venerdì 27 luglio 2007

Cercasi macroeconomista

Da badilante da ufficio intuisco ma non so fare i calcoli.

La pressione fiscale viene calcolata dall'Istat sul PIL. Se ricordo bene è intorno al 42%.
Già il PIL lo calcolano aggiungendo (oggi vado tutto a memoria) circa il 30% di "economia sommersa".
Quindi già quel 42% rispetto a chi le tasse le paga (il 70%) diventa ben di più, malcontato aggiungere circa un terzo, andiamo ben oltre il 50%.
Non solo ma una quota di PIL è sviluppato dalla pubblica amministrazione che tasse non ne paga.
Quindi andrebbe calcolato anche quello, cosa che non avrei idea di come fare. C'è qualcuno dei miei lettori capace di farlo?

Sono convinto che andiamo abbondantemente oltre il 60%
Vi sembra elevato?
Fate mente locale.
Pagate di imposte dirette tra il 20 e il 42% circa.
Poi su ogni cosa che comperate pagate l'IVA. Se avete cambiato una macchina da 24.00 Euro aggiungete alle tasse pagate i 4000 dell'IVA.
Sull'assicurazione pagate un tot di tasse.
Per ogni litro di carburante che consumate pagate un bel pò di tasse.
Nel vostro carrello della spesa al supermercato un quinto o un po' meno sono tasse.
Pagate la tassa di possesso della TV, della automobile.
L'ICI, la tassa sui rifiuti.

Insomma cominciate a mettere il tutto in fila. Altro che 42%!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Fortuna (non per noi ovviamente) vuole che son conti troppo complessi .

Sarebbe carino anche solo calcolare quanto si spende in tasse in un periodo limitato, una settimana per esempio.

Anonimo ha detto...

la tassa di possesso della Tv.....no, almeno quella NO!

Anonimo ha detto...

Ecco qui il macroeconomista: La pressione fiscale a carico degli onesti

Anonimo ha detto...

La pressione fiscale effettiva sulle famiglie di dipendenti va dal 60% al 70%, a seconda del reddito.

C'è un dettagliato studio dei Riformatori Liberali che dimostra questi numeri:
http://blog.menostato.it/2006/12/la_pressione_fi.html

Anonimo ha detto...

Il dato del 42% è riferito alle tasse sul reddito, per cui è corretto escludere le imposte indirette.
Il nero lo considerano tutti nel PIL, ma il nostro è il più alto d' europa.
Se non sbaglio poi la PA paga le tasse (almeno la parte che grava sui dipendenti); è una partita di giro ma rientra nel computo del famoso 42%.
Resta comunque un' imposizione ben maggiore del 50% per chi paga le tasse.

Marcello

paolikkio ha detto...

forse può aiutare il documento presente al seguente link:

http://www.rl-store.com/multimedia/RL/Tartassati.pdf

Anonimo ha detto...

Sono cose note purtroppo ...

... tu che soluzione ci proponi l'imprenditore, se hai?

(non sono polemico, vorrei solo capire meglio la tua idea)

:-)

Unknown ha detto...

Grazie a tutti, appena ho due minuti vado a leggermi i vari documenti.

@ Prime
Non ho particolari soluzioni, anche se personalmente sarei per un leggero aumento delle indirette (IVA) che incidono anche sulle importazioni e abbasserei le tasse sul lavoro per favorire le aziende italiane.
Poi sono sempre stato convinto che una giusta tassazione sulle aziende è intorno al 30%(senza barare come oggi con l'indeducibilità): un terzo allo stato, un terzo in azienda, un terzo dividendo.
E che l'abbassamento delle tasse porti a minore evasione, evadere conviene se le tasse sono alte. Se sono viste come normali la gente le paga un pò di più.