Ci risiamo, c'è bisogno di soldi e si parla di nuovo di condono.
Condono che come sempre si pagherà proporzionalmente alle tasse pagate.
L'equazione diventa semplice: hai evaso 1000 e pagato 5?
Paghi 10 ed è tutto a posto.
Hai pagato 1000 e non hai evaso?
Arriva il consulente e ti dice: guarda, il condono anche solo per 10 ti conviene farlo perchè se no arrivano a farti un controllo e qualcosa (nel paese delle 500.000 leggi) lo trovano di sicuro, oltre al disagio di convivere con un controllo in azienda; quindi paga qualcosa.
Risultato?
I pirla che pagano le tasse si sentono cornuti e mazziati, i furbi la fanno franca come sempre e vince non quello onesto ma quello più privo di scrupoli.
Uno schifo fetente, una cosa che mi fa ribrezzo, da sempre.
Poi però penso che uno debba fare i conti con la propria coscienza e debba confrontarsi ogni mattino con se stesso allo specchio quando si fa la barba. E che per forza di cose, chiamiamolo paradiso o come volete ci sia un equilibrio di fondo nella natura.
Infatti alla fine uno dice sempre "la prossima volta non mi fregano, faccio il furbo anch'io" e poi invece si comporta sempre da corretto, se lo è.
giovedì 29 settembre 2005
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1 commento:
Parole sante. Ho trovato solo oggi il tuo blog, e come d'abitudine coi blog nuovi che mi interessano pian pianino me lo sto leggendo tutto.
Buona giornata!
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