Il mitico decreto estivo (ai tempi della DC e del cinghialone si chiamavano balneari) contiene anche delle norme sui pagamenti della pubblica amministrazione.
In questo caso è semplicemente una presa in giro.
Parlare di pagamenti della PA escludendo la sanità è come se vi dessero da gestire un bar in una zona di grande passaggio escludendo i caffè.
Il grosso dello stock dei crediti accumulati dalla PA sono nella sanità.
Oltretutto hanno escluso il pregresso. Quindi parliamo di promesse.
L'ho capito e lo so benissimo che il pagamento immediato dei crediti farebbe schizzare ancora più su il deficit (lo Stato come detto più volte ha i bilanci fatti per cassa e non per competenza).
Ma stiamo uccidendo la gallina. Poi non avremo più uova.
Stiamo uccidendo un sacco di aziende che salteranno per mancanza di soldi dovuti ai ritardi nei pagamenti.
Ma è una battaglia di civiltà. e questo, ormai è consolidato, non è un paese civile.
venerdì 3 luglio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Recentemente leggevo uno dei due libri appena usciti su marchionne (entrambi i libri robaccia).
Si evidenziava che una delle qualità straordinarie dell'uomo, qualità che lo ha reso vincente, è il rispetto della parola data.
Al di là di possibili commenti su quanto debba considerarsi straordinaria una qualità simile, quello che amerei dal governo è la sincerità ed il rispetto dei patti.
non ci sono soldi? non te li posso dare? sto riducendo la spesa ma ci vuole tempo?
certo, aiutami a monitorare i cambiamenti ed io accetto tutto.
le prese in giro invece danno solo fastidio.
Posta un commento