giovedì 30 novembre 2006

mercoledì 29 novembre 2006

Che rating hai?

Cari colleghi, vi siete informati sul rating che vi hanno assegnato le banche?
Avete controllato che differenza di tassi porta rispetto all'eventuale rating migliore?

L'entrata in vigore di Basilea 2 è alle porte, siete in ritardo per eventuali correzioni.

Presunzione d'illegalità

Iceman in un commento mi sollecita sul discorso Siae.
Dal punto di vista tecnico un amministratore delegato, categoria della quale faccio parte, sa bene quali sono i suoi proventi.
Se lo è di un'azienda come la Siae può omettere o dimenticarsi di dichiararlo per fini strategici.
Oppure non è un amministratore delegato ma una testa di legno incapace messa lì dagli amichetti. Non so quale sia il caso specifico.

Sul fatto che in Italia si paghi il solito balzello (sempre pronti a tassare qui) sui supporti vergini è parte di un ragionamento che si è già fatto sulle tasse: siccome so che evadi come un pazzo tengo le tasse ad un livello inaccettabile se le pagassi (e pirla quelli che le pagano).

In questo caso siccome penso che masterizzi CD e DVD pirata ti prendo i soldi prima.
E i pirla che usano i DVD e i CD in azienda o come privati per backup, invio dati ecc si arrangino come quelli che pagano le tasse.

Se pensi che devi fare il bollino Siae sui DVD aziendali (che la pagano già come supporto vergine) nel caso ci sia una qualsiasi musica, anche se gratuita o con diritti già pagati, anche se l'hai fatta tu capisci come la Siae sia una bella piovra.

Al solito questo ha distrutto un settore in Italia e i grandi pirati, consumatori di CD e DVD li prendono all'estero dove la tassa non c'è.

La Siae poi è, da quanto leggo, da tempo negli appetiti di molti (artisti compresi) e bella marcia a livello locale, chi ha frequentato un pò le discoteche e i locali sa bene quali accordi sottobanco ci siano fra controllati e controllori.
Poi c'è tutto il discorso dei brani suonati sul quale molti "ci marciano".
Ma sono cose che conosco solo per sentito dire.

martedì 28 novembre 2006

Accerchiamento

Visco e le banche alleati. Ognuno col suo interesse.

Banche, guerra al contante punti premio a chi non lo usa - economia - Repubblica.it: "Il punto - spiega Zadra - è chiarire agli italiani che pagare con il Pos è gratuito, sia che si spendano 50 euro o cinque"

Certo, ma non è gratuito per chi incassa. Non a caso in molti distributori di benzina si guardano bene dall'accettare le carte.

Se tutte le transazioni fossero fatte con le carte di credito siamo certi che le banche risparmierebbero parte dei 10 milioni che dicono di spendere per movimentare il contante e guadagnerebbero una bella montagna di soldini in commissioni.
Si userebbero più i bonifici, più righe di operazione, meno versamenti globali di contanti. Tutta roba che movimenta le righe di conto e porta incassi.

Certo che vogliono eliminare il contante.

E non mi si raccontino palle, all'estero la maggior parte della gente paga con la carta perché sono carte di debito, quelli non hanno un'euro e dovessero pagare in contanti fanno la fame.

Bambini piccoli

ANSA.it - Economia - Manovra: Ocse, punta solo su tasse: "In Italia l'aggiustamento e' interamente legato a nuove tasse, con nessun serio tentativo di tagliare la spesa"

Questo è un paese perennemente all'asilo, dove se non arriva la maestra a tirarci le orecchie alle cose non ci crediamo. E facciamo le scenette.

Le persone serie se ne erano accorte, sai che sforzo, è il governicchio che dice di no.

Stati generali industria lombarda

Giornate incasinate.
Sul Sole di oggi a pagina due trovate un sunto dell'intervento di Montezemolo e a pagina 15 un sunto della giornata.
Ho degli appunti ma non il tempo per scrivere.
Una chicca sola.

Bersani interviene e dice "capisco la voglia di critica ma noi siamo qui da soli sei mesi".
Montezemolo, con una battuta che pare sfuggita a quasi tutti ha detto "effettivamente negli ultimi sei mesi non è stato fatto molto per la competitività".

lunedì 27 novembre 2006

Donne

Ma ci avete fatto caso che la Milano industriale, leghista, maschilista ecc ha un Sindaco e un Presidente degli industriali (il più importante in Italia) di sesso femminile?
Proprio vero che a Berlusconi l'Highlander le donne piacciono.

Malori

Pare che il malore di Berlusconi derivi dal conto delle tasse per il 2007 che il commercialista gli ha presentato.

venerdì 24 novembre 2006

Grisaglie

Volete vedere il top della Confindustria Lombarda?
Volete cercare di intuire quale, in mezzo a quelli, ha la faccia di uno che potrebbe avere un blog come questo ;-) ?

Ci si trova a Malpensa Lunedì pomeriggio. Basta avere una poltroncina in una delle associazioni territoriali.

Seguirà report se sento qualcosa di interessante. E se non mi salta la cosa per impegni di lavoro.

Mettetevi d'accordo

Visco non vuole più i pagamenti in contanti.

Poste Italiane (che ad occhio mi pare sia un gruppo partecipato dallo Stato) non accetta più, per pagare le bollette, altro che contanti.
Prima pagavamo con assegni circolari non trasferibili.

Sai come è contento il fattorino di dover viaggiare con migliaia di euro in contanti in tasca!

E non mi si dica di aprire il conto corrente postale per pagare le bollette. Lo avevamo l'abbiamo chiuso dalla disperazione.

Consulenti e assunzioni

Prendo spunto da un post su MarketingBlog che si intitola Siamo tutti consulenti.

La prima considerazione è quella sull'annuncio, mi trovo d'accordo con Pierluca sul fatto che come sempre si cerca l'impossibile, laureato che ha trovato subito lavoro, acquisito responsabilità, ecc ecc max 31 anni! Mi fanno sorridere questi annunci, ormai un quarantenne è tagliato fuori, vecchio. Ma l'esperienza di un settantenne che in due secondi inquadra la situazione dove la mettiamo?
Poi non lo metto certo a capo dell'IT, ma in posti dove l'esperienza è necessaria sono impagabili.

Consulenti: da situazioni come questa, come si dice nel post, nasce purtroppo la diffidenza tra le PMI e i consulenti.

Immaginatevi il self-made man che ha girato il mondo a piazzare i suoi prodotti, guadagnato un sacco di soldi, fatto un'azienda di una certa rilevanza (anche magari solo locale) che si trova davanti un pinella di 29 0 30 anni laureato alla Bocconi, pieno di boria, che arriva e con un tot di slides di power point (riciclate) gli spiega che lui fino ad oggi ha sbagliato tutto perché non ha segmentato il mercato, fatto ricerche di mercato strategiche, preparato un documento con il ciclo di vita dei prodotti, fatto pr, utilizzato i gnu media, non ha la mission e la vision aziendale ecc ecc.
Questo, seduto sui suoi milioni di euro, lo guarda e lo caccia a calci.

Uno dei problemi delle società di consulenza, per come l'ho sempre visto io, è proprio l'industrializzazione della consulenza e il riciclaggio strategico.
L'esempio classico è la divisione in tre funzioni corporate - private - retail delle banche, chi l'ha scritta ha riutilizzato con il serach & replace del nome della banca il progetto strategico n volte. E tutti ci si sono messi. Alcuni, per i quali era adatto, l'hanno poi portato a termine correttamente e con ottimi risultati, altri hanno creato asfittiche funzioni corporate o private che offrono ben poco.

Il consulente dovrebbe studiare quello che c'è di buono nell'azienda e, soprattutto se l'azienda è cresciuta velocemente, aiutare a razionalizzare il metodo di lavoro perché sia adatto alla situazione.
Inutile imporre troppa burocrazia in una azienda piatta e destrutturata, inutile volere imporre subito un'azienda piatta dove si è abituati alla burocrazia. I processi di cambiamento organizzativo sono lenti e necessitano di cura, condivisione, formazione.
Certo che le cose strategiche vanno fatte, ma bisogna insegnare a razionalizzarle ed esporle invece che rimanere nella testa dell'imprenditore.

Ma per fare questo occorre capacità d'ascolto, esperienza vera, idee chiare, disponibilità e umiltà.
Cose per le quali non brilla quasi mai il consul(ni)ente.

Da parte sua l'imprenditore dovrebbe evitare di volere dal consulente il lampo di genio capace di risolvere la situazione aziendale in due secondi con tre interventi (gli interventi costano) e possibilmente senza che emergano i suoi errori del passato.
Chi vuole questo si merita il pinella che gli racconta la storiella!

Croce rossa


La croce rossa lì in mezzo, mascherata da scudo, non è lì a caso.
Sempre pronti ad andare a salvare il governo in carica.

giovedì 23 novembre 2006

Marketing musicale

Ultimamente le case discografiche se la passano abbastanza male, le vendite di CD sono ai minimi termini.

Ecco che allora è cambiato il marketing e la strategia.

I giovani la musica la scaricano da internet, a volte regolarmente tipo ITunes, a volte irregolarmente. Poi saltuariamente comperano qualche CD.

Ecco che allora il target preferito dei discografici diventano i signori di mezza età come il sottoscritto (nella maggior parte dei casi poco inclini alla musica digitale) e i fan dei vari artisti.
E proliferano le versioni "speciali" (e costose) dei CD, arrivano le raccolte con uno o due inediti, le versioni con DVD allegato ecc ecc
Il risultato è che i prezzi salgono.

Me ne sono accorto perché sono uscito con 4 cose e ho speso 150 Euro!
Certo, almeno due iper sfiziose, ma ragazzi, che prezzi!

Per soddisfare la vostra curiosità (lo so che non vi importa ma è lo stesso).
Clash - la raccolta dei singoli
confezione bellissima 19 CD neri fatti tipo 45 giri in busta con la bustina dentro e copertina uguale alla originale. Una roba da nostalgici incredibile. Non so se mai li ascolterò tutti è una cosa per collezionisti. 70 Euro circa
Tom Waits - Orphans
Anche qui confezione bella con libretto, belle foto. Lo sto sentendo mi pare un lavoro eccellente. Credo sui 40 Euro
U2 - raccolta dei singoli
ennesima raccolta degli U2 ormai macchina da soldi. Ma l'ho preso perché c'è un DVD di San Siro
25 Euro?
Willie Nelson
l'ultimo disco, al momento intonso, preso perché è prodotto da Ryan Adams, Prezzo normale.

mercoledì 22 novembre 2006

Tasse e servizi

Qualsiasi persona di buon senso pensa che le tasse servano a pagare i servizi che lo Stato (o le amministrazioni locali) fornisce.
Se una tassa si chiama TARSU quindi è relativa ai Rifiuti Solidi Urbani uno si immagina di doverla pagare se produce rifiuti. Addirittura si parlava di farla diventare correlata ai rifiuti prodotti.

Questo utilizzando il buon senso.

Ma le tasse e il buon senso sono conflittuali.
Quindi la tassa per i rifiuti si paga per il solo fatto di avere a disposizione un immobile. Il che vuol dire che se ho un appartamento sfitto (che quindi non produce nessun rifiuto) la devo pagare ugualmente.

Trasferitelo sull'industriale dove le superfici si contano in migliaia di metri quadri. Pertanto la tassa è di migliaia o decine di migliaia di Euro.
Ecco, indovinato, si paga anche per capannoni vuoti. O per aree industriali dismesse.
Così imparano a non darlo ad un centro sociale (le pagheranno le tasse, loro?).

Senza contare che il 90% dei rifiuti prodotti in una azienda, soprattutto se non ha la mensa, sono smaltiti in altro modo.
Questo accade sempre nell'ottica di favorire la competitività delle aziende, naturalmente.

martedì 21 novembre 2006

Pendolari

Me l'hanno raccontata.

C'è un aereo Alitalia (naturalmente) che parte il venerdì sera da Mosca.
Un amico è in macchina con un italiano di primo piano là, sono in ritardo e lui si preoccupa.
L'altro gli dice "non ti preoccupare, senza di noi non parte".

C'è un certo numero di persone importanti che si contano prima di partire.
E se tu sei sull'aereo ad aspettare fatti tuoi. A Mosca come in moltissimi altri posti.