mercoledì 8 aprile 2009

Dubbi


Non sono certo antindustriale.

Ma a volte mi sorgono dei dubbi, tanti su alcuni "colleghi".

Poi mi rinfranco, non considero certa gente "colleghi".
E comprendo come poi possa nascere l'odio per l'industria.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Lungi da me la simpatia per quell'impresa però, ad onor del vero, l'ospedale dell'Aquila non è "venuto giù come cartapesta". E', invece ancora su. E Impregilo lo ha solo ristrutturato, qualche anno fa. La struttura originaria, degli anni 70-80, è ancora la stessa.

Cordiali saluti

FB

Anonimo ha detto...

Imprenditore dobbiamo combattere i colleghi che rovinano la categoria.

Unknown ha detto...

@FB
Ammetto di non avere approfondito più di tanto la cosa (sembro un giornalista, lo so).
Resta il fatto che leggevo sulla stampa che l'ospedale è inagibile al 95%.
Se non è crollato poco ci manca.

E se lo hanno ristrutturato, nella mia testa, avrebbero dovuto tenere conto delle nuove normative antisismiche. Non è che si un'area considerata tranquilla.

E comunque era uno sfogo più generale sul modo di lavorare di alcuni che discredita la categoria.

Anonimo ha detto...

Imprenditore, ci mancherebbe, dai! :-)

Cercando qua e là ho scoperto che devo correggermi pure io: l'ospedale fu inziato - no so da che impresa - nel '72 su progetto degli anni '60. E' stato terminato nel 2000 (da Impregilo).

Negli anni '60 L'Aquila non era considerata zona sismica, per cui il progetto non teneva conto di questi rischi.

Tutto sommato, mi sembra che il fatto che sia ancora in piedi, pur danneggiato, e che nessuno si sia fatto del male al suo interno durante la scossa, mi pare già un bel successo, viste queste premesse.

Ciao

Unknown ha detto...

beh, si

in un paese come questo dove ci si è ormai rassegnati... si

Unknown ha detto...

per la cronaca adesso nascono anche i mitici "gruppi di facebook" che tanto spaventano i giornalisti e i politici contro Impregilo per questa storia.

Anonimo ha detto...

A sentire Adriano che si ritira pensando ai terremotati mi vien da dire, mettete a pane ed acqua gente come Moratti.
Basta imprenditori sperpera soldi che poi chiedono sacrifici ai dipendenti.
Mandiamoli a casa danneggiano gli imprenditori seri che faticano tutti i giorni.

Woman ha detto...

http://it.peacereporter.net/articolo/15084/Senza+vergogna

Io sono davvero senza parole...

Anonimo ha detto...

Pure io sono senza parole dal momento che dall'articolo linkato qui sopra si insinua che il lavori strutturali e di edificazione dell'ospedale in questione li abbia fatti Impregilo. Non solo: lo si insinua con una certa ironia.

Invece Impregilo qui NON c'entra per nulla: i lavori che ha effettuato (per ultima, questo è vero) all'ospedale hanno riguardato i pavimenti (piastrelle), i bagli (idem), qualche cosa alle facciate (intonaci) e roba del genere.

E' chiaro che Impregilo ha la sua ottima dose di schelettri nell'armadio. Ma dando loro addosso a torto, come in questo caso, si ottiene l'effetto opposto. Si vada piutoosto a vedere quale impresa (se c'è ancora) costruì la struttura.

Se, putacaso, fu una delle seguenti imprese: Cogefar-Impresit, Girola, Lodigiani, allora Impregilo (nata dalla fusione delle tre appena elencate) potrebbe avere delle responsabilità "ereditate" per così dire. Altrimenti no.

Cordiali saluti
FB