martedì 15 giugno 2010

Controllo per chi?

Qualche giorno fa si discuteva su Friendfeed sui problemi per avviare una Srl, si parlava di capitale sociale.
Per inciso non ero d'accordo sul poterla fare con un capitale inferiore al minimo attuale (dovrebbe essere 10.000 Euro).

Ma uno dei grandi ostacoli per una capitalizzazione adeguata è il collegio sindacale.
In pratica o si porta il capitale ad una cifra veramente elevata, ma se si è nei dintorni della soglia non conviene.
Non conviene sia per un problema di costi (il collegio è relativamente caro per una PMI) sia perché comunque c'è un maggiore controllo, e, da quando sono aumentate le responsabilità dei sindaci, i controlli sono fatti seriamente e a volte possono essere visti come una rottura di scatole dall'imprenditore.

Secondo voi avere già un controllo in azienda serio porta un qualsiasi beneficio per l'azienda?
Pensate bene: nessuno.
Così come essere certificati per iso di qualità, ambiente, sicurezza non porta alcun beneficio all'azienda.

I controlli vanno fatti, è una cosa sacrosanta, anzi in Italia se ne fanno troppi di forma e pochi di sostanza, ma non sarebbe bene che chi ha già un controllo avesse un qualsiasi beneficio rispetto a chi non li ha? Anche solo per compensare i maggiori costi che sostiene per un controllo che è continuativo e non spot come quello delle istituzioni.

Il Collegio Sindacale poi è un limite alla crescita della capitalizzazione delle aziende in un momento in cui dovremmo favorire l'opposto.

E allora, che so, rendere deducibili completamente gli interessi passivi, le auto (responsabilizzando il collegio sulla inerenza), rendere più flessibili gli ammortamenti e cose di questo genere potrebbe essere una via.

PS lo so che il collegio, soprattutto  nelle società pubbliche è un bel business. Non ho detto di abolirlo, ma di trovare una compensazione.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sull´argomento, l´unica considerazione che posso fare é che tra un po´ il problema si risolverá da solo...

***

Nota sulla situazione attuale: recentemente GT diceva in una trasmissimo che i conti italiani sono del tutto a posto e che l´unica sorpresa é stata la situazione in Grecia.

Mi fa piacere che il debito pubblico stia lievitando secondo i piani. Se un´asta del debito pubblico fallisce e parte il domino, poi ci spiegherá meglio quali sono esattamente i suoi piani.

Ma anche la "sorpresa" della situazione in Grecia é tristemente esilarante.

La situazione era chiara da un pezzo. Un esempio di ció é questo articolo:

http://www.moneyweek.com/investments/is-the-euro-set-to-collapse.aspx

Troll

Suarez (dal Blog) ha detto...

Se dovesse partire l'effetto domino paventato dall'anonimo Tremonti ha pronta l'arma finale: il caro vecchio classico prelievo sui c/c, buoni postali e fondi fruttiferi, ricordate lo fece gia nel 92 Amato e la rivoluzione non e' scoppiata...in quel caso mi aspetterei di vedere i liberali italiani fare le barricate per strada...

Anonimo ha detto...

Suarez

Il messaggio non é anonimo: c´é il nick alla fine. Lo sottolineo solo perché l´Imprenditore ci tiene. Quindi, cerco di ricordarmi di metterlo.

Non credo che questa volta ci sarebbe un prelievo dal conto corrente, stile Amato. La ragione principale é che anche se prelevassero tutto, non si risolverebbe niente.

Per un po´ faranno finta: costringeranno le banche a comprare il debito (giá le banche tedesche sono state costrette a comprare quello greco, ad es.), poi magari lo rifilano alla BCE o ai cittadini italiani stessi.

Ma il punto é che l´euro, come l´hanno fatto e gestito, sta diventando insostenibile. Guarda anche le manovre proposte nei diversi paesi: l´Italia ha la piú piccola e la piú incerta. Il divario sta aumentando!

Quindi, penso che prima o poi sará necessario un cambio di assetto dell´euro. Guarda che dice questo articolo del Wall Street Journal:

"If Italy cannot refinance its debt than it's the end of the euro."

http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703950804575241913990855490.html

Nell´immediato, questa misura avrebbe effetti positivi sulla situazione economica e ripianerebbe un po´ il divario tra le economie.

Chiaramente, verrebbero anche conseguenze negative.

Questo dell´euro é uguale ai peg che tanti paesi avevano fissato con il dollaro--in Argentina, in SE Asia, ecc. Alla fine non hanno funzionato. Mi pare probabile che lo stesso avverrá con l´euro.

L´alternativa sarebbe una forte deflazione di prezzi, stipendi, ecc. Per varie ragioni, é improbabile che questo possa funzionare.

Troll

pollodimare ha detto...

Noto che i commenti tendono ad andare fuori dal tema, che invece mi sembra molto interessante. Constato che la PMI ha sempre un commercialista di fiducia e questi è stato progressivamente responsabilizzato nei confronti delle istituzioni, mi dicono anche penalmente. Ciò a mio avviso potrebbe suggerire un innalzamento della soglia per il Collegio Sindacale, bilanciata dalla corresponsabilità del Professionista.

Anonimo ha detto...

Nono sono affatto d'accordo sull'argomento.
Il collegio che certifica stato di salute dell'azienda e del bilancio è una garanzia in più per tutti i partners esterni, in primis lgli istituti finanziari, soprattutto se il collegio è fatto da professionisti seri e non semplici passacarte.
Secondo, rappresenta un contrappeso sia al consulente fiscale che a volte acquisisce una eccessiva influenza, e perchè no alle iniziative a volte avventate dell'imprenditore stesso che si può lanciare in operazioni che conosce poco magari mal consigliato.
In sostanza per me sono soldi ben spesi (investiti).
Marco

Anonimo ha detto...

Marco:
"...alle iniziative a volte avventate dell'imprenditore stesso che si può lanciare in operazioni che conosce poco magari mal consigliato."

Sará che gli imprenditori fanno scelte avventate e che i sindacati sono cosí competenti in gestione aziendale che hanno capito che é meglio fare i sindacalisti piuttosto che gli imprenditori.

Comunque, il risultato di questo concetto di normalitá é chiaro: Nessuno viene ad investire in Italia.

Anzi, ovviamente molti se ne vanno.

Troll

Anonimo ha detto...

Guardate qui: quello che vi dicevo dell´euro, che molto probabilmente ci sará un cambio d´assetto:

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/7837874/Germany-and-France-examine-two-tier-euro.html

Considerate le implicazioni che tale evento avrebbe--anche in termini di opportunitá.

Troll

Anonimo ha detto...

Mi scusi Troll, ma che c'azzecca il collegio sindacale con il sindacato?
Non è che anche lei sofre di ultra-crepidarismo come capita a molti, soprattutto su internet?
Saluti
Marco

Anonimo ha detto...

Marco

Il punto é questo:

Chi investe vuole avere il controllo di quello avviene del suo capitale e della sua ditta.

Altrimenti va ad investire altrove.

Quindi, piú dipendenti, sindacati, Stato, collegi sindacali, ecc. interferiscono e meno investimenti ci saranno.

Invece di dibattere dei dettagli, fareste meglio a riesaminare il sistema nel suo complesso perché i problemi sono strutturali. Il sistema italiano non é competitivo. E alla fine ne pagherete gravi conseguenze.

Tutto qui.

Saluti,

Troll