Dipende da chi le cose le fa (se poi paga lo stipendio).
leggo qui
"La prova provata che Fiorani e i suoi “collegati” mentivano al mercato e costituivano un’associazione a delinquere, secondo le rivelazioni dell’articolo, sta nel fatto che da ben prima di aver rivelato alla Consob, nella scorsa primavera, l’intenzione di lanciare una contro-opa rispetto agli olandesi su Antonveneta, da dicembre del 2004 Fiorani aveva firmato contratti di equity swap con istituti esteri come Jp Morgan, Dresdner Bank e altri, volti a subentrare ai medesimi istituti nella proprietà di titoli Antonveneta che questi avessero nel frattempo acquisito sul mercato. “Un piano a più mani, studiato con largo anticipo rispetto alle date finora conosciute, studiato a tavolino in barba alla trasparenza”, sferza il quotidiano della Fiat. Ora va bene prenderci per polli, ma a tutto c’è un limite. E’ possibile mai che il giornalista che firma il pezzo, e che lo stimato Giulio Anselmi che firma il giornale, non si siano resi conto che i contratti antedatati di equity swap con istituti stranieri sono stati esattamente il metodo seguito da Ifil-Exor per risalire al rango di primo azionista Fiat, senza dirlo nel frattempo né alle banche che credevano convertendo il prestito da 3 miliardi di divenire loro soci primari, né al mercato né alla Consob mentre il titolo saliva e la famiglia Agnelli in due comunicati a fine luglio e fine agosto dichiarava di non sapersene proprio spiegare il perché?"
Poi su altre parti dell'articolo non sono magari molto d'accordo, ma questa sono sicuro piacerà molto anche all'amico Steve Trader che di borsa ne sa certo più di me.
lunedì 19 dicembre 2005
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