martedì 20 dicembre 2005

Castello di carte

Interessante articolo oggi del Sole 24 Ore (prima pagina di mondo e mercati) che ci ricorda come buona parte dell'industria cinese sia statale e/o sovvenzionata.

Vale per il tessile dell'articolo ma vale anche per moltissimi altri settori.
La verità è che questi nuovi capitalisti di stato i conti non li sanno fare e al momento stanno in piedi per sovvenzioni (principalmente sull'export, ecco perchè sono così aggressivi) e perchè un sistema bancario statale e sull'orlo del baratro evita di spostare gli equilibri.

Far west e castello di carte, basta un refolo di vento e il Partito si trova con un ginepraio inestricabile.

Certo che per chi si trova come concorrente (moltissimi, io compreso) aziende che non hanno problemi di sicurezza, inquinamento e leggi varie; con dipendenti senza diritti e che hanno fame; in stabilimenti dove non ci sono neppure i servizi; che nonostante questo sono in perdita; che sono sovvenzionati dallo stato, la vita è dura!

Spero che il castello caschi, il problema è che i soldini del surplus li hanno investiti in debito pubblico americano quindi il loro castello potrebbe far cascare quello americano!

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