sabato 28 giugno 2008

Demoni

Ognuno di noi ha i propri demoni.

Ci sono persone che vengono trascinate nel gorgo del gioco, altre che si abbandonano alla droga.

Molti poi hanno demoni più privati, personali, a volte sessuali (vedi Max Mosley), a volte psicologici. E a volte sono tanto privati da avere paura a confessarli anche a se stessi.
La mente umana è complicata, e ognuno di noi ha parecchie sfaccettature.
Di questa cosa va sempre tenuto conto quando ci si occupa dei collaboratori.

Anche io ho i miei bei demoni dentro.

Ma anche le aziende hanno i propri demoni.
Ogni azienda ha delle cose che, cascasse il mondo, sono inserite nel DNA aziendale e si fa una fatica incredibile a cambiarle o migliorarle.

Perché in fondo le aziende sono creature viventi, con i loro vizi e difetti.

E allora spesso il demone è l'incapacità di trattenere i bravi collaboratori, o quello di non ascoltare i clienti ecc.

La nostra per esempio ha una specie di difetto nel DNA che colpisce le modifiche.
Quando facciamo un prodotto nuovo e quindi R&D il prodotto esce con una difettosità accettabile per un prodotto nuovo, anche quando è complesso (ricordo che sono un metalmeccanico)

Quando poi cominciamo con le implementazioni e le modifiche inizia il disastro, probabilmente perdiamo la visione d'insieme, o non consideriamo tutto o non so cosa.
Resta il fatto che cominciamo con un balletto tipo cambia qui si rompe lì, metti a posto lì, si rompe là, ecc con una catena che sembra non avere mai fine.
A discolpa dei tecnici va detto che spesso i clienti riescono a fare cose inimmaginabili...

Lo sappiamo, ogni volta cerchiamo di migliorarci e ogni volta ci caschiamo dentro.

E l'azienda dove lavorate voi ha dei demoni?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Il nostro demone è quello di essere alle volte troppo disponibili, e questo rischia di trasformarsi da pregio a difetto.

Anonimo ha detto...

Maccerto che ce l'abbiamo tutti !
Io ad esempio ho i. rep.tecnico abituato a progettare sempre e comunque in versione "damiani", e anche io, come te, sono nella metalmeccanica...
Si fa' fatica a far comprendere che e' necessario "fornire" cio' che ha chiesto il cliente... non serve, a volte, il meglio del meglio dello splendido... :)
Tutto quello che si da' in piu' non viene pagato... ma quanto costa... acc, quanto costa :(

Anonimo ha detto...

Ma c'è l'ha eccome !!! Anche se non siamo metalmeccanici !
Occorre stare al passo coi tempi e occorre sempre rimettersi in gioco. Si corre qualche rischio di sbagliare, si perdono anche dei soldi, a volte, e si spera più che altro che l'immagine del marchio non venga mai danneggiata da brutte figure.
Per fortuna l'azienda è talmente solida da permettersi delle vaccate e quando ci sono periodi di crisi del settore immancabilmente noi riusciamo sempre ad uscirne meglio degli altri....grazie anche ad una gestione finanziaria ineccepibile.

[m]m ha detto...

il demone delle riunioni :)

Omar ha detto...

Si, la Famglia sempre e comunque. Quella dell'imprenditore naturlich..
Saluti

Omar ha detto...

@woman, maaa aspetta il cliente non è quel tipo che anzichè fornire la specifica del prodotto che ti ha richiesto ti racconta che la macchina deve fare così e cosù e forse anche cosà? Che dopo che tu con enorme sforzo hai redatto uno abbozzo di specifica, la legge dice che che sì era proprio quello che intendeva lui, cosa ci voleva poi, ma che, invariabilmente, quando vede la macchina realizzata ti dice che no, non deve poi micca andare cosi vè, che lui lo aveva detto che doveva fare anche cosè?
Saluti
P.S.
La famosa vignetta dell'altalena il più delle volte è solo una barzella appena appena simpatica.