Sono convinto che tutto sia già stato scritto, commentavo poco fa che bastava leggere Esopo, con la cicala e la Formica per sapere tutto della Grecia.
E un'altra cosa mi fa pensare alla democrazia, al suffragio universale, alla politica e ai giudici.
Ponzio Pilato e il popolo che deve scegliere democraticamente tra Gesù e Barabba.
Siamo destinati a ripetere gli errori dei nostri avi.
martedì 21 giugno 2011
martedì 7 giugno 2011
#tenetedebiase
A parole tutto il mondo dice che in Italia ci vuole più innovazione, più ricerca, più applicazione di nuove tecnologie ecc ecc con relativa cultura del fare.
Pochi hanno tenuta l'altra l'attenzione su queste cose negli ultimi anni come Nòva del Sole 24 Ore. Credo, evidenziandolo, di non fare torti a nessuno, non fosse altro per la diffusione su uno dei maggiori quotidiani.
Tra l'altro con un target "giusto" perché almeno il sole spero che i miei colleghi lo sfoglino.
Ora pare che Nòva cambierà responsabile e contemporaneamente forma, diventando uno dei mille promozionifici pieni di marchette sui gadget.
E credo che la inevitabile conseguenza sia l'abbandono di Luca De Biase (giustamente).
Certo, dal punto di vista inserzionistico potrebbe essere più redditizio.
Certo, il Sole è una società quotata e deve fare profitto.
Ma poi al prossimo che mi dice che in Italia ci vuole più cultura dell'innovazione sul Sole poi sputo in faccia.
NB tutto è basato su indiscrezioni, ma le campagne si fanno quando è il momento.
Sarò la persona più felice del mondo se mi dovrà rimangiare il tutto.
Edit delle 19.00 del 7/6/11
La notizia del cambiamento è confermata.
Qui il post di Luca De Biase sul tema.
Giudicheremo dai risultati
Pochi hanno tenuta l'altra l'attenzione su queste cose negli ultimi anni come Nòva del Sole 24 Ore. Credo, evidenziandolo, di non fare torti a nessuno, non fosse altro per la diffusione su uno dei maggiori quotidiani.
Tra l'altro con un target "giusto" perché almeno il sole spero che i miei colleghi lo sfoglino.
Ora pare che Nòva cambierà responsabile e contemporaneamente forma, diventando uno dei mille promozionifici pieni di marchette sui gadget.
E credo che la inevitabile conseguenza sia l'abbandono di Luca De Biase (giustamente).
Certo, dal punto di vista inserzionistico potrebbe essere più redditizio.
Certo, il Sole è una società quotata e deve fare profitto.
Ma poi al prossimo che mi dice che in Italia ci vuole più cultura dell'innovazione sul Sole poi sputo in faccia.
NB tutto è basato su indiscrezioni, ma le campagne si fanno quando è il momento.
Sarò la persona più felice del mondo se mi dovrà rimangiare il tutto.
Edit delle 19.00 del 7/6/11
La notizia del cambiamento è confermata.
Qui il post di Luca De Biase sul tema.
Giudicheremo dai risultati
Arrivano i barbari (i privati) - Referendum acqua/2
Prendo spunto da un commento al post precedente.
Che mi dice quanta confusione, ignoranza ed ideologia ci sia nei referendum di domenica prossima.
Certo anche la signora Gina ci mette tutta l'ideologia di cui è capace.
Ma leggere "Solo che per privatizzazione in Italia a me viene in mente Telecom, con tutto il brutto che posso pensare" mi fa cadere dalla sedia.
Intanto la privatizzazione della Telecom fu fatta da gente che oggi è schierata per il si al referendum.
Ma soprattutto non c'entra nulla.
Al limite potremmo discutere sulle Autostrade andate ai rentier Benetton, che poi non hanno fatto il previsto piano di investimenti (ma chiedono continui aumenti tariffari).
Qui non si tratta di "privatizzare l'acqua" lo hanno detto in 100.000 ad un popolo che sembra sordo e guidato solo dalla ideologia e, come un cane rabbioso, dal mordere ancora Berlusconi.
L'acqua è e resta un bene pubblico.
Qui si tratta, per il primo quesito, di restituire alle nostre fantastiche ed efficienti conglomerate comunali TUTTI i servizi.
Senza più gare.
Mentre oggi se non altro le società comunali devono partecipare ad una gara, è già successo per elettricità e trasporti, anche se magari non ci avete fatto caso.
Quindi, probabilmente anche senza il referendum alla fine ci troveremmo il "pubblico" a gestire l'acqua. Come oggi spesso gestisce elettricità, gas e trasporti.
Ma almeno ha degli standard di servizio da rispettare, e non lo fa "a prescindere".
Poi vorrei ricordare che non si paga l'acqua, ma il servizio di trasporto e depurazione.
Per chi non volesse pagare l'acqua ci sono comode fonti e fontanelle libere presso le quali approvvigionarsi senza problemi.
Non a caso per le aziende il costo maggiore è sulla depurazione non sull'acqua.
E non mi pare che il pubblico abbia dato prova di grande efficienza, mi pare di ricordare che Milano abbia avuto il depuratore solo sotto Albertini.
Insomma la cecità che fa vedere nel "privato" i barbari e il male, ottenebra le menti e a guardarmi in giro a nulla valgono gli appelli di chi non credo sia accusabile di connivenza con il nemico, o il fatto che (l'Italia è il paese del ridicolo) in pratica Bersani sia favorevole ad un referendum che abroga leggi fatte da lui.
Ma veramente, credete se non a me a a gente di sinistra, il primo quesito "acqua" sarebbe un enorme passo indietro del paese ridando enormi poteri alla politica.
Il secondo alla fine è solo un referendum che decide se il prezzo va pagato attraverso le tariffe (chi consuma paga) o attraverso la tassazione generale o i disservizi per mancati investimenti.
Tra l'altro parlando con amici, i racconti di aree in cui erano partiti gli ATO (pubblici eh) sono la cosa veramente spaventosa.
Costo per le aziende raddoppiato, per i privati +50% e in compenso i soliti politici a governare appalti per centinaia di milioni, non so se mi spiego.
Se si raggiungerà il quorum sul nucleare farà molto la paura e resteremo schiavi di Russia, Algeria e Libia con il loro gas o delle centrali nucleari piazzate a quattro passi in Francia o Slovenia.
Per il quarto credo si vada verso il 98% dei si, ma intanto uscirà un'altra legge ad personam.
Che mi dice quanta confusione, ignoranza ed ideologia ci sia nei referendum di domenica prossima.
Certo anche la signora Gina ci mette tutta l'ideologia di cui è capace.
Ma leggere "Solo che per privatizzazione in Italia a me viene in mente Telecom, con tutto il brutto che posso pensare" mi fa cadere dalla sedia.
Intanto la privatizzazione della Telecom fu fatta da gente che oggi è schierata per il si al referendum.
Ma soprattutto non c'entra nulla.
Al limite potremmo discutere sulle Autostrade andate ai rentier Benetton, che poi non hanno fatto il previsto piano di investimenti (ma chiedono continui aumenti tariffari).
Qui non si tratta di "privatizzare l'acqua" lo hanno detto in 100.000 ad un popolo che sembra sordo e guidato solo dalla ideologia e, come un cane rabbioso, dal mordere ancora Berlusconi.
L'acqua è e resta un bene pubblico.
Qui si tratta, per il primo quesito, di restituire alle nostre fantastiche ed efficienti conglomerate comunali TUTTI i servizi.
Senza più gare.
Mentre oggi se non altro le società comunali devono partecipare ad una gara, è già successo per elettricità e trasporti, anche se magari non ci avete fatto caso.
Quindi, probabilmente anche senza il referendum alla fine ci troveremmo il "pubblico" a gestire l'acqua. Come oggi spesso gestisce elettricità, gas e trasporti.
Ma almeno ha degli standard di servizio da rispettare, e non lo fa "a prescindere".
Poi vorrei ricordare che non si paga l'acqua, ma il servizio di trasporto e depurazione.
Per chi non volesse pagare l'acqua ci sono comode fonti e fontanelle libere presso le quali approvvigionarsi senza problemi.
Non a caso per le aziende il costo maggiore è sulla depurazione non sull'acqua.
E non mi pare che il pubblico abbia dato prova di grande efficienza, mi pare di ricordare che Milano abbia avuto il depuratore solo sotto Albertini.
Insomma la cecità che fa vedere nel "privato" i barbari e il male, ottenebra le menti e a guardarmi in giro a nulla valgono gli appelli di chi non credo sia accusabile di connivenza con il nemico, o il fatto che (l'Italia è il paese del ridicolo) in pratica Bersani sia favorevole ad un referendum che abroga leggi fatte da lui.
Ma veramente, credete se non a me a a gente di sinistra, il primo quesito "acqua" sarebbe un enorme passo indietro del paese ridando enormi poteri alla politica.
Il secondo alla fine è solo un referendum che decide se il prezzo va pagato attraverso le tariffe (chi consuma paga) o attraverso la tassazione generale o i disservizi per mancati investimenti.
Tra l'altro parlando con amici, i racconti di aree in cui erano partiti gli ATO (pubblici eh) sono la cosa veramente spaventosa.
Costo per le aziende raddoppiato, per i privati +50% e in compenso i soliti politici a governare appalti per centinaia di milioni, non so se mi spiego.
Se si raggiungerà il quorum sul nucleare farà molto la paura e resteremo schiavi di Russia, Algeria e Libia con il loro gas o delle centrali nucleari piazzate a quattro passi in Francia o Slovenia.
Per il quarto credo si vada verso il 98% dei si, ma intanto uscirà un'altra legge ad personam.
sabato 4 giugno 2011
Referendum acqua
Come nessuno sa la vittoria dei SI nei referendum sull'acqua, colpirebbe non solo l'acqua ma tutti i servizi che sono stati assegnati con gara (rifiuti, trasporti ecc), tra l'altro spesso vinte dalle stesse municipalizzate.
Mi piacerebbe anche capire cosa succede alle società multiutilities quotate, che perderebbero molto del loro valore (per la serie fatti di chi le ha comperate e dei comuni che sono ancora azionisti).
Per ragioni lunghe da spiegare mi sono trovato, per una fase della mia vita, anche in CdA di una di queste aziende spa semipubbliche.
L'esperienza è stata abbastanza traumatica.
Io sono arrivato bello carico e voglioso di portare un po' di capacità di gestione, ottimizzazione e servizio proveniente dal settore privato.
Partito con le mie cose dopo poco mi hanno fermato, e mi hanno detto che non avevo capito.
Il nostro compito non era certo quello di ottimizzare la gestione, di dare un servizio all'utente.
Il nostro compito era rispettare il contratto di servizio. Basta.
Se quello facevamo sarebbero arrivati i soldi. Se no no. E ottimizzare una qualsiasi cosa poteva volere dire non rispettare il contratto.
Insomma gestione e servizio al cliente? Chissenefrega tanto paga il comune.
E non a caso oggi che l'acqua è pubblica, per chi ce l'ha (perché vorrei ricordare che non tutti la ricevono regolarmente) il servizio è così eccellente che siamo i più grandi consumatori di acqua minerale (che ha enormi costi ambientali).
Evidentemente la gestione dell'acqua, visto quella che ci arriva al rubinetto, non è così apprezzata.
Insomma non c'è servizio al cliente.
E domani tornerebbero al servizio diretto del comune tutti i servizi oggi assegnati con gare.
E' veramente questo che vogliamo?
Carrozzoni politici malgestiti che paghiamo sia attraverso le tariffe che poi attraverso le tasse (non avendo alternative possono chiudere in perdita, chi gli toglie il servizio)?
Io no, ma parlare in modo normale in Italia ormai è impossibile e qualsiasi cosa diventa tifo.
Certo i privati forse farebbero profitto, come oggi lo fanno i produttori di acqua minerale (non sarebbe forse pubblica anche quella), ma lo farebbero se sono bravi a gestire e sarebbe loro interesse se sono in competizione avere clienti contenti.
Mi piacerebbe anche capire cosa succede alle società multiutilities quotate, che perderebbero molto del loro valore (per la serie fatti di chi le ha comperate e dei comuni che sono ancora azionisti).
Per ragioni lunghe da spiegare mi sono trovato, per una fase della mia vita, anche in CdA di una di queste aziende spa semipubbliche.
L'esperienza è stata abbastanza traumatica.
Io sono arrivato bello carico e voglioso di portare un po' di capacità di gestione, ottimizzazione e servizio proveniente dal settore privato.
Partito con le mie cose dopo poco mi hanno fermato, e mi hanno detto che non avevo capito.
Il nostro compito non era certo quello di ottimizzare la gestione, di dare un servizio all'utente.
Il nostro compito era rispettare il contratto di servizio. Basta.
Se quello facevamo sarebbero arrivati i soldi. Se no no. E ottimizzare una qualsiasi cosa poteva volere dire non rispettare il contratto.
Insomma gestione e servizio al cliente? Chissenefrega tanto paga il comune.
E non a caso oggi che l'acqua è pubblica, per chi ce l'ha (perché vorrei ricordare che non tutti la ricevono regolarmente) il servizio è così eccellente che siamo i più grandi consumatori di acqua minerale (che ha enormi costi ambientali).
Evidentemente la gestione dell'acqua, visto quella che ci arriva al rubinetto, non è così apprezzata.
Insomma non c'è servizio al cliente.
E domani tornerebbero al servizio diretto del comune tutti i servizi oggi assegnati con gare.
E' veramente questo che vogliamo?
Carrozzoni politici malgestiti che paghiamo sia attraverso le tariffe che poi attraverso le tasse (non avendo alternative possono chiudere in perdita, chi gli toglie il servizio)?
Io no, ma parlare in modo normale in Italia ormai è impossibile e qualsiasi cosa diventa tifo.
Certo i privati forse farebbero profitto, come oggi lo fanno i produttori di acqua minerale (non sarebbe forse pubblica anche quella), ma lo farebbero se sono bravi a gestire e sarebbe loro interesse se sono in competizione avere clienti contenti.
mercoledì 1 giugno 2011
Lobby
A volte le lobby servono, un paio di risultati Confindustria in questi giorni li ha ottenuti:
Il Sistri, prima attraverso la sperimentazione (che ha dimostrato che non funzionava) e poi con le pressioni per il rinvio
lo ius variandi che è in gran parte rientrato.
Molto spesso queste cose vengono dimenticate o passano sotto silenzio.
E quindi può essere utile ricordarlo.
Il Sistri, prima attraverso la sperimentazione (che ha dimostrato che non funzionava) e poi con le pressioni per il rinvio
lo ius variandi che è in gran parte rientrato.
Molto spesso queste cose vengono dimenticate o passano sotto silenzio.
E quindi può essere utile ricordarlo.
Ciliegina sulla torta
Adesso ci manca solo che, vista la sconfitta elettorale, si usi il vecchio metodo DC/PCI/PSI di acquisto del consenso pubblico attraverso il Deficit spending, perché la colpa è di Tremonti che non ha aperto i cordoni della borsa.
Ma mi spiegate come cavolo ragionate?
Il ceto medio è incazzato nero per la mancata promessa della diminuzione delle tasse (che non può avvenire che attraverso una riduzione delle spese) e adesso avete la bella idea di spendere? Che vuole dire, visti i vincoli europei, aumentare le tasse.
E non credete alle promesse di far pagare "i ricchi".
Per ottenere incassi decenti, le tasse vanno aumentate a TUTTI, vedi Vendola, perché è meglio portare via 50/100 euro a milioni di persone che 1000 ai pochissimi pirla che di tasse ne pagano già una montagna.
Non a caso la prima risorsa è sempre la benzina, pochi centesimi su miliardi di litri.
Oppure vogliamo ancora raccontarci la barzelletta del recupero dell'evasione?
Mentre stanno spesso vessando chi le tasse le paga già.
Ormai siamo al delirio.
Ma mi spiegate come cavolo ragionate?
Il ceto medio è incazzato nero per la mancata promessa della diminuzione delle tasse (che non può avvenire che attraverso una riduzione delle spese) e adesso avete la bella idea di spendere? Che vuole dire, visti i vincoli europei, aumentare le tasse.
E non credete alle promesse di far pagare "i ricchi".
Per ottenere incassi decenti, le tasse vanno aumentate a TUTTI, vedi Vendola, perché è meglio portare via 50/100 euro a milioni di persone che 1000 ai pochissimi pirla che di tasse ne pagano già una montagna.
Non a caso la prima risorsa è sempre la benzina, pochi centesimi su miliardi di litri.
Oppure vogliamo ancora raccontarci la barzelletta del recupero dell'evasione?
Mentre stanno spesso vessando chi le tasse le paga già.
Ormai siamo al delirio.
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