mercoledì 10 giugno 2009

Ma di cosa cavolo parla questo?

Oggi mettevo a posto un po' di cose e ho trovato un mio articolo scritto in ottobre 1995.
Era per una roba Confindustriale.
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Proprio a seguito di quelle richieste la [...] ha deciso di avviare un servizio sperimentale attraverso Internet.
La ragione di questa scelta può essere riassunta in 3 punti : velocità e aggiornamento, costi, visione strategica.
La velocità di circolazione e di aggiornamento sono le principali esigenze di qualsiasi sistema di distribuzione delle informazioni. L’utilizzo di metodi tradizionali quali fax o lettere comporta una attività di segreteria che è spesso fonte di ritardi, inconvenienti e malfunzionamenti, oltre ad essere sottoposta alla disponibilità di tempo di chi “smista” questo tipo di corrispondenza.
In caso di documenti particolarmente lunghi (come relazioni ad esempio) il fax è anche molto dispendioso, soprattutto se il documento è da inviare a più persone.
Nicholas Negroponte sostiene che i giapponesi ci hanno “imposto” il fax, invece della posta elettronica, perché il fax si adatta meglio alla loro scrittura.
Non parliamo poi del telefono : spesso il destinatario della telefonata è già occupato (altre telefonate, riunioni) o addirittura assente.
Ad un servizio basato sul WWW, una specie di “bacheca”, posso accedere quando mi serve, a qualsiasi ora, trovandolo aggiornato. Alla mia posta elettronica posso accedere anche se sono in viaggio, a casa e rispondere nel momento in cui ho tempo o appena ho pronte le informazioni richieste.
La preparazione di documenti in gruppo diventa poi molto più flessibile. Con i moderni programmi posso fare le mie annotazioni "a margine” e ritrasmettere il documento.
I costi di Internet sono ormai relativamente bassi, sono disponibili accessi a costi annuali accettabili per un’azienda con fornitori del servizio in quasi tutte le maggiori città. Questo permette di utilizzare il servizio con tariffa di chiamata urbana. Trasferire documenti (anche lunghi), immagini e tabelle di foglio elettronico richiede pochissimi secondi (questo articolo è stato trasmesso così).
Per quanto riguarda i motivi strategici, è mia personale opinione che con la liberalizzazione dei servizi di telecomunicazione le aziende entro qualche anno avranno la propria rete interna connessa ad Internet. Questo permetterà comunicazioni pressoché istantanee, se io sono seduto davanti al mio computer e mando un messaggio ad un mio corrispondente (con le rispettive reti aziendali connesse ad Internet) lui riceverà il messaggio in pochissimi minuti, potrà preparare la risposta e inviarla.
Crediamo che l’aderire allo standard Internet porti a maggiore facilità di accesso e di sviluppo. L’utilizzo di reti private o non standard offre maggiori possibilità di sicurezza ma chiude la possibilità di usare il servizio anche nei confronti di esterni come ad esempio giornalisti o altre persone non collegati al servizio privato.

Il servizio dei [...] è per il momento sperimentale e comprende l’agenda, le notizie, una lista dei componenti, oltre ai collegamenti con le gli altri servizi dei [...] presenti sulla rete.

Chi ha accesso ad Internet può quindi collegarsi con un programma per il World Wide Web a:
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Letto oggi forse fa un po' tenerezza. Prego notare il passaggio: è mia personale opinione che con la liberalizzazione dei servizi di telecomunicazione le aziende entro qualche anno avranno la propria rete interna connessa ad Internet
Questo post partecipa al thread nato si FF qualche giorno fa sul quando ciascuno aveva iniziato ad usare la posa elettronica e dove.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cavoli, 14 anni fa. Sembra passata un eternità, eppure, sembra tutto così normale. Giorgio '82

Anonimo ha detto...

Era un pò che non capitavo sul blog ma gli ultimi 3/4 post sono veramente incredibili..
segno che al di là degli stereoptipi (industriale/miope sfruttatore -sindacalista/fannullone) si possono esprimere delle opinioni illuminanti e costruttive utilizzando solo un pò di EQUILIBRIO ed obiettività.
Complimenti

duca ha detto...

Sotto l'ombrellone, al mare mi ero portato "to be digital". Iniziai a leggerlo e poi dopo qualche pagina me lo divorai letteralmente. Tutto ciò che scrisse Negroponte si è avverato e io grazie a quel libro per anni ho potuto comprendere e qualche volta anticipare e realizzare i cambiamenti informativi dell'azienda in cui lavoravo.
Ad esempio abbandonai il mio vecchio MACINTOSH APPLE e feci installare nei nostri uffici solo PC (allora si diceva IBM compatbili) solo perchè allora era difficile navigare con gli Apple e l'obiettivo fondamentale era essere in rete.......tra noi e con il mondo. Oggi pare così tutto scontato, ma io spesso mi stupisco ancora per una video conferenza su Skype o per una call conference su Skype con quattro persone i quattro città diverse. Mi stupisco di poter giocare a scacchi con un australiano o con un iraniano.....e alla fine della partita discutere con loro di politica sulla chat.