mercoledì 24 dicembre 2008

Arriva stasera se siete buoni

Natale

Chi mi segue sa che queste festività non cadono esattamente in uno dei momenti più sereni della mia vita, quindi da parte mia pochi (quasi nulla) festeggiamenti.
Ma siccome a differenza di Berlusconi credo ci sia anche un mondo lì fuori oltre al mio non posso non pensare agli amici che mi seguono.

Grazie, grazie a chi ha avuto per me parole di supporto in questi mesi, grazie a chi mi legge, mille grazie a chi mi commenta e mi fa pensare, grazie a tutti quelli che alla fine sono diventati praticamente amici nonostante il mio anonimato (la netiquette so bene che direbbe che non vale). In alcuni momenti di quest'anno non vi nascondo che quasi ho avuto più conforto qui (dove grazie all'anonimato sono più libero) che non nella vita reale dove spesso ci sono cose che non si possono dire o far sapere.

A tutti voi, ai vostri cari, ai vostri amici e alle vostre community nella real life e in quella virtuale tantissimi auguri di un Natale sereno e felice.
E come sempre beato chi ha figli piccoli perché nei loro occhi può vivere un Natale incredibile.

martedì 23 dicembre 2008

E' Natale, siamo tutti più buoni

A volte si immagina di essere buoni e le cose vengono prese diversamente dagli altri.

Come tutti sanno sono tempi incerti, il 2009 potrebbe essere un anno difficile, quindi quasi tutti stanno alleggerendo le strutture e i primi a soffrirne sono coloro che hanno contratti a termine o gli interinali.

Noi non abusiamo di questi inquadramenti, gli interinali li usiamo effettivamente nei picchi stagionali di produzione, i contratti a termine come ammortizzatore negli anni incerti.

In questa situazione però anche noi siamo abbastanza attenti a non appesantire troppo la struttura.
Abbiamo una persona in produzione non giovanissima (intorno ai 45 anni) senza particolari capacità, le cui valutazioni sono nella parte medio bassa. Entrato come interinale avevamo fatto un contratto a temine di un anno.
Ma proprio perché è non giovane e ha famiglia abbiamo deciso di tenerlo (un paio di contratti invece non li abbiamo rinnovati), vista la situazione dove possibile abbiamo fatto un altro contratto a termine (di un anno, non di due mesi). E questo è uno di quei casi.

Sono il primo a dire che la situazione non è ottimale, ma è anche vero che da noi se il lavoro c'è la gente viene poi assunta a tempo indeterminato (non facciamo come altri la rotazione dei contratti a termine).

Questa persona invece di essere non dico contento (so bene che il contratto a termine è una specie di spada di Damocle) ma almeno tranquillo per essere stato tra i confermati, si è proprio arrabbiato e non parla più con nessuno.
Col risultato di far venire dei dubbi su un eventuale futuro inserimento.

Per la cronaca si è anche appena preso un bel premio produttività.

Insomma noi pensavamo di fargli un piacere, lui si è arrabbiato.

giovedì 18 dicembre 2008

Regali a basso costo

[mini]marketing, 91 discutibili tesi per un marketing diverso

Stamattina, complice anche un trasferimento su mezzi pubblici, ho avuto un poco di tempo per leggere (e rileggere) uno splendido libro di marketing.
[mini]marketing, 91 discutibili tesi per un marketing diverso,
Senza troppi strombazzamenti e tiraggi secondo me è una bibbia da mettere di fianco alla scrivania e da leggere la mattina prima di iniziare a lavorare. non solo per chi lavora nel marketing.

Istantaneamente è stato stampato in una decina di copie che ho gentilmente donato a persone delle vendite, del marketing, dell'assistenza tecnica della R&D e product manager.

Ho quindi risparmiato sui regali di Natale.
Devo a Gianluca, che notoriamente stimo da tempo quindi questa non è per me una sorpresa, il corrispettivo non del valore del libro, ma del mettere un dubbio, fare pensare, a volte con cose che sono tanto semplici e scontate che sono geniali. Qualcosa che non ha prezzo.

Le idee semplici son quelle che ti fanno dire "ma certo", che ti fanno capire il successo di una cosa. Ma se è così semplice e scontato perché non ci hai pensato tu?

Da leggere. Per tutti.

mercoledì 17 dicembre 2008

Follia pura

Leggo sul giornale che la banca Medici con mr gioco delle tre carte ha perso 1,5 miliardi di euro.

Ormai queste cifre siamo talmente abituati a leggerle sui giornali che passano e vanno.

Poi ti fermi un attimo a pensare e scopri che:

è il reddito annuo di quasi 58.000, dico cinquantottomila, persone che guadagnano 2000 euro al mese.

è il reddito di 10.000 (diecimila) dirigenti da 150.000 Euro l'anno.

Follia pura, poi ci lamentiamo se sta ripartendo la lotta di classe e si diffonde l'odio verso certe categorie di persone.

Anche i ricchi piangono

Mr Madoff farà felici i compagni, gli anticapitalisti e altri.

Aveva tra i suoi clienti preferibilmente i ricchi.

Aveva una predilezione per i capitalisti di razza religione ebrea.

martedì 16 dicembre 2008

Social networks

So che qualche esperto di queste cose (tipo [G]ianluca) mi legge.

E allora mi pongo una domanda.

Considerando che dopo un po' su network come Facebook ti trovi con amici veri, conoscenti e gente che non sai chi è, perché non hanno pensato a stratificare (come avviene nella vita reale) il network?

Ad esempio col mio profilo vero (lasciate perdere quello da blogger) ho dentro amici veri, conoscenti, contatti di lavoro e ?chi cavolo è questo?.
Quindi ad esempio certe foto o stati non mi fa piacere li veda/legga un mio contatto di lavoro o uno che non è mio amico vero.
Nella vita (il nostro original social network) mica diamo confidenza a tutti nello stesso modo, o no?
Perché tale comportamento non lo posso riportare nei social network?

Perché un mio fornitore/collega/conoscente deve leggere le stupidate che mi scambio con un amico ne tempo libero?

E' così stupida l'idea? E programmarla a tabelle non è così complicato. Poi se voglio sono io a gestirla.

Pessimo target

E io che solo leggendo un blog mi sono reso conto che la pubblicità con Doc House, la Thurman e Ibraquelchel'è è di Mediaset Premium e non di Sky?
Son proprio fuori target per la TV.

Io & io

Sempre più mi sto convincendo, in questo periodo, di essere una persona disturbata.
Ognuno a suo modo è strano, ma io lo sono parecchio.
Forse (anche) per questo mi risulta naturale questa doppia vita segreta di blogger.

Va detto che probabilmente, pur avendolo scelto e facendolo con grande passione e piacere, il ruolo nel quale mi trovo mi va un po' stretto.
Il fare il capo azienda, incarnare a serietà, fare la parte del "cattivo" (che mi tocca nel gioco delle parti aziendali) e portare il fardello sulle spalle non sono una cosa da passeggiata. I tutto si fonde poi con il mio senso etico molto sviluppato e la mia voglia di giustizia. E la parte che seguo direttamente è quella finanziaria (numeri e pianificazione quindi).
Ovvio che questo profilo non lascia grande spazio a creatività, pazzia, libertà, e cosucce di questo genere.
Se poi lo unite a rappresentanza esterna, Confindustria, rapporti con le banche ecc ecc ancora peggio.
Caratterialmente poi sono un tipo abbastanza chiuso, e con una faccia che è sempre un po' da incazzato, chi non mi conosce a vedermi (ma anche qualcuno che mi conosce bene, sia chiaro) pensa che io sia un grandissimo stronzo.

Eppure dentro sono, e sono sempre stato, diverso. E in fondo questo blog rappresenta più la mia parte libera e dissacrante. Forse anche per questo non voglio mischiarlo al mio nome della vita reale, qualcuno potrebbe stupirsi.

Ma poi mi devo sfogare, e allora la moto, le passioni brucianti, le follie fatte per Springsteen, la musica, la lettura, le improvvise follie o battute fulminanti.
E ultimamente anche altri, più dolorosi, sdoppiamenti, così dolorosi eppure così naturali.
Il senso del dovere ed etico non mi permettono di sfogare la libertà che cova sotto la cenere ma che poi esplode. A volte nelle passioni brucianti e altre volte in modi più complicati.

Sono sempre stato una persona tendenzialmente di destra ma più a sinistra di molti amici "compagni".
All'apparenza un borghese dei peggiori, in effetti quasi un anarchico.

Insomma una cosa ai limiti (o oltre) i limiti dello psichiatrico.
Adesso lo sapete, ma forse l'avevate già capito.
E anche questo post è bello confuso!

Amministratori delegati

Adesso compero un po' di azioni di una delle principali banche italiane, poi vado in assemblea e propongo il tipo qui ritratto come amministratore delegato.

Tanto peggio di quelli che ci sono non farà di certo.
Farsi fare un pacco con le strutture piramidali è veramente degno di un salumiere di provincia (con il massimo rispetto di salumieri e provinciali).

Roba da vecchi

Roba da vecchi, noi della vecchia generazione siamo ancora abituati alle cose meccaniche.
Che si possono riparare.
E che se non trovi il pezzo lo rifai.

Forse per quello mi piacciono le Harley.

E con la meccanica la roba durava molto di più.

Adesso è tutta elettronica, colleghi il pc e guardi cosa non va: di solito l'elettronica.
E la roba non si aggiusta più (non ne vale la pena), si butta.

Quando non si butta perché (tipo telefonino) si è stufi di vederla o è fuori moda.

Cose inconcepibili per noi vecchi. Ma forse non siamo abbastanza consumisti.
Certo, la roba meccanica costa di più e necessita di personale capace, non bastano gli ex agricoltori cinesi.

giovedì 11 dicembre 2008

Investimenti

Ma se uno offre un milione di dollari per un seggio da senatore è perché pensa di ricavare di più.
E non mi pare si faccia con lo stipendio.
O sono io che non capisco qualcosa?

La verità è che la politica non è un mestiere pulito in nessuna parte del mondo.

mercoledì 10 dicembre 2008

Club di servizio

Faccio parte di un club di servizio, non dico quale. :-)

Mi sono stupito da solo di essere stato chiamato a farne parte e di aver accettato. Ma in fondo ho sempre considerato l'attività in Confindustria pareggiabile al volontariato. E quando sono entrato l'ho fatto su un progetto interessante (mai più ripetuto) per le nuove imprese.

Negli anni mi sono però disilluso, spesso vedo più interesse alle beghe di cortile che non al fare.
E' così in tutti i gruppi, le associazioni e ogni cosa con un minimo di struttura, lo so. So bene che basta ci sia uno strapuntino in ballo e la gente comincia le lotte di potere (ho visto quasi discutere per fare il presidente dell'assemblea di condominio).
Ma da certi club mi attenderei un atteggiamento più consono, in fondo già l'essere lì dovrebbe rappresentare una parte di riconoscimento delle proprie capacità.
Mi rendo anche conto che ci sono persone che hanno poco da fare e per riempire la giornata possono scegliere di fare le lotte di potere per la bocciofila.
Ma mi mette tristezza vedere tanta energia e tempo sprecati.

Tra l'altro alcune recenti esperienze con dei portatori di spilla mi stanno quasi convincendo che forse quando uno la esibisce è meglio tenersene alla larga.
E quindi medito di uscire, se l'appartenenza ad un club per me è un indice di poca affidabilità che ci sto a fare?

Affamati

La Fao: il mondo ha sempre più fame I senza cibo sono 963 milioni - Corriere della Sera
Una cosa è certa, la cosa non vale per il personale FAO che oltre a godere di ottimi stipendi è universalmente noto per la sua fame di magna-magna.
Anche loro intanto risolvono il loro, di problema, poi per gli altri si vedrà.

Oggi è la giornata della corruzione.

Yes we can

Una speranza con la nuova presidenza USA: più benessere e soldi per tutti.

Cominciando, nella migliore tradizione democratica e comunista, dai maggiorenti del partito.

Illinois, arrestato il governatore - Corriere della Sera

domenica 7 dicembre 2008

Prendersi sul serio

Leggo sul Corriere che per questa foto il ragazzo è stato richiamato oltre a rischiare di perdere il posto.
Che un quattordicenne è stato denunciato di violenza sessuale per aver fatto sesso con una dodicenne consenziente.
Genitori che picchiano gli insegnanti per un brutto voto del figlio.
Ogni giorno ciascuno di noi vede scene di litigi e simili per cose che spesso trovo risibili.

Tutti simboli, a mio parere, di una società malata, che ha perso il senso della misura.
Troppi ormai sono incapaci di applicare un minimo di ironia, di comprensione alla vita.
Incapaci di misurare le cose per il loro vero valore.
Certo, neppure io mi aspetto un Presidente del consiglio cazzaro (ogni riferimento è casuale) in occasioni ufficiali, ma sinceramente se poi in privato, con gli amici, fa il pirla saranno fatti suoi.

Davvero vogliamo una società grigia, paludata, dove per ogni cosa tiriamo in ballo gli avvocati e i giudici? Dove la gente non è più capace di accettarsi e di parlarsi?
Davvero vogliamo tornare agli uomini di stato grigi tipo democristiani del dopoguerra? Tanto poi a casa ognuno ha le sue perversioni, fosse anche quella di mettersi le dita nel naso.

E se a da adolescente mi avessero denunciato per ogni ragazzina con cui facevo sesso sarei ancora in riformatorio, credo.

venerdì 5 dicembre 2008

Marchette

Chi ha avuto nella sua vita qualche poltrona, poltroncina o strapuntino conosce bene i meccanismi che regolano spesso i nostri giornali (naturalmente sopratutto, ma non solo, quelli locali).

Tralascio i numerosissimi copia-incolla dei comunicati stampa o delle notizie delle agenzie.
Il top resta, a mio parere la "finta intervista" o certi redazionali semi-pubblicitari.

Qualcuno ha persone decenti che li preparano ma nel 90% dei casi sono delle cose illeggibili.
Si capisce chiaramente che non sono affatto un'intervista ma una cosa scritta da persone che non sanno neppure scrivere.
Periodi micidiali, espressioni che mai uno utilizzerebbe parlando, autoavvolgimenti di pensiero (beh, qui certi lo fanno anche parlando) e formule scontate.
Dopo due righe uno dice "marchetta" e abbandona.

L'importante però, basilare, è che ci sia la foto.
Mi è capitato di fare interviste dove dicevo cose relativamente importanti passate inosservate e apparire tra gli altri nelle interviste multiple su stupidate, ma con foto.
Nel secondo caso "ti ho visto sul giornale".

Dimostrazione che la gente i giornali al 90% non li legge, guarda le foto.

giovedì 4 dicembre 2008

Numeri a caso

Io sono un piccolo Brambilla qualsiasi di provincia, abituato a parlare di persone singole e a contare sulla punta delle dita di una mano esuberi e assunzioni.
Non capisco quindi le leggi delle grandi aziende.

Ma una domanda mi sorge spontanea quando una società di servizi (non che fa roba da assemblare e simili quindi) licenzia non una, non dieci, non cento ma 9000 persone.

Come si fa a fare a meno di 9000 persone, capisco producessero lavatrici e di lavatrici non se ne vendono più, ma servizi?

I casi sono due:
1 - son lì a far niente (e perché le tenevano?) e capisco perché certe bollette sono così care
2 - qualcosa fanno e saranno sostituiti da outsurcing fatto con precari, da delocalizzazione o quel che volete con costo del lavoro più basso

Insomma spesso mi sembrano operazioni di chirurgia estetica ad uso borsistico, quando non impoverimento del know how aziendale.

NB ogni riferimento a fatti od aziende esistenti è frutto della vostra immaginazione.

mercoledì 3 dicembre 2008

A difesa dei deboli

Un'altra grande battaglia morale del Pd e di Veltroni.
Un povero vecchio che fatica ad arrivare a fine mese.

Ospitate

Anche lo strano mondo dei bloggers, oltre a quello televisivo, spesso tende ad essere autoreferenziale e a prendersi molto molto sul serio.
Personalmente cerco di evitare (qui come nella vita) tutte e due le cose. E per me, come ho detto mille volte questo è un diario e contemporaneamente un metodo per confrontarmi con gli altri e, se possibile, ogni tanto mettere qualche dubbio o dare qualche spunto a chi mi legge.

Tutta questa sbrodolata per dire che ogni tanto qualche collega blogger mi chiede un intervento, e quando, come in questo caso, mi piace il blog e la persona lo faccio anche più volentieri.
C'è un mio intervento su "Riflessioni di un Dottore Commercialista" il blog di un commercialista (uno che scrive anche libri, mica fuffa) molto molto interessante. Se avete voglia e tempo fateci un giro, per leggere il blog e se avete tempo che vi cresce anche per leggere il mio contributo.

Colgo l'occasione per rispondere ad Andrea per confermare che trovo l'immagine appropriata. La persona è focalizzata sulla sua mission e molto coerente, per l'ambiente in cui è ;-)

martedì 2 dicembre 2008

Numeri

La crisi comincia a mordere duro.

Ho visto dei grafici andamentali paurosi, la maggior parte delle cose sono il peggio dall'inizio anni 90 (per chi non c'era quelli dell'Italia quasi in default).

E ogni giorno è un bollettino di guerra.
Se va bene è cassa integrazione (in Italia).
Se va male sono licenziamenti (estero).

Letti sui giornali sono numeri.

Vissuti da vicino (e ad oggi non è il mio caso per fortuna) sono persone.
Facile leggere 15.000 licenziamenti, più complicato capire cosa faranno domani per mantenersi quelle 15.000 persone.

Lo so che è un ragionamento scontato. Ma se sono pensieri in libertà...

Il problema è che nei momenti di crisi l'animale lotta per la sopravvivenza, quindi abbiamo davanti un periodo difficile, temo che la solidarietà calerà in un momento nel quale dovrebbe crescere.

venerdì 28 novembre 2008

Il bello e il brutto


Istat: ad ottobre i prezzi alla produzione industriale in flessione dell'1,5% - Corriere della Sera: "Istat: ad ottobre i prezzi alla produzione industriale in flessione dell'1,5%
Il calo, rispetto allo scorso mese di settembre, è il più ampio dal 1980, vale a dire da quando esiste l'indice"
Sono diminuiti anche i prezzi dei prodotti non petroliferi. =,7% e l'aumento su base annuale è stato del 3%. Molto limitato.

Il bello e il brutto del mercato.
La mancanza di ordini e, in parte, la diminuzione delle materie prime vengono ribaltati immediatamente sui prezzi alla produzione.

Purtroppo a volte non arrivano ai consumatori ma quella è un'altra storia.

giovedì 27 novembre 2008

Il valore dei soldi

Nei commenti che ho letto sulla "social card" moltissimi vertevano sul "checcefai co' 40 euri".

Vero. non ci si fa molto.

Ho però l'impressione che (e se leggo i commenti di studenti che magari vivono con mammà mi viene un dubbio) si sia perso un po' il senso del valore dei soldi.

Vero che con 40 Euro si fa poco, ma dipende quanto uno guadagna, se guadagna 10.000 euro al mese gli servono per ricaricare la chiave della macchinetta del caffè in ufficio.
Ma per chi ha una pensione da 800 Euro o guadagna 1000 euro al mese sono pur sempre il 4/5% del proprio reddito.
Per chi conta l'euro non è "nulla". E' nulla per chi guadagna tanto o chi ha qualcun altro che guadagna (ie bamboccioni).

Siamo tutti d'accordo che ci vorrebbe ben altro.
Ma il problema è sempre il solito, certo che ci vorrebbe ben altro... ma chi paga?

Excusation non petita

Mia moglie sostiene che mi scopre quando racconto le bugie perché divento più chiacchierone (e ci vuole poco) del solito e tendo a giustificare e spiegare molto quello che ho fatto.

Vale anche per le lettere ai giornali?

Per la cronaca il seguito del titolo è accusatio manifesta.

Invariato

Dopo gli affidamenti invariati (dò 1.200.000.000 Euro a Zalesky e li tolgo a un po' di piccole e medie industrie) le banche ne hanno una nuova.

Parlando con dei bancari ho scoperto il loro programma per il prossimo futuro.

Non potendo più guadagnare con i derivati, gestioni (?) attive, fondi e porcate simili devono tornare a guadagnare con l'intermediazione del denaro.

Quindi prospettano tassi invariati.

La BCE porterà il costo del denaro al 2% ma noi lo pagheremo uguale perché aumenteranno gli spread (il sovrapprezzo di tasso applicato dalla banca).
Questo nonostante la montagna di soldi pubblici che le banche si preparano ad assorbire.

Business as usual. Indovinate chi paga sempre alla fine? Due volte in questo caso.

mercoledì 26 novembre 2008

Succhiasangue

Visto che il 30 Novembre è Domenica, bontà loro, Lunedì 1 dicembre andranno versati gli acconti delle tasse.

In un momento come quello attuale, dove tutto si è fermato e gli indici di liquidità delle aziende peggiorano giornalmente molti avranno difficoltà a trovare i soldi per versare le tasse (e poi per pagare le tredicesime).

Ricordo a chi non è addentro alle cose amministrative che il nome "acconto" è riduttivo visto che l'"acconto" prevede di versare (tra Giugno e novembre) praticamente il 100% dell'imposta pagata nell'anno precedente.

E' vero che è possibile pagare meno ma bisogna stare molto molto attenti perché se si sbaglia le sanzioni sono molto elevate, quindi salvo casi particolari ogni consulente suggerisce di versare secondo le imposte precedenti.

Quindi tra tre giorni verseremo il 100% delle tasse pagate nel 2007.

Compresi coloro che fanno, ad esempio, panettoni e che non solo i soldi delle tasse non li hanno ancora guadagnati, ma addirittura fatturati (e ammesso che lo facciano con la congiuntura attuale).
E ci sono moltissimi settori per i quali dicembre è un mese chiave per il business.

I rimborsi se si versa in più, se non si riesce a compensare, arriveranno con comodo nell'arco di uno o due lustri.

lunedì 24 novembre 2008

Pensate male


Pur essendo un pianificatore indefesso e uno che esamina gli scenari spesso scelgo "di pancia" e a sensazioni.

E devo dire che ultimamente la squallidità di certa gente mi rende felice delle scelte che faccio. Confermate dalla loro miseria.

Se c'è una cosa che odio nel business sono i piccoli di testa e portafoglio. Gente che per 10 euro vende mammà, e che non si accorge che per quattro spiccioli perde un business ben più importante.

Meglio così, se tutti fossero più furbi sarebbe più dura.

Quando poi chi si dimostra piccino piccino è uno che si spaccia per agenzia di comunicazione, vuol dire che ho fatto bene, perché di comunicazione (e soprattutto ascolto) capiscono pochino.

Web 2.0

Noi viviamo in Internet, con le nostre reti sociali, i blog, e tutta l'attrezzatura di conversazione del web 2.0.

Non per tutti, credo, è così.

L'importante è tenere-pulito-il-cortile-.

E come tocco di marketing due fiorellini.

sabato 22 novembre 2008

Momento terribile

Io ed Epifani siamo d'accordo.

Avevo detto tempo fa che sia pure essendo contrario ad aiuti di stato a settori vari (in particolare auto=FIAT), se lo fanno gli altri non dobbiamo fare le anime candide.

Leggo sul Corriere di oggi che lo dice anche Epifani. Comincio a pensare sia sbagliato!

giovedì 20 novembre 2008

Dolore


Ci sono momenti nei quali il dolore ti spezza il cuore e l'anima.
E non sai se resisterai o ti lascerai travolgere.

Sonno, oblio, sonno per fuggire dalla vita e dal dolore.
Anche se di solito dormi poco. Ma fuggire non è mai la soluzione.

Psicologia

Chiediamo ad un cliente straniero se possiamo procedere con la spedizione dell'ordine che stavamo preparando.

Attiva questa risposta:
no
All activity has stopped
I am sure it is 50% psychological

Sarà meglio che cominci a prendermi qualche libro come quello di fianco.
E ci sono aree dove tutto si è improvvisamente fermato.
Cose assurde.

Poi quel 50% non presagisce nulla di buono, ma a quello eravamo preparati.

martedì 18 novembre 2008

Diffidare

Chi scrive è un ottimista, e si fida delle persone (fino a prova contraria), faccio parte con la mia azienda di quella ormai rarissima schiera di persone per le quali vale più una stretta di mano che un contratto.

Ma non è più così, la vita mi sta insegnando che è meglio diffidare, muoversi con l'avvocato, coprirsi le spalle. Che il mondo è pieno di merde (mi si perdoni il francesismo) la cui viscida stretta di mano conta meno di niente.

Eppure io continuo a rifiutare l'idea che ci si debba comportare così.
Che il mondo sia ormai pieno di approfittatori e gente senza parola e dignità.

Quando poi queste cose arrivano da persone alle quali hai dato la massima fiducia aziendale e personale la delusione è cocente.

sabato 15 novembre 2008

Tengo famiglia

Per la famosissima serie Tengo famiglia segnaliamo Mr Villari.

Detto "poi mi dimetto".

Va detto che riciclare Leoluca Orlando alla vigilanza RAI aveva un certo effetto urticante!

Parlare del PD ormai è come sparare sulla croce rossa, e leggere certe interviste come quella odierna di Matteo Colaninno fa tenerezza.
Voglio vederlo quando poi la CGIL gli blocca la Piaggio quanto gli è simpatica.
Ah, già ma lui ormai è l'ombra di un ministro.

Sicurezza

Una cosa mi sfugge.

Lo "sciopero bianco" che viene fatto applicando rigorosamente le procedure di controllo.

Cosa vuole dire, che normalmente i controlli non li fanno?

So bene che non è così, ma il messaggio, se mi si permette, non è positivo neppure per i piloti.

E da ieri Alitalia ha due nemici in più (miei collaboratori che cercavano di rientrare dall'estero).

venerdì 14 novembre 2008

Il pollo di Trilussa

Le nostre grandi banche si affannano a dire che il "monte prestiti" delle aziende è invariato e quindi non c'è riduzione dei crediti alle aziende.

Vero.

Ma la verità è che per salvare i grandi costruttori di castelli di carte (come Mr Zaleski qui rappresentato) stanno ampliando loro i fidi.
E quello che danno a loro lo tolgono ad altri (appunto, invariato).

Mi chiedo, con i 7.000.000.0000 di Euro (settemiliardidieuro) concessi a questo signore, dati ad artigiani e PMI per investimenti quanti posti di lavoro si sarebbero creati?

E ancora una volta vale il vecchio detto: se devi 10.000 euro alla banca il problema è tuo, se le devi 7.000.000.000 il problema è della banca!

giovedì 13 novembre 2008

IVA sugli incassi

Anche tra i miei lettori c'era qualcuno che chiedeva di versare l'IVA dopo l'incasso.
Personalmente non sono d'accordo per le complicazioni contabili che porterebbe.

Ma Vi segnalo che se ne parla sul Sole24 ore di oggi, a pag 2.
Lo stanno studiando ma con una serie di paletti tali (max 50.000 euro di ricavi... ecc) che sarà la solita cosa tipo "annuncio inapplicabile".
Finita la fila di se vi sarete già rotti le scatole.

domenica 9 novembre 2008

Cosa diranno

Visto che il Presidente Obama dice "saranno necessari sostegni al settore auto, che rappresenta "l'ossatura" del settore manifatturiero" cosa diranno coloro che ne hanno fatto un mito e che spesso sono gli stessi che sostengono "basta favori alla Fiat"?
Da unire a "un taglio delle tasse per la classe media" che in Italia varrebbe per quadri, commercianti ecc e certo non "lavoratori" come nella migliore tradizione di certi nostri politici.

Il mondo cambia.
I nostri politici no.

giovedì 6 novembre 2008

Salvatemi le chiappe

Per la serie.. salvatemi le chiappe!
Notizia uno
Ending our agreement with Yahoo!
Notizia due
BBC NEWS | Technology | Yahoo tells Microsoft: 'Buy us'

Quelli della new economy sono very old.

Culture

Chi opera sui mercati internazionali sa bene quanto contino le differenze culturali.

Sarebbe velleitario voler condurre una trattativa con un tedesco e nello stesso modo con un arabo o un sudamericano o un cinese.
Le differenze culturali contano ed influenzano moltissimo anche l'economia.

Ecco che allora la crisi in atto si ripercuoterà in modo ben diverso sulle diverse aree.

Prendendo le due più grandi macro aree di consumo Stati Uniti ed Europa, vedremo secondo me una grande differenza nei tempi e nei modi di uscita.

Gli Stati Uniti vivono sul debito e di debiti, con fortissima mobilità sociale e territoriale. Perdere un lavoro significa ripartire, cercare nuove opportunità, magari trasferirsi. Il futuro è un'opportunità e il segnale di un nero alla Presidenza, come dicono tutti i commentatori, è forte: tutti ce la possono fare (anche scherzandoci sopra).

In Europa viviamo in una società ingessata, poco flessibile.
Alle prime avvisaglie economiche, non essendo tradizionalmente abituati al debito ma al risparmio, sapendo che perdere il lavoro è un dramma, tiriamo i remi in barca e riduciamo i consumi.
La flessibilità del lavoro per le aziende è bassa.

Tutte cose positive e grandi conquiste, ma in un momento come queste economicamente pericolose.
Se tutti riduciamo le spese, la contrazione economica innesca una spirale che ci porta a ridurre ulteriormente. Non sono per lo "spendete" Berlusconiano, ma occorre trovare un giusto equilibrio.
Allo stesso modo la rigidità nel mondo del lavoro rende meno flessibili e adattabili alla situazione le aziende che rischiano di non riuscire a reagire nel modo giusto.
Noi poi viviamo in un paese dove, per quanto possa sembrare assurdo, è più facile chiudere completamente uno stabilimento che licenziare due o tre persone.

Insomma la mia grande paura è che gli USA passeranno brutti momenti ma ripartiranno pieni di entusiasmo, noi staremo qui a menarcela sul cosa fare e sul di chi è la colpa mentre gli altri ci passano davanti.

mercoledì 5 novembre 2008

Un nuovo leader


Si può pensarla come si vuole, essere contro gli Amerikani (e mettersi le Nike) o adorarli, pensare che sono il male del mondo o la guida.
Ma nessuno può verosimilmente pensare al mondo come è oggi senza il più grande mercato unico di consumo. Sarebbe velleitario.

Oggi il mondo ha un nuovo leader.
Moltissimi in lui hanno proiettato grandissime speranze.
Personalmente ho qualche dubbio, troppi soldi, troppi movimenti intorno a lui, pur senza essere un complottista come chi ha scritto a Buddy.

Con questo mi auguro che si apra una nuova stagione. I grandi, enormi, dubbi mi vengono quando penso alla capacità di noi europei di saper partecipare e collaborare alla leadership mondiale.
Chiusi come siamo nella nostra torre dorata, incapaci di capire che il mondo è cambiato, che occorrono nuove prospettive e idee.

Ognuno di noi, nel suo piccolo, può e deve fare qualcosa per cambiare. Ma occorre un cambio di mentalità da parte di molti.
E le ultime vicende italiane non fanno ben sperare.

PS: mi piacerebbe essere stato al posto della figlia di Obama, ma non perché è il presidente ;-)

sabato 1 novembre 2008

Buone notizie

Il 12 Dicembre i metalmeccanici faranno sciopero.

Considerata l'ondata di cassa integrazione e crisi che è in arrivo se fanno anche due o tre giorni non credo ci sarà molta gente che si straccia le vesti.

venerdì 31 ottobre 2008

Tutto chiacchiere e distintivo

Il Berlusconi D'America
Che non a caso per la battaglia finale riempie la TV di spot.
E ha firmato per la raccolta fondi tante di quelle cambiali che potrebbe essere peggio di Bush.
Quando poi leggo articoli come questo viene a me, l'ansia.

Comunicazioni di servizio

A me poco importa di questa festa importata ma quest'anno c'è una cosa bella di Halloween: il video di Springsteen.
E' un sacco che non scrivo di musica, il buon Blue Bottazzi lo fa mille volte meglio di me, ma il CD dal vivo nel 1982 dei Clash è fantastico. Non riesco a smettere di ascoltarlo.
Un vecchio reazionario come me come può essere tanto amante di Crosby Stills Nash & Young che han fatto un CD contro Bush vecchio stile militante anni 60?
Reunion dei Jackson Five, tipico esempio di chi sputa su passato e famiglia nei momenti di lustro, poi la vita ti presenta il conto.

Non so a voi ma a me 'sto grigio, sarà anche per il periodo che sto passando, mi mette una tristezza!

una nota finale, che forse influenza questo post.
Intanto che scrivo stupidate sullo stato di Facebook lo faccio via Twitter.

Mister NO


Chi ha avuto contatti con in giapponesi sa che un tratto caratteristico della loro cultura è che non sanno dire di no.

In Italia abbiamo chi ha la sindrome opposta.

giovedì 30 ottobre 2008

Iniziamo

Bologna, scontri tra polizia e studenti Ferita una giornalista del «Corriere» - Corriere della Sera: "Tensione a Bologna nel corteo degli studenti anti-Gelmini, che percorso il centro si è diretto verso la sede di Confindustria"

Ottimo, ci manca solo che si torni ad assaltare le sedi delle Associazioni Industriali per mettere di buonumore chi fa il mio mestiere e incentivarlo ad investire.

Goals

Non sono un maniaco delle visite e dei ranking (qualità non quantità) ma prima per controllare il layout ho dato un'occhiata al blog e ho visto il contatore a 249.999.

Un bel traguardo, mai mi avrebbe sfiorato l'idea di arrivarci quando iniziai.

Lo so che c'è chi li fa in un paio di giorni ma io non sono e non voglio essere un insetto.

Grazie a chi mi segue, a chi lo fa commentando, a chi non commenta e soprattutto a chi commenta perché non è d'accordo con me.

Il fatturato non è tutto

Negli ultimi anni c'era abbastanza la fila qui davanti di banche che venivano a proporci crescite per "linee esterne" con acquisizioni.
Devo dire che qualche volta l'idea mi è balenata in testa, poi ci siamo sempre frenati per problemi di management, (non avrei saputo chi metterci nelle aziende acquisite) e spaventati per i problemi di integrazione culturale (siamo strani) di eventuali altri team.

Comunque una prioritaria quota degli investimenti sarebbe stato fatto in leva.

Oggi non posso fare altro che ringraziare la nostra diffidenza per questo tipo di operazioni.
Leggo ogni giorno di aziende cresciute in quel modo e oberate di debiti che devono liberarsi di "asset".

Senza poi contare il numero di fusioni fallite.

mercoledì 29 ottobre 2008

Social nettuoc

So che non interessa nulla a nessuno, ma visto che adesso è di moda, e io notoriamente seguo un sacco le mode, ho rispolverato l'account Facebook creato tempo fa.
Avevo anche creato un account Twitter mai usato.
Ho messo il link a fianco.

martedì 28 ottobre 2008

Spirale perversa

Poniamo il caso (puramente accademico, intendiamoci) che ci sia una grande banca in difficoltà economica.
Che ha pertanto la necessità di ridurre gli impieghi di capitale prestati alle aziende.

Comincia pertanto a richiedere il rientro dai prestiti a breve alle aziende.

Se ciò accade in un periodo di forte crisi finanziaria diventa difficile, per le aziende, qualora siano fortemente indebitate e con poca elasticità d cassa trovare in tempi brevi un rimpiazzo per i fidi (soprattutto se ingenti).

Quindi l'azienda non ce la fa a rientrare.

Tecnicamente in quel momento per la grossa banca il credito andrebbe pertanto messo tra quelli in sofferenza.

Peccato che l'attività bancaria (e Basilea 1 e 2 servono proprio a quello) è basata su ratios di 1:X dove 1 è il capitale necessario e X il capitale impiegabile (era 8 se ricordo bene con Basilea 1, diventa variabile in base ai rating per Basilea 2).
E peccato che un credito in sofferenza, secondo una gestione prudenziale andrebbe a consumare immediatamente pari importo di capitale (teoricamente accantono la possibile perdita).

Allora io ho 100 di capitale e prestiti prudenzialmente per 700 (1:7).
Richiedo di rientrare a prestiti per 50.
Di questi 30 non rientrano.
Facendo due calcoli io mi trovo con:
Capitale 70
Capitale accantonato per 30
Prestiti per 680

Sono immediatamente fuori dal ratio 1:8 trovandomi quasi 1:10.

Devo tornare nei ratios allora chiedo a 120 (devo tornare a 1:8) di rientrare.

Di questi x non rientrano....

Cosa dite, bel casino succederebbe eh? In pura teoria, naturalmente.

Baroni

Io che ho fatto le superiori negli anni intorno al 77 con le manifestazioni studentesche mi sento a casa, anzi ad oggi pochi scontri armati rispetto i miei ricordi.

Ma per il mestiere che faccio (e qualche esperienza Confindustriale) con l'università sono entrato in contatto diverse volte.

I Magnifici Rettori che ho conosciuto sono dei grandissimi stronzi (mi si perdoni il francesismo). Capisco che già uno che viene appellato Magnifico e si agghinda come da foto possa avere qualche problema di identità, ma l'impressione è che siano alla fine dei personaggi autoreferenziali cui interessa enormemente di più la loro bella poltrona e molto meno dei risultati della loro università.

E tutte le volte che prendono la parola chiedono solo soldi, non spiegano a cosa servono quei soldi (prevalentemente a pagare i loro stipendi) ma continuano a chiedere in nome della cultura ecc ecc.
Per poi aprire mille sedi distaccate che non servono a nulla se non a far contento qualche sindaco (e il calcolo costi/benefici lo fanno?).
L'impressione poi è che (per come il rettore viene nominato) in quel posto vadano più intrallazzatori e leccaculo che persone capaci.

Come sempre generalizzo (lo so) e ci sono ottimi rettori, ma se facciamo la media questa è la mia impressione.

Non a caso l'università italiana è ingessata da concorsi, professori vecchi, poca meritocrazia.

E quei polli degli studenti (come ben dice Pansa sul Riformista di ieri) a difenderli.

Per non parlare poi dei rapporti università / Aziende. Unico interesse: quanti soldi hai da spendere?
Ho avuto scene comiche se non fosse che c'era da piangere.
Noi che volevamo fare ricerca, chiedevamo che competenze avevano da offrirci e loro che ci dicevano: si, ma quanto è il vostro budget?
Un po' come se io entrassi in un negozio e gli chiedo di farmi vedere dei maglioni e loro mi chiedessero prima quanti soldi ho da spendere senza mai farmi vedere i maglioni.

Per non dire della disorganizzazione per contattarli.
Provate a contattare una università per fare ricerca se non conoscete qualcuno.
Tipici uffici pubblici.

Che ci siano delle cose che non funzionano siamo tutti d'accordo.
Ma la prima cosa da riformare sarebbe la testa dei baroni universitari.

domenica 26 ottobre 2008

Live blogging

E' stata una cosa divertente, non so quanto utile, visto che scrivere velocemente col BlackBerry pearl non è agevolissimo, gli errori sono sempre in agguato.

Ho notato che non ero il solo a Bologna e consiglio a tutti i commenti del Doktorfranz che integrano, completano e a volte superano i miei appunti presi al volo.

Divertente comunque, se capita lo rifarò.

Un piccolo aneddoto, intorno alla Signora Presidente a fine convegno c'era la solita corte dei miracoli di gente che la salutava (sottoscritto incluso intendiamoci).
Arriva un tipo per fare la "foto" (e meno male che non le ha chiesto l'autografo :-) ) e il suo amico che doveva fare la foto era imbranato come non so cosa e tremava come una foglia. La Signora si è sottoposta di buon grado alla cosa, attendendo paziente. Non so che foto è venuta (eravamo al buio e il flash non è scattato).

In quel momento mi è venuto in mente certi uffici che ho frequentato pieni di foto del tipo con potenti vari.
E ho realizzato che ai tempi non c'erano telefonini e macchine digitali e non ho quasi foto di una parte importante della mia vita.

sabato 25 ottobre 2008

Live 10

Marcegaglia



La crisi finanziaria non diventi di mercato.
I soldi dati alle banche vengano usati per supportare le aziende.
Tavoli di monitoraggio per ogni area dell'andamento degli affidamenti alle imprese.

Chiediamo al governo decisioni a favore delle necessità di credito delle aziende.
Fondi di garanzia per i Confidi.
Che la pubblica amministrazione paghi le aziende a cui deve dei soldi.
Prepararci ad ulteriore credit crunch

Taglio dei tassi dell'1% da parte della Bce e Euribor si riallinei al tus.

Altri interventi:
Fiscale - riduzione Irap, non possiamo pagare tasse se perdiamo.
Detassazione utili reinvestiti.
Problema deducibilita fiscale interessi passivi

Innovazione - strumenti a favore e strumenti per incentivare il risparmio energetico
Faremo proposta sul discorso inquinamento con le altre confederazioni europee. Sappiamo che è opportunità

Investimenti in infrastrutture e facilità di far partire nuovi investimenti.

Relazioni sindacali - solo aumentando la produttività sarà possibile aumentare i salari.
Il governo si è impegnato a detassare gli straordinari anche per il 2009.
Ci sarà in momento nel quale la CGIL dirà di si a qualcuno e qualcosa?

Live 9

Standing ovation per Brunetta.
Che si è dimostrato spiritoso e comunicativo.
Mi è piaciuto molto.
Concreto

Tocca allla signora Presidente

Live 8

Brunetta

Da gennaio certificati di malattia elettronici immediati con controllo immediato delle statistiche per medico/dipendente.

Il deterrente del controllo farà molto anche nei confronti dei medici

Live From Bologna 7

Beretta torna al suo mestiere dei tempi di Rai1 e intervista Brunetta.

Il tasso di assenteismo si è ridotto con punte del 97%!

Si parla di 150 Milioni di euro risparmiati a settembre perché gli insegnanti c'erano tutti e non han dovuto prendere supplenti.

La PA efficiente serve soprattutto alla povera gente, certo non si ricchi che comprano i servizi privati.
Adesso che sono in ufficio bisogna cominciare a farli lavorare. (Beretta)

Brunetta: le aziende private hanno come controllore il mercato.

La PA non ha padrone, i dirigenti non controllano, i lavoratori si comportano secondo coscienza, non esiste mercato e i beni non hanno prezzo e mercato.

Ho i costi ma non ho i prezzi.
Il valore aggiunto della PA si misura con il costo, aumentano i costi aumenta il valore aggiunto.

Dobbiamo avere 60 milioni di controllori e rompere il connubio tra cattiva politica e cattivo sindacato.

Da gennaio ci sarà un metodo di misurazione della customer satisfaction.
E ogni ufficio dovrà dire quali sono i loro standard.
No opacità, l'opacità produce mazzette.

Ci sarà una specie di class action contro la PA.

Live From Bologna 6

Autostrade

Nel 2012 sperano di chiudere i lavori della Bo Fi iniziati nel 1996.
In compenso il Consiglio dei Ministri ha dovuto intervenire per sbloccare la riqualificazione della Mi Co bloccata da un comune (Uboldo).

Ma possibile che il CdM debba occuparsi degli svincoli? (NdR)

Chiede di operare pensando che le cose servono al paese e non al singolo operatore.

Live From Bologna 5

Incredibile, sentire un vice presidente Ibm che parla di web 2, condivisione, forum e queste cose potrebbe farmi svenire.


Il tipo dell'Enel invece di rispondere alle domande parte con una marchetta sulla sua azienda.
E poi parla del fatto che il mercato è libero.
Strano, la sala non è scoppiata in una grassa risata.
Fa più spot che altro. Poi sui ritardi parla di autorizzazioni degli enti.
Livio Gallo, l'uomo delle scuse.
Non è colpa mia, le cavallette, ecc ecc e non ha neppure gli occhiali neri.

Live From Bologna 3

Secondo una ricerca Ibm solo il 20% delle aziende ha in processo formalizzato di sviluppo prodotti.

Live From Bologna 2

Peccato, Telecom non ha mandato Mr Napoleone, mi sarei divertito.

Autostrade per l'Italia hanno un "segretario generale", sarà un lascito delle partecipazioni statali.

Telecom si lamenta della bassa spesa informatica delle aziende.
Portassero le linee decenti dappertutto..

Da una loro ricerca emerge in legame tra investimenti in informatica e redditività e innovazione delle aziende.
Accessi a larga banda in Italia passeranno da 18 a 30 milioni.

Live From Bologna

Convegno Confindustria, primo mio tentativo di live blogging

All'ingresso una bella sfilata di bandiere rosse e di gente che aspetta Brunetta.
Tutti fannulloni :-)

Il presidente di Simest ha un gessato da mafioso.

Mi dicono che Modiano ieri non ha messo molto di buonumore i presenti.

Secondo Barisoni la faccia diceva più delle parole.

Segue, credo

venerdì 24 ottobre 2008

Imprenditori e truffatori

In un recente commento si parlava di imprenditori che falliscono ma pieni di soldi ecc ecc

Oggi ho ricevuto questa mail, che vi passo senza commenti. Era scritta da un indirizzo aziendale che ometto.

Ho 38 anni e dopo circa 16 anni di duro lavoro, senza comprarmi ne la mercedes ne la barca ma solo un modesto appartamento in periferia oggi sono sull’ orlo del fallimento.

Solo 10 mesi fa avevo un azienda con dieci dipendenti, oggi la metà, più io e mio fratello (i coglioni che hanno investito la loro vita nell’impresa), che non aveva problemi nè con i fornitori nè con le Banche anzi faceva pure utili, prontamente reinvestiti in innovazione e tecnologia (non in mercedes scusate se mi ripeto).

Da marzo 2008 ormai facciamo il 25% di fatturato in meno poiché la crisi economica non dà tregua e i miei clienti,tutte piccole e medie imprese non investono più in comunicazione.

Alcune mattine mi mancano i soldi per le sigarette, e mi auguro che tutto finisca il prima possibile, dopo l’ennesima notte insonne ho un solo rammarico: Se ho condotto egregiamente una piccola impresa per 16 anni forse avevo le capacita pure per fare l’usciere in un ente pubblico.

Voi che ne pensate.

Amici trascurati

Cari amici (perché dopo tutti questi anni molti lettori sono in fondo amici, perlomeno di penna) so che vi sto trascurando.

Ma in parte la situazione aziendale, sulla quale prima o poi scriverò un post, e in parte quella personale che mi ha portato ad avere meno capacità di stare connesso e mi tengono lontano dal blog.

Come chi mi segue sa l'ultimo periodo non è stato (e non è) tra quelli più tranquilli della mia vita.
E quindi dovendo dare le priorità purtroppo il blog è finito parecchio indietro.

Devo dire che in giro c'è un'aria pesate pesante, mai mi sono ricordato di ricevere, per noi che lavoriamo in tutto il mondo, nello stesso periodo segnali così negativi da tutti i nostri partner.
E' un bollettino di guerra.
In Europa poi, dove siamo abituati comunque a non indebitarci oltre misura (all'americana) e un barlume di risparmio cerchiamo di averlo le notizie che si susseguono sono mazzate sui consumi.
Parlate con chi volete. Per quasi tutti c'è stato un rallentamento improvviso e fortissimo.

Allora per chi fa il mio mestiere occorrono nervi saldi e capacità di visione.
Il mondo non si può fermare, ma questa è l'impressione che abbiamo oggi.

L'economia è più "sentiment" che altro e oggi tutti vedono negativo.
E più rallenta più freniamo.


L'ho già detto, è venuto il tempo delle formiche, le cicale non ce la fanno con questi freddi.
E molti si danneranno pensando che avrebbero dovuto migliorare i ratio in vista di Basilea2 e non l'hanno fatto.
Certo, le banche non dovrebbero far mancare la benzina all'economia, ma oggi la benzina manca a loro stesse e mi sa che sono più impegnate a garantire la loro sopravvivenza che quella dei clienti.

Ma anche tra le banche ci sono le cicale, basta cercarle.

Lo so che è un post confuso, ma ho seguito il flusso dei miei pensieri, senza programmarlo, senza un'idea di base come accade di solito.

Confuso, come il proprietario del blog in questo momento ;-)

venerdì 17 ottobre 2008

Più stato meno mercato

Per una volta non sono del tutto d'accordo con Steve, di Fuorimercato su Il gioco dell'Opa.

O meglio, sono d'accordo con lui in linea generale ma credo che il problema sia, al solito, la reciprocità.
Sarei d'accordo a non avere interventi "pesanti" dello stato se questa regola fosse valida per tutti.

Invece il grande rischio è che noi ci troviamo (come spesso è accaduto) ad essere corretti, a lasciar fare al mercato, a vedere cosa succede mentre Francesi e Tedeschi (che hanno regole sull'Opa, sfruttate in passato per fermare le nostre aziende) e che hanno grande consuetudine negli aiuti di stato ne approfittano.

Quindi il rischio è che mentre noi facciamo fare al mercato i tedeschi facciano le barricate, diano gli aiuti di stato e anzi qualcuno ne approfitti per fare acquisti.
Non a caso chi ha cominciato a fare acquisti è la Libia che non definirei esattamente economia di mercato.

Il problema che mi pongo è se una volta dentro lo stato si ritirerà in buon ordine finita la bufera. E qui si che ho grandi dubbi.

martedì 14 ottobre 2008

Preghiera

Caro Tremonti, Gentilissimo Silvio

qui è un casino, le banche per i loro problemi interni non hanno più un'euro. Quindi non fanno altro che ridurre fidi e non darne di nuovi, scaricando spesso sulle imprese i loro problemi.

Ma se vogliamo riscoprire l'economia reale e non di carta occorre che le aziende che producono beni tangibili possano investire.

Noi (se li abbiamo) siamo anche disponibili a ricapitalizzare le aziende con i nostri soldini, ma in un momento come questo sarebbe di grande aiuto poter avere una detassazione degli utili reinvestiti o non distribuiti delle aziende.
Ci aiuterebbe a migliorare la capitalizzazione e ci permetterebbe di tirare il fiato in un momento difficile.
Costerebbe anche poco, non è che nel prossimo periodo se ne faranno molti, di utili, e magari aiuterebbe a far emergere un po' di evasione.

So che lassù siete troppo impegnati per occuparvi dei problemi di chi fa impresa.

Ma io un tentativo lo faccio.

Memoria corta

A proposito di memoria corta dei mercati.

Tutti massacrano Alessandro Profumo, nella migliore tradizione italiana del "dagli a chi ha successo".
Pochi ricordano che l'uomo della spinta forte (in quanto capo della sezione corporate) sui derivati alle aziende è il signore qui riprodotto, tale Pietro Modiano, oggi in un'altra banca.

venerdì 10 ottobre 2008

Slowhand

Il business va bene (anche se è meglio non urlare troppo), la vita un po' meno. Altri pensieri e poco tempo da dedicare al blogging.

la volpe e l'uva

Bologna, Cofferati non si ricandida "per motivi di famiglia"- Corriere della Sera.
Lo capisco, ultimamente mi sono reso conto che è meglio guardarsi dagli amici che da i nemici. E a Bologna lui ha tanti compagni amici.
Meglio lasciare che farsi lasciare.

venerdì 3 ottobre 2008

Brutti segnali

Ci sono aziende che fanno pubblicità sul Sole 24 Ore per comperare aziende.
Anche in difficoltà.

Quanti passeranno la mano?
Quanti venderanno a stranieri?
Quanto perderemo della nostra infrastruttura industriale?

giovedì 2 ottobre 2008

Funzioni statali

Leggo sui giornali che Sace ha fatto utili per centinaia di milioni.
Lungi da me, visto il mestiere che faccio, non volere che una società faccia degli utili.

Ma contemporaneamente mi chiedo se è corretto, in ottica di competitività del paese, che Sace faccia gli utili per darli come dividendi al tesoro.
Oppure, visto il mestiere che fa, quanto business avrebbe potuto aiutare a sviluppare con quei 200 milioni favorendo la copertura assicurativa di piccole e medie imprese che vogliono e possono esportare ma hanno difficoltà con i pagamenti.
Un conto è presentarsi da un cliente chiedendo lettere di credito, pagamenti garantiti ecc, un conto è dirgli "ti dò un fido e poi ti faccio 60 gg aperto" ed avere la certezza di essere garantiti da una assicurazione.

Non a caso in moltissimi paesi lo stato aiuta le PMI che esportano proprio attraverso forme agevolate di assicurazione del credito.

domenica 28 settembre 2008

Customer in-satisfaction

Harley Davidson ha una potenza del marchio invidiabile.
Un valore enorme, andando ben oltre gli evangelisti, con gente che si fa tatuare il marchio.

Naturalmente in casi come questi va posta una attenzione molto grande verso il "cliente".
Da venticinque anni HD ha creato una organizzazione che si occupa di coordinare i suoi evangelisti: la HOG (Harley Owners Group) che conta, nel mondo, la bellezza di 1.000.000 (un milione) di soci, cosa che la dice già lunga sulla potenza di un marchio eletto a stile di vita.

Dal punto di vista aziendale è evidente che Hog è una grande organizzazione di CRM.

Nello scorso week end la Hog ha organizzato il raduno europeo in Italia sul lago di Garda.

Da appassionato di HD e membro dell'Hog partecipante all'evento posso dire che peggio di così molto molto difficilmente avrebbero potuto fare.
Facendo adirare non pochi evangelisti (e un evangelista incavolato può facilmente diventare un nemico).

Non una frccia per raggiungere il posto, security di maleducatissimi inglesi che parlavano solo inglese (ho capito che è un incontro internazionale, ma se sono in Italia perché devo parlare inglese anche se lo so?), procedure di ingresso pessime, biglietti carissimi (85 Euro) per entrare in un'area dove c'era poi poco o nulla, impossibilità di comperare il materiale dell'evento se non pre-registrati.
Insomma a mio parere un disastro.

L'impressione è che anche la Hog da CRM si sia trasformato in un centro di profitto, cosa secondo me estremamente pericolosa.
Trasformare in un centro di profitto la funzione di fidelizzazione del cliente vuol dire portare lo spolpamento dello stesso all'estremo, con grossi rischi per le strategie a medio termine.

Cosa ne dicono i miei amici marchettari (spero che qualcuno mi legga ancora)?

mercoledì 24 settembre 2008

Largo ai giovani

Mentre ero sul divano a navigare col PC c'era chi faceva zapping.

E ho scoperto con terrore che la signora qui rappresentata è la novità RAI per l'autunno...

Controllori

Nelle società di diritto privato un ruolo molto importante di controllo è affidato al collegio sindacale.

Chi ha vissuto un po' in mezzo alla politica conosce bene i metodi di nomina dei collegi sindacali delle società controllate da comuni, fondazioni enti pubblici.

Spesso ci sono CdA di enti che non prevedono emolumenti, che sono sempre dovuti invece in caso di collegio sindacale.

Col risultato che spesso degli asini assoluti diventano (teoricamente) controllori dell'operato dei referenti di chi li ha nominati.
Asini assoluti che fanno il commercialista di nome ma in effetti fanno prevalentemente i politici.
Nota bene che siccome vale per le fondazioni, in molti casi vale anche per le piccole banche.

Così, a sensazione, secondo voi sono dei controllori efficaci ed efficienti?

lunedì 22 settembre 2008

Remare contro

Alitalia I piloti: «Noi pressati, rischio incidenti» - Corriere della Sera: "I piloti: «Noi pressati, rischio incidenti»"

Comincio a pensare che i piloti vogliano rilevare l'Alitalia per una ciocca di peperoni.
Già c'è il rischio che tra qualche giorno levino l'autorizzazione.
Dopo questa bella uscita chi più prenderà un volo Alitalia?

Accelerando solo la fine.

Essere liquidi

Siamo in un momento importante per chi non ha dissipato, non si è indebitato, e ha mantenuto un certo equilibrio finanziario (personale o aziendale).

Con le crisi di liquidità se uno ha voglia e capacità di solito ci sono in giro ottime occasioni.

Sia essa la nuova casa, il nuovo macchinario o l'acquisizione di una società.

E' il momento di pensare di investire.
Inutile aspettare la ripresa, a quel punto è tardi e vincerà chi ha investito e innovato oggi.