martedì 16 dicembre 2008

Io & io

Sempre più mi sto convincendo, in questo periodo, di essere una persona disturbata.
Ognuno a suo modo è strano, ma io lo sono parecchio.
Forse (anche) per questo mi risulta naturale questa doppia vita segreta di blogger.

Va detto che probabilmente, pur avendolo scelto e facendolo con grande passione e piacere, il ruolo nel quale mi trovo mi va un po' stretto.
Il fare il capo azienda, incarnare a serietà, fare la parte del "cattivo" (che mi tocca nel gioco delle parti aziendali) e portare il fardello sulle spalle non sono una cosa da passeggiata. I tutto si fonde poi con il mio senso etico molto sviluppato e la mia voglia di giustizia. E la parte che seguo direttamente è quella finanziaria (numeri e pianificazione quindi).
Ovvio che questo profilo non lascia grande spazio a creatività, pazzia, libertà, e cosucce di questo genere.
Se poi lo unite a rappresentanza esterna, Confindustria, rapporti con le banche ecc ecc ancora peggio.
Caratterialmente poi sono un tipo abbastanza chiuso, e con una faccia che è sempre un po' da incazzato, chi non mi conosce a vedermi (ma anche qualcuno che mi conosce bene, sia chiaro) pensa che io sia un grandissimo stronzo.

Eppure dentro sono, e sono sempre stato, diverso. E in fondo questo blog rappresenta più la mia parte libera e dissacrante. Forse anche per questo non voglio mischiarlo al mio nome della vita reale, qualcuno potrebbe stupirsi.

Ma poi mi devo sfogare, e allora la moto, le passioni brucianti, le follie fatte per Springsteen, la musica, la lettura, le improvvise follie o battute fulminanti.
E ultimamente anche altri, più dolorosi, sdoppiamenti, così dolorosi eppure così naturali.
Il senso del dovere ed etico non mi permettono di sfogare la libertà che cova sotto la cenere ma che poi esplode. A volte nelle passioni brucianti e altre volte in modi più complicati.

Sono sempre stato una persona tendenzialmente di destra ma più a sinistra di molti amici "compagni".
All'apparenza un borghese dei peggiori, in effetti quasi un anarchico.

Insomma una cosa ai limiti (o oltre) i limiti dello psichiatrico.
Adesso lo sapete, ma forse l'avevate già capito.
E anche questo post è bello confuso!

4 commenti:

duca ha detto...

Io ti capisco benissimo. Post da incorniciare. Posso solo dirti che anche il mondo è a due facce....questo è il problema. Personalmente quando a un certo punto della mia vita ho utilizzato sul lavoro la mia "faccia" umana ho peggiorato i risultati dell'azienda. Purtroppo molte persone se cerchi di aiutarle, di farle crescere e di dimostrarti amico.....poi pensano che tu sia più vulnerabile e invece di apprezzare ti attaccano.
Comunque anch'io ho due facce e non solo sul lavoro.

Jakala ha detto...

E anche questo post è bello confuso!

La vita è confusa, penso che quello che hai scritto possa valere per quasi tutti quelli che tengono un blog, un modo per canalizzare aspetti e pensieri che normalmente non potresti fare

Jak

Anonimo ha detto...

Forse la maestria é rimanere sempre noi stessi.
Sempre.

2 blog, 3 facce, 4 vite non mi scandalizzano ...però sempre noi stessi.

Frequenti 24 ambienti diversi?
Nessun problema. Sempre lo stesso stile.
Sempre noi stessi.

Almeno io ci provo.

:-)

Buddy Fox ha detto...

Quanto saggio e lungimirante era Pirandello... i blog di oggi un po' come "la cariola" pirandelliana?

ciao
Buddy