Nei commenti che ho letto sulla "social card" moltissimi vertevano sul "checcefai co' 40 euri".
Vero. non ci si fa molto.
Ho però l'impressione che (e se leggo i commenti di studenti che magari vivono con mammà mi viene un dubbio) si sia perso un po' il senso del valore dei soldi.
Vero che con 40 Euro si fa poco, ma dipende quanto uno guadagna, se guadagna 10.000 euro al mese gli servono per ricaricare la chiave della macchinetta del caffè in ufficio.
Ma per chi ha una pensione da 800 Euro o guadagna 1000 euro al mese sono pur sempre il 4/5% del proprio reddito.
Per chi conta l'euro non è "nulla". E' nulla per chi guadagna tanto o chi ha qualcun altro che guadagna (ie bamboccioni).
Siamo tutti d'accordo che ci vorrebbe ben altro.
Ma il problema è sempre il solito, certo che ci vorrebbe ben altro... ma chi paga?
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8 commenti:
Si ma... se invece di spendere tutti quei soldi per emettere una carta di credito (e qui MasterCard ci cova...) avessero mandato un semplice assegno di 45 ? Non erano piu' contenti tutti ? (tranne MasterCard ripeto)...
Altro che banane... a sculacciare le rane li manderei (Tremonti poi penso sia particolarmente portato...)
Cara woman, in parte hai ragione.
sappiamo che berlusconi ama regalare gadget (calcolatrice dell'euro, ecc..) che sono più tangibili.
interessante a mio parere però che questa carta consenta di usufruire di un qualche sconto aggiuntivo. sicuramente c'è da chiedersi come mai mastercard non abbia fatto sconti o contribuito...
altri stati la usano.
mi piacerebbe per altro vedere interventi più organici e meno propagandistici.
con 40 Euro ci puoi comprare una quindicina di kili di pane oppure altrettanti di pasta...
oppure 40 paia di collant (una pensionata ci tira avanti un paio d'anni come minimo)
oppure una decina e forse piu' di paia di mutande...
oppure 3 canottiere di lana e 6 paia di mutande... quanto basta per sfangarci un'inverno...
si possono fare un casìno di cose con 40 Euro...
basterebbe che non andassero a giocarseli al lotto o in gratta e vinci.
Immagino che lo spirito della card sia quello di stimolare i consumi, un assegno uno puo' metterselo in banca e non spenderlo.
Discutibile, lo spirito della card, ma secondo me non sbagliato in se.
Per me basterebbe ridurre il costo della vita, liberalizzando:
1) Basta col "pizzo" del notaio: ci sia un impiegato comunale che faccia i passaggi di proprietà con pochi euro.
2) Basta col "pizzo" del dentista: andiamo tutti a farci curare i denti in Austria, Ungheria e Slovenia. Sono molto più bravi dei nostri e costano un decimo.
3) Basta con gli affitti in nero da strozzini: servono alloggi per gli studenti (una stanza col wc, il resto tutto in comune) e per i lavoratori.
4) Premi statali per i lavoratori di una stessa azienda che vanno al lavoro con una sola auto, dividendosi le spese di viaggio.
5) Aumentare i lavori per universitari (ossia, racimolare un gruzzoletto lavorando solo il fine settimana): il promoter alla fiera, la vendemmia, la raccolta della frutta, lavori in negozio e in magazzino la domenica.
scusate, ma dagli interventi sembra che nessuno qui faccia mai la spesa, ve ne venite fuori con calze mutande notai etc...
chiariamo alcune cose
la pasta anche di marca costa da 70 centesimi a un euro al chilo.
un litro di latte dai 65 ai 85 centesimi.
40 euro sono una cifra che permette ad una persona di mettere in tavola colazione pranzo e cena per un mese , ovviamente senza lussi ma mangiando comunque carne pesce e frutta e verdura e quindi avendo un'alimentazione dignitosa.
è un'iniziativa ottima, che in parte. metterà un freno al triste spettacolod ei vecchietti beccati al supermercato a rubare il grana piuttosto che la stecca di cioccolata.
e pensandoci bene quella della social card era forse la soluzione più "efficace".
l'assegno devi mandarlo tutti i mesi, crea code in banca e costa in termini di spedizione postale
l'aumento in pensione sarebbe stato poi "brutto" da togliere una volta finita l'iniziativa.
invece la card la mandano una volta sola, la ricaricano ogni due mesi , è utilizzabile solo in negozi che accettano carte di credito ( i piccoli negozi alimentari al massimo accettano il bancomat).
quanto ai costi di emissione, tenete presente che si tratta in ultima analisi di una carta postepay gift, quindi emessa dalle poste. quindi si tratta di una grossa partita di giro tra ministero del tesoro e poste...
@ gufoimpiccione: ma i prezzi dove li hai presi? A Roma (spesa fatta sabato) un litro di latte della centrale viene 1,60 euro, gli spaghetti della de cecco 1,20 euro se per sbaglio compri due pacchi di fettine da fare in padella (toh mezzo chilo di carne, ci mangi quanto 2/3 volte) non so mica quanto ti dura la social card
@ gufoimpiccione: ma i prezzi dove li hai presi?
milano, prezzi presi da spesa fatta in due supermercati
come dicevo, si tratta di prezzi fatti pensando non di fare lusso ( la fettina di manzo è un lusso, quella di maiale o i fusi di polli no)ma di mangiare fino a fine mese.
La cosa che mi colpisce di più in questa iniziativa è il suo carattere demagogico populista di significato pressochè solo mediatico.
I soldi sono pochissimi, legati a parametri alquanto discutibili e per niente verificabili se non sulla carta, a rischio destinazione e soprattutto ho la netta impressione che….
costi più la implementazione/gestione/controllo di tutto questo nuovo apparato che non il costo dei soldi che realisticamente finiranno nelle tasche dei bisognosi!!
Ma i ns politici hanno mai considerato il costo indiretto della realizzazione di ogni loro decisione?
La sostenibilità in termini di efficienza, l’impatto organizzativo.
Mi spiego?
E la macchina statale diventa sempre più ipertrofica, incasinata, inefficiente, soffocata da miliardi di leggi incasinate, improvvide, incomprensibili se non inutili se non controproducenti….
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