domenica 3 gennaio 2010

Acceleratore

Una cosa che ho notato nelle mie frequentazioni.

Tutti si lamentano, ma spesso la grande crisi del 2008/2009 a mio parere è stato solo un acceleratore che ha colpito in modo durissimo, mettendole a terra, aziende che secondo me erano decotte.

Spesso c'erano aziende mal gestite o razziate dai proprietari, qualche stronzo avrà rimpatriato quei 95 miliardi di euro no?, non dimentichiamo che l'evasione sono prima di tutto soldi rubati dai soci all'azienda.
Quindi, già prima della crisi, ci si trova con aziende sotto capitalizzate, con debiti enormi e margini risibili (se non in perdita). Magari che non fanno più grossi investimenti

La crisi arriva e accelera problemi che sarebbero stati inevitabili comunque.

Le aziende ben gestite, equilibrate la crisi l'hanno sentita, eccome se l'hanno sentita, ma alla fine se la stanno cavando. Certo con grandi sacrifici, senza sapere bene come saranno strutturate tra un anno, ma se la stanno cavando. E per loro, credetemi, nella maggior parte dei casi le banche stanno facendo la loro parte (magari ricavando qualche margine extra ma di quello riparleremo).

Quando quindi vi trovate davanti un'azienda che sta saltando per la crisi andate a vedere i bilanci degli anni passati. Se vedete le aziende che perdevano già prima la crisi è chiaramente una scusa.
Ma ce ne sono tantissime che avevano utili/perdite costanti tra +10.000 e - 10.000,  quando non utile tra i 3000 e i 5000 per anni e anni (giuro, ce ne sono un sacco) dei maghi del budget in grado di programmare in modo strabiliante l'utile aziendale.
O piuttosto gente che faceva il bilancio in un qualche modo?
Ma secondo voi è la crisi che ha condannato questa gente?

Poi ci sono le aziende che sono cresciute a suon di acquisizioni a debito, alle quali ora mancano i flussi per ripagare il debito. E questa è ancora un'altra storia.

5 commenti:

Francesco Cuccuini ha detto...

Concordo pienamente!

Con qualche sfumatura, con piccoli distinguo, senza generalizzare ma concordo con la tesi che la crisi ha colpito dove poteva colpire.

L'approccio forse é grossolano ma ha una sua logica.

E ineccepile.

:-)

Anonimo ha detto...

Quando UNO non rispetta le regole, il problema é lui.

Quando il non rispetto delle regole é la norma, il problema é da ricercarsi nel sistema.

Anonimo ha detto...

e chi ha iniziato proprio nel 2008?
chi ha solo iniziato e non ha mai fatto " impresa " prima?
Io ho solo un negozio e se guardo il mio Unico 2009 mi viene solo da piangere.
Sono in perdita!
Si, è vero che ho dovuto affrontare parecchie spese per aprire ma ho paura lo stesso di dovere chiudere baracca e burattina ( sono da sola)
E il 2009 non è stato elargitore di chissà quali compensi.
Io ho una copisteria e mi occupo di fotocopie, plottaggi, volantini e cose così.. questo Natale ho avuto la metà di commesse per pensieri di Natale da regalare e non ho la capacità di promuovermi adeguatamente... imprenditrice mediocre, punto.
Ho mio marito che per fortuna lavora e mi può dare una mano.. ma quanto potrò resistere?
E poi vale la pena di resistere?
Sono desolata e impaurita e con me lo sono in tanti altri, e sono persone che il loro negozio lo hanno da molti più anni.

Anonimo ha detto...

Signora Varah

Le consiglierei di analizzare il business dal punto di vista del cliente.

Per farlo, può anche contattare direttamente i clienti e chiedere loro che cosa potrebbe fare di meglio. Molti aspetti dell´offerta sono migliorabili.

Chiaramente, non tutto é controllabile. Se i suoi clienti stanno andando falliti a causa della situazione economica... c´é poco che lei possa fare.

In questo caso, bisogna valutare se potrebbe indirizzare l´offerta ad altri segmenti di mercato. O ampliare la clientela (cercando clienti anche a distanza, su internet, ad esempio). O se ci sono opportunitá di vendere un prodotto finito, invece che un servizio (vendendo poster di foto fatte da lei, ad esempio).

Il punto é: valutare modifiche dell´offerta che abbiano prospettive migliori.

Se in tutti i casi le prospettive rimangono negative, allora probabilmente é meglio chiudere e limitare i danni. Ma, prima di decidere questo, vale la pena di fare un´analisi approfondita della alternative.

Il blog puó essere una fonte di idee e approfondimenti, se le interessa. E il rapporto qualitá prezzo é imbattibile: é gratis! :)

Saluti,
Anton

Anonimo ha detto...

la crisi esiste ma e' anche un opportunita' per fare soldi coltiviamo oggi per raccogliere domani,una piccola clausola prendere coscienza della trasformazione del futuro siamo agli inizi della terza rivoluzione industriale e sociale.