So che pare strano ma c'è chi assume (noi) e quindi deve ricercare personale.
Una cosa mi ha colpito molto negativamente in questi giorni.
Alcuni anni fa (pre 2008) capitava spesso di trovare persone "choosy" come le definì la Fornero.
Che rifiutavano un posto se non aderente alle proprie aspettative.
Noi stiamo cercando junior con poche necessità di capacità se non alcune base.
I CV che abbiamo ricevuto sono in gran parte di persone con capacità ed esperienza ben superiori al necessario.
Va detto che siamo considerati azienda buona e affidabile quindi probabilmente questo influisce.
Anche noi, anni fa, avremmo scartato le persone troppo esperte rispetto alla funzione base richiesta.
Mi trovavo però nei giorni scorsi a considerare che molte di queste persone esperte sono a casa o in mobilità, e la domanda che mi facevo era "è giusto lasciare a casa uno in gamba perché è troppo bravo e assumere uno così e così?"
Non è cosa di facile soluzione, ed è una domanda molto triste, perché se queste persone davvero sono esperte ed in gamba, per la società generale (non solo per la nostra azienda) è uno spreco enorme che non siano produttive.
Ed è triste che la situazione attuale sia così difficile per chi ha sempre lavorato con impegno.
Certo, qualche collega potrebbe essere felice, possiamo forse pagare meno persone valide, ma per me è un po' come darsi le martellate nelle balle, perché l'ideale per la società è che una persona possa esprimere il proprio valore e guadagnare di conseguenza.
Alla fine faremo decidere a loro, spiegando bene la situazione, pronti naturalmente a lasciarli liberi se trovano qualcosa di meglio.
venerdì 10 ottobre 2014
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