martedì 9 febbraio 2010

A parole

A parole si parla sempre di semplificazione.

A parole i "nostri campioni sono gli esportatori"
A parole riduciamo la pressione fiscale
A parole va aiutata la gestione della liquidità delle aziende

Nei fatti si introducono nuovi metodi per la gestione delle esportazioni comunitarie (derivanti da regole comunitarie ma al solito con molti più dati richiesti in Italia) alla rinfusa in modo così chiaro che non sanno bene cosa fare neppure quelli della dogana (teoricamente controllori).
Nei fatti i grandi esportatori hanno per definizione crediti IVA enormi. Che adesso vanno "certificati". Pazienza noi che abbiamo il collegio sindacale (ma lo faranno a gratis?) ma le piccole aziende? Non si sa mai che compensino riducendo le entrate; in fondo non potere compensare non è altro che una tassa occulta, con forte impatto sul circolante.

A parole si dicono un sacco di stupidaggini. Il governo assomiglia al suo Presidente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono decenni che si fanno scelte controproducenti.

Debito pubblico e competitivitá ne sono chiara testimonianza.

C´é un problema serio nel sistema che, oltre a produrre risultati indesiderabili, persiste nei metodi e non si corregge.

Chi continuerebbe a produrre ruote quadrate per decenni???

Anton