Ma perché in Italia il buon senso ha così poco credito?
Fosse per me firmerei dopo tre secondi l'ipotesi della protezione dal licenziamento "a scalare".
Basata sull'anzianità di servizio.
Blanda all'inizio e poi come l'attuale per chi diventa "a rischio" raggiungendo magari una certa età e contemporaneamente anzianità di servizio.
Certo, alcune aziende potrebbero approfittarsene, le stesse che oggi usano le pieghe della legge con contratti a termine rinnovati, smessi e ripresi o cose del genere.
Ma quelli si gettano la zappa sui piedi da soli, non hanno ancora capito che l'azienda la fanno le persone e non è tenendole sulla corda che risolvi il problema.
Non a caso sono spesso aziende che vanno male (se piccole) o grandi aziende dove i manager cercano di tenere bassi i famigerati "costi fissi".
Nel secondo caso con la possibilità di licenziamento più facile i costi diventerebbero "semi variabili" e incoraggerebbero anche le grandi aziende ad assumere.
Ma i sindacati sono troppo occupati in lotte politiche interne per occuparsi del bene dei lavoratori.
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2 commenti:
Piace molto anche a me come idea e credo che possa funzionare qui da noi. Mi sembra una buona mediazione tra esigenze dei datori di lavoro e esigenze dei lavoratori. Troppo longimirante per noi italiani?
già, ma dove l'art. 18 o suoi simulacri proprio non esistono a tutti, lavoratori in primis, va molto meglio.
livellare al basso è sempre una scelta perdente
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