mercoledì 13 luglio 2011

Non capisco (o capisco troppo bene)

Allora la manovra prevedeva una certa serie di misure (se ne è già scritto ampiamente di quanto sia poco incisiva e coraggiosa, inutile stare a ripetere).
Non prevedevano praticamente (al solito) tagli alla spesa pubblica.
Leggendo le notizie che escono oggi:
no all'imposta di bollo per chi ha solo titoli di stato (solo gli italiani? tutti? Boh) Limitando a quattro gatti i colpiti.
imposta di bollo progressiva per i piccoli rapporti
allentamento del blocco delle pensioni
no agli ammortamenti lunghi per le concessioni

Cosa rimane?


E qualcuno, slogan a parte, mi spiega prima o poi cosa vuole dire "tassazione delle rendite"?
Più rendita dei BOT cosa c'è? Ma non si possono tassare o aumenta il costo per lo stato.
La mitica patrimoniale? (che colpirebbe il ceto medio?) Qui e qui.

Slogan, slogan, slogan
Fumo, fumo, fumo

Arrosto poco, come sempre.

Certo è che arriveranno nuove tasse. E il sottobosco continuerà a prosperare.

3 commenti:

Fabrizio ha detto...

Mica vero! Mia moglie mi ha informato oggi che tra le pieghe della manovra dovrebbe passare l'onerosità delle cause di lavoro e di famiglia.
In pratica mentre fino ad ora una causa di lavoro andava esente da contributo unificato e varie altre gabelle da domani si paga!
In un colpo solo si snellisce la rossa macchina della giustizia e si rende più malleabile (che flessibile è desueto) il lavoratore dipendente.

Unknown ha detto...

Beh, se l'importo è quello delle separazioni (dai 37 agli 80 euro) direi che non è nulla contro il costo dell'avvocato (anche se è il sindacato).
E se uno non "rischia" 80 euro in una causa di lavoro è giusto che non la faccia.

Oltretutto in un paese dove fa notizia che vinca l'azienda.

Giuseppe D'Andrea ha detto...

Hai ragione, non è arrivato nulla (di utile) come al solito si tratta di aria fritta e di un po di tasse aggiuntive, molte cose non sono state fatte perchè "non rilevanti", altre cose perchè "troppo rilevanti", altre ancora perchè "troppo compromettenti".

Fin quando si confonde la politica, con la politica elettorale saremo sempre al solito punto.