martedì 17 aprile 2012

Una pazza idea

Si combatte il traffico tenendo fuori dai centri storici le automobili.
Ma una componente importantissima del traffico deriva dalla logistica, sempre più un big business dei nostri tempi.

Sul tema avrei però una modesta proposta.
Con l'accorciamento delle supply chain e il poco magazzino abbiamo sempre più consegne piccole e frequenti alla rete di vendita.
Spesso gestita da una grande quantità di diversi corrieri. Può quindi capitare che uno stesso negozio riceva o effettui diverse spedizioni lo stesso giorno con corrieri diversi.

Se fossi sindaco (inimicandomi il mondo):
  1. farei una gara per la gestione delle consegne in città che preveda solo veicoli elettrici e un magazzino di consolidamento delle spedizioni in arrivo per la città (e in uscita dal centro) fuori città, vicino ad una autostrada e con ferrovia. Favorendo la composizione di un consorzio tra grandi corrieri e padroncini locali.
  2. tutte le consegne per la città dovrebbero essere obbligatoriamente arrivare lì. La successiva consegna dovrebbe avvenire la mattina entro le 10.30 e pomeriggio entro 16.30 (solo per materiale urgente tipo medicinali/deperibile). La logistica dovrebbe e potrebbe consegnare il materiale dividendo la città a zone.
  3. chiuderei il centro a tutti i mezzi di trasporto merce che arrivano "da fuori"
  4. chiuderei completamente il centro alle auto dalle 8 alle 9.30 per evitare chi va al lavoro (e si, completamente vale anche per i politici)
Avremmo così una singola  consegna al giorno per ogni negozio con un percorso ottimizzato per zona e fatto con veicoli elettrici.

Pony, piccoli pacchi messaggeri ecc potrebbero girare solo in bici o motorino. Se devi consegnare roba grossa passa per la logistica.
Risparmieremmo una marea di traffico, centinaia di furgoni in doppia fila e alla fine secondo me anche dei soldi per l'ottimizzazione dei flussi.

Certo migliaia di padroncini mi odierebbero a morte.

7 commenti:

S. ha detto...

La tua idea non è nuova, ci penso anche io da tempo, penso che anche gli enormi camion non dovrebbero viaggiare vuoti in autostrada per il viaggio di ritorno ma che ci dovrebbe essere una centrale obbligatoria in cui offrire il proprio viaggio di ritorno a tariffe vantaggiose (sempre meglio che farlo gratis) ma siamo ben lontani.

E quando ti accorgi che lo stesso corriere arriva in consegna 3 volte in un giorno con 2 padroncini diversi allora l'idea della logistica ottimizzata appare immediatamente come grossa utopia.

Luigi Rosa ha detto...

Se non ricordo male, Vicenza fa (o faceva) qualcosa di simile, ma non uguale.
La parte "non uguale" (se non ricordo male) passa attraverso l'uso di una cooperativa di consegne gestita dal comune o qualcosa di simile.
Magari qualcuno della zona puo' essere piu' chiaro.

Unknown ha detto...

Io sto pensando allo sviluppo di un sistema di delivery a impatto zero sull'ambiente. Abito a Monza e in 6km vai da una parte all'altra.Gli uffici sono concentrati nel centro.
Vedremo se il progetto decolla oppure no...

Omar ha detto...

Quando ho proposto una idea simile, nel forum provinciale su economia e lavoro, per le consegne nel centro del nostro capoluogo, per altro pedonalizzato da ormai un ventennio, mi hanno guardato come un minus habens. E dire che nella prima periferia del capoluogo abbiamo una azienda che trasforma mezzi come furgoni e furgoncini in veicoli elettrici. Che vende prevalentemente all'estero. Saluti

xmasproject blog ha detto...

esistono diversi progetti in tal senso. A Milano come gruppo consiliare del m5s, abbiamo proposto questo modello: http://www.interportopd.it/

sembra essere piaciuto, vediamo se proporranno qualcosa di intelligente. Per ora i mezzi commerciali pagano meno di quanto pagavano con la Moratti, ed entrano sempre. ciao

lionello ha detto...

A padova esiste già, con mezzi a metano ed elettrici: http://www.cityporto.it/
Lionello
http://www.oybo.it

Il zoppetto ha detto...

Parliamo dei 40 quintali di farina che il panificio della mia famiglia deve ricevere tutte le settimane per poter produrre il pane. E non voglio dire nulla del resto degli approfigionamenti di cibi freschi, con trasporti refrigerati che i negozi della zona centrale di bologna devono ricevere tutti i giorni, piu' volte al giorno. L'attuale sistema e- frutto di una evoluzione durata decenni, se non secoli. Preferirei evitare soluzioni che comprtino l'impossibilita' di lvorare. E non e- certo spostand le attivita' che si risolve il problema.