giovedì 23 novembre 2006

Marketing musicale

Ultimamente le case discografiche se la passano abbastanza male, le vendite di CD sono ai minimi termini.

Ecco che allora è cambiato il marketing e la strategia.

I giovani la musica la scaricano da internet, a volte regolarmente tipo ITunes, a volte irregolarmente. Poi saltuariamente comperano qualche CD.

Ecco che allora il target preferito dei discografici diventano i signori di mezza età come il sottoscritto (nella maggior parte dei casi poco inclini alla musica digitale) e i fan dei vari artisti.
E proliferano le versioni "speciali" (e costose) dei CD, arrivano le raccolte con uno o due inediti, le versioni con DVD allegato ecc ecc
Il risultato è che i prezzi salgono.

Me ne sono accorto perché sono uscito con 4 cose e ho speso 150 Euro!
Certo, almeno due iper sfiziose, ma ragazzi, che prezzi!

Per soddisfare la vostra curiosità (lo so che non vi importa ma è lo stesso).
Clash - la raccolta dei singoli
confezione bellissima 19 CD neri fatti tipo 45 giri in busta con la bustina dentro e copertina uguale alla originale. Una roba da nostalgici incredibile. Non so se mai li ascolterò tutti è una cosa per collezionisti. 70 Euro circa
Tom Waits - Orphans
Anche qui confezione bella con libretto, belle foto. Lo sto sentendo mi pare un lavoro eccellente. Credo sui 40 Euro
U2 - raccolta dei singoli
ennesima raccolta degli U2 ormai macchina da soldi. Ma l'ho preso perché c'è un DVD di San Siro
25 Euro?
Willie Nelson
l'ultimo disco, al momento intonso, preso perché è prodotto da Ryan Adams, Prezzo normale.

10 commenti:

Jakala ha detto...

Direi che segue il trend attuale dell'economia: ormai esistono solo o prodotti low cost o prodotti di alta gamma, i prodotti intermedi non hanno mercato.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Jakala.
Cmq molti ragazzi, che ascoltano la musica da discoteca, ormai i cd li comprano in edicola che hanno prezzi non superiori a 9,99€ e hanno anche un giornale incluso. Questa moda è stata lanciata da M20, prima il cd più venduto era hit mania, che per contrastare la pirateria per lo stesso prezzo ti dava 4 cd, il problema è che gli altri 3 non li ha mai ascoltati nessuno!!!

Unknown ha detto...

@ Jakala
giusto. o Ryanair o Emirates.
Alitalia salta

@Anonimo
diciamocelo, tra gli 8 e i 10 euro sarebbe il giusto prezzo per un CD (16/20.000 lire).
Se il prezzo fosse quello se ne venderebbero ancora parecchi.

Anonimo ha detto...

Bravo imprenditore,
hai perfettamente colto i frutti (musicali... anche se stonati!) del più generale trend dell'economia prossima-ventura:
pochi straricchi e una moltitudine di pezzenti o semi-pezzenti... di conseguenza il "mercato" si adegua

ciao

Marco S.

Anonimo ha detto...

Ho da fare un'obiezione a Marco S.

alla fine diciamoci la verità, intanto i cd non possono costare tutti uguali, non posso spendere tra i 20 e i 25€ per un cd di Fabbri Fibra e lo stesso prezzo per un cd degli U2 o altri autori di fama internazionale!
Di conseguenza, chi è un fan li compra originali perché vuole avere la copia originale, e se può si compra anche le edizioni speciali; mentre per un cd di musica da discoteca o fabbri fibra che si ascoltano per due mesi e poi i cd li puoi buttare, il mercato ha scelto la via di itunes o quello illegale per avere la canzoncina del momento. Secondo me ciò non rispecchia il ceto sociale, i soldi son sempre soldi, anche se guadagno 10.000 € al mese, 25€ per il cd di fabbri fibra sono sprecati!!!

Unknown ha detto...

@ l'ultimo anonimo (e decidetevi a metterci almeno una sigletta...)

Mica vero, ognuno spende i soldi come crede.
C'è chi pensa che sono scemo a spendere tanti soldi per Tom Waits (musica o rumori molesti in alcuni casi?).
E c'è gente che impazzisce per Fabri Fibra che credo venda certamente più di Fogerty per fare un nome più commerciabile ad esempio.
E quasi certamente si avvicina agli U2 almeno qui in Italia.

le spese di registrazione (uno dei costi importanti) incidono più su un disco di Fabri Fibra che su quello degli U2 venduto globalmente.

E fra chi vende parecchio in Italia ci sono Nino D'angelo e D'Alessio.
La gente gioca i soldi al lotto e va prostitute o travestiti, come spende 5000 euro per una borsa o 500.000 per una automobile.

Morale, ognuno i soldi se li spende come vuole, e certamente visto da parte di chi per quella cosa non ha passione sono buttati via.

Anonimo ha detto...

primo, x me c'hai un gran gusto, un bell'orekkio via.

secondo credo ke le vendite siano anke crollate poikè oltre ai motivi da voi già detti le persone rarissimamente hanno dei sentimenti quindi rarissimamente apprezzano una certa musica. piuttosto si buttano su roba usa e getta, porcheria che lì x lì è orekkiabile ma ke nn può mettere voglia di comprare un cd dal momento ke tempo poki mesi si pentirà dell'acquisto.

terzo ho sentito ke linda perry (ex 4 non blondes nonkè solista) è ancora viva! (dicevano ke stava molto male...).
ha prodotto il nuovo lavoro di skin (ex skunk anansie).
me ne dai un parere su ste due "donnine"? thanks!

Anonimo ha detto...

io dico solo che Tom Waits è roba x palati sopraffini .
e mi viene in mente anche "Daunbailò" , che sicuram. avrai visto ( strepitoso Benigni )...

Anonimo ha detto...

Invece il marketing delle case di riproduzione della musica ( sony, philips) secondo te come è cambiato?

Unknown ha detto...

Se chiedevi a me il post era indicativo.
Credo sia cambiato in peggio.

Sono grandi corporation, hanno bisogno di grandi numeri.
Le cose nuove possono uscire solo dalle indies o via internet.
Poi loro si accodano.
Ma hanno strutture elefantiache da mantenere e quindi costi enormi.

E vogliono fermare il mondo che è cambiato.

Se avessero una VERA funzione marketing (per quello che il marketing dovrebbe essere) sarebbero completamente diverse.