Questo libro di Nick Hornby non mi è piaciuto. L'ho abbandonato.
Da appassionato di musica mi era piaciuto moltissimo Alta fedeltà e delle altre cose che ho letto di questo scrittore ho ricordi discreti.
Questo invece l'ho letto svogliatamente chiedendomi quando e se sarebbe decollato, mi è capitato di leggere libri con una prima parte moscia in grado di decollare nella seconda.
Invece al di là del cambiamento stilistico di scrittura legato ai vari personaggi (ma leggendolo non in lingua originale conta molto anche la bravura del traduttore) non ho trovato grandi stimoli.
L'ho trovato lento, noioso.
Parla di suicidi, anche lui, come La leggenda di Redenta Tiria di cui ho parlato l'altro giorno, ma in modo ben diverso.
Tanto sono delineati con pochi tratti veloci i personaggi di Niffoi quanto ho trovato Hornby verboso e fumoso.
Abbandonato a due terzi per passare a letture più stimolanti.
domenica 25 settembre 2005
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