sabato 10 dicembre 2005

Controcorrente

Post concorrente nell'interessante Cina post di Sabrina Provenzani(1).
La Cina cresce più lentamente di quanto potrebbe.
E tutto sommato, vista così, io sono anche d'accordo.

I cinesi hanno ancora per il momento, per fortuna, anche grandi, enormi problemi di qualità, soprattutto sul discorso di costanza della qualità (soprattutto le PMI locali).

1) Devo le mie scuse, avevo confuso due Blog su Blogosfere e attribuito a Enzo Reale (che incece cura Cina e dintorni) Cina post

1 commento:

Anonimo ha detto...

Spesso si dice che la Cina è cresciuta con tassi vicini al 10% per più di vent'anni. Questa generalizzazione non è corretta. Nella seconda metà degli anni '90 la crescita era nominalmente alta, ma il governo centrale la sosteneva con la costruzione di grandi opere pubbliche avendo individuato in alcuni indicatori i segni di un possibile rallentamento dell'economia potenzialmente pericolosissimo per la stabilità sociale. Nei primi anni del millennio la crescita economica è stata grosso modo nominalmente uguale, ma senza essere così sostenuta dal governo che anzi ha cercato di raffreddare alcuni settori come quello edilizio che mostrava indicatori di una bolla speculativa in atto. Sempre per le preoccupazioni sulla stabilità sociale l'accento adesso è su una migliore redistribuzione degli investimenti e dei redditi, generando la politica del "go west". Questo accento si nota anche nell'atteggiamento del premier, nelle sue visite ai minatori e ad altre fasce sociali per il momento lasciate indietro dal boom economico. I problemi sono noti, le soluzioni e le loro realizzazioni meno.