Leggi Ai fini di cui agli articoli 19, comma 2, lettera b), e 53,comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112, la comunicazione dei dati ivi previsti, relativi all'attivita' di riscossione dei ruoli di cui all'articolo 3 del decreto del Ministro delle finanze 3 settembre 1999, n. 321, svolta fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, puo' essere effettuata entro il 30 giugno 2008.

Ti esplode il mal di testa e abbandoni l'impresa.
E ti chiedi se tutti i ministri in Consiglio dei Ministri sapevano cosa stavano votando.

martedì 18 settembre 2007

Legalità

Massimo rispetto per la decisione dei colleghi siciliani di dare un forte messaggio contro la Mafia.

E i mafiosi non hanno tardato a farsi sentire.

Purtroppo però, nello stesso giorno leggo di un ministro che dice "gli immigrati scendano in piazza". Una ulteriore dimostrazione della strumentalizzazione ormai costante del messaggio politico, tanto per andare sui giornali.

Credo che pochissimi Italiani siano contro gli immigrati in quanto tali. Credo invece che tutti siano contro l'illegalità.

E questo è un paese che, purtroppo, non è più in grado di garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi per la buona parte dei suoi cittadini.
La buona parte del meridione è sotto il controllo della delinquenza organizzata, qui al nord ogni giorno ci troviamo a fronteggiare situazioni certamente meno opprimenti di quelle del meridione, ma comunque mal sopportate dai cittadini.
Dalle piccole cose, come le automobili che girano chiaramente non adeguate (ma se fermano me con le gomme quasi consumate mi richiamano o fanno la multa), oppure cose tipo sporcizia, ubriachi, molestatori, scippatori, piccoli furti. Tutte cose che colpiscono il cittadino e instaurano un senso di incertezza.

Si è persa la certezza della pena, parli con le forze dell'ordine e li trovi demotivati, perché loro sì, procedono con gli arresti, ma per trovarsi i delinquenti fuori dopo pochi giorni.

Esiste un forte problema di legalità in questo paese. Che comprende anche la questione tasse, certo.
E una magistratura che forse non è così efficace come dovrebbe (lasciando perdere le penose cose tipo D'Alema che adesso attacca la Forleo, già difesa dalla sinistra quando liberò gli islamici, solita corrente alternata).

E forse anche la sinistra si sta accorgendo che è un vero, grande problema che tocca soprattutto i cittadini più deboli. Al solito i ricchi si arrangiano da se.


Dimenticavo, se stacchi la cima di uno yacht con su un ministro dopo due giorni sei in galera e ci resti.

martedì 4 settembre 2007

Strano paese

Strano paese quello dove da dieci giorni la principale discussione è sul far rispettare le leggi.

E dove la terza carica dello stato dice che si possono non rispettare.

E poi ci lamentiamo dello scarso senso civico degli italiani?

lunedì 19 marzo 2007

Repressione

Il ministro Bianchi, da buon comunista vuol punire tutti i ricchi che viaggiano su potenti auto di grossa cilindrata.

Chi sorpassa il limite di oltre 60 km orari resta fermo un anno (tipo monopoli se tiri su la carta sbagliata).

Tutto ok ma:
vale anche per i cartelli con divieto 10 km/h abbandonati dopo i lavori svolti nel 1974?
vale anche per le superstrade con limite a 30 km/h perché il fondo è dissestato e allora per scaricare la responsabilità si mette il limite invece di ripararlo?

Basterebbe che i limiti fossero credibili e un pò meno incasinati.

Fate da qui a Barcellona in auto, troverete in 1000 km 5 o 6 variazioni del limite di velocità, facciamo pure 10 (che hanno un senso) e se viaggiate di giorno pochissimi cantieri.

Fate 50 km su un'autostrada italiana...

Non parliamo dello stato di degrado che chi come me viaggia in moto ben conosce. Roba che sembri ubriaco per gli slalom tra tombini, buche ecc che devi fare

Ultima nota, ma i limiti e le multe valgono anche per le auto col lampeggiante blu che di solito mi fanno le luci in autostrada per portare il potente di turno? O che viaggiano a velocità folli per il traffico Romano?
O al comune di Roma c'è sempre il programmino che cerca nell'elenco delle targhe dei potenti prima di emettere le multe?

giovedì 8 febbraio 2007

Questa strana UE

ANSA.it - Economia - Ue importera' 200mila ton zucchero

Faccio fatica a capire:
prima tagliamo la produzione
e poi importiamo a tasso zero?

Capisco se avessimo tagliato i contributi oltre una certa quota di produzione e chi ce la faceva lo produceva a prezzo di mercato, ma abbiamo tagliato proprio la produzione!

lunedì 22 gennaio 2007

Giochini

Mi stanno arrivando parecchi Curricula vitae (è giusto?), per fare i commenti ci vuole un pò di tempo ma l'ho promesso e lo faccio.


Altro giochino: la maggior parte di voi avrà almeno un amico o conoscente che ha un minimo di responsabilità sul lavoro (amministrativi, gestionali ecc).
Provate a chiedergli se secondo lui chi scrive le leggi ha la minima idea di ciò che poi comporta rispettarle e seguirle volendo essere onesti al 100%.
Se poi è uno che lavora a buon livello in amministrazione di un'azienda o da un commercialista meglio.
Poi ditemi cosa vi hanno risposto, evitando le parolacce, grazie.
A scanso di equivoci vale per qualsiasi governo.