martedì 25 settembre 2007

Buon senso e articolo 18

Ma perché in Italia il buon senso ha così poco credito?

Fosse per me firmerei dopo tre secondi l'ipotesi della protezione dal licenziamento "a scalare".
Basata sull'anzianità di servizio.

Blanda all'inizio e poi come l'attuale per chi diventa "a rischio" raggiungendo magari una certa età e contemporaneamente anzianità di servizio.


Certo, alcune aziende potrebbero approfittarsene, le stesse che oggi usano le pieghe della legge con contratti a termine rinnovati, smessi e ripresi o cose del genere.
Ma quelli si gettano la zappa sui piedi da soli, non hanno ancora capito che l'azienda la fanno le persone e non è tenendole sulla corda che risolvi il problema.
Non a caso sono spesso aziende che vanno male (se piccole) o grandi aziende dove i manager cercano di tenere bassi i famigerati "costi fissi".
Nel secondo caso con la possibilità di licenziamento più facile i costi diventerebbero "semi variabili" e incoraggerebbero anche le grandi aziende ad assumere.


Ma i sindacati sono troppo occupati in lotte politiche interne per occuparsi del bene dei lavoratori.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Piace molto anche a me come idea e credo che possa funzionare qui da noi. Mi sembra una buona mediazione tra esigenze dei datori di lavoro e esigenze dei lavoratori. Troppo longimirante per noi italiani?

Marco ha detto...

già, ma dove l'art. 18 o suoi simulacri proprio non esistono a tutti, lavoratori in primis, va molto meglio.

livellare al basso è sempre una scelta perdente