domenica 16 dicembre 2007

Confindustria

Negli ultimi giorni ho notato che l'Elefantino ha dedicato parecchio spazio al rinnovo del Presidente di Confindustria.

Sono molto affaccendato e non ho approfondito se c'è per caso un mandante.

Quello che mi stupisce è che siano due le accuse principali verso la candidata alla Presidenza.
  • quello di aver "fatto carriera" all'interno dell'organizzazione
  • quello di essere persona di "immagine".
Sulla prima ci sono effettivamente pro e contro.
I pro sono che conosce la macchina, è conosciuta e non rischia certo di trovarsi impreparata rispetto a struttura e complessità del sistema.
I contro sono che essendo l'arrivo alla presidenza un progetto che dura da anni probabilmente c'è in giro un po' di gente con qualche cambialina nel cassetto da escutere.

Sulla seconda mi stupisco che chi è stato ministro (e influentissimo consigliere) di Silvio Berlusconi che ha portato una fortissima componente di immagine nella vita sociale e politica italiana (e Confindustria con Montezemolo si è adeguata) si stupisca dell'attenzione all'immagine di altri.

Da parte mia, per quanto la conosco, posso dire che la signora è brava e preparata, e ha affiancato comunque il lavoro di fabbrica a quello di confindustriale.

Siamo certi che in una situazione come quella di oggi un profilo come quello che si richiede nel Foglio negli ultimi giorni sarebbe il Presidente adatto di Confindustria?
E' vero forse sono finiti i tempi del Presidente per puro spirito di servizio ma si omette di dire che quei leader facevano e disfacevano nella torretta (ne ho già parlato) senza ascoltare nessuno.
Che la Confindustria di oggi è diversa da quella di allora.
Che come ci sono sempre meno tute blu ci sono sempre meno metalmeccanici in Confindustria.

E sinceramente andare a rendere Marzotto (spero almeno la mattina) come intervistando mi pare poco appropriato, vista la sua esperienza ai vertici della associazione.

Che poi il ruolo delle parti sociali debba oggi essere ripensato può essere vero ma siamo certi che per farlo sia adatto un Del Vecchio (anni 72) o un Bombassei (67)? Il problema di chi ha quell'età, pur rispettabilissimo e capace (vorrei fare un centesimo di quello che hanno saputo fare loro) è che ha sempre, nella mia esperienza, un atteggiamento di fondo legato a schemi sulle parti sociali non sempre attuali.

Anche certe situazioni di Presidente a vita (fate una capatina Monza ad esempio) o interesse personale vanno sanate, ma lì la colpa è anche della mitica base che dovrebbe farsi sentire di più e non farsi prendere in giro.

E poi sinceramente oggi non vedo persone con buona esperienza della macchina Confindustriale (un inesperto è sempre poi nelle mani del Direttore) che potrebbero essere alternativi.
L'unico era oltre a Bombassei, probabilmente, Squinzi.
Mi si perdoni, non lo conosco, me ne parlano in modo ottimo, ma Confalonieri no, proprio no.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La Miss in questione è certamente molto preparata e conosce bene il Sistema, ed è una imprenditrice "vera" - cosa che ai nostri tempi non è poi cosi facile trovare per quanto se ne dica.

In giro di meglio non ce ne sta - vista la pochezza presente onestamente nella nostra associazione spesso - quindi a conti fatti è l'unica che può stare li per carattere, piglio, fermezza, esperienza, ed è donna, cosa che di questi tempi le da paradossalmente un ulteriore vantaggio: quello di poter cambiare rimanendo nella continuità.

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