Premetto che non votavo, ma non sono andato a votare, colto da vomito alla vista dei candidati, alle ultime comunali.
Lascio ai professionisti le analisi del voto (sono di corsa e non ho neppure molto tempo per informarmi) ma volevo fare una considerazione sul vero vincitore delle elezioni: l'astensionismo.
Pur avendolo praticato credo che in questo momento sia deleterio.
Perché se non partecipo vice chi partecipa (e a mio parere poi non posso lamentarmi).
Perché se non vado vincono i professionisti del voto di scambio.
Perché se non vado insieme a moltissimi moderati vincono gli estremisti.
Perché se voglio alimentare la democrazia la devo praticare.
Ci diciamo: si ma non c'è un candidato decente votabile.
Colpa nostra, perché le persone serie (e magari capaci, e non parlo di me) si tengono lontane dalla politica, lasciando spazio a politicanti, faccendieri, trote, autisti, veline, arrampicatori affamati.
Se vogliamo davvero cambiare questo paese è ora di metterci la faccia.
Sogno un dream team con gente seria, anche politici, che sono stati messi ai margini perché "scomodi".
Sogno un parlamento di 150/200 persone capaci che fanno davvero politica e non gli schiacciabottoni.
Sogno che uno come Oscar Giannino le cose che dice in radio le possa dire in Parlamento.
Sogno persone capaci che si mettono a disposizione del proprio paese per 5/10 anni per poi tornare al loro mestiere e lasciare lo spazio ad altri.
Sogno più giovani, più donne in parlamento.
Ma le cose non accadono per caso, e non si può sempre aspettare la pappa fatta.
Occorre metterci la faccia, impegnarsi dall'interno. Facilissimo fare il grillo parlante criticone da fuori.
Forza, fuori il carattere (vale anche per me) e se davvero vogliamo un paese migliore impegniamoci per ottenerlo.
Lo so già che un programma serio poi la gente probabilmente non lo voterebbe, ma almeno poi il famoso #cimeritiamotutto sarebbe la pietra tombale del paese.
PS no, mi spiace, da quanto leggo (e vedo nella mia zona) il M5S pur nascendo dal basso non è quello che ho in mente, troppa demagogia.
martedì 8 maggio 2012
domenica 6 maggio 2012
Investire per risparmiare
Normalmente si investe per risparmiare in fasi successive.
E' un po' che non scrivo di libri, perché leggo meno.
E perché leggo meno?
Perché sono sempre attaccato ai social network con i (troppi) device elettronici anche in mobilità.
Proprio per questo, seguendola e stimandola da tempo, sono stato incuriosito da questo libro di Alessandra Farabegoli già uscito in forma elettronica e in uscita in forma cartacea.
Nello stile dell'autrice, che non a caso si definisce "distributrice di buonsenso" il libro si legge velocemente, senza troppi ghirigori e ripetizioni all'americana e contiene moltissimi suggerimenti, appunto, di buonsenso e operativi.
Cose che ognuno di noi probabilmente dovrebbe sapere (si parla di dieta informativa, e da lunedì tutti siamo a dieta vero?) ma che spesso non facciamo.
In molti punti mi ha costretto a fronteggiare mentalmente la mia pigrizia nell'affrontare certe tematiche che non amo e per le quali ogni scusa è buona.
E ribadisce fortemente l'ansia da notifica che quasi tutti abbiamo (è suonato un avviso sul cellulare proprio ora, che sarà?)
Ma oltre alla componente "psicologica" c'è una ampia spiegazione operativa, molto interessante, anche per gli utenti più "avanzati", con la spiegazione di metodologie e software che ci permettono di ottimizzare l'utilizzo della nostra risorsa più scarsa, il tempo.
Insomma investire un po' di tempo nel leggere il libro permette di ottimizzare e risparmiarne parecchio dopo.
Se poi siete "nuovi" sui social network e ve ne state appassionando è un must read.
E io spero di riuscire a mettermi a dieta, con una dieta equilibrata in ambedue i suoi significati.
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