Leggo sia pure di sfuggita che i radicali saranno candidati nel Pd.
La lista unica, come per Berlusconi è apprezzabile visto che elimina la necessità di far vedere che si esiste dei piccoli partiti.
Ma c'è una domanda che mi pongo da tempo.
A chi si deve "rispondere" quando si ricopre in incarico?
Tralascio la politica e parlo di industria.
Se in un consiglio di amministrazione rappresento un azionista, a volte gli interessi di chi mi ha nominato possono essere divergenti on quelli dell'azienda, quindi.. Che fare?
E quando chi mi ha nominato non riesce ad esprimere una posizione condivisa?
Ad esempio una delle cose più dibattute in Confindustria ultimamente è la contrattazione di secondo livello, se ne parla molto ma non si riesce ad avere, a livello di PMI una posizione condivisa.
Spesso poi i fatti e le cose accadono rapidamente e non si ha certo tempo di consultare la "base" prima di esprimere un'opinione.
Ecco che alla fine chi viene nominato in qualcosa ha una strategia di fondo condivisa con base e gruppi dirigenti, ma alla fine su singole cose rappresenta principalmente se stesso, le sue idee, la sua etica.
Altra parte importante è dove discutere, io amo farlo nei luoghi appropriati, quindi lotto anche da solo e alla morte in un organismo, ma quando esco se ho perso sostengo le idee della maggioranza.
E se proprio non sono d'accordo posso sempre dimettermi. E non essendo uno particolarmente legato alle poltrone ma particolarmente rompiballe è già successo più di una volta.
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L'imprenditore
Blog: Pensieri in libertà di un imprenditore
venerdì 22 febbraio 2008
domenica 17 febbraio 2008
sabato 16 febbraio 2008
E se era una panda?
I titoli dei giornali per l'incidente di Milano che ha coinvolto un SUV.
L'unica differenza se era una panda? Che si ammazzava quello sulla macchina. O quelli a piedi (che a Milano come le bici sono spesso un pericolo perché si gettano in mezzo alla strada come fossero da soli)
Spesso le mode e i tic giornalistici sono assurde.
Parcheggiano sui marciapiedi? Mettete le ganasce come all'estero. Ma questa storia a me fa ridere (molti SUV tipo RAV sono più piccoli delle auto medie).
Sui consumi posso essere anche d'accordo ma con le tasse che ci sono sulla benzina sono benefattori del tesoretto.
L'unica differenza se era una panda? Che si ammazzava quello sulla macchina. O quelli a piedi (che a Milano come le bici sono spesso un pericolo perché si gettano in mezzo alla strada come fossero da soli)
Spesso le mode e i tic giornalistici sono assurde.
Parcheggiano sui marciapiedi? Mettete le ganasce come all'estero. Ma questa storia a me fa ridere (molti SUV tipo RAV sono più piccoli delle auto medie).
Sui consumi posso essere anche d'accordo ma con le tasse che ci sono sulla benzina sono benefattori del tesoretto.
Tempi difficili
Elezioni alle porte, concorrenza dei cinesi e altri a basso costo, rallentamento dell'economia nei mercati di riferimento italiani (USA e Germania), situazione ormai quasi strutturale di tensione in Italia.
Tempi duri per chi fa il mio mestiere.
In compenso leggo qui e là quello che dovrebbero fare gli imprenditori.
Ma se è così facile perché non ci si mettono loro?
In periodi difficili la sfida diventa ancora più grande, si va avanti solo con continue invenzioni e cambi. Sembra di fare la corsa della gazzella che per non farsi prendere (ricordate la storiella della corsa?) continua a cambiare direzione.
Ma le gazzelle più deboli vengono prese.
E' proprio in questi momenti che occorre una unità di intenti tra tutti coloro che vivono in azienda, tutti siamo sulla stessa barca.
Invece purtroppo è proprio nei momenti di crisi che, se mal governati, le aziende perdono preziose risorse umane indebolendo la loro capacità competitiva.
mi è piaciuto moltissimo il messaggio lanciato da De Longhi in questi giorni (non riesco a trovare link) che ha detto che le aziende le fanno quadri e tecnici non i mega dirigenti strapagati.
La penso esattamente come lui.
Tempo di rimboccarsi le maniche e spremere il cervello.
Tempi duri per chi fa il mio mestiere.
In compenso leggo qui e là quello che dovrebbero fare gli imprenditori.
Ma se è così facile perché non ci si mettono loro?
In periodi difficili la sfida diventa ancora più grande, si va avanti solo con continue invenzioni e cambi. Sembra di fare la corsa della gazzella che per non farsi prendere (ricordate la storiella della corsa?) continua a cambiare direzione.
Ma le gazzelle più deboli vengono prese.
E' proprio in questi momenti che occorre una unità di intenti tra tutti coloro che vivono in azienda, tutti siamo sulla stessa barca.
Invece purtroppo è proprio nei momenti di crisi che, se mal governati, le aziende perdono preziose risorse umane indebolendo la loro capacità competitiva.
mi è piaciuto moltissimo il messaggio lanciato da De Longhi in questi giorni (non riesco a trovare link) che ha detto che le aziende le fanno quadri e tecnici non i mega dirigenti strapagati.
La penso esattamente come lui.
Tempo di rimboccarsi le maniche e spremere il cervello.
Ulisse e le sirene
Come chi mi segue avrà capito viaggio con la testa avanti ma con ben piantate in testa le storie del passato. Tutto è stato scritto.
Uno dei miei affezionati lettori, Prime, mi chiede un commento sulla candidatura di Matteo Colaninno nel Pd (quella della Artoni era probabile già all'ultimo giro).
E' una specie di sindrome che colpisce chi tocca il cielo, qualcuno si ricorderà che Aldo Fumagalli, dopo i giovani imprenditori si candidò per la sinistra a sindaco di Milano, perdendo malamente.
Difficile rinunciare alla TV, ai giornalisti che ti chiamano, alla tua faccia sui giornali.
Emma Marcegaglia ha studiato da presidente di Confindustria. Altri si fanno attirare dalla politica.
Tale Omero anni fa scrisse di quanto è difficile resistere alle sirene.
La famiglia Colaninno sin dai tempi Telecom non ha mai nascosto una certa contiguità coi Ds. Adesso scende in campo direttamente.
Ad essere cattivi si potrebbe anche dire che Matteo lo mandano a fare politica perché non faccia disastri in azienda. Certo è che la sua presidenza mi è parsa, dall'esterno, un po' incolore.
Occorre vedere cosa può fare poi uno in Parlamento senza avere rete e cultura politica. Non lo so. A me non l'hanno mai proposto ma avrei dubbi per un impegno diretto.
E se devo essere sincero spero non sia un'operazione di marketing.
In compenso ho capito perché non avrei mai potuto fare il presidente dei giovani. Troppo a destra!
Uno dei miei affezionati lettori, Prime, mi chiede un commento sulla candidatura di Matteo Colaninno nel Pd (quella della Artoni era probabile già all'ultimo giro).
E' una specie di sindrome che colpisce chi tocca il cielo, qualcuno si ricorderà che Aldo Fumagalli, dopo i giovani imprenditori si candidò per la sinistra a sindaco di Milano, perdendo malamente.
Difficile rinunciare alla TV, ai giornalisti che ti chiamano, alla tua faccia sui giornali.
Emma Marcegaglia ha studiato da presidente di Confindustria. Altri si fanno attirare dalla politica.
Tale Omero anni fa scrisse di quanto è difficile resistere alle sirene.
La famiglia Colaninno sin dai tempi Telecom non ha mai nascosto una certa contiguità coi Ds. Adesso scende in campo direttamente.
Ad essere cattivi si potrebbe anche dire che Matteo lo mandano a fare politica perché non faccia disastri in azienda. Certo è che la sua presidenza mi è parsa, dall'esterno, un po' incolore.
Occorre vedere cosa può fare poi uno in Parlamento senza avere rete e cultura politica. Non lo so. A me non l'hanno mai proposto ma avrei dubbi per un impegno diretto.
E se devo essere sincero spero non sia un'operazione di marketing.
In compenso ho capito perché non avrei mai potuto fare il presidente dei giovani. Troppo a destra!
Tolto il count down
Visto che tra pensione e poltrona hanno scelto di rischiare la pensione, ho tolto il count down.
Secondo me con la corsa (semi)solitaria dei grandi molti si sono trovati spiazzati, ma così va.
Secondo me con la corsa (semi)solitaria dei grandi molti si sono trovati spiazzati, ma così va.
mercoledì 13 febbraio 2008
Meglio soli che male accompagnati
Di Pietro: «Fatto l'accordo con il Pd» Corriere della Sera: "Idv con il proprio simbolo in coalizione, poi gruppo unico in Parlamento."
A volte i proverbi sono fonte di grande saggezza.
A volte i proverbi sono fonte di grande saggezza.
lunedì 11 febbraio 2008
Abbiamo risanato l'Italia
Produzione industriale in calo a dicembre Corriere della Sera: "il dato peggiore dal 2001".
Ma non c'era fino a qualche giorno fa il testa quadra che diceva di aver risanato l'Italia?
Adesso fra produzione industriale, inflazione e buco nei conti direi che se questo è un paese risanato preferirei avere un paese in crisi.
E lo pensano in molti vista la fine che ha fatto Prodi.
Ma forse confondeva l'Italia (essendo nostro rappresentate) con se stesso.
Ma non c'era fino a qualche giorno fa il testa quadra che diceva di aver risanato l'Italia?
Adesso fra produzione industriale, inflazione e buco nei conti direi che se questo è un paese risanato preferirei avere un paese in crisi.
E lo pensano in molti vista la fine che ha fatto Prodi.
Ma forse confondeva l'Italia (essendo nostro rappresentate) con se stesso.
venerdì 8 febbraio 2008
Voices
Berlusconi corre da solo, da evitare per Lega ed Udc l'effetto Mastella. Da sfruttare i premi di maggioranza.
Formigoni va a Roma, con amici, pronto ad un bel ministero (Sanità o Interno? Dottori o dossier?) ad un Leghista la regione Lombardia. Varesotto (non Maroni)?
La sciura Prodi dopo Cofferati?
Il mortadellone ha investito molto, molto in aziende agricole nella sua rossa regione.
Formigoni va a Roma, con amici, pronto ad un bel ministero (Sanità o Interno? Dottori o dossier?) ad un Leghista la regione Lombardia. Varesotto (non Maroni)?
La sciura Prodi dopo Cofferati?
Il mortadellone ha investito molto, molto in aziende agricole nella sua rossa regione.
Budget sforati
Il dottore paga il conto: 20 milioni al fisco Corriere della Sera: "L'Erario incasserebbe così poco più di un quinto della somma richiesta, 112 milioni di euro tra Iva. Irpef, Irap, sanzioni e interessi per gli anni 2000-2004."
Chissà se tra i milioni recuperati da Visco per l'evasione c'erano anche i 122 di Valentino.
E forse si comincia a capire perché il recupero della presunta evasione è sempre molto più basso delle cifre sparate a mezzo stampa.
E fosse vero che ha evaso 60 milioni o giù di lì il conto è comunque conveniente ;-)
Chissà se tra i milioni recuperati da Visco per l'evasione c'erano anche i 122 di Valentino.
E forse si comincia a capire perché il recupero della presunta evasione è sempre molto più basso delle cifre sparate a mezzo stampa.
E fosse vero che ha evaso 60 milioni o giù di lì il conto è comunque conveniente ;-)
mercoledì 6 febbraio 2008
Predicare bene razzolare da politico
Leggo un articolo della (penosa per me) Brambilla Michela Vittoria di venerdì 1 Febbraio.
Questa tipa che si è costruita una organizzazione col consenso di Berlusconi (tipo gioca con quella roba lì e non rompere le balle) si lamenta che pur essendo iscritta a Confindustria (e anche Confcommercio, non si sa mai) non ha ricevuto la richiesta del suo parere sulla posizione da prendere sulla situazione politica.
Capisco che andare in televisione o avere rapporti con i potenti notoriamente obnubila e fa pensare di essere il centro del mondo, ma non so se ridere o piangere.
Forse qualcuno di voi ha mai ricevuto la richiesta dai politici che ha votato per la posizione da prendere sui vari temi? O da qualsiasi organizzazione dove non è negli organi direttivi?
E siamo sicuri non ci siano elettori della CdL che avrebbero preferito la grande coalizione e una nuova legge elettorale?
Insomma a volte certe polemiche strumentali dei (sedicenti) politici diventano pretestuose, e lo dice uno (basta leggere la storia del blog) che con Montezemolo spesso non è d'accordo (e magari neppure questa volta).
Ma che avendo capito come funziona la democrazia rappresentativa pur essendo associato a Confindustria, non pretende di essere interpellato ogni volta che il Presidente di Confindustria deve fare una intervista. E se non si è d'accordo, come ha fatto qualche collega, da Confindustria ci si può dissociare.
Insomma se questo tipo di politici è il nuovo che avanza e i "giovani"... ridatemi Andreotti.
Questa tipa che si è costruita una organizzazione col consenso di Berlusconi (tipo gioca con quella roba lì e non rompere le balle) si lamenta che pur essendo iscritta a Confindustria (e anche Confcommercio, non si sa mai) non ha ricevuto la richiesta del suo parere sulla posizione da prendere sulla situazione politica.
Capisco che andare in televisione o avere rapporti con i potenti notoriamente obnubila e fa pensare di essere il centro del mondo, ma non so se ridere o piangere.
Forse qualcuno di voi ha mai ricevuto la richiesta dai politici che ha votato per la posizione da prendere sui vari temi? O da qualsiasi organizzazione dove non è negli organi direttivi?
E siamo sicuri non ci siano elettori della CdL che avrebbero preferito la grande coalizione e una nuova legge elettorale?
Insomma a volte certe polemiche strumentali dei (sedicenti) politici diventano pretestuose, e lo dice uno (basta leggere la storia del blog) che con Montezemolo spesso non è d'accordo (e magari neppure questa volta).
Ma che avendo capito come funziona la democrazia rappresentativa pur essendo associato a Confindustria, non pretende di essere interpellato ogni volta che il Presidente di Confindustria deve fare una intervista. E se non si è d'accordo, come ha fatto qualche collega, da Confindustria ci si può dissociare.
Insomma se questo tipo di politici è il nuovo che avanza e i "giovani"... ridatemi Andreotti.
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