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martedì 7 agosto 2007

24 x 365

Essere qui in ufficio mi fa pensare che stiamo sempre più andando verso una società "aperta" 24 ore 365 giorni all'anno. Già la globalizzazione ti porta a ricevere email a qualsiasi ora del giorno.

Per il commercio l'aumento dei centri commerciali ha ampliato molto gli orari. Da un lato per chi ha orari strani come i miei è comodo, dall'altro ci sono due controindicazioni.
Una è il disagio per chi si trova a coprire un certo tipo di turni (tipo la domenica) e ha una famiglia (magari col coniuge che fa orario settimanale normale).
Il problema è abbastanza chiaro, e porta disagio in famiglia.

L'altro è la difficoltà che questo porta allo schema tradizionale del nostro piccolo commercio.
Visto il mio lavoro mi interessa l'analisi competitiva che riguarda i piccoli negozi. Tradizionalmente sono portati avanti dalla famiglia, la nuova situazione li mette in difficoltà perché presuppone un impegno costante e un forte disagio affettivo.
Il maggiore impegno deve essere anche remunerativo, se occorre lavorare in due o tre bisogna che i guadagni coprano due o tre stipendi, il volume d'affari deve crescere.
In questo sono favorite le "catene" che basano tutto su numeri diversi, hanno personale assunto (magari in part time) per coprire le ore di punta.
Il piccolo negozio si trova in svantaggio competitivo: può tenere aperto l'orario tradizionale (e rischia di perdere clienti che si abituano ad andare in altri negozi) o fare lo sforzo con tensioni se il business non è poi di successo.
Oppure finirà come a Londra con i minisupermercati degli indiani che in negozio ci vivono. Ma per accettarlo ci vuole una "fame" che molti nostri commercianti non hanno più.

martedì 2 gennaio 2007

Saldi

Si sa, in Italia la legge cerca di mettere regole su tutto.

Una delle cose molto regolate, grazie alla lobby dei negozianti, è il discorso svendite.
Siamo a pochi giorni dai saldi e i negozi sono quasi tutti vuoti.
In alcuni (anche ne quadrilatero della moda) noti invece un insolito fermento, e ti chiedi se è tutta gente ricca e stupida che compera a 5 giorni dai saldi.
Poi approfondisci e scopri che per i clienti i saldi sono già iniziati. Hanno ricevuto un bell'invito a casa.

La solita ipocrisia e furbizia all'italiana.
Come le chiusure per ristrutturazione o rinnovo locali o il fiorire degli outlet.
Questi ultimi dovrebbero avere la funzione di permettere i saldi per tutto l'anno ai produttori e oggi sono diventati un business aggiuntivo, al punto che ho l'idea che qualcuno ormai abbia una produzione destinata all'outlet.

Non condanno la situazione, è normale che se vado in un posto dove sono cliente mi favoriscano, ma non sarebbe molto più trasparente liberalizzare (mi lavo la bocca, la parola in Italia è considerata oscena) il discorso saldi e svendite?

La scusa è sempre quella di proteggere i piccoli negozianti, ma è una finta scusa, alla fine come detto ci sono mille modi per aggirare l'attuale sistema.