Una delle cose che considero molto formative della frequentazione degli strumenti di condivisione e conversazione (blog, twitter, ff ecc) è il feed back.
Spessissimo mi è capitato di scrivere post sul blog con in mente un messaggio, un'idea. Poi arrivano i commenti e ti rendi conto che la tua idea è stata percepita in modo completamente diverso da chi ti ha letto.
E allora ti chiedi dove hai sbagliato, cerchi di capire i meccanismi mentali che hanno portato ad altre interpretazioni.
E cresci, nel tempo. Cresce la tua capacità di farti capire, la tua consapevolezza di certi meccanismi di causa-effetto, dell'importanza dell'uso delle parole.
Oppure sei una gran testa di cavolo, litighi con tutti, dici come al solito non han capito niente. Ma in quel caso sai già tutto quindi non hai bisogno di imparare.
venerdì 28 agosto 2009
giovedì 27 agosto 2009
Basterebbe poco
Ho sempre pensato che una delle tante occasioni buttate nel cesso in Italia è il turismo.
Siamo un paese che per il 50% è meglio delle cose che altri pubblicizzano e sfruttano in modo intensivo. Mare, montagna, arte, cultura. Inutile ve lo racconti.
Tralasciamo il discorso dei prezzi doppi che è proprio il massimo del minimo ed esemplificativo della nostra poca cultura dell'accoglienza.
Ma io sono uno che guarda le piccole cose, da lì si parte.
Questa settimana mi sono preso una settimana di "lavoro fuori sede", per concentrarmi e fare un po' di arretrati che in ufficio tra mille rotture di scatole non riesci mai a smaltire.
Ho scelto un agriturismo, molto bello cascina antica ben ristrutturata, all'interno di un parco naturale, isolata, con piscina. Un posto splendido, con enormi potenzialità.
Poi, come sempre, si perdono nelle stupidate, cosa che mi fa imbestialire.
Si mangia bene, avete il cuoco, perché allora per colazione mi presentate due torte e due tipi di biscotti del mulino bianco (possi dall'umidità)? Fate una torta voi, siamo in quattro gatti, basta una tortina.
Perché c'è un prosciutto e un formaggio industriale (e stamattina, orrore, le sottilette con la plastica attorno) quando siamo in una zona con formaggi e salumi fantastici?
Perché c'è una stanza bella, il bagno con il parquet la doccia larga e con il soffione grande come va di moda adesso e poi mi date per la doccia una bustina di quelle orrende (scomode da aprire sotto la doccia tra l'altro) e una saponetta? Pagherei volentieri 5 euro in più per un set bagno decente, vai nel più scalcinato dei Melia da quattro soldi e c'è un set completissimo.
Perché c'è la piscina e non mi date un asciugamano in più da usare lì? (me lo aspettavo me lo sono portato)
Perché dite "internet in tutte le stanze" mi dite che c'è la wireless, lo pago, e poi nella mia stanza non ci arriva (lo so che i muri vecchi sono spessi), in giardino non ci arriva, e anche se uso il cavo la connessione sembra fatta con un modem a 2400?
Perché in uno splendido giardino ben tenuto e nel dehor c'è l'illuminazione ma non c'è una stramaledettissima presa di corrente alla quale attaccare il mio PC?
Perché non ci rendiamo conto che l'ospitalità è fatta di piccole cose e che ormai la connettività è un must? In Italia quando gli parli di internet spesso ti guardano come la mucca che guarda il treno che passa, o ti chiedono 10 euro al giorno.
Tralascio la riviera romagnola dove son finito in un 4 stelle che forse ne meritava 2 a regalarle (e pagavo più che qui).
Ma ricordatevelo, vale per qualsiasi business, la qualità si fa con le piccole cose, non con l'apparenza.
Siamo un paese che per il 50% è meglio delle cose che altri pubblicizzano e sfruttano in modo intensivo. Mare, montagna, arte, cultura. Inutile ve lo racconti.
Tralasciamo il discorso dei prezzi doppi che è proprio il massimo del minimo ed esemplificativo della nostra poca cultura dell'accoglienza.
Ma io sono uno che guarda le piccole cose, da lì si parte.
Questa settimana mi sono preso una settimana di "lavoro fuori sede", per concentrarmi e fare un po' di arretrati che in ufficio tra mille rotture di scatole non riesci mai a smaltire.
Ho scelto un agriturismo, molto bello cascina antica ben ristrutturata, all'interno di un parco naturale, isolata, con piscina. Un posto splendido, con enormi potenzialità.
Poi, come sempre, si perdono nelle stupidate, cosa che mi fa imbestialire.
Si mangia bene, avete il cuoco, perché allora per colazione mi presentate due torte e due tipi di biscotti del mulino bianco (possi dall'umidità)? Fate una torta voi, siamo in quattro gatti, basta una tortina.
Perché c'è un prosciutto e un formaggio industriale (e stamattina, orrore, le sottilette con la plastica attorno) quando siamo in una zona con formaggi e salumi fantastici?
Perché c'è una stanza bella, il bagno con il parquet la doccia larga e con il soffione grande come va di moda adesso e poi mi date per la doccia una bustina di quelle orrende (scomode da aprire sotto la doccia tra l'altro) e una saponetta? Pagherei volentieri 5 euro in più per un set bagno decente, vai nel più scalcinato dei Melia da quattro soldi e c'è un set completissimo.
Perché c'è la piscina e non mi date un asciugamano in più da usare lì? (me lo aspettavo me lo sono portato)
Perché dite "internet in tutte le stanze" mi dite che c'è la wireless, lo pago, e poi nella mia stanza non ci arriva (lo so che i muri vecchi sono spessi), in giardino non ci arriva, e anche se uso il cavo la connessione sembra fatta con un modem a 2400?
Perché in uno splendido giardino ben tenuto e nel dehor c'è l'illuminazione ma non c'è una stramaledettissima presa di corrente alla quale attaccare il mio PC?
Perché non ci rendiamo conto che l'ospitalità è fatta di piccole cose e che ormai la connettività è un must? In Italia quando gli parli di internet spesso ti guardano come la mucca che guarda il treno che passa, o ti chiedono 10 euro al giorno.
Tralascio la riviera romagnola dove son finito in un 4 stelle che forse ne meritava 2 a regalarle (e pagavo più che qui).
Ma ricordatevelo, vale per qualsiasi business, la qualità si fa con le piccole cose, non con l'apparenza.
mercoledì 26 agosto 2009
Anonimato
Visto che oramai sono un semi-anonimo non posso più usare questo blog per le mie menate di vita.
Per quello non ho scritto in questo periodo.
Mi venivano cose personali e non generali.
Lo so che non ve ne importa nulla ma il blog è mio ci scrivo quello che voglio io.
E non essendo una blogstar non sono tenuto ad osservare una linea editoriale.
Per quello non ho scritto in questo periodo.
Mi venivano cose personali e non generali.
Lo so che non ve ne importa nulla ma il blog è mio ci scrivo quello che voglio io.
E non essendo una blogstar non sono tenuto ad osservare una linea editoriale.
Crisi ... di valori?
Riprendo con una cosa non mia.
Che pubblico senza autorizzazione (non è firmata, mi arriva da anonimo) ma visto che la approvo e non contiene nulla di compromettente...
Caro Imprenditore,
si respira una strana aria. In giro c'è molta incertezza. Credo stiano venendo meno alcuni punti di riferimento generatisi nel corso degli ultimi 30 anni.
La crisi , francamente non sò se c'è realmente. Comincio quasi a credere che sia solo una sensazione. Che Silvio abbia ragione ?
Certo il lavoro è un pò calato. Qualcuno se ne approfitta.
Ma piuttosto credo che si stia attraversando una crisi di valori che inevitabilmente si ripercuote anche sull'economia.
In questo mese di Agosto,ho utilizzato le ferie per incontrare alcuni colleghi imprenditori. Tutti con il vuoto nello sguardo e molti che emettevano profondi sospiri che descrivevano meglio di ogni altra parola i loro pensieri. Ho visto disorientamento.
Gente che per una vita ha fatto un mestiere e che ora cerca di riconvertirsi. Si ma forse in peggio.
I mercati sono stracolmi di prodotti e produttori, questo credo sia il vero problema. Per fare andare avanti la giostra si è dato credito e si è spinto al consumo di massa........la storia la conosciamo e sappiamo cosa è accaduto.
Credo che il momento storico sia importante e lascerà un profondo segno.
Sfiducia, scoraggiamento, ansia, angoscia, paura ma anche voglia di cambiamento, voglia di ripartire in qualche maniera.
Ma cosa stà accadendo ? Più che riconversione ho notato "adattamento" alle circostanze.
Ho incontrato un collega che ha sempre lavorato in ambienti strategici dell'energia attraverso la progettazione e costruzione di macchine ad elevato contenuto tecnologico, veri gioielli della meccanica, che ora occupa i suoi dipendenti in lavoretti di carpenteria e costruzione di corrimano e cancelli.....
Altri che fanno cose che prima non avrebbero fatto.
Quello che stò osservando è "regressione". Quasi come osservare un bel film in bianco e nero di Dino Risi con Gassman.....solo che quello era il punto di partenza....
Non sò se è un male o un bene.
Che pubblico senza autorizzazione (non è firmata, mi arriva da anonimo) ma visto che la approvo e non contiene nulla di compromettente...
Caro Imprenditore,
si respira una strana aria. In giro c'è molta incertezza. Credo stiano venendo meno alcuni punti di riferimento generatisi nel corso degli ultimi 30 anni.
La crisi , francamente non sò se c'è realmente. Comincio quasi a credere che sia solo una sensazione. Che Silvio abbia ragione ?
Certo il lavoro è un pò calato. Qualcuno se ne approfitta.
Ma piuttosto credo che si stia attraversando una crisi di valori che inevitabilmente si ripercuote anche sull'economia.
In questo mese di Agosto,ho utilizzato le ferie per incontrare alcuni colleghi imprenditori. Tutti con il vuoto nello sguardo e molti che emettevano profondi sospiri che descrivevano meglio di ogni altra parola i loro pensieri. Ho visto disorientamento.
Gente che per una vita ha fatto un mestiere e che ora cerca di riconvertirsi. Si ma forse in peggio.
I mercati sono stracolmi di prodotti e produttori, questo credo sia il vero problema. Per fare andare avanti la giostra si è dato credito e si è spinto al consumo di massa........la storia la conosciamo e sappiamo cosa è accaduto.
Credo che il momento storico sia importante e lascerà un profondo segno.
Sfiducia, scoraggiamento, ansia, angoscia, paura ma anche voglia di cambiamento, voglia di ripartire in qualche maniera.
Ma cosa stà accadendo ? Più che riconversione ho notato "adattamento" alle circostanze.
Ho incontrato un collega che ha sempre lavorato in ambienti strategici dell'energia attraverso la progettazione e costruzione di macchine ad elevato contenuto tecnologico, veri gioielli della meccanica, che ora occupa i suoi dipendenti in lavoretti di carpenteria e costruzione di corrimano e cancelli.....
Altri che fanno cose che prima non avrebbero fatto.
Quello che stò osservando è "regressione". Quasi come osservare un bel film in bianco e nero di Dino Risi con Gassman.....solo che quello era il punto di partenza....
Non sò se è un male o un bene.
sabato 8 agosto 2009
venerdì 7 agosto 2009
Comunicazione finanziaria
Sapete che una delle mie manie è la comunicazione finanziaria.
Questa è la relazione sulla gestione di una società che fattura quasi 10 milioni di Euro (e guadagna bene come vedete)
La Nostra società è impegnata sin dalla sua costituzione, avvenuta nel xxxx, nel settore della fabbricazione di attrezzature per XXXX. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31.12.2007 l’Organo Amministrativo è stato impegnato a sviluppare ulteriormente la produzione e la distribuzione del prodotto sul mercato nazionale ed estero, rafforzando la rete di vendita. Si è cercato di ottimizzare la produzione sfruttando al meglio le risorse umane e tecnologiche presenti in azienda, per far fronte alla concorrenza straniera sempre più penetrante.
I risultati ottenuti in questi ultimi anni sono stati soddisfacenti e hanno visto un costante aumento del fatturato e un notevole incremento dell’utile dell’esercizio.
L’Organo Amministrativo informa i Signori Soci che la società ha proceduto all’adozione del Documento Programmatico sulla Sicurezza dei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 196 del 30 giugno 2003.
In osservanza alle disposizioni di cui all’Art. 2428 C.C. si precisa, inoltre, quanto segue:
ATTIVITA’ DI RICERCA, SVILUPPO
La società non ha eseguito nel corso dell’esercizio chiuso al 31.12.2007 alcuna attività di ricerca e sviluppo.
ANDAMENTO DELLE PARTECIPATE
La società non detiene alcuna partecipazione in imprese controllate e collegate, ne è sottoposta al controllo di altre imprese.
AZIONI PROPRIE E QUOTE POSSEDUTE TRANSAZIONI CON IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE, CONTROLLANTI E IMPRESE SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DI QUESTE ULTIME
La società non possiede alla data del 31.12.2007 (data di fine periodo) proprie quote, nè azioni o quote di società controllanti. Né ne ha possedute o movimentate nel corso dell’esercizo 2007.
Nulla pertanto da rilevare ai fini dell’art. 2428 comma 2 punti 3 e 4 del C.C.
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Dopo la chiusura dell'esercizio non si sono verificati fatti di rilievo che possono modificare la situazione patrimoniale e finanziaria della società risultante dal bilancio sottoposto all'approvazione dell'assemblea dei soci.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
I primi mesi del 2008 mostrano un buon andamento dell’attività sociale.
CONCLUSIONI
La Società XXXX chiude l’esercizio 2007 con un utile di € 742.000.
Si propone, pertanto, che l’utile conseguito sia accantonato a riserva statutaria, in quanto la riserva
legale ha raggiunto il 20% del Capitale Sociale.
Reputando che questo bilancio meriti la Vostra approvazione, Vi ringraziamo per la fiducia
accordataci.
II Presidente
Secondo voi si capisce come va (utile a parte) e cosa fa o farà?
E' vero che guadagnano, e quello che conta è quello, ma è la classica relazione che sostituite le XXX va bene per chiunque.
Che impressione avreste se foste un bancario seduto all'ufficio fidi che l'azienda non la conosce?
Per la cronaca la mia è di 7 pagine belle fitte e con circa una decina di capitoli.
Questa è la relazione sulla gestione di una società che fattura quasi 10 milioni di Euro (e guadagna bene come vedete)
La Nostra società è impegnata sin dalla sua costituzione, avvenuta nel xxxx, nel settore della fabbricazione di attrezzature per XXXX. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31.12.2007 l’Organo Amministrativo è stato impegnato a sviluppare ulteriormente la produzione e la distribuzione del prodotto sul mercato nazionale ed estero, rafforzando la rete di vendita. Si è cercato di ottimizzare la produzione sfruttando al meglio le risorse umane e tecnologiche presenti in azienda, per far fronte alla concorrenza straniera sempre più penetrante.
I risultati ottenuti in questi ultimi anni sono stati soddisfacenti e hanno visto un costante aumento del fatturato e un notevole incremento dell’utile dell’esercizio.
L’Organo Amministrativo informa i Signori Soci che la società ha proceduto all’adozione del Documento Programmatico sulla Sicurezza dei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 196 del 30 giugno 2003.
In osservanza alle disposizioni di cui all’Art. 2428 C.C. si precisa, inoltre, quanto segue:
ATTIVITA’ DI RICERCA, SVILUPPO
La società non ha eseguito nel corso dell’esercizio chiuso al 31.12.2007 alcuna attività di ricerca e sviluppo.
ANDAMENTO DELLE PARTECIPATE
La società non detiene alcuna partecipazione in imprese controllate e collegate, ne è sottoposta al controllo di altre imprese.
AZIONI PROPRIE E QUOTE POSSEDUTE TRANSAZIONI CON IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE, CONTROLLANTI E IMPRESE SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DI QUESTE ULTIME
La società non possiede alla data del 31.12.2007 (data di fine periodo) proprie quote, nè azioni o quote di società controllanti. Né ne ha possedute o movimentate nel corso dell’esercizo 2007.
Nulla pertanto da rilevare ai fini dell’art. 2428 comma 2 punti 3 e 4 del C.C.
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Dopo la chiusura dell'esercizio non si sono verificati fatti di rilievo che possono modificare la situazione patrimoniale e finanziaria della società risultante dal bilancio sottoposto all'approvazione dell'assemblea dei soci.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
I primi mesi del 2008 mostrano un buon andamento dell’attività sociale.
CONCLUSIONI
La Società XXXX chiude l’esercizio 2007 con un utile di € 742.000.
Si propone, pertanto, che l’utile conseguito sia accantonato a riserva statutaria, in quanto la riserva
legale ha raggiunto il 20% del Capitale Sociale.
Reputando che questo bilancio meriti la Vostra approvazione, Vi ringraziamo per la fiducia
accordataci.
II Presidente
Secondo voi si capisce come va (utile a parte) e cosa fa o farà?
E' vero che guadagnano, e quello che conta è quello, ma è la classica relazione che sostituite le XXX va bene per chiunque.
Che impressione avreste se foste un bancario seduto all'ufficio fidi che l'azienda non la conosce?
Per la cronaca la mia è di 7 pagine belle fitte e con circa una decina di capitoli.
giovedì 6 agosto 2009
La grande paura
Nell'ultimo periodo a mio parere (ma mi piacerebbe conoscere quello dei lettori) si è ottenuto, come Confindustria, molto più di quello che storicamente si riusciva ad avere dal Governo.
Più cose volute, spinte e portate avanti dalla Piccola Industria che si è mossa meglio.
Ma non ditelo alla Marcegaglia, oppure è solo gioco di squadra.
A volte piccole cose, come la detassazione piccina degli aumenti di capitale, ma tutto sommato, tutte assieme, intanto sono segnali importanti e poi se riusciamo a portarle avanti con tempi decenti non sono proprio nulla.
La cosa triste però è che quasi tutte sono state ottenute paventando, ai componenti del Governo ed in particolare a quello che stringe i cordoni della borsa, un autunno caldissimo. Fatto di fabbriche che chiudono, scioperi e problemi di ordine pubblico.
Nessuno lo dice apertamente ma l'ordine pubblico è la grande paura per l'autunno.
E si sa che di governi ne ha fatti cadere più la CGIL che l'opposizione.
Oltretutto la miscela riforma universitaria/lavoro è esplosiva.
A nessuno conviene soffiare sul fuoco, per fortuna non lo stanno facendo neppure i sindacati. La situazione è preoccupante e certe scene vorremmo non rivederle.
Più cose volute, spinte e portate avanti dalla Piccola Industria che si è mossa meglio.
Ma non ditelo alla Marcegaglia, oppure è solo gioco di squadra.
A volte piccole cose, come la detassazione piccina degli aumenti di capitale, ma tutto sommato, tutte assieme, intanto sono segnali importanti e poi se riusciamo a portarle avanti con tempi decenti non sono proprio nulla.
La cosa triste però è che quasi tutte sono state ottenute paventando, ai componenti del Governo ed in particolare a quello che stringe i cordoni della borsa, un autunno caldissimo. Fatto di fabbriche che chiudono, scioperi e problemi di ordine pubblico.
Nessuno lo dice apertamente ma l'ordine pubblico è la grande paura per l'autunno.
E si sa che di governi ne ha fatti cadere più la CGIL che l'opposizione.
Oltretutto la miscela riforma universitaria/lavoro è esplosiva.
A nessuno conviene soffiare sul fuoco, per fortuna non lo stanno facendo neppure i sindacati. La situazione è preoccupante e certe scene vorremmo non rivederle.
Chi urla di più
Questo è un paese veramente strano.
Ci sono centinaia di aziende che stanno chiudendo, con migliaia di dipendenti che si troveranno senza lavoro.
Eppure le prime pagine dei giornali sono dedicate a una azienda relativamente piccola con 49 residui dipendenti, che deve chiudere da tempo (prima della crisi attuale).
Perché?
Perché urlano, strepitano e salgono sulla gru.
E meno male che lì vicino non passa una autostrada.
Ho il massimo rispetto anche per il singolo dipendente che perde il lavoro e certamente anche per i 49 in questione, come per il piccolo artigiano che deve chiudere.
Stamattina al TG3 ho visto la Camusso che diceva che dovrebbe intervenire il governo e Berlusconi in persona.
Se Berlusconi deve intervenire per ogni azienda che chiude da qui a fine anno altro che dormire poco, dovrebbe avere giornate di 96 ore.
Ma non lamentiamoci se poi l'opinione pubblica ha una visione distorta delle cose.
foto di lizard911
Ci sono centinaia di aziende che stanno chiudendo, con migliaia di dipendenti che si troveranno senza lavoro.
Eppure le prime pagine dei giornali sono dedicate a una azienda relativamente piccola con 49 residui dipendenti, che deve chiudere da tempo (prima della crisi attuale).
Perché?
Perché urlano, strepitano e salgono sulla gru.
E meno male che lì vicino non passa una autostrada.
Ho il massimo rispetto anche per il singolo dipendente che perde il lavoro e certamente anche per i 49 in questione, come per il piccolo artigiano che deve chiudere.
Stamattina al TG3 ho visto la Camusso che diceva che dovrebbe intervenire il governo e Berlusconi in persona.
Se Berlusconi deve intervenire per ogni azienda che chiude da qui a fine anno altro che dormire poco, dovrebbe avere giornate di 96 ore.
Ma non lamentiamoci se poi l'opinione pubblica ha una visione distorta delle cose.
foto di lizard911
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