Dai miei post sono usciti parecchi commenti.
Chi se ne è già andato, chi ha rinunciato.
Personalmente vi assicuro che probabilmente l'unico difetto che non ho è quello di mollare.
Ho combattuto spesso, a volte da solo o quasi (avete presente "avanti miei prodi", poi ti volti e nessuno ti è venuto dietro) per le mie idee.
Sostengo da tempo che non bisogna mollare, che è necessario dare una prospettiva ai nostri giovani, e mi sono sempre comportato in modo coerente con le mie battaglie, pagandone spesso il prezzo. Dire le verità scomode non fa far carriera in certi ambienti.
Quello che oggi mi spaventa e mi rende poco fiducioso è proprio la diffusione del menefreghismo, l'incuria per primi dei cittadini verso la cosa pubblica.
Troppo spesso ci si trova davanti gente che cerca la furbata, la scorciatoia, che cerca di approfittare delle situazioni.
Dalle piccolissime cose, come il rispetto degli altri in una coda o non buttare rifiuti per terra, lasciare un biglietto se bocci una macchina in parcheggio, alla attenzione verso la cosa pubblica.
Trovo più gente in cerca di favori che gente scandalizzata per come vanno certe cose. E spesso ho scoperto che i grandi moralisti volevano solo far fuori qualcuno semplicemente per prenderne il posto.
Quanti di voi nei piccoli paesi hanno visto le lotte contro il sindaco che aveva, che so, autorizzato la discarica e poi il nuovo arrivato l'ha fatta, solo spostata sul terreno di un amico?
Quanti si scandalizzano e hanno comportamenti morali coerenti contro le mille piccole cose che ci bersagliano ogni giorno? Dal commerciante che non ti fa lo scontrino, al vigile arrogante, al furbo che passa davanti in fila. Piccole cose, ma è dall'educazione civica nelle piccole cose che nasce poi la correttezza di un paese.
Le leggi oppressive e confuse non rendono facili i controlli, di fatto da noi saltuari, spesso all'estero non sono solo più civili, semplicemente sanno che per certe cose si viene puniti e seriamente.
Perché gli svizzeri in Svizzera viaggiano dentro i limiti e qui in Italia te li trovi a 180 in autostrada?
Da noi tutto funziona come le tasse, i pochi che le pagano pagano per tutti. Vedi 500 persone con il telefonino che guidano ogni giorno, paga lo sfigato saltuario che fermano. Li fermassero tutti dopo un po'...
Allora se non c'è tensione morale, coerenza, disapprovazione di chi fa il furbo il paese non può migliorare.
Se tutti passano il tempo, come accade da noi, a discutere su cosa dovrebbero fare gli
altri per migliorare il paese ma non li senti mai dire cosa faranno loro come pensate che si possa fare qualcosa di serio?
Io sono disponibile a lottare (certo non attraverso iniziative tipo quella di Grillo), anzi vi assicuro che là dove sono, tipo Confindustria, l'ho sempre fatto. A volte mi prendo del pirla perché ad esempio se parlo di contratti, sapendo che è una mediazione, propongo di "mollare" su cose dove i sindacati a mio parere non hanno torto.
Cerco di fare proposte, anche se poi magari uno leggendo il blog vede una specie di "sfogatoio" e la parte "lamenti".
Ma credo anche che in certe cose valgano più i fatti, i comportamenti di ogni giorno più che le belle parole. Allora qui mi sfogo e nella vita cerco di darmi da fare.
Sui princìpi generali siamo sempre tutti d'accordo. Chi non vuole la pace nel mondo? Estirpare la fame? Un mondo più giusto? Un mondo più pulito? Bellissimo.
E quanti poi fanno le piccole cose che ciascuno di noi può fare? Ad esempio per l'inquinamento: cercare di fare la raccolta differenziata, quattro passi a piedi in più, spegnere le luci quando si esce da una stanza.
Piccole cose, ma importante se moltiplicate per milioni.
Invece è più facile parlare dei grandi sistemi, dei politici (che poi eleggiamo noi) delle grandi questioni di principio.
Mi sono un po' perso (e notoriamente scrivo di getto e limo poco) ma il messaggio è questo: sono pessimista perché vedo nella nostra classe politica lo specchio di un paese che ha perso la tensione morale.