mercoledì 24 marzo 2010

Per una volta

Per una volta i miei sforzi elettorali (unitamente ad altri amici) non sono stati vani.
Spero ci sia qualche lettore che ha votato Paola (anche fosse uno sarei contento).

Beh, Paola ha meritatamente vinto nei LinkedIn European Business Awards 2010 non solo la categoria Rising star ma tadaaaaaa, rullo di tamburi, anche il Best of the best.

Inutile dire che sono molto felice. A volte il merito e l'impegno pagano.

9 commenti:

Ivan Crema ha detto...

Sii contento allora, che siamo certo più di uno.
E, ovviamente, complimentoni Paola!

Francesco Cuccuini ha detto...

La prossima edizione del LinkedIn European Business Awards... senza preferenze.

Lista precompilata.
Si vota soltanto la categoria.

Vince il primo della lista, il secondo ha la medaglia d'argento e così via.

:-)

Anonimo ha detto...

Che un adulto abbia l´ansia di vincere questi giochini mi lascia perplesso.

Se poi si vince grazie al fatto che si é riusciti a convincere degli sconosciuti a fare click... che dovrebbe dimostrare la vittoria?

Infine, guardando i politici che vengono votati, non riesco a dedurre che l´essere votati sia una riprova di alcunché. Forse di astuzia?

Woman ha detto...

Ebbrava Paola ! Ebbravi a tutti quelli che l'hanno votata... almeno queste elezioni hanno fatto vincere davvero il merito ;)

Unknown ha detto...

Caro Anonimo 20.54.
Un adulto gioca con le cose che gli piacciono. Non vedo nulla di male nel competere se ti nominano per una cosa.

Per me Paola non è una sconosciuta, e magari qualcuno si è convinto a votare per le cose che dice e scrive e per il suo CV.

Siamo noi che votiamo, ricordarlo sempre. Quindi se votiamo gente non adeguata la colpa è nostra.
E se non c'è nessuno secondo noi adeguato possiamo non votare (ma poi non lamentarci se vince chi l'ha fatto).

Anonimo ha detto...

Imprenditore

A me i titoli non dicono niente. Vedo dei grandi titoli mascherare incredibili incompetenze.

C´é spesso una radicale divergenza tra le scelte utili nel concreto e le scelte utili ad abbellire il CV. Quindi, non mi dice niente neanche il CV.

Anzi, devo dire che l´ansia di apparire mi suscita ancor più vivo il sospetto della mancanza di sostanza.

Non mi riferisco in alcun modo a P, che non conosco. È il mio punto di vista generale.

Se un concorso é sulla base del merito, lo apprezzo--come nel caso di Grigory Perelman. Non é stato votato. Ha risolto un problema che nessun altro era riuscito a risolvere. Oggettivo. Non soggettivo.

Il sistema di votare un candidato e poi aspettarsi che sia un buon candidato--solo perché la maggioranza l´ha votato--penso che sia follia. E´ come salire sull´aereo e poi votare chi fa il pilota.

Jakala ha detto...

@Anonimo: "Se poi si vince grazie al fatto che si é riusciti a convincere degli sconosciuti a fare click... che dovrebbe dimostrare la vittoria?"

Noi votanti siamo sconosciuti, lei invece mette la faccia nelle opinioni/affermazioni che dice. Molte volte non sono d'accordo con quel che dice, ma riconosco che motiva le sue scelte e le sue opinioni. Quindi la scelta non è fatta a priori, ma a posteriori proprio perché lei ha dialogato con molti suoi possibili votanti senza tentare di ingraziarli. Facessero così molti politici sta sicuro che la selezione sarebbe più facile.

Anonimo ha detto...

funziona nel web come fuori dal web
leggi qualcosa scritto da qualcuno e lo trovi interessante.
torni a leggerlo.
continua ad essere interessante.
diventa lettura abituale.
quel qualcuno parla bene di qualcun altro.
ti fidi.
vai a leggerlo.
lo trovi interessante.
torni a leggerlo.
diventa lettura abituale.

incidentalmente partecipa a qualche sorta di votazione/concorso/ecc.

il tuo voto è il piccolo gettone di gratitudine e riconoscenza per le cose intelligenti che ti hanno regalato.

e così ha fatto Confucio.

Anonimo ha detto...

JAKALA

Il fatto che uno "ci metta la faccia" viene ripetuto continuamente a ma non dimostra niente. Non si può dedurre che quando uno mette il nome, quello che dice o fa sia ammirevole o giusto. Anche Hitler, ad esempio, ci ha messo la faccia...

Il fatto che abbia votato P perché la conosce conferisce valore al voto e al concorso.

Quando però dice che l´ha votata anche se spesso non condivide le sue opinioni... penso che la familiaritá con la persona abbia contribuito di più che una valutazione oggettiva. Il chè, mi conferma il punto di vista che avevo prima: che essere votati dimostra solo di aver preso piú voti.

Per essere più chiaro: gli altri candidati li conosceva?

Se non li conosceva, non poteva giudicare se sono più o meno meritevoli del suo voto di P. Quindi, ha votato quella che conosceva PERCHÈ la conosceva. No?

Secondo me, é normale così.

La digressione é sul meccanismo, non su di lei, su P, sul concorso specifico.

Anton
Gli anonimi si moltiplicano-l´ultimo anonimo non sono io.