Debito secondo la Treccani:
Obbligo del debitore di adempiere una
determinata prestazione a vantaggio del creditore, consistente di solito
nel dare o restituire qualcosa, soprattutto denaro. Anche la
prestazione stessa, considerata dal punto di vista del soggetto tenuto
ad adempiere.
Quindi il buon padre di famiglia quando fa un debito sa che sta prendendo un impegno da onorare, e che qualcuno gliene chiederà conto.
Nella nostra vita quotidiana vediamo con che superficialità invece i politici e la politica trattino il debito.
Non a caso hanno costruito un enorme debito pubblico che come dice qualcuno "I got debts that no honest man can pay".
Perché?
Semplice perché chi fa il politico non è il Debitore, che sarà poi chiamato ad adempiere la prestazione.
Per allora sarà su un'altra poltrona, o se sarà sulla stessa troverà il modo di un ulteriore rinvio verso il successore.
Il concetto di debito come qualcosa da onorare (incluso quello morale delle promesse elettorali) non appartiene ai politici, proprio non fa parte della loro cultura. Anzi un po' di risorse in più fanno sempre comodo ai fini elettorali.
Peccato che poi con il cerino in mano ci restano i successori.
Che possono sempre aumentare un po' le tasse.
martedì 6 agosto 2013
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