mercoledì 24 dicembre 2008
Natale
Chi mi segue sa che queste festività non cadono esattamente in uno dei momenti più sereni della mia vita, quindi da parte mia pochi (quasi nulla) festeggiamenti.
Ma siccome a differenza di Berlusconi credo ci sia anche un mondo lì fuori oltre al mio non posso non pensare agli amici che mi seguono.
Grazie, grazie a chi ha avuto per me parole di supporto in questi mesi, grazie a chi mi legge, mille grazie a chi mi commenta e mi fa pensare, grazie a tutti quelli che alla fine sono diventati praticamente amici nonostante il mio anonimato (la netiquette so bene che direbbe che non vale). In alcuni momenti di quest'anno non vi nascondo che quasi ho avuto più conforto qui (dove grazie all'anonimato sono più libero) che non nella vita reale dove spesso ci sono cose che non si possono dire o far sapere.
A tutti voi, ai vostri cari, ai vostri amici e alle vostre community nella real life e in quella virtuale tantissimi auguri di un Natale sereno e felice.
E come sempre beato chi ha figli piccoli perché nei loro occhi può vivere un Natale incredibile.
Ma siccome a differenza di Berlusconi credo ci sia anche un mondo lì fuori oltre al mio non posso non pensare agli amici che mi seguono.
Grazie, grazie a chi ha avuto per me parole di supporto in questi mesi, grazie a chi mi legge, mille grazie a chi mi commenta e mi fa pensare, grazie a tutti quelli che alla fine sono diventati praticamente amici nonostante il mio anonimato (la netiquette so bene che direbbe che non vale). In alcuni momenti di quest'anno non vi nascondo che quasi ho avuto più conforto qui (dove grazie all'anonimato sono più libero) che non nella vita reale dove spesso ci sono cose che non si possono dire o far sapere.
A tutti voi, ai vostri cari, ai vostri amici e alle vostre community nella real life e in quella virtuale tantissimi auguri di un Natale sereno e felice.
E come sempre beato chi ha figli piccoli perché nei loro occhi può vivere un Natale incredibile.
martedì 23 dicembre 2008
E' Natale, siamo tutti più buoni
A volte si immagina di essere buoni e le cose vengono prese diversamente dagli altri.
Come tutti sanno sono tempi incerti, il 2009 potrebbe essere un anno difficile, quindi quasi tutti stanno alleggerendo le strutture e i primi a soffrirne sono coloro che hanno contratti a termine o gli interinali.
Noi non abusiamo di questi inquadramenti, gli interinali li usiamo effettivamente nei picchi stagionali di produzione, i contratti a termine come ammortizzatore negli anni incerti.
In questa situazione però anche noi siamo abbastanza attenti a non appesantire troppo la struttura.
Abbiamo una persona in produzione non giovanissima (intorno ai 45 anni) senza particolari capacità, le cui valutazioni sono nella parte medio bassa. Entrato come interinale avevamo fatto un contratto a temine di un anno.
Ma proprio perché è non giovane e ha famiglia abbiamo deciso di tenerlo (un paio di contratti invece non li abbiamo rinnovati), vista la situazione dove possibile abbiamo fatto un altro contratto a termine (di un anno, non di due mesi). E questo è uno di quei casi.
Sono il primo a dire che la situazione non è ottimale, ma è anche vero che da noi se il lavoro c'è la gente viene poi assunta a tempo indeterminato (non facciamo come altri la rotazione dei contratti a termine).
Questa persona invece di essere non dico contento (so bene che il contratto a termine è una specie di spada di Damocle) ma almeno tranquillo per essere stato tra i confermati, si è proprio arrabbiato e non parla più con nessuno.
Col risultato di far venire dei dubbi su un eventuale futuro inserimento.
Per la cronaca si è anche appena preso un bel premio produttività.
Insomma noi pensavamo di fargli un piacere, lui si è arrabbiato.
Come tutti sanno sono tempi incerti, il 2009 potrebbe essere un anno difficile, quindi quasi tutti stanno alleggerendo le strutture e i primi a soffrirne sono coloro che hanno contratti a termine o gli interinali.
Noi non abusiamo di questi inquadramenti, gli interinali li usiamo effettivamente nei picchi stagionali di produzione, i contratti a termine come ammortizzatore negli anni incerti.
In questa situazione però anche noi siamo abbastanza attenti a non appesantire troppo la struttura.
Abbiamo una persona in produzione non giovanissima (intorno ai 45 anni) senza particolari capacità, le cui valutazioni sono nella parte medio bassa. Entrato come interinale avevamo fatto un contratto a temine di un anno.
Ma proprio perché è non giovane e ha famiglia abbiamo deciso di tenerlo (un paio di contratti invece non li abbiamo rinnovati), vista la situazione dove possibile abbiamo fatto un altro contratto a termine (di un anno, non di due mesi). E questo è uno di quei casi.
Sono il primo a dire che la situazione non è ottimale, ma è anche vero che da noi se il lavoro c'è la gente viene poi assunta a tempo indeterminato (non facciamo come altri la rotazione dei contratti a termine).
Questa persona invece di essere non dico contento (so bene che il contratto a termine è una specie di spada di Damocle) ma almeno tranquillo per essere stato tra i confermati, si è proprio arrabbiato e non parla più con nessuno.
Col risultato di far venire dei dubbi su un eventuale futuro inserimento.
Per la cronaca si è anche appena preso un bel premio produttività.
Insomma noi pensavamo di fargli un piacere, lui si è arrabbiato.
giovedì 18 dicembre 2008
Regali a basso costo
Stamattina, complice anche un trasferimento su mezzi pubblici, ho avuto un poco di tempo per leggere (e rileggere) uno splendido libro di marketing.
[mini]marketing, 91 discutibili tesi per un marketing diverso,
Senza troppi strombazzamenti e tiraggi secondo me è una bibbia da mettere di fianco alla scrivania e da leggere la mattina prima di iniziare a lavorare. non solo per chi lavora nel marketing.
Istantaneamente è stato stampato in una decina di copie che ho gentilmente donato a persone delle vendite, del marketing, dell'assistenza tecnica della R&D e product manager.
Ho quindi risparmiato sui regali di Natale.
Devo a Gianluca, che notoriamente stimo da tempo quindi questa non è per me una sorpresa, il corrispettivo non del valore del libro, ma del mettere un dubbio, fare pensare, a volte con cose che sono tanto semplici e scontate che sono geniali. Qualcosa che non ha prezzo.
Le idee semplici son quelle che ti fanno dire "ma certo", che ti fanno capire il successo di una cosa. Ma se è così semplice e scontato perché non ci hai pensato tu?
Da leggere. Per tutti.
[mini]marketing, 91 discutibili tesi per un marketing diverso,
Senza troppi strombazzamenti e tiraggi secondo me è una bibbia da mettere di fianco alla scrivania e da leggere la mattina prima di iniziare a lavorare. non solo per chi lavora nel marketing.
Istantaneamente è stato stampato in una decina di copie che ho gentilmente donato a persone delle vendite, del marketing, dell'assistenza tecnica della R&D e product manager.
Ho quindi risparmiato sui regali di Natale.
Devo a Gianluca, che notoriamente stimo da tempo quindi questa non è per me una sorpresa, il corrispettivo non del valore del libro, ma del mettere un dubbio, fare pensare, a volte con cose che sono tanto semplici e scontate che sono geniali. Qualcosa che non ha prezzo.
Le idee semplici son quelle che ti fanno dire "ma certo", che ti fanno capire il successo di una cosa. Ma se è così semplice e scontato perché non ci hai pensato tu?
Da leggere. Per tutti.
mercoledì 17 dicembre 2008
Follia pura
Leggo sul giornale che la banca Medici con mr gioco delle tre carte ha perso 1,5 miliardi di euro.
Ormai queste cifre siamo talmente abituati a leggerle sui giornali che passano e vanno.
Poi ti fermi un attimo a pensare e scopri che:
è il reddito annuo di quasi 58.000, dico cinquantottomila, persone che guadagnano 2000 euro al mese.
è il reddito di 10.000 (diecimila) dirigenti da 150.000 Euro l'anno.
Follia pura, poi ci lamentiamo se sta ripartendo la lotta di classe e si diffonde l'odio verso certe categorie di persone.
Ormai queste cifre siamo talmente abituati a leggerle sui giornali che passano e vanno.
Poi ti fermi un attimo a pensare e scopri che:
è il reddito annuo di quasi 58.000, dico cinquantottomila, persone che guadagnano 2000 euro al mese.
è il reddito di 10.000 (diecimila) dirigenti da 150.000 Euro l'anno.
Follia pura, poi ci lamentiamo se sta ripartendo la lotta di classe e si diffonde l'odio verso certe categorie di persone.
Anche i ricchi piangono
martedì 16 dicembre 2008
Social networks
So che qualche esperto di queste cose (tipo [G]ianluca) mi legge.
E allora mi pongo una domanda.
Considerando che dopo un po' su network come Facebook ti trovi con amici veri, conoscenti e gente che non sai chi è, perché non hanno pensato a stratificare (come avviene nella vita reale) il network?
Ad esempio col mio profilo vero (lasciate perdere quello da blogger) ho dentro amici veri, conoscenti, contatti di lavoro e ?chi cavolo è questo?.
Quindi ad esempio certe foto o stati non mi fa piacere li veda/legga un mio contatto di lavoro o uno che non è mio amico vero.
Nella vita (il nostro original social network) mica diamo confidenza a tutti nello stesso modo, o no?
Perché tale comportamento non lo posso riportare nei social network?
Perché un mio fornitore/collega/conoscente deve leggere le stupidate che mi scambio con un amico ne tempo libero?
E' così stupida l'idea? E programmarla a tabelle non è così complicato. Poi se voglio sono io a gestirla.
E allora mi pongo una domanda.
Considerando che dopo un po' su network come Facebook ti trovi con amici veri, conoscenti e gente che non sai chi è, perché non hanno pensato a stratificare (come avviene nella vita reale) il network?
Ad esempio col mio profilo vero (lasciate perdere quello da blogger) ho dentro amici veri, conoscenti, contatti di lavoro e ?chi cavolo è questo?.
Quindi ad esempio certe foto o stati non mi fa piacere li veda/legga un mio contatto di lavoro o uno che non è mio amico vero.
Nella vita (il nostro original social network) mica diamo confidenza a tutti nello stesso modo, o no?
Perché tale comportamento non lo posso riportare nei social network?
Perché un mio fornitore/collega/conoscente deve leggere le stupidate che mi scambio con un amico ne tempo libero?
E' così stupida l'idea? E programmarla a tabelle non è così complicato. Poi se voglio sono io a gestirla.
Pessimo target
E io che solo leggendo un blog mi sono reso conto che la pubblicità con Doc House, la Thurman e Ibraquelchel'è è di Mediaset Premium e non di Sky?
Son proprio fuori target per la TV.
Son proprio fuori target per la TV.
Io & io
Sempre più mi sto convincendo, in questo periodo, di essere una persona disturbata.
Ognuno a suo modo è strano, ma io lo sono parecchio.
Forse (anche) per questo mi risulta naturale questa doppia vita segreta di blogger.
Va detto che probabilmente, pur avendolo scelto e facendolo con grande passione e piacere, il ruolo nel quale mi trovo mi va un po' stretto.
Il fare il capo azienda, incarnare a serietà, fare la parte del "cattivo" (che mi tocca nel gioco delle parti aziendali) e portare il fardello sulle spalle non sono una cosa da passeggiata. I tutto si fonde poi con il mio senso etico molto sviluppato e la mia voglia di giustizia. E la parte che seguo direttamente è quella finanziaria (numeri e pianificazione quindi).
Ovvio che questo profilo non lascia grande spazio a creatività, pazzia, libertà, e cosucce di questo genere.
Se poi lo unite a rappresentanza esterna, Confindustria, rapporti con le banche ecc ecc ancora peggio.
Caratterialmente poi sono un tipo abbastanza chiuso, e con una faccia che è sempre un po' da incazzato, chi non mi conosce a vedermi (ma anche qualcuno che mi conosce bene, sia chiaro) pensa che io sia un grandissimo stronzo.
Eppure dentro sono, e sono sempre stato, diverso. E in fondo questo blog rappresenta più la mia parte libera e dissacrante. Forse anche per questo non voglio mischiarlo al mio nome della vita reale, qualcuno potrebbe stupirsi.
Ma poi mi devo sfogare, e allora la moto, le passioni brucianti, le follie fatte per Springsteen, la musica, la lettura, le improvvise follie o battute fulminanti.
E ultimamente anche altri, più dolorosi, sdoppiamenti, così dolorosi eppure così naturali.
Il senso del dovere ed etico non mi permettono di sfogare la libertà che cova sotto la cenere ma che poi esplode. A volte nelle passioni brucianti e altre volte in modi più complicati.
Sono sempre stato una persona tendenzialmente di destra ma più a sinistra di molti amici "compagni".
All'apparenza un borghese dei peggiori, in effetti quasi un anarchico.
Insomma una cosa ai limiti (o oltre) i limiti dello psichiatrico.
Adesso lo sapete, ma forse l'avevate già capito.
E anche questo post è bello confuso!
Ognuno a suo modo è strano, ma io lo sono parecchio.
Forse (anche) per questo mi risulta naturale questa doppia vita segreta di blogger.
Va detto che probabilmente, pur avendolo scelto e facendolo con grande passione e piacere, il ruolo nel quale mi trovo mi va un po' stretto.
Il fare il capo azienda, incarnare a serietà, fare la parte del "cattivo" (che mi tocca nel gioco delle parti aziendali) e portare il fardello sulle spalle non sono una cosa da passeggiata. I tutto si fonde poi con il mio senso etico molto sviluppato e la mia voglia di giustizia. E la parte che seguo direttamente è quella finanziaria (numeri e pianificazione quindi).
Ovvio che questo profilo non lascia grande spazio a creatività, pazzia, libertà, e cosucce di questo genere.
Se poi lo unite a rappresentanza esterna, Confindustria, rapporti con le banche ecc ecc ancora peggio.
Caratterialmente poi sono un tipo abbastanza chiuso, e con una faccia che è sempre un po' da incazzato, chi non mi conosce a vedermi (ma anche qualcuno che mi conosce bene, sia chiaro) pensa che io sia un grandissimo stronzo.
Eppure dentro sono, e sono sempre stato, diverso. E in fondo questo blog rappresenta più la mia parte libera e dissacrante. Forse anche per questo non voglio mischiarlo al mio nome della vita reale, qualcuno potrebbe stupirsi.
Ma poi mi devo sfogare, e allora la moto, le passioni brucianti, le follie fatte per Springsteen, la musica, la lettura, le improvvise follie o battute fulminanti.
E ultimamente anche altri, più dolorosi, sdoppiamenti, così dolorosi eppure così naturali.
Il senso del dovere ed etico non mi permettono di sfogare la libertà che cova sotto la cenere ma che poi esplode. A volte nelle passioni brucianti e altre volte in modi più complicati.
Sono sempre stato una persona tendenzialmente di destra ma più a sinistra di molti amici "compagni".
All'apparenza un borghese dei peggiori, in effetti quasi un anarchico.
Insomma una cosa ai limiti (o oltre) i limiti dello psichiatrico.
Adesso lo sapete, ma forse l'avevate già capito.
E anche questo post è bello confuso!
Amministratori delegati
Adesso compero un po' di azioni di una delle principali banche italiane, poi vado in assemblea e propongo il tipo qui ritratto come amministratore delegato.
Tanto peggio di quelli che ci sono non farà di certo.
Farsi fare un pacco con le strutture piramidali è veramente degno di un salumiere di provincia (con il massimo rispetto di salumieri e provinciali).
Tanto peggio di quelli che ci sono non farà di certo.
Farsi fare un pacco con le strutture piramidali è veramente degno di un salumiere di provincia (con il massimo rispetto di salumieri e provinciali).
Roba da vecchi
Roba da vecchi, noi della vecchia generazione siamo ancora abituati alle cose meccaniche.
Che si possono riparare.
E che se non trovi il pezzo lo rifai.
Forse per quello mi piacciono le Harley.
E con la meccanica la roba durava molto di più.
Adesso è tutta elettronica, colleghi il pc e guardi cosa non va: di solito l'elettronica.
E la roba non si aggiusta più (non ne vale la pena), si butta.
Quando non si butta perché (tipo telefonino) si è stufi di vederla o è fuori moda.
Cose inconcepibili per noi vecchi. Ma forse non siamo abbastanza consumisti.
Certo, la roba meccanica costa di più e necessita di personale capace, non bastano gli ex agricoltori cinesi.
Che si possono riparare.
E che se non trovi il pezzo lo rifai.
Forse per quello mi piacciono le Harley.
E con la meccanica la roba durava molto di più.
Adesso è tutta elettronica, colleghi il pc e guardi cosa non va: di solito l'elettronica.
E la roba non si aggiusta più (non ne vale la pena), si butta.
Quando non si butta perché (tipo telefonino) si è stufi di vederla o è fuori moda.
Cose inconcepibili per noi vecchi. Ma forse non siamo abbastanza consumisti.
Certo, la roba meccanica costa di più e necessita di personale capace, non bastano gli ex agricoltori cinesi.
venerdì 12 dicembre 2008
giovedì 11 dicembre 2008
Investimenti
Ma se uno offre un milione di dollari per un seggio da senatore è perché pensa di ricavare di più.
E non mi pare si faccia con lo stipendio.
O sono io che non capisco qualcosa?
La verità è che la politica non è un mestiere pulito in nessuna parte del mondo.
E non mi pare si faccia con lo stipendio.
O sono io che non capisco qualcosa?
La verità è che la politica non è un mestiere pulito in nessuna parte del mondo.
mercoledì 10 dicembre 2008
Club di servizio
Faccio parte di un club di servizio, non dico quale. :-)
Mi sono stupito da solo di essere stato chiamato a farne parte e di aver accettato. Ma in fondo ho sempre considerato l'attività in Confindustria pareggiabile al volontariato. E quando sono entrato l'ho fatto su un progetto interessante (mai più ripetuto) per le nuove imprese.
Negli anni mi sono però disilluso, spesso vedo più interesse alle beghe di cortile che non al fare.
E' così in tutti i gruppi, le associazioni e ogni cosa con un minimo di struttura, lo so. So bene che basta ci sia uno strapuntino in ballo e la gente comincia le lotte di potere (ho visto quasi discutere per fare il presidente dell'assemblea di condominio).
Ma da certi club mi attenderei un atteggiamento più consono, in fondo già l'essere lì dovrebbe rappresentare una parte di riconoscimento delle proprie capacità.
Mi rendo anche conto che ci sono persone che hanno poco da fare e per riempire la giornata possono scegliere di fare le lotte di potere per la bocciofila.
Ma mi mette tristezza vedere tanta energia e tempo sprecati.
Tra l'altro alcune recenti esperienze con dei portatori di spilla mi stanno quasi convincendo che forse quando uno la esibisce è meglio tenersene alla larga.
E quindi medito di uscire, se l'appartenenza ad un club per me è un indice di poca affidabilità che ci sto a fare?
Mi sono stupito da solo di essere stato chiamato a farne parte e di aver accettato. Ma in fondo ho sempre considerato l'attività in Confindustria pareggiabile al volontariato. E quando sono entrato l'ho fatto su un progetto interessante (mai più ripetuto) per le nuove imprese.
Negli anni mi sono però disilluso, spesso vedo più interesse alle beghe di cortile che non al fare.
E' così in tutti i gruppi, le associazioni e ogni cosa con un minimo di struttura, lo so. So bene che basta ci sia uno strapuntino in ballo e la gente comincia le lotte di potere (ho visto quasi discutere per fare il presidente dell'assemblea di condominio).
Ma da certi club mi attenderei un atteggiamento più consono, in fondo già l'essere lì dovrebbe rappresentare una parte di riconoscimento delle proprie capacità.
Mi rendo anche conto che ci sono persone che hanno poco da fare e per riempire la giornata possono scegliere di fare le lotte di potere per la bocciofila.
Ma mi mette tristezza vedere tanta energia e tempo sprecati.
Tra l'altro alcune recenti esperienze con dei portatori di spilla mi stanno quasi convincendo che forse quando uno la esibisce è meglio tenersene alla larga.
E quindi medito di uscire, se l'appartenenza ad un club per me è un indice di poca affidabilità che ci sto a fare?
Affamati
La Fao: il mondo ha sempre più fame I senza cibo sono 963 milioni - Corriere della Sera
Una cosa è certa, la cosa non vale per il personale FAO che oltre a godere di ottimi stipendi è universalmente noto per la sua fame di magna-magna.
Anche loro intanto risolvono il loro, di problema, poi per gli altri si vedrà.
Oggi è la giornata della corruzione.
Una cosa è certa, la cosa non vale per il personale FAO che oltre a godere di ottimi stipendi è universalmente noto per la sua fame di magna-magna.
Anche loro intanto risolvono il loro, di problema, poi per gli altri si vedrà.
Oggi è la giornata della corruzione.
Yes we can
Una speranza con la nuova presidenza USA: più benessere e soldi per tutti.
Cominciando, nella migliore tradizione democratica e comunista, dai maggiorenti del partito.
Illinois, arrestato il governatore - Corriere della Sera
Cominciando, nella migliore tradizione democratica e comunista, dai maggiorenti del partito.
Illinois, arrestato il governatore - Corriere della Sera
domenica 7 dicembre 2008
Prendersi sul serio
Leggo sul Corriere che per questa foto il ragazzo è stato richiamato oltre a rischiare di perdere il posto.
Che un quattordicenne è stato denunciato di violenza sessuale per aver fatto sesso con una dodicenne consenziente.
Genitori che picchiano gli insegnanti per un brutto voto del figlio.
Ogni giorno ciascuno di noi vede scene di litigi e simili per cose che spesso trovo risibili.
Tutti simboli, a mio parere, di una società malata, che ha perso il senso della misura.
Troppi ormai sono incapaci di applicare un minimo di ironia, di comprensione alla vita.
Incapaci di misurare le cose per il loro vero valore.
Certo, neppure io mi aspetto un Presidente del consiglio cazzaro (ogni riferimento è casuale) in occasioni ufficiali, ma sinceramente se poi in privato, con gli amici, fa il pirla saranno fatti suoi.
Davvero vogliamo una società grigia, paludata, dove per ogni cosa tiriamo in ballo gli avvocati e i giudici? Dove la gente non è più capace di accettarsi e di parlarsi?
Davvero vogliamo tornare agli uomini di stato grigi tipo democristiani del dopoguerra? Tanto poi a casa ognuno ha le sue perversioni, fosse anche quella di mettersi le dita nel naso.
E se a da adolescente mi avessero denunciato per ogni ragazzina con cui facevo sesso sarei ancora in riformatorio, credo.
Che un quattordicenne è stato denunciato di violenza sessuale per aver fatto sesso con una dodicenne consenziente.
Genitori che picchiano gli insegnanti per un brutto voto del figlio.
Ogni giorno ciascuno di noi vede scene di litigi e simili per cose che spesso trovo risibili.
Tutti simboli, a mio parere, di una società malata, che ha perso il senso della misura.
Troppi ormai sono incapaci di applicare un minimo di ironia, di comprensione alla vita.
Incapaci di misurare le cose per il loro vero valore.
Certo, neppure io mi aspetto un Presidente del consiglio cazzaro (ogni riferimento è casuale) in occasioni ufficiali, ma sinceramente se poi in privato, con gli amici, fa il pirla saranno fatti suoi.
Davvero vogliamo una società grigia, paludata, dove per ogni cosa tiriamo in ballo gli avvocati e i giudici? Dove la gente non è più capace di accettarsi e di parlarsi?
Davvero vogliamo tornare agli uomini di stato grigi tipo democristiani del dopoguerra? Tanto poi a casa ognuno ha le sue perversioni, fosse anche quella di mettersi le dita nel naso.
E se a da adolescente mi avessero denunciato per ogni ragazzina con cui facevo sesso sarei ancora in riformatorio, credo.
venerdì 5 dicembre 2008
Marchette
Chi ha avuto nella sua vita qualche poltrona, poltroncina o strapuntino conosce bene i meccanismi che regolano spesso i nostri giornali (naturalmente sopratutto, ma non solo, quelli locali).
Tralascio i numerosissimi copia-incolla dei comunicati stampa o delle notizie delle agenzie.
Il top resta, a mio parere la "finta intervista" o certi redazionali semi-pubblicitari.
Qualcuno ha persone decenti che li preparano ma nel 90% dei casi sono delle cose illeggibili.
Si capisce chiaramente che non sono affatto un'intervista ma una cosa scritta da persone che non sanno neppure scrivere.
Periodi micidiali, espressioni che mai uno utilizzerebbe parlando, autoavvolgimenti di pensiero (beh, qui certi lo fanno anche parlando) e formule scontate.
Dopo due righe uno dice "marchetta" e abbandona.
L'importante però, basilare, è che ci sia la foto.
Mi è capitato di fare interviste dove dicevo cose relativamente importanti passate inosservate e apparire tra gli altri nelle interviste multiple su stupidate, ma con foto.
Nel secondo caso "ti ho visto sul giornale".
Dimostrazione che la gente i giornali al 90% non li legge, guarda le foto.
Tralascio i numerosissimi copia-incolla dei comunicati stampa o delle notizie delle agenzie.
Il top resta, a mio parere la "finta intervista" o certi redazionali semi-pubblicitari.
Qualcuno ha persone decenti che li preparano ma nel 90% dei casi sono delle cose illeggibili.
Si capisce chiaramente che non sono affatto un'intervista ma una cosa scritta da persone che non sanno neppure scrivere.
Periodi micidiali, espressioni che mai uno utilizzerebbe parlando, autoavvolgimenti di pensiero (beh, qui certi lo fanno anche parlando) e formule scontate.
Dopo due righe uno dice "marchetta" e abbandona.
L'importante però, basilare, è che ci sia la foto.
Mi è capitato di fare interviste dove dicevo cose relativamente importanti passate inosservate e apparire tra gli altri nelle interviste multiple su stupidate, ma con foto.
Nel secondo caso "ti ho visto sul giornale".
Dimostrazione che la gente i giornali al 90% non li legge, guarda le foto.
giovedì 4 dicembre 2008
Numeri a caso
Io sono un piccolo Brambilla qualsiasi di provincia, abituato a parlare di persone singole e a contare sulla punta delle dita di una mano esuberi e assunzioni.
Non capisco quindi le leggi delle grandi aziende.
Ma una domanda mi sorge spontanea quando una società di servizi (non che fa roba da assemblare e simili quindi) licenzia non una, non dieci, non cento ma 9000 persone.
Come si fa a fare a meno di 9000 persone, capisco producessero lavatrici e di lavatrici non se ne vendono più, ma servizi?
I casi sono due:
1 - son lì a far niente (e perché le tenevano?) e capisco perché certe bollette sono così care
2 - qualcosa fanno e saranno sostituiti da outsurcing fatto con precari, da delocalizzazione o quel che volete con costo del lavoro più basso
Insomma spesso mi sembrano operazioni di chirurgia estetica ad uso borsistico, quando non impoverimento del know how aziendale.
NB ogni riferimento a fatti od aziende esistenti è frutto della vostra immaginazione.
Non capisco quindi le leggi delle grandi aziende.
Ma una domanda mi sorge spontanea quando una società di servizi (non che fa roba da assemblare e simili quindi) licenzia non una, non dieci, non cento ma 9000 persone.
Come si fa a fare a meno di 9000 persone, capisco producessero lavatrici e di lavatrici non se ne vendono più, ma servizi?
I casi sono due:
1 - son lì a far niente (e perché le tenevano?) e capisco perché certe bollette sono così care
2 - qualcosa fanno e saranno sostituiti da outsurcing fatto con precari, da delocalizzazione o quel che volete con costo del lavoro più basso
Insomma spesso mi sembrano operazioni di chirurgia estetica ad uso borsistico, quando non impoverimento del know how aziendale.
NB ogni riferimento a fatti od aziende esistenti è frutto della vostra immaginazione.
mercoledì 3 dicembre 2008
A difesa dei deboli
Ospitate
Anche lo strano mondo dei bloggers, oltre a quello televisivo, spesso tende ad essere autoreferenziale e a prendersi molto molto sul serio.
Personalmente cerco di evitare (qui come nella vita) tutte e due le cose. E per me, come ho detto mille volte questo è un diario e contemporaneamente un metodo per confrontarmi con gli altri e, se possibile, ogni tanto mettere qualche dubbio o dare qualche spunto a chi mi legge.
Tutta questa sbrodolata per dire che ogni tanto qualche collega blogger mi chiede un intervento, e quando, come in questo caso, mi piace il blog e la persona lo faccio anche più volentieri.
C'è un mio intervento su "Riflessioni di un Dottore Commercialista" il blog di un commercialista (uno che scrive anche libri, mica fuffa) molto molto interessante. Se avete voglia e tempo fateci un giro, per leggere il blog e se avete tempo che vi cresce anche per leggere il mio contributo.
Colgo l'occasione per rispondere ad Andrea per confermare che trovo l'immagine appropriata. La persona è focalizzata sulla sua mission e molto coerente, per l'ambiente in cui è ;-)
Personalmente cerco di evitare (qui come nella vita) tutte e due le cose. E per me, come ho detto mille volte questo è un diario e contemporaneamente un metodo per confrontarmi con gli altri e, se possibile, ogni tanto mettere qualche dubbio o dare qualche spunto a chi mi legge.
Tutta questa sbrodolata per dire che ogni tanto qualche collega blogger mi chiede un intervento, e quando, come in questo caso, mi piace il blog e la persona lo faccio anche più volentieri.
C'è un mio intervento su "Riflessioni di un Dottore Commercialista" il blog di un commercialista (uno che scrive anche libri, mica fuffa) molto molto interessante. Se avete voglia e tempo fateci un giro, per leggere il blog e se avete tempo che vi cresce anche per leggere il mio contributo.
Colgo l'occasione per rispondere ad Andrea per confermare che trovo l'immagine appropriata. La persona è focalizzata sulla sua mission e molto coerente, per l'ambiente in cui è ;-)
martedì 2 dicembre 2008
Numeri
La crisi comincia a mordere duro.
Ho visto dei grafici andamentali paurosi, la maggior parte delle cose sono il peggio dall'inizio anni 90 (per chi non c'era quelli dell'Italia quasi in default).
E ogni giorno è un bollettino di guerra.
Se va bene è cassa integrazione (in Italia).
Se va male sono licenziamenti (estero).
Letti sui giornali sono numeri.
Vissuti da vicino (e ad oggi non è il mio caso per fortuna) sono persone.
Facile leggere 15.000 licenziamenti, più complicato capire cosa faranno domani per mantenersi quelle 15.000 persone.
Lo so che è un ragionamento scontato. Ma se sono pensieri in libertà...
Il problema è che nei momenti di crisi l'animale lotta per la sopravvivenza, quindi abbiamo davanti un periodo difficile, temo che la solidarietà calerà in un momento nel quale dovrebbe crescere.
Ho visto dei grafici andamentali paurosi, la maggior parte delle cose sono il peggio dall'inizio anni 90 (per chi non c'era quelli dell'Italia quasi in default).
E ogni giorno è un bollettino di guerra.
Se va bene è cassa integrazione (in Italia).
Se va male sono licenziamenti (estero).
Letti sui giornali sono numeri.
Vissuti da vicino (e ad oggi non è il mio caso per fortuna) sono persone.
Facile leggere 15.000 licenziamenti, più complicato capire cosa faranno domani per mantenersi quelle 15.000 persone.
Lo so che è un ragionamento scontato. Ma se sono pensieri in libertà...
Il problema è che nei momenti di crisi l'animale lotta per la sopravvivenza, quindi abbiamo davanti un periodo difficile, temo che la solidarietà calerà in un momento nel quale dovrebbe crescere.
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