Da sempre si parla molto del fisco sulle aziende.
Anche per il lavoro che faccio una alta tassazione sui redditi aziendali mi vede molto contrario. Ne ho già parlato parecchie volte (una specie di mantra, si sa mai che qualcosa si muova).
Come ho detto a mio parere gli utili aziendali non distribuiti dovrebbero essere esento o quasi dalla tassazione. E quelli distribuiti essere tassati in capo al beneficiario.
Il mio discorso è semplice, basterebbe il buonsenso (che non alberga, al contrario del populismo e retorica nella mente dei politici): le imprese creano lavoro e benessere, la loro funzione la svolgono in quel modo.
Pensateci un attimo: se pago poche tasse diventa meno interessante evadere.
Diventa più facile capitalizzare l'azienda. Molti miei colleghi smetterebbero di preoccuparsi di pagare poche tasse e si dedicherebbero (spero) più a sviluppare il business.
I risultati di una economia con poche aziende temo li potremo vedere in un prossimo futuro.
Non solo lo stato incasserà meno tasse per la disoccupazione ma dovrà anche spendere in welfare.
Una media azienda porta allo stato già parecchie centinaia di migliaia di Euro tra tasse dei lavoratori, tasse su consumi energetici, imposte, bolli e balzelli vari.
E' vero che le tasse dei lavoratori le pagano i lavoratori e sono le loro, ma grazie all'azienda che gli dà lavoro, non ci fosse quel lavoro sparirebbero anche le tasse.
Davvero chiedere meno tasse è il solito piagnisteo?
Davvero siamo sicuri che non valga la pena di favorire le aziende in un momento come questo?
Sui dati usciti in questi giorni sul Corriere poi, la solita demagogia.
Vero che ci sono tanti che guadagnano poco in media, ma faccio l'esempio di casa mia: mia moglie col suo lavoro guadagna qualche migliaio di euro l'anno (non è un buon momento) ma può permetterselo avendo la famiglia altre entrate. Mia figlia guadagna qualche centinaio di euro l'anno coi suoi lavoretti part time. La colf (regolarmente assunta ad ore) guadagna poche migliaio di euro l'anno.
Poi c'è il pirla che fa parte dei 76.000 "ricchi".
Se facciamo la statistica cosa succede? Grandissima disparità sociale, ma il pirla mantiene gli altri.
Perché quando fanno le statistiche non eliminano i marginali? Perché non aggregano per nuclei familiari?
Per i negozianti poi, quando usciranno quelle del 2009 si griderà allo scandalo. Ma avete qualche amico negoziante? Secondo voi si è arricchito nel 2009? Perché allora così tanti negozi chiudono?
La verità è che ai governi conviene la lotta sociale (divide et impera) sul discorso tassazione per concentrare la rabbia della maggior parte della gente verso gli
evasori piuttosto che sul come spendono i soldi delle tasse.