mercoledì 21 dicembre 2011

Produttività vò cercando

Se ne fa un gran parlare ma la produttività è come il marketing: a seconda della persona con cui parli la produttività è una cosa diversa.

Parto da una autocritica.
Se parlate con molti miei colleghi la mancanza di produttività deriva da quei fannulloni dei loro dipendenti che non hanno voglia di lavorare.

Invece, in azienda, la produttività si basa su investimenti in tre pilastri strettamente correlati: tecnologia, formazione, organizzazione.
Per evitare un post monstre arriveranno tre post dedicati.

Ci sono poi le diseconomie produttive "esterne". Non è un mistero che il peso della burocrazia in Italia è enormemente superiore a molti altri paesi.
Basta dire che per una start-up che vende servizi (o app) via internet è conveniente aprire una filiale nel Delaware perché se fa microfatture da massimo 50 dollari è talmente alto il costo burocratico di tutta la contabilità che rende anti-economico farlo in Italia.

Pensate poi a quante incombenze ci sono, quanta carta occorre preparare. In una piccola azienda da circa 50 persone secondo me almeno 2 persone sono dedicate al 100% a faccende burocratiche (non dico registrazioni contabili che si farebbero comunque ma proprio cose burocratiche).
Basta dire che da me stanno lavorando in due da due settimane per preparare lo "spesometro" e di quattro commercialisti interpellati non siamo riusciti ad avere una risposta univoca su cose come se Telecom è contratto o no.
Esportiamo e ci vuole una dichiarazione contenete di tutto e di più per un certo numero di leggi. Secondo voi va bene una dichiarazione standard? No naturalmente, ogni dogana utilizzata per l'export vuole la sua. Che vuole dire prepararla, firmarla, ecc.
Per non parlare di code in posta o in uffici vari che presuppongono la presenza di una persona addetta e dotata di calma olimpionica.

Da anni parlano di semplificazione.

Visto da qui non fanno che complicare le cose.
Basta dire che in due anni adesso di elenchi operazioni ne abbiamo tre: intra, black list e spesometro. E meno male che c'era il Ministro della Semplificazione anche se certo da uno con questa faccia non è che ci si può aspettare molto.

Quando poi senti dire che aumentiamo la produttività eliminando la festività locale o spostando al sabato certe feste ti viene vogli di inseguirli con un forcone.

[Continua...]

1 commento:

ene ha detto...

Beh... I tre pilastri andrebbero auto-applicati a partire dalla P.A., ma in un diverso ordine: organizzazione, tecnologia, formazione.
Ovviamente a monte di tutto ci deve essere la volontà.
Nel mio piccolo, per ottimizzare le mie attività cerco di ottimizzare, "standardizzare" i processi, creare protocolli e cose del genere. Ad es. se devo fare un sopralluogo per un determinato scopo ho già un pdf schematico con le cose da controllare, in modo da non dover tornare sul posto per una cosa che avevo dimenticato.

Allo stesso modo le P.A. dovrebbero parlarsi tra di loro e standardizzare le procedure.

Esempio per una cosa che mi è successa giusto ieri: Devo affittare un locale? Prima registro il contratto e poi (ma entro 24 ore) devo andare in questura comunicare la cessione del fabbricato. Ma se ci fosse un modulo unico e poi un sistema intelligente che smista le comunicazioni a chi di dovere? O meglio ancora un sistema intelligente che conserva il dato ma dia accesso a diversi operatori (agenzie varie, questure, ...), magari dando ad ognuno accesso a parte delle informazioni (alla questura interessano solo le persone, alle altre agenzie anche altri dati)?
Questo significa, appunto:
1) volontà vera di semplificare
2) organizzazione
3) tecnologia
4) un minimo di formazione

E questo è soltanto un piccolissimo esempio. Di procedure da "ottimizzare" ce ne sarebbe migliaia... e chi "combatte" con le PA sicuramente capisce di cosa sto parlando...