
Prendo spunto da alcuni commenti al mio precedente post sul discorso CV.
Sinceramente l'atteggiamento di molti, quando parlo di questi discorsi, non lo capisco.
Tralascio chi compara una piccola azienda come la mia ad Alitalia, forse ha sbagliato indirizzo. O chi urla che sappiamo bene dove trovarli (? se me lo fa sapere....). Ma su un paio di cose preferisco fare un post a inserirle in un commento.
Metodi di selezioneCome sa chi mi segue da tempo ho parlato molto dei processi di selezione e quasi sempre noto un atteggiamento di contrapposizione tra i selezionandi e l'azienda.
Ma non l'avete ancora capito che è interesse comune selezionare la persona giusta e che ormai siamo tutti sulla stessa barca?
All'azienda selezionare e inserire una persona costa una montagna di soldi (anche se fatto direttamente) e ormai siamo competitivi se siamo capaci di prendere persone capaci.
Davvero credete che io quando seleziono lo faccia non cercando la persona migliore ma quella più simpatica o che mi è stata "raccomandata" o cose simili?
Le raccomandazioni funzionavano anni fa, oggi nessuno ha spazio (nelle PMI) per inserire gente non valida.
Certo, a volte non inserisco la persona più adatta come capacità perché ci sono incompatibilità economiche (capita anche quello) o perché per il profilo psicologico mi sembra che non si adatterebbe all'ambiente aziendale (importante come le competenze) ma è fatto in modo consapevole.
Quindi si cerca il miglior mix competenze/aspettative/costo/adattabilità.
E non dimenticate che nelle aziende appena appena organizzate la selezione è fatta da diverse persone, quindi non dipende da uno solo.
ProvenienzaHo conosciuto gente proveniente da tanti ambienti diversi (e in un piccolo centro come il mio sai già le diverse aziende che ambiente hanno e quindi sai se uno si inserirà bene o no).
Non mi lascio impressionare dal CV di uno che ha lavorato nella megaiperstracorporation e non sottovaluto chi ha lavorato in una PMI.
Il problema, al solito, è capire i propri obiettivi.
A volte abbiamo preferito persone che venivano da aziende strutturate a volte da PMI.
Per la mia esperienza se hai bisogno di uno specialista molto ligio alle regole, ma poco flessibile va bene anche uno di una multinazionale. Spesso sono più formati sulla loro specialità.
Se vuoi uno più flessibile e adattabile bisogna andare a trovarlo in una PMI, dove si è più abituati a far di tutto e gli steccati sono meno rigidi. Per contro spesso ha imparato sul campo e non è molto formato.
Va poi detto che quando le selezioni sono fatte non direttamente ma da aziende specializzate i metodi sono diversi. E se devo essere sincero non mi sono trovato molto bene, soprattutto con i grandi.
Tendono a fare quanto detto in un commento e favorire la provenienza da megacorporation.
In parte secondo me ci sono le "mafie" di ex-qualcosa (McKinsey & co.) e in parte tendono a darti quelli delle multinazionali prima di tutto perché lo considerano un sigillo di garanzia "viene dalla ....!" e poi perché sono quelli con cui hanno maggiori contatti.
E magari li piazzano ripetutamente ;-) soprattutto a livello manageriale.
Insomma smettete di considerare la selezione come una gara o o un contrasto.
E' interesse di tutti (anche il vostro) trovare la persona adatta per quel posto.